newsletter diario prevenzione 30 ottobre 2012 – vol.n°57


newsletter diario prevenzione

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30 ottobre  2012  – vol.n°57

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LE INIZIATIVE DEL MESE DI NOVEMBRE

Nel mese di novembre, nonostante la crisi, si celebreranno diversi convegni importanti in materia di salute e sicurezza : nei giorni si svolgerà a Bologna il Convegno nazionale SNOP sul tema “I Servizi di Prevenzione: quale futuro ?” Su questa importante iniziativa abbiamo intervistato il Dott.Giorgio D Leone, Presidente della SNOP, una intervista audio che potete ascoltare da questo sito. (1)

A Roma il giorno 21 si celebrerà il Convegno “Un treno carico di stress” promosso da un coordinamento di Rls de macchinisti e dei capitreno, nel Corso del Convegno saranno illustrati i risultati di una importante ricerca svolta con la partecipazione attiva di centinaia di macchinisti e di ferrovieri.

Una ricerca complessa e impegnativa dalla progettazione alla elaborazione dei dati che ha richiesto un impegno molto forte  del Gruppo di Ricerca  composto da una  pluralità di soggetti  istituzionali, dal Dipartimento  di Prevenzione della Asl di Firenze e dalla Cattedra di Psicofisiologia della Facoltà di Psicologia dell’Università con il concorso di competenze multidisciplinari.

La peculiarità di questa ricerca è rappresentata dal lavoro di autoriflessione svolto dai macchinisti e dai capitreno tramite una griglia di analisi compilata ogni ora durante il lavoro sul proprio vissuto psicologico in relazione al lavoro svolto. I materiali risultati dalla ricerca sono interessanti e utili per progettare una organizzazione del lavoro più sicura e meno stressante per i macchinisti e i capitreno. La stessa metodologia sperimentata in questa ricerca partecipata potrà essere utilizzata in altri settori di lavoro. Diario Prevenzione pubblicherà ulteriori approfondimenti su questa iniziativa (2)

Nei giorni 22 e 24 novembre a Venezia si celebrerà la Conferenza nazionale sull’amianto promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e dell’Ambiente, un appuntamento molto importante per fare il punto sullo stato dell’arte della tragica questione amianto e per riprendere il governo di questo tema. La Conferenza fortemente voluta dalle Associazioni di rappresentanza degli esposti affronterà in tre sessioni parallele i temi della ricerca diagnostica e della cura, della epidemiologia e delle tecniche più adeguate per la rimozione e lo smaltimento in sicurezza dei materiali contenenti amianto. Lo sforzo delle Associazioni e delle OO.SS è quello di evitare di disperdere questa occasione e di uscire dalla Conferenza con impegni da parte dello stato per una gestione più efficace di questa tematica.

Un mese intenso di iniziative che vengono portate a compimento nonostante la grave crisi economica, sociale e politica. Queste iniziative, pure molto diverse tra loro testimoniano che vi è ancora un’attenzione ed una tensione alta per i problemi di salute e sicurezza negli ambienti di vita  e di lavoro. Occorre lavorare perchè queste sensibilità ed attenzioni non si depotenzino e affinchè la questione della salute e della sicurezza divenga il riferimento e il paradigma con il quale costruire la qualità e la solidità della ripresa economica. editor

(1) INTERVISTA AL DOTT. GIORGIO DI LEONE PRESIDENTE DELLA SNOP SUL TEMA : “I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO”

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3551&Itemid=2

(2) UN TRENO CARICO DI STRESS
http://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/221-un-treno-carico-di-stress

(3) II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate

http://www.salute.gov.it/salaStampa/dettaglioEvento.jsp?id=150

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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30/10/12 -DDL semplificazioni: la CIIP difende la sicurezza

Presentate a Roma le proposte integrative e migliorative della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione al Decreto del Governo sulle semplificazioni. Di Rocco Vitale.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/ddl-semplificazioni-la-ciip-difende-la-sicurezza-art-12310/

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30/10/12 – ILVA, GIOVANE OPERAIO MUORE SCHIACCIATO

Un giovane operaio dell’Ilva, Claudio Marsella di 29 anni, locomotorista, è morto mentre era al lavoro nello stabilimento di Taranto. Il giovane è rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio della motrice ai vagoni, riportando lesioni al torace e la frattura del femore. A soccorrere il 29enne sono stati alcuni colleghi. Le sue condizioni erano già molto gravi all’arrivo dell’ambulanza del 118, che ha trasportato l’operaio in ospedale. Marsella è deceduto poco dopo il ricovero. Sciopero immediato in azienda – Uno sciopero immediato è stato proclamato dopo che si è diffusa la notizia della morte del giovane operaio. Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, con le Rappresentanze sindacali unitarie di stabilimento, hanno proclamato uno sciopero immediato. “Fim, Fiom e Uilm – è detto in una nota congiunta – chiedono a tutti gli enti preposti di fare chiarezza sull’ ennesimo infortunio mortale che ha coinvolto un altro giovane lavoratore”. Le organizzazioni sindacali esprimono inoltre “la propria vicinanza ai famigliari del lavoratore scomparso”.

Sciopero di 2 ore anche mercoledì in tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva “Vogliamo con ciò essere vicini nel dolore alla famiglia di Claudio e riaffermare che di lavoro non si può morire”, affermano i sindacati in una nota congiunta. Le modalità e l’articolazione delle 2 ore di sciopero saranno decise dalle Rsu dei singoli stabilimenti.

Sono in tutto 45 i morti all’Ilva – Con quella di Claudio Marsella, sono 45 le morti degli operai avvenute all’interno dell’Ilva di Taranto dal 1993. L’ultima disgrazia si era verificata l’11 dicembre del 2008 quando un lavoratore polacco, dipendente di un’azienda appaltatrice, cadde da un ponteggio dell’altoforno 4. Le morti bianche nel siderurgico tarantino sono state per le cause più disparate: molti operai sono deceduti in seguito a cadute da ponteggi di impianti, ad esplosioni di macchinari o al crollo di gru o perché colpiti, nel corso delle fasi delle varie lavorazioni, da pesanti bramme o schegge di materiali; altri operai sono morti per aver inalato gas nel corso di lavori di manutenzione.

Difficili da quantificare gli incidenti che, nel corso degli anni, hanno causato centinaia di feriti e ustionati. Da segnalare, infine, l’atroce fine del tarantino Saverio Paracolli, di 45 anni, morto il 10 aprile 2004 dopo sette giorni di agonia per un incidente avvenuto nel Tubificio 1: rimase incastrato fra un tubo e un’apparecchiatura usata per smussarlo.

>>> segue su tiscali.it

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/10/30/morto_operaio_ilva.html

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INTERVISTA AL DOTT. GIORGIO DI LEONE PRESIDENTE DELLA SNOP SUL TEMA : “I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO”

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3551&Itemid=2

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Regioni bocciano riforma Titolo V Costituzione

Le Regioni hanno dato parere negativo, in Conferenza Unificata, al decreto sulla riforma del Titolo V della Costituzione. “Così non si affrontano i problemi reali – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della seduta.  Se non c’e’ una Camera delle Autonomie i problemi non si risolvono. Ed anche la clausola di supremazia ha senso solo se c’è una Camera delle Autonomie.
Così come previsto, l’intervento e’ parziale e non risolve i problemi”.  Ai Presidenti delle Regioni non e’ poi piaciuto il metodo con il quale il Governo ha operato: ”l’intervento e’ stato unilaterale ed a scadenza di legislatura. La prossima dovrà essere una legislatura costituente per dare un equilibrato sistema di governance al Paese”, ha concluso Errani.
Abbiamo presentato le nostre considerazioni e valutazioni – ha spiegato il presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini – si tratta di una riforma radicale, nella quale le Regioni tornano, sul fronte del potere legislativo, subordinate allo Stato in tutte le materie. E’ insomma la fine del regionalismo ma, al tempo stesso, questa riforma non risolve le conflittualità ne’ prevede il Senato delle Regioni”.

segue >>>

regioni.it

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Sicurezza nei luoghi di lavoro: venerdì si ricorda Raffaele Rozzi

mercoledì 24 ottobre 2012
Convegno e premi a quattro scuole superiori

Venerdì, 26 ottobre, alle 10 la sala Muratori della biblioteca Classense ospita la terza edizione del convegno “La sicurezza nei luoghi di lavoro”, promosso da Università di Bologna, Fondazione Flaminia e Comune in memoria di Raffaele Rozzi, il giovane chimico ravennate morto a Bilbao nel settembre del 2007 per salvare due colleghi di lavoro.

Gli appuntamenti dedicati a Rozzi sono sempre stati accompagnati, per volontà del sindaco Fabrizio Matteucci, da iniziative di promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare legate ai temi della formazione e della prevenzione. Sono stati promossi, in collaborazione con la Fondazione Flaminia, corsi di alta formazione per laureati e lavoratori, bandi per borse di studio dedicate ai ragazzi degli istituti superiori e a giovani laureati.

Nell’anno scolastico 2011-2012 si è passati a una formula nuova. A tutti gli istituti superiori della città sono stati proposti ed offerti dalla Fondazione Flaminia unitamente al Comune pacchetti formativi di quattro ore con docenti universitari ed esperti che affrontassero il tema della sicurezza dal punto di vista giuridico e chimico.

Al termine i ragazzi coinvolti (quelli di Itis Baldini, Ipsia Callegari, Liceo Classico Dante Alighieri e Itct Ginanni) in collaborazione con i docenti che hanno seguito le lezioni hanno elaborato in forma singola o collettiva elaborati scritti o multimediali che hanno poi concorso al bando promosso da Comune e Fondazione Flaminia (proposto a tutte le scuole superiori della città). Una commissione ha visionato quanto prodotto, assegnando quattro premi di 1.250 euro l’uno, che verranno consegnati nel corso del convegno dal sindaco Fabrizio Matteucci, dalla Fondazione Flaminia e dagli sponsor coinvolti (Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Confindustria Ravenna, Camera di Commercio di Ravenna, Sapir, Autorità Portuale, Deco Industrie).

Il convegno sarà aperto dal Sindaco e presieduto da Antonio Penso, direttore della Fondazione Flaminia; interverranno Andrea Lassandari, docente di diritto del lavoro alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, su “Il lavoro o la sicurezza?”, e Ferruccio Trifirò, docente di chimica industriale alla facoltà di Chimica industriale dell’Università di Bologna, su “Le etichette del pericolo chimico nella vita quotidiana”.

Saranno poi illustrati gli elaborati vincitori: si tratta di “Sicuramente Porto”, realizzato dalla classe quarta BS (attuale quinta BS) del Liceo Classico Dante Alighieri – Scienze Sociali; “Sicurezza e scuola”, lavoro individuale di Maria Vittoria Baravelli della quinta F (anno scolastico 2011 – 2012) del Liceo Scientifico Oriani; “Lavora bene senza rischi e in sicurezza” della quarta B Igea (attuale quinta B Igea) dell’Istituto tecnico commerciale Ginanni; “I sistemi elettrici e la sicurezza elettrica” delle classi quarte Tiel e Tim (attuali quinte) dell’Ipsia Callegari.

fonte ravennanotizie.it

http://ravennanotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=59401

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REGIONE TOSCANA

LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO AL TEMPO DELLA CRISI

CONVEGNO REGIONALE DELLA RETE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI DELLA SICUREZZA

LIVORNO 7 NOVEMBRE ORE 8,30 -17,00

AUDITORIUM ACCADEMIA NAVALE

VIALE ITALIA 72 , LIVORNO
ingresso Porta San Iacopo

programma lavori

http://www.diario-prevenzione.it/interim/CONVEGNO%20RLS%207%20NOVEMBRE.pdf

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25/10/12 – MEDICI COMPETENTI: LE NOVITÀ NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

Le ricadute dei regolamenti europei sulla valutazione del rischio da agenti chimici con riferimento ai compiti di igienisti industriali e medici competenti. Scheda dati di sicurezza e scenari di esposizione. Il metodo delle congruenze organizzative.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/medici-competenti-le-novita-nella-valutazione-del-rischio-chimico-art-12299/

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INTERVISTA AL DOTTOR RAFFAELE GUARINIELLO, COORDINATORE DEL GRUPPO SALUTE E SICUREZZA PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TORINO

(da AMBIENTE LAVORO CONVENTION)

Il dottor Raffaele Guariniello, protagonista di importanti inchieste, tra cui quelle che hanno coinvolto le multinazionali Eternit e Thyssen Krupp, ha partecipato a Ambiente Lavoro Convention, intervenendo al convegno “RSPP e consulenti della sicurezza: compiti e responsabilità penali”.
Abbiamo colto l´occasione per rivolgergli alcune domande.

>>> SEGUE SUL SITO AMBIENTE LAVORO CONVENTION

http://www.ambientelavoro.it/SchedaComunicato.asp?Fieraid=122&ComunicatoId=1413

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QUEL EST LE COÛT DE LA PRÉVENTION DU STRESS ET DES RPS ?

Quand l’on parle de coût et de stress, on parle souvent du coût du stress. Quelle étrange idée finalement que celle de centrer son analyse sur le coût des conséquences d’un problème alors qu’il serait plus judicieux et constructif de porter son attention sur le coût nécessaire pour le prévenir. Cet effort semble par ailleurs d’autant plus légitime que si le calcul du coût du stress demeure difficile, le calcul des coûts pour le prévenir l’est moins.

Le coût de la prévention des risques sociaux en entreprise, dont le stress fait partie, est faible, modéré, important ou astronomique selon la manière dont on s’y prend et surtout de l’amplitude de ces risques au moment où l’on se décide à les traiter.

Le coût pour éteindre l’incendie c’est-à-dire résoudre là où les crises (RPS, stress, absentéisme, roulement du personnel, ATMP, dégradation du climat social etc.) est prohibitif lorsque ces risques se sont déjà enracinés et diffusés dans l’entreprise. Ceci parce que ces risques sont fondamentalement multifactoriels et contagieux et donc complexes et lents à résoudre une fois qu’ils sont apparus (la métaphore de l’incendie nous « éclaire » sur ce point).

En comparaison, le coût pour prévenir l’incendie et les crises sociales est somme toute modeste. C’est le coût de « l’entretien du terrain » par une petite équipe d’experts, un contrôleur de gestion sociale, un préventeur, un responsable de l’accompagnement managérial et un responsable bien-être.

Quatre postes à temps plein dans les grands groupes en sus d’un plan de formation habilement construit (et déjà financé). Quatre postes à temps partiel éventuellement recombinés en un poste à temps plein dans les entreprises de taille intermédiaire et PME. Coût total largement inférieur à 1 % de la masse salariale. Dérisoire au regard des enjeux sociaux et économiques que représentent ces risques sociaux.

Le coût de la prévention du stress est donc modeste en valeur absolue et quasi insignifiant en comparaison des coûts directs et indirects causés par les risques concernés. La plus grande difficulté est sans doute d’avoir l’ouverture et le courage de faire le premier pas, d’investir dans un projet de prévention avant qu’il ne soit trop tard. En matière de risques sociaux il vaut donc mieux, et de loin, prévenir que souffrir.

fonte Miroir Social

http://www.miroirsocial.com/actualite/quel-est-le-cout-de-la-prevention-du-stress-et-des-rps

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European Week calls for workers and managers to work together for risk prevention Oct 22, 2012

From 22 to 26 October, the 2012 European Week for Safety and Health at Work highlights the role of strong management leadership combined with active worker participation in making sure that Europe’s workplaces are safe, healthy and productive. Organised by the EU-OSHA and its partners, the week sees events organised across Europe in support of the Healthy Workplaces Campaign ‘Working together for risk prevention’.

Read the press release
Management leadership in OSH – a practical guide
Worker participation in OSH – a practical guide
Download the the iPad application for free
Campaign events and activities across Europe

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3543&Itemid=2

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La CES et d’autres parties prenantes expriment de vives inquiétudes au sujet du deuxième examen de la réglementation de la Commission

La CES s’est jointe aujourd’hui au BEE, au CIEL, à ClientEarth, au WECF, au BEUC, à l’ECOS, au BUND, à FOE Europe et à l’ANEC pour adresser un message clair à la Commission en réponse à son deuxième examen sur les nanotechnologies publié la semaine dernière. Les organisations signataires ont collectivement fait part de leurs sérieuses inquiétudes concernant la qualité de l’examen et la nécessité de garantir le principe de précaution ainsi que la santé et la sécurité des travailleurs.

Des arguments scientifiques fragiles forment la base de l’examen des nanomatériaux de la Commission. Il y a en outre de sérieuses incohérences entre le document de travail de la Commission présentant son analyse de la situation et les réponses réglementaires qui concernent la production et l’utilisation sans risque des nanomatériaux. Les schémas existants de collecte d’informations sont inadéquats et l’examen de la réglementation de la Commission ignore complètement les lacunes qui affectent le potentiel de REACH, la réglementation européenne phare pour la gestion des substances chimiques, en tant qu’outil efficace pour la collecte d’informations et la réglementation des nanomatériaux.

– Lien vers la lettre commune : http://www.etuc.org/IMG/pdf/Nanomaterials_joint_letter_23_10_2012_ETUC.pdf

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FUMUS PRODUCTIVITATIS E CLUP- competitività e produttività –

La produttività è come l’Aspirina, la si propone come soluzione tampone per tanti malesseri dell’economia e dello sviluppo economico. Chi vuole mettere in imbarazzo l’interlocutore con i numeri cita spesso il Clup (Costo del lavoro per unità di prodotto) che però non misura la produttività di un’impresa ma la competitività della stessa. Altri confondono la saturazione degli impianti ( flessibilità orari e turni), infine c’è chi semplifica il tutto con una “paccata” di orari straordinari da concedere alla gestione unilaterale dell’azienda, in barba al ruolo delle Rsu e delle norme contrattuali nazionali.

Circa 13 anni fa, nel 1999, il rapporto dell’Ocse indicava l’Italia tra i Paesi più competitivi dell’Unione europea, quasi “a pari merito” con gli Stati Uniti. Fatto 100 il Clup statunitense, secondo il Rapporto Ocse quello italiano era  pari a 101, quello inglese a 148, quello francese a 163 e quello tedesco a 166.

Alleghiamo l’articolo “Il Clup e la vera competitività di un paese” pubblicato da DC-Comunicazione nel 1999 che spiega cosa è il Clup e commenta il rapporto Ocsce.

In un recente articolo “Fumus productivitatis” di Rosita Donnini e Valerio Selan  inizia così: “ Il dibattito in corso su produttività e Clup (costo del lavoro per unità di prodotto) prosegue nel consueto caos informativo lamentato in un precedente articolo. Dati diversi vengono gettati in un frullatore, con un pò di olio antisindacale e di aceto neoliberista: ne vien fuori una maionese francamente immangiabile. Il tutto per concentrare l’attenzione sull’organizzazione del lavoro o addirittura sulla “neghittosità operaia” (termine coniato agli albori della rivoluzione industriale) consistente nel non essere entusiasti dei turni di notte e di dover andare alle toilettes alla velocità di un centometrista. In realtà la produttività del lavoro ed il Clup che ne rappresenta il risvolto quantitativo si prefigurano all’interno di un sistema a costi e ricavi congiunti. Conseguentemente i tentativi compiuti, anche dall’Istat, per “isolarla” non hanno dato risultati definitivi, perché la clausola del ceteris paribus  ( ndr. a parità di condizioni) rappresenta una astrazione algoritmica e, quindi, poco realistica”.

Gli autori proseguono analizzando il problema del Clup in tre ipotesi che potete leggere nell’allegato tratto dal sito www.eguaglianzaeliberta.it

http://www.sindacalmente.org/sites/www.sindacalmente.org/files/cose_il_clup_nel_1999.doc
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3541&Itemid=2

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24/10/12 – LA MEDICINA DEL LAVORO IN GRAN BRETAGNA – OTTOBRE 2012

da medicompetente.it

Il Dr. Roberto Ledda, Medico del Lavoro, MFOM, ci invia un resoconto del sistema britannico di Medicina del Lavoro (Occupational Health o Occupational Medicine), che pur essendo diverso in legislazione e tipo di offerta alle imprese è sostanzialmente una applicazione degli universali principi di quello che conosciamo nella Medicina del Lavoro. Il testo contiene qualche definizione in inglese (quando non c’è una appropriata traduzione) e qualche “web-link” per ulteriori chiarimenti. Le abbreviazioni più usate sono OH (Occupational Health), OHS (Occupational Health Service, in pratica una Società di Servizi o un istituto ospedaliero di Med Lav), OHP (Occupational Health Physician, il MdL!).

>>> segue su medicompetente.it

http://www.medicocompetente.it/mese/125/La-Medicina-del-Lavoro-in-Gran-Bretagna.htm

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RLS E RLST: ESPERIENZE, IDEE, PROBLEMI. L’Assemblea della pariteticità artigiana e Pmi di Modena

L’attuazione dell’Accordo artigiani, l’elezione e l’individuazione di Rls e Rlst, la costituzione della rete territoriale degli Organismi paritetici: questi i temi affrontati dall’Assemblea della pariteticità artigiana e Pmi organizzata da Cgil – Cisl – Uil, che si è tenuta a Modena il 12 ottobre scorso nell’ambito della Convention AmbienteLavoro. Il numero 11 di 2087rls, interamente dedicato a questo tema, fornisce un ampio resoconto dell’appuntamento unitario, dando spazio a tutti i suoi protagonisti.

Riportiamo in apertura i contributi dei tre segretari confederali responsabili di salute e sicurezza (Elena Lattuada – Cgil, Fulvio Giacomassi – Cisl, Paolo Carcassi – Uil) che hanno affrontato le principali questioni in campo, delineando anche le possibili linee di sviluppo per una maggiore sicurezza nel comparto.

Il cuore della rivista è costituito dagli interventi di Rls e Rlst (Attilio Rolfi – Cgil, Antonio Ingalinesi – Cisl, Matteo Morbidelli Uil, Andrea Marchetti – Cgil, Luciano Sacchetti – Cisl, Luciano Milan – Cgil, Aldo Porrelli – Uil, Daniele Morassut – Cisl, Fabio Ronzino – Uil): il racconto delle loro esperienze, il vissuto delle problematiche affrontate nello svolgersi della loro funzione, le idee di miglioramento e crescita professionale del loro ruolo, sono analizzati, messi a confronto, riportati nel dettaglio.

In conclusione, presentiamo una sintesi del convegno sul sistema di governo della prevenzione e sulla pariteticità artigiana che si è tenuto sempre a Modena il 12 ottobre, con interventi delle organizzazioni sindacali e datoriali e del ministero del Lavoro.

In uscita a novembre. Prezzo di copertina: 2,5 euro. Prezzo strutture sindacali e rls: 2 euro.
Abbonamento annuale (10 numeri): ordinario 25 euro, strutture sindacali e rls: 20 euro.

Stefania Parisi
06 44 888 207
s.parisi@rassegna.it

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23/10/12 – Posto virtuale, stress reale di Claudio Carrer  area7.ch

Apparecchi mobili come smartphone, tablets, computer portatili e una sempre maggiore disponibilità di connessioni WiFi aperte consentono oggi a molte persone di svolgere parzialmente o totalmente il loro lavoro lontano dall’ufficio: a casa propria, in treno, al bar e nei luoghi pubblici in generale, ovunque insomma. Questa flessibilità comporta sicuramente dei vantaggi per il salariato, ma anche tutta una serie di rischi per la sua salute soprattutto psichica.

Lo indicano i risultati di diversi studi effettuati negli ultimi anni in Svizzera, dove i lavoratori che hanno la possibilità di lavorare da casa sono circa il 23 per cento. Questo almeno il dato più recente disponibile (riferibile al 2010) che fornisce il “Barometro delle relazioni umane” dell’Università e del Politecnico federale di Zurigo. Rispetto al rilevamento precedente del 2002, si osserva una crescita del 6 per cento. E il potenziale di questa forma virtuale di lavoro non è sicuramente esaurito, se si pensa per esempio che negli Stati Uniti nel 2007 la praticavano già il 32 per cento dei lavoratori e in Germania sono addirittura il 38 per cento.
Lo sviluppo del “lavoro mobile”, reso possibile dalla diffusione delle nuove tecnologie, viene generalmente visto positivamente, come una sorta di liberazione dalle restrizioni imposte al dipendente dall’orario e dal luogo di lavoro, come la conquista della libertà di poter scegliere il momento, il posto e il dispositivo ideale per svolgere la propria attività professionale.
Ma c’è anche un altro lato della medaglia: l’esperienza sul terreno e vari studi dimostrano che questa forma di flessibilità può anche essere una fonte di stress.
A livello svizzero, il fenomeno è stato analizzato di recente dai professori Hartmut Schulze e Andreas Krause dell’Alta Scuola di psicologia applicata di Olten (sezione della Scuola universitaria professionale della Svizzera Nordoccidentale): nella primavera del 2011 hanno realizzato un’inchiesta tra 195 persone che praticano almeno un giorno a settimana il cosiddetto “Homeoffice” (cioè che dispongono di un ufficio a casa) dal quale sono emerse interessanti indicazioni, sia sul fronte dei vantaggi percepiti dal lavoratore sia su quello delle difficoltà vissute (vedi grafici).

Il 96 per cento degli interrogati (due terzi uomini, un terzo donne) esprime un giudizio positivo. Il fatto di risparmiare il tempo degli spostamenti è l’aspetto maggiormente apprezzato, ma è la possibilità di lavorare indisturbati che viene considerata come la principale potenzialità dell’homeoffice. Una condizione che a giudizio dei partecipanti alla ricerca ha effetti positivi anche sulla loro produttività.

Un ulteriore vantaggio è costituito dalla possibilità di meglio conciliare lavoro e vita privata grazie alla vicinanza con la famiglia. A questo proposito è però interessante osservare che la maggior parte degli interrogati lavora a casa quando il resto della famiglia non c’è e che il 50 per cento non ha figli. «Questo è un indizio l’homeoffice è considerato un mezzo per poter combinare la cura dei bambini e l’attività professionale in misura inferiore di quanto comunemente si ritiene», spiega il professor Hartmut Schulze. Solo il 10 per cento dice di essere confrontata con la necessità di stare a casa con bambini con meno di cinque anni che non frequentano ancora la scuola dell’infanzia. «L’homeoffice in Svizzera si sta affermando come una sorta di “rifugio per lavorare con tranquillità e in modo autonomo” e solo in minima parte come mezzo per conciliare lavoro e famiglia. Il che conferma risultati di altri studi sulla questione».

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3538&Itemid=2

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LA VALUTAZIONE OBIETTIVA DEI FATTORI DI RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATI: ESPERIENZE APPLICATIVE DEL METODO OSFA (OBJECTIVE STRESS FACTORS ANALYSIS)

I diversi interventi legislativi riguardanti lo stress lavorativo e la sua valutazione (D.Lgs. 81/2008, D.Lgs. 106/2009, Accordo Europeo dell’8 Ottobre 2004, Accordo Interconfederale dell’8 Giugno 2008, alcune norme ISO 10075), sottolineano l’importanza (o l’obbligo) di effettuare la valutazione del rischio stress cui sono esposti i lavoratori, ma non affrontano direttamente le questioni inerenti i metodi di valutazione e non suggeriscono un approccio condiviso (1).
La valutazione dello stress occupazionale è un processo complesso che può essere affrontato facendo ricorso a due approcci: soggettivo ed oggettivo (2).
L’approccio soggettivo indaga le percezioni dei lavoratori riguardo le caratteristiche e le condizioni del proprio lavoro. Si avvale di questionari self-report, generalmente anonimi, che vengono somministrati all’intera popolazione presa in esame o ad un campione significativo, nonostante siano stati più volte evidenziati limiti (finalità epidemiologiche, influenze dei tratti di personalità) che possono interferire con una corretta valutazione

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3537&Itemid=2

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31 ottobre 2012



Cordiali saluti a tutt.*

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

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INTERVISTA AL DOTT. GIORGIO DI LEONE PRESIDENTE DELLA SNOP SUL TEMA : “I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO”


INTERVISTA AL DOTT. GIORGIO DI LEONE PRESIDENTE DELLA SNOP SUL TEMA : “I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO”

Nei giorni 14 e 15 Novembre 2012 si celebrerà a Bologna il  Convegno nazionale della Società Nazionale della Prevenzione ( SNOP )  “I Servizi di Prevenzione: quale futuro ?”

I temi affrontati saranno: le politiche della salute, le pratiche in Sanità Pubblica, presente e futuro dei Servizi di Prevenzione. Interazioni collaborazioni del medico competente con gli altri operatori della prevenzione.

Abbiamo intervistato il Dott. Giorgio Di Leone Presidente della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione rivolgendogli queste domande

– Siamo dentro ad un crisi persistente, economica, politica e sociale, in queste condizioni difficili la SNOP ha programmato un Convegno molto importante che si celebrerà  a Bologna nei giorni 14 e 15 novembre  sul tema I SERVIZI DI PREVENZIONE : QUALE FUTURO ?
Per l’appunto: quale futuro ?

– Quali obiettivi vi prefiggete con questo Convegno ?

– Come reagire, resistere o adattarsi alle politiche di denormativizzazione del governo in materia di gestione dei rischi negli ambienti di lavoro e di vita

Mi potrebbe tracciare il possibile pecorso per uscire da questo tunnel della crisi con il minor danno possibile per il patrimonio di salute della popolazione rispetto alla complessità dei rischi per la salute indotti e/o amplifcati dalla crisi .

L’intervista audio è stata svolta via telefonica da Gino Rubini

L’INTERVISTA
( FORMATO MP3 DURATA 15 MINUTI )

INTERVISTA AL DOTTOR RAFFAELE GUARINIELLO, COORDINATORE DEL GRUPPO SALUTE E SICUREZZA PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TORINO


(da AMBIENTE LAVORO CONVENTION)

Il dottor Raffaele Guariniello, protagonista di importanti inchieste, tra cui quelle che hanno coinvolto le multinazionali Eternit e Thyssen Krupp, ha partecipato a Ambiente Lavoro Convention, intervenendo al convegno “RSPP e consulenti della sicurezza: compiti e responsabilità penali”.
Abbiamo colto l´occasione per rivolgergli alcune domande.

>>> SEGUE SUL SITO AMBIENTE LAVORO CONVENTION 

La CES et d’autres parties prenantes expriment de vives inquiétudes au sujet du deuxième examen de la réglementation de la Commission


La CES et d’autres parties prenantes expriment de vives inquiétudes au sujet du deuxième examen de la réglementation de la Commission

 

La CES s’est jointe aujourd’hui au BEE, au CIEL, à ClientEarth, au WECF, au BEUC, à l’ECOS, au BUND, à FOE Europe et à l’ANEC pour adresser un message clair à la Commission en réponse à son deuxième examen sur les nanotechnologies publié la semaine dernière. Les organisations signataires ont collectivement fait part de leurs sérieuses inquiétudes concernant la qualité de l’examen et la nécessité de garantir le principe de précaution ainsi que la santé et la sécurité des travailleurs.

Des arguments scientifiques fragiles forment la base de l’examen des nanomatériaux de la Commission. Il y a en outre de sérieuses incohérences entre le document de travail de la Commission présentant son analyse de la situation et les réponses réglementaires qui concernent la production et l’utilisation sans risque des nanomatériaux. Les schémas existants de collecte d’informations sont inadéquats et l’examen de la réglementation de la Commission ignore complètement les lacunes qui affectent le potentiel de REACH, la réglementation européenne phare pour la gestion des substances chimiques, en tant qu’outil efficace pour la collecte d’informations et la réglementation des nanomatériaux.

- Lien vers la lettre commune : http://www.etuc.org/IMG/pdf/Nanomat…

SEMPLIFICAZIONI, CERTIFICAZIONI & PUBBLICA AMMINISTRAZIONE …


SEMPLIFICAZIONI, CERTIFICAZIONI & PUBBLICA AMMINISTRAZIONE …

Varato ieri il ddl Semplificazioni-bis. (1)

Il ddl semplificazioni-bis contiene una serie di provvedimenti che dovrebbero facilitare la vita delle imprese e dei cittadini.

Per gli aspetti che riguardano la gestione dei rischi ambientali e nei luoghi di lavoro abbiamo già sollevato più di una perplessità, in particolare per quanto riguarda sia la sorveglianza sanitaria per i lavoratori che svolgono lavori di breve durata sia per quanto attiene la elaborazione del DVR semplificato.

E’vero che molte procedure servivano e servono più a incrementare l’importo delle fatture dei consulenti che a gestire meglio i rischi, tuttavia occorre cautela e prudenza nell’intervenire sui modelli di gestione dei rischi nei luoghli di lavoro: i suggerimenti dati al legislatore dalle associazioni di rappresentanza delle imprese sono molto spesso dettati dall’esigenza delle stesse  associazioni di acquisire facili consensi piuttosto che a migliorare  nella sostanza la valutazione e gestione  dei rischi.

Per questi motivi è bene che le proposte siano contenute in un ddl e sia prevista l’audizione della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.

L’orientamento del ddl è quello di alleggerire la parte burocratica della relazione tra impresa e pubblica amministrazione con una maggiore responsabilizzazione dell’impresa che  si autocertificherà sempre di più.

E’ palese che il processo di sburocratizzazione aumenta la responsabilizzazione dell’impresa nella effettiva effettuazione delle azioni di prevenzione che dichiara di svolgere.

Esiste una strategia della pubblica amministrazione tesa a verificare tramite la vigilanza, sia pure campionata, che vi sia da parte delle imprese una effettiva responsabilizzazione ed effettuazione di quanto dichiarato nelle autocertificazioni ?

E’ evidente che il ddl semplificazioni apre a tutto campo il tema della qualità della vigilanza della pubblica amministrazione sulla reale qualità della gestione dei rischi nelle imprese, negli ambienti di lavoro e di vita.

La logica di “semplificare” per non fare spendere alle imprese patrimoni  in scartoffie non vuol dire che la pubblica ammnistrazione, per ragioni di cassa, disarmi completamente la funzione della vigilanza e delle ispezioni.

Anzi, occorre ripensare in termini qualitativi le funzioni di vigilanza della Pubblica Ammnistrazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per quanto attiene la protezione dell’ambiente.

Vi è una tendenza a credere e a far credere che la funzione di vigilanza pubblica sia  ormai inutile in quanto basterebbero  le certificazioni volontarie come ISO 14000,OHSA 18002,SA8000, ecc  a garantire il corretto comportamento delle aziende in materia di gestione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori  e per la protezione dell’ambiente….

Questa favola bella può piacere molto, ma per l’appunto è una favola. La tutela della salute dei lavoratori e la tutela dei beni ambientali, delle matrici vitali come aria, acqua e suolo rimane un compito fondamentale dello stato e delle comunità locali. Non può essere delegato a terzi certificatori di conformità pagati peraltro da coloro che debbono essere vigilati.

Lo stabilimento ILVA di Taranto dal 2004  è pluricertificato ISO 14000, OHSA 18001 …. ma non ci sembra che vi sia una consonanza tra quanto attestato dai certificati è la realtà dei fatti.(2)

Per questi motivi una buona politica dovrà riprogettare il ruolo, le funzioni e le competenze della vigilanza pubblica in materia di salute, sicurezza sul lavoro e protezioni delle matrici ambientali perchè si tratta di beni indisponibili la cui protezione non può essere delegata a terzi.

Risparmi di cassa sulla vigilanza pubblica rappresentano una pratica disastrosa che metterebbe in breve tempo i sistemi produttivi out of control,questo lo dovrebbero sapere anche “i tecnici”  che ci governano.

editor

(1) il ddl Semplificazioni-bis

http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2012/10/semplificazioni-bis.pdf

(2) Certificati ILVA

http://www.ilvataranto.com/certificati.aspx

Più di 300 lavoratori bruciati e soffocati a morte – un appello per ottenere giustizia


 

 

 

 

L’orrore di tutto questo è quasi inimmaginabile.

Più di 300 lavoratori bruciati e soffocati a morte nei loro luoghi di lavoro, una fabbrica di abbigliamento e una fabbrica di scarpe.

Alcuni sono morti mentre tentavano di saltare dalle finestre per salvarsi.

Non c’erano uscite di emergenza, né vie di fuga.

Non nell’Inghilterra vittoriana nel 19° secolo. Non a New York un secolo fa.

Ma questa settimana, nel secondo decennio del ventunesimo secolo.

Sono morti a Karachi e Lahore, mentre fabbricavano gli indumenti e le scarpe che forse indossi in questo momento.

Onoriamo la memoria di quelle vite stroncate prematuramente chiedendo giustizia –

un’indagine imparziale su quanto accaduto – e sanzioni per i colpevoli;

risarcimento per le famiglie delle vittime e dei feriti;

e un’indagine sulle mancanze delle autorità pubbliche che avrebbero dovuto garantire la sicurezza dei lavoratori.

I sindacati in Pakistan chiedono a tutti noi di dedicare un minuto per inviare i nostri messaggi di protesta al Primo Ministro.

Fai clic qui per farlo adess:  http://www.labourstartcampaigns.net/show_campaign.cgi?c=1584

Grazie.

Eric Lee

newsletter diario prevenzione 17 ottobre 2012 – vol.n°56


 

 

 

newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it

17 ottobre  2012  – vol.n°56

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

SEMPLIFICAZIONI, CERTIFICAZIONI & PUBBLICA AMMINISTRAZIONE …

Varato ieri il ddl Semplificazioni-bis. (1)

Il ddl semplificazioni-bis contiene una serie di provvedimenti che dovrebbero facilitare la vita delle imprese e dei cittadini.

Per gli aspetti che riguardano la gestione dei rischi ambientali e nei luoghi di lavoro abbiamo già sollevato più di una perplessità, in particolare per quanto riguarda sia la sorveglianza sanitaria per i lavoratori che svolgono lavori di breve durata sia per quanto attiene la elaborazione del DVR semplificato.

E’vero che molte procedure servivano e servono più a incrementare l’importo delle fatture dei consulenti che a gestire meglio i rischi, tuttavia occorre cautela e prudenza nell’intervenire sui modelli di gestione dei rischi nei luoghli di lavoro: i suggerimenti dati al legislatore dalle associazioni di rappresentanza delle imprese sono molto spesso dettati dall’esigenza delle stesse  associazioni di acquisire facili consensi piuttosto che a migliorare  nella sostanza la valutazione e gestione  dei rischi.

Per questi motivi è bene che le proposte siano contenute in un ddl e sia prevista l’audizione della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.

L’orientamento del ddl è quello di alleggerire la parte burocratica della relazione tra impresa e pubblica amministrazione con una maggiore responsabilizzazione dell’impresa che  si autocertificherà sempre di più.

E’ palese che il processo di sburocratizzazione aumenta la responsabilizzazione dell’impresa nella effettiva effettuazione delle azioni di prevenzione che dichiara di svolgere.

Esiste una strategia della pubblica amministrazione tesa a verificare tramite la vigilanza, sia pure campionata, che vi sia da parte delle imprese una effettiva responsabilizzazione ed effettuazione di quanto dichiarato nelle autocertificazioni ?

E’ evidente che il ddl semplificazioni apre a tutto campo il tema della qualità della vigilanza della pubblica amministrazione sulla reale qualità della gestione dei rischi nelle imprese, negli ambienti di lavoro e di vita.

La logica di “semplificare” per non fare spendere alle imprese patrimoni  in scartoffie non vuol dire che la pubblica ammnistrazione, per ragioni di cassa, disarmi completamente la funzione della vigilanza e delle ispezioni.

Anzi, occorre ripensare in termini qualitativi le funzioni di vigilanza della Pubblica Ammnistrazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per quanto attiene la protezione dell’ambiente.

Vi è una tendenza a credere e a far credere che la funzione di vigilanza pubblica sia  ormai inutile in quanto basterebbero  le certificazioni volontarie come ISO 14000,OHSA 18002,SA8000, ecc  a garantire il corretto comportamento delle aziende in materia di gestione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori  e per la protezione dell’ambiente….

Questa favola bella può piacere molto, ma per l’appunto è una favola. La tutela della salute dei lavoratori e la tutela dei beni ambientali, delle matrici vitali come aria, acqua e suolo rimane un compito fondamentale dello stato e delle comunità locali. Non può essere delegato a terzi certificatori di conformità pagati peraltro da coloro che debbono essere vigilati.

Lo stabilimento ILVA di Taranto dal 2004  è pluricertificato ISO 14000, OHSA 18001 …. ma non ci sembra che vi sia una consonanza tra quanto attestato dai certificati è la realtà dei fatti.(2)

Per questi motivi una buona politica dovrà riprogettare il ruolo, le funzioni e le competenze della vigilanza pubblica in materia di salute, sicurezza sul lavoro e protezioni delle matrici ambientali perchè si tratta di beni indisponibili la cui protezione non può essere delegata a terzi.

Risparmi di cassa sulla vigilanza pubblica rappresentano una pratica disastrosa che metterebbe in breve tempo i sistemi produttivi out of control,questo lo dovrebbero sapere anche “i tecnici”  che ci governano.

editor

(1) il ddl Semplificazioni-bis

http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2012/10/semplificazioni-bis.pdf

(2) Certificati ILVA

http://www.ilvataranto.com/certificati.aspx

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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EVENTI

Inail: Sicurezza sul lavoro per operatori biotecnologici, evento INAIL

workshop INAIL biotecnologie

Evento dedicato alla sicurezza sul lavoro per gli operatori biotecnologici.

Il 24 ottobre a Roma un evento gratuito dell’INAIL dedicato alla prevenzione in materia di sicurezza e salute sul lavoro per tutti gli operatori impiegati in laboratori che fanno uso di microrganismi geneticamente modificati (MOGM).

Si terrà il prossimo 24 ottobre a Roma, presso il Dipartimento di Biotecnologie Cellulari ed Ematologia Policlinico Umberto I in Viale Regina Elena, il workshop intitolato Biotecnologie, normativa e sicurezza dedicato agli operatori biotecnologici e a tutti i laboratori che fanno uso di MOGM, microrganismi geneticamente modificati.
Per partecipare all’evento, gratuito, è necessario inviare entro il 23 ottobre una domanda compilata e firmata via fax al numero 06 97893304 o per email all’indirizzo di posta elettronica e.sturchio[at]inail.it.

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16/10/12 – TODI. MULTA DA OLTRE 10MILA EURO A LABORATORIO TESSILE

L’operazione ha visto impegnati i Carabinieri delle Stazione di Deruta, unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia e personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Usl  2.

Più di 10mila euro di multa sono stati comminati alla titolare di un laboratorio tessile di Deruta per varie inosservanze alle norme.
Nei giorni scorsi i Carabinieri dei Todi, unitamente a personale della Direzione Provinciale del Lavoro e dell’USL,  sono stati impegnati nei controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle normative in materia di lavoro  e di salute e sicurezza sui posti di lavoro.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3528&Itemid=2

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16/10/12 – EMILIA ROMAGNA: BOOM DI PSICOFARMACI NELLE ZONE DEL SISMA

Negli ultimi 4 mesi si è registrato un boom nel consumo di psicofarmaci nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. Un aumento di oltre il 30% è stato presentato al Congresso della Fimmg, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. L’ansia e la paure di nuove scosse, sintomi da depressione e da mancanza di lavoro le principali cause.

La situazione post sisma in Emilia Romagna viene raccontata anche attraverso dati come quelli presentati dai medici di base. Un consumo di farmaci antidepressivi mostra un dato preoccupante, che va analizzato e studiato con attenzione. Emergono infatti delle differenze, anche se lievi, con quanto registrato dopo il sisma in Abruzzo e a L’Aquila.

Il panico da mancanza di lavoro è una delle conseguenze dirette, a differenza di quanto si è verificato in Abruzzo, ha spiegato il Dottor Borelli, medico nel distretto di Mirandola, una delle zone maggiormente colpite. Il sisma in Emilia ha colpito maggiormente le aziende e il mercato produttivo di una regione. L’aumento della richiesta di psicofarmaci trova prime conferme nei dati che mostrano un +15% per sindrome depressiva.

fonte consulenzabenessere.com

http://consulenzabenessere.com/3602/emilia-romagna-boom-di-psicofarmaci-nelle-zone-del-sisma/

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15/10/12 – Sicurezza sul lavoro, Fornero: “Entro fine legislatura attuazione del Testo Unico”

Il ministro alla Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Servono “dati sui tempi e sui livelli di recupero dell’abilità perduta” e “pareri degli assistiti sulle prestazioni ricevute”
Elsa Fornero

ROMA – “Le misure di semplificazione che il governo sta esaminando in questi giorni sul versante del lavoro sono finalizzate ad alleggerire gli obblighi burocratici ma non ad allentare ciò che è necessario per la sicurezza”. Ad assicurarlo è il ministro del Lavoro Elsa Fornero, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che più volte in passato è intervenuto sul tema degli infortuni sul lavoro e che pur senza prendere la parola in questa circostanza ha voluto che l’ultima Giornata del suo settennato si svolgesse proprio al Quirinale, il ministro Fornero ricorda che la legislazione italiana sul tema “è all’avanguardia rispetto a quella di altri paesi europei ma il quadro legislativo è ancora lungi dall’essere attuato”.

“Ho assunto l’impegno – continua Fornero – di completare entro la fine di legislatura l’attuazione del Testo Unico sulla sicurezza: non possiamo accettare infatti che buone norme vengano lasciata inattuate per incuria o pigrizia burocratica. Tutte le amministrazioni pubbliche per quanto di competenza saranno impegnate con ancora maggiore impulso nello sforzo di attuazione”. Fornero specifica poi che “una volta in vigore queste norme, il loro effetto andrà misurato e tenuto sotto controllo per poter correggere ciò che eventualmente non dovesse dimostrarsi valido: è una pratica di una buona amministrazione che non pretende di avere ricette sicure ma che cerca la loro validazione per un più mirato intervento”.

Dal punto di vista tecnico, Fornero afferma che gli infortuni sul lavoro andrebbero analizzati raggruppandoli “per classe di rischio”e rapportati a un indicatore del “periodo di esposizione al rischio rilevato per classe”. Per Fornero servono però anche “dati sui tempi e sui livelli di recupero dell’abilità perduta” e “pareri degli assistiti sulle prestazioni ricevute e sulla loro qualità di vita dopo gli infortuni. “La crisi economica globale – dice Fornero – ha imposto la riforma del nostro sistema previdenziale e del mercato del lavoro: puntando all’emersione del lavoro irregolare e fissando regole precise per evitare l’aggiramento delle norme stesse, questo sistema fornisce un sostegno importante anche alla sicurezza sul lavoro: l’obiettivo è estendere a tutti i lavoratori tutele indispensabili per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. E’ un dovere civile, prima che un obiettivo”.

(15 ottobre 2012)

fonte SuperAbile Inail

http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Lavoro/Il_punto/info864634329.html

leggi commento

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3526&Itemid=2

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OGM CANCEROSI, LA DISCUSSIONE SCIENTIFICA E POLITICA DI B.GIORGINI

Cancri alle mammelle per le femmine, epatici e renali per i maschi, speranza di vita ridotta, i risultati della ricerca  diretta di Gilles-Eric Séralini e pubblicata sul “Food and Chemical Toxicology” sull’influenza degli OGM nei viventi, nel caso una colonia di ratti, hanno prodotto una prevedibile levata di scudi da parte di alcuni scienziati e/o tecnici con conseguenti polemiche.

Di fatto il lavoro di Sèralini è il primo che suggerisce effetti fortemente nocivi, cancerogeni, dovuti alla nutrizione con mais geneticamente modificato, l’NK603 della Monsanto, accoppiato al Roundup, l’erbicida a cui il mais sopradetto è stato reso tollerante. Cominciamo subito con le dichiarazioni di uno dei più fieri oppositori e critici dei risultati proposti, Gérard Pascal, già tossicologo specialiste degli OGM all’Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica (INRA), oggi consulente per alcune importanti imprese agroalimentari, il quale dopo avere affermato che lo studio in questione presenta della “serie lacune che invalidano i risultati” (poi ci torneremo), non può esimersi dall’ammettere che “effettivamente non c’è mai stato uno studio di cancerogenesi legata agli OGM nè uno studio tossicologico a lungo termine. La maggior parte dei lavori pubblicati su questo soggetto, e riassunti in una analisi pubblicata in marzo-aprile su Food and Chemical Toxicology, sono stati condotti su delle durate di tre mesi.(..)

L’ampiezza degli studi del Professor Sèralini (due anni, ndr) è dunque senza precedenti.” (Le Monde). E se lo dice lui! Ovvero vuol dire che i molti, non tanti a dire il vero, che parlano di decine se non centinaia di lavori che invaliderebbero i risultati di Séralini, mentono, per stupidità, ignoranza o cattiva fede poco importa. In realtà non esiste un solo studio, nemmeno uno, che invalidi il lavoro di Séralini.

segue su fonte inchiestaonline.it

http://www.inchiestaonline.it/ambiente/bruno-giorgini-ogm-cancerosi-la-discussione-scientifica-e-politica/

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Qualité d’emploi des travailleurs âgés : pas tous égaux

Les travailleurs âgés exerçant des métiers manuels et ceux des services présentent un risque plus élevé que d’autres catégories de travailleurs de pâtir d’une mauvaise qualité d’emploi, révèle une étude de l’ETUI.

Cette étude a été réalisée sur base des données de l’Enquête européenne sur les conditions de travail, qui remontent à 2010. Les auteurs ont examiné huit indicateurs de la qualité de l’emploi [i] pour 18 catégories de métiers.

Pour les travailleurs manuels (ouvriers de la construction et de l’industrie, nettoyeurs et aides ménagères, etc.), les auteurs constatent une dégradation de leur état général de santé avec l’âge qui se manifeste notamment par des problèmes de dos et des troubles du sommeil, ainsi que de l’insatisfaction quant à leurs conditions de travail. En ce qui concerne les travailleurs des services (vente, soins aux personnes, etc.), ce sont les scores médiocres en matière de bien-être psychologique qui sont épinglés.

Par conséquent, les auteurs mettent en garde par rapport aux conséquences de politiques qui viseraient à prolonger uniformément la période d’activité professionnelle pour les travailleurs vieillissants et invitent les employeurs à améliorer leurs conditions de travail et d’emploi.

[i] Travail en roulement, rythmes très rapides, postures pénibles, difficultés de conciliation, latitude dans le travail, support social, perspectives de carrière, insécurité dans l’emploi.

fonte ETUI

http://www.etui.org/fr/Actualites/Qualite-d-emploi-des-travailleurs-ages-pas-tous-egaux

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Un rapport plus critique que prévu sur la sécurité dans les centrales nucléaires en Europe

La Commission européenne a publié le 3 octobre un rapport sur les tests de résistance réalisés dans les centrales nucléaires d’Europe. Dix-sept pays ont pris part à ces tests : les 14 pays de l’Union européenne où fonctionnent des centrales nucléaires, la Lituanie où une centrale est en cours de déclassement, la Suisse et l’Ukraine. Ces tests ont été réalisés à la suite de la catastrophe de Fukushima. Ils mettent à mal l’idée selon laquelle les centrales nucléaires européennes garantissent une sécurité suffisante des populations y compris en cas de circonstances extrêmes. Le contenu du rapport suggère que la situation est plus critique que ne le laissent entendre les exploitants des centrales.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3523&Itemid=2

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15/10/2012 – EMILIA ROMAGNA – IN DISTRIBUZIONE LA X EDIZIONE DELLA PUBBLICAZIONE ANNUALE SUL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

Un quadro di sintesi, il dettaglio dei dati su strutture, spesa, attività al 31.12.2011, programmi, accordi, modelli organizzativi adottati: questo contengono le 80 pagine della pubblicazione sul Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, giunta quest’anno alla X edizione. Positivi i risultati nel 2011 sia sul fronte dei servizi che sul fronte economico-finanziario.

>>> vai alla fonte SALUTER.IT

http://www.saluter.it/news/regione/in-distribuzione-la-x-edizione-della-pubblicazione-annuale-sul-servizio-sanitario-regionale

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15/10/12 – Pescatore morto in mare, aperta indagine. FLAI CGIL: più strumenti per sicurezza

La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo in seguito alla morte del pescatore cattolichino Luciano Gasparro, che ha perso la vita venerdì mattina su un peschereccio al largo di Rimini.

La FLAI CGIL di Rimini oltre a esprimere cordoglio alla famiglia avanza alcune riflessioni. Non si può prendere la pericolosità del mestiere come giustificazione per queste tragedie, scrive il segretario della FLAI CGIL Marco Rinaldi, che invita istituzioni e organi preposti a intensificare il coordinamento. Una mancanza degli stessi sindacati e delle organizzazioni del lavoro è il non aver saputo attivare un sistema per la nomina dei rappresentanti per la sicurezza sul lavoro. Rinaldi accusa anche il Governo, che ancora non ha emanato il Decreto attuativo per la pesca e il Testo Unico sulla sicurezza nel settore.

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L’ETICA NELLE SCELTE DI POLITICA SANITARIA

In ricordo di Rosario Bentivegna, medico del lavoro

19 ottobre 2012 ore 16:30
Camera dei Deputati, Sala delle Colonne
Via Poli, 19 Roma

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3519&Itemid=2

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10/10/12 – MANCATA VISITA MEDICA: NE RISPONDE IL RESPONSABILE SICUREZZA, NON IL DATORE

In azienda è stato nominato un responsabile per la sicurezza? Allora il datore di lavoro non è responsabile della mancata visita medica dei dipendenti. Lo stabilisce la Cassazione con la  sentenza n. 33521/12.

Il caso
Il Tribunale di Ascoli Piceno condannava a 3 mesi di arresto un datore di lavoro che aveva omesso di far sottoporre 2 lavoratori alla prescritta visita medica di accertamento di idoneità al lavoro in turni notturni. La responsabilità penale viene confermata anche in Corte d’appello, quindi l’uomo presenta ricorso per cassazione.
In azienda vi era un responsabile della sicurezza. La S.C. accoglie il ricorso del datore di lavoro, in ordine al quarto motivo, annullando la sentenza impugnata con rinvio ad altra Corte d’appello. Nello specifico, gli Ermellini ribadiscono che, «laddove ci sia un responsabile della sicurezza, è quest’ultimo che deve attivarsi per il rispetto delle norme antinfortunistiche» (Cass., n. 27738/2011).
Il datore deve vigilare. Insomma, è rilevante accertare se in azienda vi sia stato un responsabile sicurezza o meno, anche se – concludono i giudici della Cassazione – il datore di lavoro «ha un generale obbligo di vigilare» sul corretto espletamento delle attività che sono state delegate al responsabile.

segue su fonte lastampa.it

http://www.lastampa.it/2012/10/10/italia/i-tuoi-diritti/lavoro/mancata-visita-medica-ne-risponde-il-responsabile-sicurezza-non-il-datore-hILSea3SXjcZkYrntpmRuO/pagina.html

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Sicurezza: tutti i rischi della semplificazione

di Diego Alhaique

Il decreto in Cdm: vengono ridotti gli obblighi aziendali, per le imprese arriva la “dichiarazione redatta in forma semplificata”. Sono molti i pericoli del provvedimento definito dal governo

Lo sappiamo. La nostra è una burocrazia infernale. L’Italia è all’ottantasettesimo posto nella classifica della Banca mondiale per facilità di fare impresa e al settantasettesimo per snellezza e costi delle procedure amministrative necessarie per iniziare un’attività (dati de Il Sole-24 Ore). Se snellire la burocrazia può contribuire alla ripresa economica, affinché un’azienda possa competere senza il peso di inutili adempimenti, occorre però molta attenzione se si vogliono semplificare anche procedure aziendali sulla salute e sicurezza sul lavoro, come sembra che il governo in carica voglia fare.

segue su

http://www.rassegna.it/articoli/2012/10/03/92486/sicurezza-sul-lavoro-e-allarme-semplificazioni

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11.24 17/10/2012


Cordiali saluti a tutt.*

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

°°°°°°

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per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie


15/10/12 – Sicurezza sul lavoro, Fornero: “Entro fine legislatura attuazione del Testo Unico”


15/10/12 – Sicurezza sul lavoro, Fornero: “Entro fine legislatura attuazione del Testo Unico”

Il ministro alla Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Servono “dati sui tempi e sui livelli di recupero dell’abilità perduta” e “pareri degli assistiti sulle prestazioni ricevute”

Elsa Fornero

ROMA – “Le misure di semplificazione che il governo sta esaminando in questi giorni sul versante del lavoro sono finalizzate ad alleggerire gli obblighi burocratici ma non ad allentare ciò che è necessario per la sicurezza”. Ad assicurarlo è il ministro del Lavoro Elsa Fornero, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che più volte in passato è intervenuto sul tema degli infortuni sul lavoro e che pur senza prendere la parola in questa circostanza ha voluto che l’ultima Giornata del suo settennato si svolgesse proprio al Quirinale, il ministro Fornero ricorda che la legislazione italiana sul tema “è all’avanguardia rispetto a quella di altri paesi europei ma il quadro legislativo è ancora lungi dall’essere attuato”.

“Ho assunto l’impegno – continua Fornero – di completare entro la fine di legislatura l’attuazione del Testo Unico sulla sicurezza: non possiamo accettare infatti che buone norme vengano lasciata inattuate per incuria o pigrizia burocratica. Tutte le amministrazioni pubbliche per quanto di competenza saranno impegnate con ancora maggiore impulso nello sforzo di attuazione”. Fornero specifica poi che “una volta in vigore queste norme, il loro effetto andrà misurato e tenuto sotto controllo per poter correggere ciò che eventualmente non dovesse dimostrarsi valido: è una pratica di una buona amministrazione che non pretende di avere ricette sicure ma che cerca la loro validazione per un più mirato intervento”.

Dal punto di vista tecnico, Fornero afferma che gli infortuni sul lavoro andrebbero analizzati raggruppandoli “per classe di rischio”e rapportati a un indicatore del “periodo di esposizione al rischio rilevato per classe”. Per Fornero servono però anche “dati sui tempi e sui livelli di recupero dell’abilità perduta” e “pareri degli assistiti sulle prestazioni ricevute e sulla loro qualità di vita dopo gli infortuni. “La crisi economica globale – dice Fornero – ha imposto la riforma del nostro sistema previdenziale e del mercato del lavoro: puntando all’emersione del lavoro irregolare e fissando regole precise per evitare l’aggiramento delle norme stesse, questo sistema fornisce un sostegno importante anche alla sicurezza sul lavoro: l’obiettivo è estendere a tutti i lavoratori tutele indispensabili per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. E’ un dovere civile, prima che un obiettivo”.

(15 ottobre 2012)

 

fonte SuperAbile Inail

 

Commento:   Il pessimo Ministro del Lavoro Elsa Fornero si slancia in promesse che difficilmente saranno mantenute, o , se mantenute potrebbero essere molto pericolose per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

E’ proprio la sua “riforma”  del lavoro a scardinare quel minimo di rapporto di forza dei lavoratori necessario per esigere il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Ministro neanche da lontano è sfiorato dal dubbio che è  Lei  parte del problema e non della soluzione.
Sono i giovani precari che debbono sottostare a condizioni di lavoro penose, quando ne riescono ad avere uno per qualche giorno o settimana…

La massa di esodati creati dal Ministro con la  sua “riforma” pensioni sta alimentando in modo silenzioso il secondo  mercato del lavoro irregolare ove non esiste la gestione dei rischi …  nuovi agnelli sacrificali di una macelleria sociale tanto ottusa quanto inefficiente

Dopo i disastri creati dalla ” riforma” delle pensioni e del “mercato” del lavoro ora Fornero vuol porre mano alla materia salute e sicurezza nel lavoro. Per favore, la scongiuriamo  signor Ministro, si riposi un attimo, risparmi ai lavoratori e alle lavoratrici altri gravi danni… pardon  “riforme”

Ruvidus

newsletter diario prevenzione 02 ottobre 2012 – vol.n°55


 
newsletter diario prevenzionewww.diario-prevenzione.it

02 ottobre  2012  – vol.n°55

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

Nei giorni 14 e 15 novembre si celebrerà a Bologna il Convegno Nazionale della SNOP ( Società Nazionale Operatori della Prevenzione).
Il tema trattato : “I Servizi di Prevenzione: quale futuro? ” è di straordinaria importanza proprio in questa fase di crisi.(1)

La prevenzione non gode buona salute in quest’epoca di recessione economica e occupazionale. Vi sono molte spinte per ridurre ai minimi termini ( pardon, semplificare ) le pratiche aziendali in materia di gestione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. E’ vero, nel tempo dal d.lgs 626.94 in poi si è assistito ad uno svilimento degli strumenti di base per la valutazione e gestione dei rischi, dal DVR al DUVRI.

Molto spesso le PMI si sono affidate a consulenti più attenti all’importo delle fatture da emettere che alla reale utilità dei malloppi di carte prodotti con grande spreco di fotocopie infarcite di dati inutili e di strafalcioni.La qualificazione della consulenza è un altro dei grandi temi negletti da affrontare con serietà e con la responsabilizzazione civile e penale dei consulenti.

E’ prevalsa nel tempo la pratica della gestione “difensiva” dei rischi ( molto simile al fenomeno della medicina difensiva ), ove l’ipertrofia degli adempimenti burocratici ha soffocato la concreta gestione quotidiana dei rischi con la partecipazione attiva e attenta dei lavoratori.

Queste forme di gestione dei rischi burocratiche e difensive, oltre ad essere poco efficaci, hanno fatto lievitare i costi e hanno alimentato un movimento di rifiuto tra le imprese.

Le misure di semplificazione proposte dal governo in molti punti hanno la caratteristica del taglio delle procedure, anche di quelle necessarie e rispondono alla domanda populista che viene da molti settori di piccola impreditoria di fare tabula rasa di qualsiasi metodo di gestione della sicurezza sul lavoro con l’invocazione ad un “fai da te” che potrebbe a breve produrre risultati disastrosi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Le affermazioni dell’allora ministro Tremonti :  “La 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro) è un lusso che non possiamo permetterci”. “Dobbiamo rinunciare ad una quantità di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato” stanno trovando ora nel governo dei tecnici la pratica realizzazione tramite una radicale deregulation poco ragionata e poco ragionevole.

Per coloro che operano nella prevenzione con scienza e coscienza s’impone uno scatto d’orgoglio e di dignità professionale: alcune misure cosìdette semplificatrici rischiano di mettere in serio pericolo la salute dei lavoratori più deboli e meno organizzati.
Ci riferiamo, per fare un esempio,  alla deregolazione  delle prestazioni di breve durata:

– prestazioni lavorative di breve durata: con D.M. si prevederanno misure di semplificazione degli adempimenti relativi alla informazione, formazione e sorveglianza sanitaria applicabili alle prestazioni che implichino una permanenza del lavoratore in azienda per un periodo non superiore a cinquanta giornate lavorative nell’anno solare di riferimento;

Chi  ha scritto questa idiozia forse non sa che  molti lavori in agricoltura, anche molto pericolosi durano poche settimane così come lavori di pulizia e manutenzione d’impianti come quelli chimici, oppure lo sa,  ma ritiene che vi siano alcune categorie di lavoratori così poco importanti che si possono trattare come “vuoti a perdere”.

La durata della prestazione non ha alcun valore per definire la qualità e l’intensità della esposizione a rischio…

Vi sono poi pulsioni per centralizzare il sistema dei servizi ora in capo alle Regioni e alle USL al Ministero del Lavoro… ma su questi aspetti torneremo prossimamente.
Il tam tam di ogni giorno dei media  sul perdurare della crisi, i rumori di fondo che vengono dal travaglio di forze politiche che non riescono a definire una propria ragione d’essere stanno occultando lo scempio che si sta facendo dei diritti di chi vive del proprio lavoro.
Per questi motivi l’iniziativa della SNOP appare come un evento importante, un riferimento per chi crede ancora nella sanità pubblica e nella prevenzione.

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

(1) Società Nazionale Operatori della Prevenzione
Convegno Nazionale
I Servizi di Prevenzione: quale futuro?
14 e 15 novembre 2012 – Sala A Conferenze Terza Torre Regione Emilia Romagna
BOLOGNA

ISCRIZIONE E PROGRAMMA LAVORI

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=215:convegno-nazionale-snop-14-15-novembre-2012-secondo-annuncio&catid=38:soci-snop

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/Presentazione%20Convegno%20SNOP%202012-1.pdf

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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CGIL, NO A SEMPLIFICAZIONI IMPROPRIE SU SICUREZZA LAVORO.

“No a semplificazioni improprie sulla sicurezza del lavoro”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, in merito ad alcune possibili norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori contenute nel pacchetto semplificazioni al vaglio del governo e “che se approvate vanificherebbero di fatto le più importanti acquisizioni del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”.

Nel merito, osserva il dirigente sindacale, “penso soprattutto all’obbligatorietà della formazione e della valutazione dei rischi nelle piccole e piccolissime imprese, alla redazione del ‘Documento Unico per la Valutazione Rischi da Interferenze’ e ad alcune importanti previsioni per il settore edile”. Per questi motivi Solari chiede al governo “che convochi anche le organizzazioni sindacali, che sono impegnate ogni giorno nella tutela dei lavoratori e nel dialogo con le imprese, prima di varare provvedimenti che potrebbero essere pericolosi o controproducenti”.

fonte cgil.it

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vedi anche

(1)  UE : 17 milioni di euro spesi  per una ricerca per smantellare le norme per la sicurezza sul lavoro.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1367&Itemid=2

(2)  “PROPOSTE DI SEMPLIFICAZIONI DELLE NORME  IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA: INTELLIGENZA E OTTUSITA’ DEI CRITERI”

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3486&Itemid=53

(3) IL DOCUMENTO CGIL CISL UIL EMILIA ROMAGNA CONSEGNATO ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE INFORTUNI LAVORO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/doc_sindacati170912.pdf

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01/10/12 – LA REPUBBLICA FONDATA SULLE SEMPLIFICAZIONI

La parola semplificazione mi fa pensare ad un’espressione algebrica da risolvere  con i numeri primi.  Il Governo vuole risolvere la crisi economica con il minor numero possibile di imprese e lavoratori. Ormai per le prime la scrematura si è compiuta senza: defiscalizzare, pagamenti certi e accesso al credito. Oggi, i tecnici sono convinti che per risollevare le aziende basti eliminare i costi sulla sicurezza. In questo periodo di recessione i piccoli imprenditori non possono permettersi di pagare esperti per garantire la sicurezza e la salute nelle loro imprese. Le grandi aziende invece hanno sempre avuto la possibilità di ometterle perché possono permettersi bravi avvocati (ad esempio per la morte sul lavoro di Antonio D’Amico morto nello stabilimento Fiat di Pomigliano il reato si è prescritto) Il Governo dei professori e banchieri ha inserito una serie di modifiche in materia di sicurezza sul lavoro nel pacchetto semplificazione da approvare nei prossimi giorni:

-riduzione della formazione e della sorveglianza sanitaria per i lavori “brevi”

-Eliminazione dell’obbligo di elaborare i dati aggregati sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.

-Eliminazione del DUVRI e del coordinamento per lavori brevi

-Eliminazione del Documento di Valutazione dei rischi (DVR) per le piccole aziende e per quelle a basso rischio.
-Snaturamento del piano operativo di sicurezza e coordinamento per cantieri.

-Eliminazione degli obblighi relativi ai cantieri  per “piccoli” scavi.

-Eliminazione dell’obbligo di comunicazione degli infortuni alle autorità di pubblica sicurezza

-Eliminazione delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza e della Procura della Repubblica in caso di infortuni

-Eliminazione da parte dell’Organo di Vigilanza di richiedere prescrizioni per nuovi luoghi di lavoro o di ristrutturazione di quelli esistenti.

-Deresponsabilizzazione dell’obbligo di notifica

SEGUE SU FONTE

http://sdp80.wordpress.com/2012/09/25/la-repubblica-fondata-sulle-semplificazioni/

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01/10/12 – ALLARME ONU: IL MONDO INVECCHIA, IL WELFARE DEVE CAMBIARE

Circa l’80% degli anziani nel 2050 vivrà nei paesi in via di sviluppo. Già oggi soffrono per la disoccupazione, la vulnerabilità, le discriminazioni e le violenze sul lavoro. L’appello ai governi: mettere fine a queste pratiche distruttive
Allarme Onu: il mondo invecchia, il welfare deve cambiare
I governi devono attuare politiche adattate a società che stanno invecchiando. Lo sottolinea un rapporto dell’agenzia Onu a Tokyo. Lo studio, realizzato dal Fondo per la popolazione dell’Onu (Unfpa) e l’associazione internazionale HelpAge, esorta gli stati a migliorare i loro sistemi sanitari rivolti agli anziani. Il dossier, che coincide con la giornata internazionale delle persone anziane, indica che sono circa 7 miliardi e 893 milioni di persone sopra i 60 anni, il 12,8 per cento.

Entro un decennio questo segmento della popolazione aumenterà ancora di 200 milioni di persone e supererà di gran lunga il miliardo: tutto questo avrà ovviamente un peso sui sistemi sanitari e sociali. Il documento è stato presentato in concomitanza con un simposio sull’invecchiamento della popolazione giapponese, che detiene il record del mondo in materia e dove oltre il 30 per cento della popolazione ha 60 anni o di più.

Secondo l’Onu, circa l’80 per cento degli anziani vivrà nel 2050 nei Paesi in via di sviluppo che, a causa della giovinezza della loro popolazione, non hanno sviluppato politiche rivolte alla terza età. Denunciando disoccupazione, vulnerabilità, discriminazioni, violenze sul lavoro e a casa delle quali soffrono le persone anziane, Unfpa e HelpAge International rivolgono in conclusione un appello ai governi a mettere fine “a queste pratiche distruttive e investire al contrario sugli anziani”.

fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2012/10/01/92340/allarme-onu-il-mondo-invecchia-il-welfare-deve-cambiare

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SIETE SODDISFATTI DEI SERVIZI INAIL ?

DIREZIONE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

COMUNICATO STAMPA

Siete soddisfatti dei servizi INAIL?

Anche quest’anno l’INAIL, nella settimana dall’1 al 5 ottobre, svolgerà un’indagine di Customer Satisfaction. La rilevazione interesserà tutte le Sedi che erogano servizi all’utenza e, per la prima volta, anche le Unità operative territoriali di certificazione verifica e ricerca (Dipartimenti ex ISPESL).

Bologna – L’indagine sul gradimento dei principali servizi erogati dalla Sede INAIL si inserisce in un percorso che l’Istituto ha intrapreso da alcuni anni per il miglioramento continuo dei servizi, orientato alle aspettative dei propri utenti.

L’obiettivo della rilevazione è misurare il grado di soddisfazione dell’utenza riguardo ai servizi in generale e, in particolare, alle prestazioni sanitarie ed economiche per i lavoratori, oltre che ai servizi erogati alle aziende.

Chi può compilare il questionario?

Per quanto riguarda gli utenti “Lavoratori”: l’infortunato, chi è affetto da malattia professionale, il titolare di rendita e i Funzionari di Patronato.

Per quanto riguarda gli utenti “Aziende”: il datore di lavoro, il consulente, l’incaricato delle Associazioni di categoria.

La compilazione del questionario richiederà pochi minuti con l’eventuale supporto del personale INAIL incaricato.

I risultati, consultabili sul sito www.inail.it, saranno utilizzati dall’INAIL per individuare, attraverso le risposte dei propri utenti, le possibili iniziative per il miglioramento dei servizi.

Oltre che presso le Strutture Inail sarà possibile esprimere il giudizio sui servizi resi:

via mail per gli utenti “Aziende” che dialogano telematicamente con l’Inail;

tramite Contact Center (telefono): saranno effettuate interviste telefoniche agli utenti “Lavoratori” da parte di operatori incaricati.

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2012
Lieux de travail verts – Guide à l’usage des délégués syndicaux
GREEN WORKPLACES A GUIDE FOR UNION REPRESENTATIVES

Questa guida promossa dalla Confederazione dei Sindacati Europei si prefigge lo scopo di offrire ai delegati sindacali una serie di strumenti utili per analizzare gli aspetti critici dal punto di vista ambientale sui quali svolgere un’iniziativa per il miglioramento della gestione degli aspetti ecologoci della produzione. Uno strumento interessante e utile per le realtà delle PMI

LA GUIDA NELLE LINGUE FRANCESE E INGLESE

http://www.etuc.org/a/10377

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VIDEO: GRINDERS: WHAT’S THE RIGHT EYE PROTECTION?

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3505&Itemid=2

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30/09/12 – CINA, 80 MILA MORTI SUL LAVORO E OLTRE UN MILIONE DI FERITI

Ottantamila decessi e oltre un milione di feriti per cause relative ad attività lavorative. E’ questo il bilancio annuale della Cina che in termini di salute e sicurezza sul posto di lavoro sembra avere ancora molta strada da percorrere. Secondo il China Labour Bulletin (Clb), che ha recentemente pubblicato un’analisi sull’argomento, non solo è necessario migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro ma è anche opportuno assicurarsi che tutte le vittime siano adeguatamente compensate.
Determinare l’entità delle compensazioni è però un processo particolarmente complicato in Cina. Le procedure sono, in teoria, piuttosto semplici ma si deve tener conto delle complicazioni di una burocrazia oppressiva che, fra le sue strette maglie, è capace di lasciare molto spazio all’arbitrio di zelanti funzionari pubblici. In un sistema così complesso, è quindi molto facile scontrarsi con procedimenti dai tempi lunghissimi che, in molti casi, conducono direttamente al rigetto delle richieste dei lavoratori. I casi di corruzione, in questo campo, sarebbero innumerevoli secondo il Clb che cita l’esempio di alcune fabbriche del Guangdong che pagavano i medici locali per redigere diagnosi favorevoli ai datori di lavoro. L’ottenimento delle compensazioni è inoltre reso ancora più difficile dai processi di precarizzazione che prevedono l’interposizione delle agenzie del lavoro.

>>> segue su fonte Conquiste del Lavoro

http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Archivio_notizie/2012/Settembre/info-149521883.htm

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I LAVORATORI DOVRANNO SACRIFICARE SE STESSI. PACCHETTO SEMPLIFICAZIONI: SUL LAVORO SI RISCHIERÀ MOLTO DI PIÙ

Il motto “produci consuma crepa” è caratteristico del governo Monti, come lo era di quello Berlusconi. Anche in questo senso la continuità tra i due governi è palese. L’Europa ci chiede di intervenire in materia di lavoro, di cancellare diritti, di aumentare la produttività, di alzare in sostanza il livello di sfruttamento dei lavoratori ed ecco fatto: il governo tira su le maniche e si mette al lavoro per manomettere l’articolo 18, per rendere pressoché inefficace su molti punti lo Statuto dei Lavoratori ed ora, ancora una volta, tenta di porre un freno alle necessità di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Si diceva “ancora una volta”, perché nella sua breve vita questo governo ha già tentato due volte di “semplificare” gli adempimenti a carico delle imprese, in materia di sicurezza sul lavoro, mostrando una sostanziale indifferenza nei riguardi della tutela della salute e dell’incolumità di chi lavora. Già nel decreto semplificazioni dello scorso febbraio, il governo aveva tentato di azzerare i controlli nelle aziende; poi aveva provato a derogare le aziende dall’obbligo di valutare i rischi sul lavoro nei primi due anni di attività. Ma in questo modo i lavoratori sono soggetti a grave rischio.

Il governo quindi torna alla carica, ancora con un pacchetto semplificazioni. Senza entrarvi tecnicamente nel merito (lo ha fatto bene Marco Spezia nel documento che riporto in basso che io, anche da collega, condivido assolutamente in tutte le considerazioni), si deve sottolineare che le semplificazioni proposte prevedono deroghe per adempimenti in carico alle aziende fondamentali per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Tra questi vi è l’obbligo di valutare i rischi aziendali (inderogabile obbligo dei datori di lavoro); quello di documentare la valutazione dei rischi dovuti alle interferenze causate dalla contemporanea presenza di più imprese in uno stesso luogo di lavoro, attraverso il cosiddetto Duvri (si tratta di rischi molto insidiosi, perché non dipendono direttamente dalle attività di ciascuna impresa e quindi meno palesi); fino all’obbligo di formare ed informare i lavoratori. È vero che – bontà loro! – sono escluse dalle “semplificazioni” citate (ma non da altre pure importanti) alcune tipologie di attività molto pericolose (ad esempio quelle a rischio di incidente rilevante o le centrali termoelettriche. Ma ad usufruirne saranno comunque la grande maggioranza delle imprese che impiegano complessivamente milioni di lavoratori, alle quali si vuol concedere la possibilità a fare un po’ come pare loro in materia di sicurezza lavoro. Come a dire che il diritto alla salute ed all’integrità fisica dei lavoratori è in mano alla discrezionalità del datore di lavoro.

SEGUE SU FONTE

http://www.reset-italia.net/2012/09/28/i-lavoratori-dovranno-sacrificare-se-stessi-pacchetto-semplificazioni-sul-lavoro-si-rischiera-molto-di-piu/#.UGdW1VH62KI

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30/09/12 – “DUE INCIDENTI SUL LAVORO IN MENO DI 24 ORE: NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!”

La riflessione di Salvatore Minardi, Dipartimento Salute e Sicurezza – Cgil Varese, a seguito di due infortuni sul lavoro in Provincia di Varese

Due gravi infortuni in meno di un giorno, uno grave e l’altro gravissimo. Il primo è avvenuto alla Goglio S.p.A. di Daverio, dove un lavoratore ha subito lo schiacciamento della mano tra i rulli di un macchinario, riportando lesioni severe e rischia ora di perdere un dito. Il secondo è accaduto a un dipendente della ditta Fratelli Sai di Luino, caduto da 7 metri di altezza per lo sfondamento della copertura del capannone sul quale stava effettuando alcuni controlli. Il lavoratore ha riportato molteplici traumi causati dal violento impatto con il suolo ed è ora in prognosi riservata all’Ospedale di Circolo di Varese.
Le circostanze che hanno determinato gli infortuni, pur nella diversità delle situazioni e delle dinamiche, sono simili: da un lato, la sottovalutazione dei rischi e l’assenza di misure di prevenzione e protezione messe in opera dal datore di lavoro, dall’altro l’inadeguata percezione del rischio da parte dei lavoratori coinvolti.
segue su fonte varesenews.it

http://www3.varesenews.it/lavoro/articolo.php?id=244117

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28/09/12 – LICENZIAMENTO DE ANGELIS. LUNEDÌ UDIENZA IN CORTE D’APPELLO SU RICORSO TRENITALIA   
Scritto da Alessandra Valentini
Venerdì 28 Settembre 2012 13:06

Dopo alcuni rinvii, lunedì 1 ottobre si terrà l’udienza conclusiva sul ricorso presentato da Trenitalia, presso la Corte d’appello di Roma, contro la sentenza del Tribunale di Roma che il 26 ottobre 2009 ha reintegrato il macchinista Dante De Angelis al suo posto di lavoro, dopo il clamoroso licenziamento di ferragosto del 2008.

Il licenziamento avvenne dopo che De Angelis, Rls, parlò di sicurezza all’indomani degli spezzamenti di alcuni Eurostar, avvenuti nel luglio 2008 e poi ripetutesi successivamente, con le stesse modalità. De Angelis, in qualità di Rls, espresse preoccupazione per quegli incidenti, ipotizzando possibili cause e chiedendo all’azienda opportune verifiche. Secondo le Ferrovie gli allarmi lanciati dal macchinista non rispondevano al vero e danneggiavano l’azienda, da qui il provvedimento del licenziamento.

Nonostante la sentenza di primo grado di reintegra del macchinista al suo posto di lavoro, l’azienda ha presentato ricorso. Lunedì 1 ottobre davanti al giudice De Angelis si presenterà con una proposta di transazione, accogliendo in tal modo le indicazioni del giudice. Per ripercorrere brevemente la vicenda di questo licenziamento, ricordiamo che dopo gli spezzamenti di luglio e dopo il licenziamento di De Angelis, ci fu un altro episodio del tutto analogo che riguardò lo spezzamento dell’Eurostar ES 9456 ad Anagni, solo per caso e per fortuna nessuno transitava tra la 6° e la 7° carrozza. Ripartendo dal posto di manovra il treno “subiva la rottura del tenditore tra la sesta e la settima carrozza, con conseguente spezzamento del treno in due tronconi” (Relazione ministero dei trasporti). In questa occasione la rottura avvenne con 170 viaggiatori a bordo.

SEGUE SU FONTE

http://www.dirittidistorti.it/articoli/12-lavoro/1170-fslicenziamento-de-angelis-lunedi-udienza-in-corte-dappello-su-ricorso-trenitalia.html

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28/09/12 -IL CASO DELL’ILVA DI TARANTO

Tutti conosceranno il caso dell’Ilva di Taranto. La più grande acciaieria d’Europa fondata nel 1961 appartenente al Gruppo Riva, controllata dall’omonima famiglia dal 1995 e da tempo al centro di un dibattito per il forte impatto ambientale. Nel gennaio 2012 il fondatore del gruppo Emilio riva, il figlio Nicola, Luigi Capogrosso direttore dello stabilimento, Ivan Di Maggio dirigente capo area del reparto cokerie e Angelo Cavallo capo area del reparto agglomerato sono stati indagati con l’accusa di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico.

In quell’ambito sono state depositate presso la Procura della Repubblica di Taranto due perizie, una chimica e l’altra epidemiologica. Nella perizia sulle emissioni si legge che nel 2010 l’Ilva ha emesso nell’aria quantità considerevoli di sostanze dannose all’organismo e per l’ambiente tra cui ricordiamo, senza voler considerare tutte le sostanze disperse in modo incontrollato, polveri, diossido di azoto, anidride solforosa, acido cloridrico, benzene e diossine; quest’ultima una classe di composti a cui appartengono cancerogeni riconosciuti per l’uomo e tra i più potenti composti tossici conosciuti. La diossina ha reso inoltre impossibile il pascolo sui terreni nel raggio di 20 km dall’impianto, il che diviene un serio ostacolo per la crescita agricola della zona. Sulla perizia epidemiologica, nei sette anni presi in considerazione, si legge un totale di 11.550 morti per cause cardiovascolari e respiratorie e un totale di 26.999 ricoveri per cause cardiache, respiratorie e cerebrovascolari. La perizia si conclude così: «l’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte».

Il gip di Taranto Patrizia Todisco nel luglio 2012 ha disposto il sequestro di sei impianti dell’area a caldo dell’Ilva e gli arresti dei nuovi vertici dell’impianto siderurgico scrivendo nell’ordinanza che l’impianto è stato ed è tuttora causa di «malattia e morte» e che «chi gestiva e gestisce l’ILVA ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza». La questione è che la produzione per adesso non è stata fermata poiché le procedure di spegnimento di un impianto siderurgico richiederebbero settimane di lavori sotto stretta sorveglianza per non violare nessuna norma di sicurezza. Per adesso quindi le ipotesi sono due: o la progressiva fermata degli impianti o un intervento per consentire il risanamento ambientale senza fermare gli altiforni.

fonte snop.it

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=218:il-caso-dellilva-di-taranto&catid=60:attualita-la-prevenzione-a-tutto-campo-&Itemid=68

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28/09/12 – IMPARARE DAGLI ERRORI: L’IMPORTANZA DEGLI OCCHIALI DI PROTEZIONE

Esempi tratti dall’archivio Infor.mo.: incidenti in vari ambiti lavorativi in assenza di occhiali di protezione. Lavorazioni meccaniche, realizzazione di reti fognarie e di travi per prefabbricati. Occhiali protettivi e schermi per la protezione del viso.

>>> SEGUE SU FONTE PUNTOSICURO.IT

http://www.puntosicuro.it/imparare-dagli-errori-cat-41/imparare-dagli-errori-l-importanza-degli-occhiali-di-protezione-art-12214/

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“Il Sistema MALPROF e le reti di rilevazione delle malattie professionali” organizzato da INAIL – Ricerca,  Dipartimento Processi Organizzativi.
Si svolgerà a Roma in data 9 novembre 2012 presso l’Auditorium INAIL di Piazzale Pastore 6  il Convegno Nazionale: “Il Sistema MALPROF e le reti di rilevazione delle malattie professionali” organizzato da INAIL – Ricerca,  Dipartimento Processi Organizzativi.

La partecipazione al Convegno è gratuita, l’evento non è accreditato ECM, e la sala ha una capienza di circa 270 posti.

Per maggiori informazioni, e per procedere all’iscrizione on line collegarsi al link

www.ispesl.it/malprof2012

LOCANDINA PROGRAMMA LAVORI

http://www.diario-prevenzione.it/interim/Bozza_programma_9_nov_2012.pdf

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ARPA EMILIA ROMAGNA

Workshop

Sicurezza sul lavoro
e certificazioni ambientali:
lo scenario delle responsabilità

16 ottobre 2012
Sala A Terza Torre – RER
Viale della Fiera, 8 – Bologna

Presentazione e destinatari

Il workshop, in due sessioni, ha l’obiettivo di chiarire il quadro delle
responsabilità in tema di sicurezza e igiene del lavoro e in tema ambientale e di
sensibilizzare in tal senso i diversi soggetti coinvolti. La sessione del mattino,
rivolta ai Datori di lavoro, Dirigenti, figure previste dal D.Lgs 81/2008 (RSPP, RLS,
Medici competenti, Esperti qualificati, Medici autorizzati), rappresentanti delle
Direzioni amministrative e degli Uffici tecnici del Sistema delle Agenzie
ambientali, è finalizzata ad approfondire il tema sulla matrice delle
responsabilità e l’articolata rete di figure indicate nel Testo unico sulla Sicurezza
fino alla Sorveglianza sanitaria ed alla complessità delle azioni per la
cooperazione e il coordinamento nella gestione degli appalti.

La sessione pomeridiana, oltre che al Sistema delle Agenzie, è rivolta agli interlocutori del
mondo di impresa ed agli organismi di certificazione, in un contesto in cui la
semplificazione delle attività d’impresa si esprime tramite certificazioni
volontarie vicarie dell’attività di vigilanza e/o del rilascio di nullaosta su temi
estremamente delicati, quale quello ambientale. Sono pertanto previsti
interventi dei rappresentanti dei principali enti/istituzioni coinvolti e una Tavola
rotonda su temi di attualità e in divenire, quali l’applicazione del modello del
D.Lgs 231/2001 ai reati ambientali, le prospettive e i vincoli derivanti dal
Decreto semplificazioni e sviluppo (art. 14 del DL 5/2012 come convertito da L.
35/2012).
La partecipazione al workshop è gratuita, per motivi organizzativi si prega di
confermare l’adesione via e-mail alla Segreteria Organizzativa possibilmente entro il 5
ottobre.

LA LOCANDINA

http://www.diario-prevenzione.it/interim/volantino16102012_sic_amb_def.pdf

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ANCORA INCIDENTI SUI PASSAGGI A LIVELLO: CON GLI INVESTIMENTI NEL CEMENTO DELL’AV SI SAREBBERO POTUTI ELIMINARE IN TUTTA ITALIA.

Scontro mortale per il macchinista del treno freccia argento 9351, Roma-Lecce all’altezza della località di Cisternino, in provincia di Brindisi.

Gravissimo incidente ad un passaggio a livello tra Pozzo Faceto e Torre Canne, alla periferia di Cisternino, dove un camion ha indebitamente attraversato il passaggio a livello sulla Strada Provinciale 7, mentre le sbarre erano in chiusura. La vittima è il nostro compagno di lavoro Giuseppe Campanella, 51 anni, che era alla condotta dell’ETR485. Il treno, partito da Roma Termini alle 8,45 e atteso a Lecce alle 14,15, a seguito dell’urto è deragliato proseguendo la marcia per alcune centinaia di metri fuori dai binari. Giuseppe, rimasto intrappolato e schiacciato nella fragile cabina di guida dell’ETR 485, priva di qualsiasi protezione dagli urti, come tutti gli altri mezzi di trazione, non ha avuto scampo. Si sono registrati anche numerosi feriti e contusi tra i viaggiatori, alcuni dei quali sono stati ricoverati negli ospedali della zona, nessuno però in condizioni gravi. L’autista del Tir ha prima tentato di attraversare i binari e poi si è inspiegabilmente fermato al centro del passaggio a livello abbandonando il camion proprio mentre sopraggiungeva il treno. In serata è stato arrestato.

segue su inmarcia.it

http://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/557-incidente-mortale-a-cisternino

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FRANCESCO MEDURI, WIND GE: “SICUREZZA NEL SETTORE EOLICO, BUONI RISULTATI MA GUAI AD ABBASSARE LA GUARDIA!”

Lo scorso anno intervistammo Francesco Meduri, Service Area Manager Wind di GE in Italia, per parlare della di una spettacolare simulazione pratica di recupero, da una altezza di 80 m, svoltasi nel Parco eolico di Sa Turrina Manna in provincia di Sassari. A distanza di un anno ci siamo incontrati di nuovo per chiedere gli aggiornamenti sullo stato di salute dell’eolico in Italia e sulla situazione della sicurezza sul lavoro in questo settore.

“Secondo gli ultimi dati disponibili diffusi dall’ANEV (dicembre 2011)”, esordisce Meduri, “la situazione attuale del settore eolico in Italia parla di una potenza installata di 6.878 MW con una crescita, rispetto al 2010, di un gigawatt, il che sembrerebbe indicare un buon risultato”.

segue su ingegnieri.cc

http://www.ingegneri.cc/articolo/16058/Francesco-Meduri-Wind-GE-Sicurezza-nel-settore-eolico-buoni-risultati-ma-guai-ad-abbassare-la-guardia

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24/09/12 – DIECI REGOLE VITALI PER LA SICUREZZA DEI COSTRUTTORI IN LEGNO

I principi salvavita di Suva relativi alle attività dei costruttori in legno. Le aperture nel vuoto, i ponteggi, le misure di protezione per il montaggio, l’imbracatura dei carichi, le attrezzature, l’amianto e i dispositivi di protezione individuale.

fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/dieci-regole-vitali-per-la-sicurezza-dei-costruttori-in-legno-art-12202/

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PdE RIVISTA DI PSICOLOGIA APPLICATA ALL’EMERGENZA, ALLA SICUREZZA E ALL’AMBIENTE N° 26

In questo numero segnaliamo in particolare l’articolo di Attilio Pagano

UNA COSA NON NUOVA, MA CARICA DI NOVITÀ DI ATTILIO PAGANO
Quest’estate è stata costituita e ha iniziato a operare l’Associazione Italiana Non Technical Skill (AiNTS) che punta a promuovere lo sviluppo delle competenze non tecniche nella prevenzione e gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, superando i limiti dell’approccio tecnico normativo.

scarica la Rivista PdE numero 26 – 12 pagine pdf

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2 ottobre 2012

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Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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