24 gennaio 2013 – vol.n° 63
notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa
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SCEGLIERE E RIEMPIRE LE “AGENDE” DI CONTENUTI SERI, IL COMPITO DIFFICILE DEL PROSSIMO MESE….
In queste prime settimane dell’anno nuovo il flusso d’informazioni e notizie riguardanti iniziative sui temi della salute e della sicurezza nel lavoro e oltre il lavoro ha subito un vistoso calo. I media non rappresentano più, se non in forma sporadica, ciò che avviene nel mondo del lavoro in generale e in fattispecie sulle trasformazioni delle condizioni di lavoro.
L’iniziativa tenace dell’Osservatorio di Vega Engineering di Mestre ha consentito di conoscere l’allarmante numero di incidenti mortali sul lavoro in Italia del 2012, 509 persone sono morte a causa di incidenti sul lavoro. Questo dato che registra solo gli incidenti avvenuti sul lavoro e non anche quelli stradali, in itinere, è molto preoccupante in quanto il monte delle ore lavorate l’anno scorso è stato molto ridotto: molte aziende in particolare del settore delle costruzioni hanno chiuso o sono in cassa integrazione.
E’ verosimile affermare che vi è stato un incremento relativo degli incidenti gravi e mortali rispetto al monte ore lavorato. Dobbiamo ancora fare verifiche e valutare meglio i dati sugli incidenti gravi non mortali: temiamo che il trend sia in crescita.
Solo i ripetuti appelli del Capo dello Stato hanno mantenuto aperto uno spazio d’attenzione sul tema della qualità della gestione dei rischi nei luoghi di lavoro di questo paese.
La crisi ha fatto retrocedere la priorità del miglioramento delle condizioni di gestione dei rischi nei luoghi di lavoro: si comicia ora ad avvertire questa tendenza che va combattuta con gli argomenti del diritto, della ragione, della convenienza.
E’ l’insieme dei temi del lavoro, delle condizioni di lavoro che va riposizionato all’interno del sistema delle priorità da porre in agenda.
Sono diverse le proposte di “agende” che circolano in questa campagna elettorale, purtroppo all’interno di diverse di queste “agende” non abbiamo trovato impegni e segnali chiari rispetto ad un intervento strutturale che incrementi l’occupazione e proposte di strategie rivolte al miglioramento delle condizioni di lavoro, della qualità del lavoro.
Abbiamo sentito pronuciare in modo ossessivo la parola produttività ma non abbiamo visto alcuna declinazione seria dei modi coi quali incrementare per davvero la produttività di sistema del sistema produttivo italiano.
Si parla d’incrementi della produttività come negli anni 50 tramite l’allungamento dell’orario di lavoro, la riduzione delle ferie, la riduzione dei diritti. Una visione rozza che sottolinea la mancanza di strategie per incrementare la produttività di sistema, ricette logore che non tengono conto che il sistema manifatturiero e industriale si “salva” con la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e servizi a basso consumo d’ambiente, d’energia e di salute.
Il primo passo per liberare risorse per la ricerca e lo sviluppo è quello di eliminare i costi altissimi della mancata prevenzione che si traducono in assenze e discontinutà dei flussi produttivi, in uno spreco demenziale del patrimonio di salute della popolazione che vive del proprio lavoro.
Sappiamo che sarà difficile, quasi impossibile, da qui alle elezioni, misurare l’impegno dei candidati delle diverse forze politiche sui temi della qualità del lavoro, sull’obiettivo di favorire la creazione di occupazione qualificata, di lavoro chiaro, regolare e sicuro. Ma è ciò che si dovrebbe, che si deve fare…da parte del sindacato e delle associazioni di rappresentanza di scopo, dei cittadini. EDITOR
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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO
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Da VEGA ENGINEERINNG RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. RINGRAZIAMO VEGA ENGINEERING PER L’INIZIATIVA DI COMUNICAZIONE METODICA E PRECISA SUL TEMA DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO. EDITOR
PIU’ DI 500 MORTI SUL LAVORO NEL 2012, COME SE IN DODICI MESI UNA GRANDE AZIENDA AVESSE PERSO TUTTI I PROPRI DIPENDENTI.
UNA STRAGE QUOTIDIANA IN CUI SONO SEMPRE AGRICOLTURA ED EDILIZIA I SETTORI MAGGIORMENTE COINVOLTI. CADUTA DALL’ALTO E RIBALTAMENTO DI UN VEICOLO O MEZZO IN MOVIMENTO LE CAUSE DI MORTE PIU’ FREQUENTI.
MA I DATI CONSOLIDATI SUI LUOGHI E LE SITUAZIONI A MAGGIOR RISCHIO EVIDENTEMENTE NON SONO SUFFICIENTI AD INVERTIRE LA TENDENZA.
SEBBENE IN TERMINI DI PERCENTUALE SI SIA EVIDENZIATO UN DECREMENTO DEGLI INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO (- 8 % NEL 2012 RISPETTO AL 2011) LE MORTI BIANCHE CONTINUANO A RAPPRESENTARE UN’EMERGENZA CON UN MACABRO BILANCIO CHE NEL 2012 PARLA DI 509 VITTIME.
SEGUE SU FONTE
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3670&Itemid=2
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24/01/13 – LO STRESS LAVORO CORRELATO E GLI IMPEGNI ..TASSATIVI DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE
Un articolo di Pietro Ferrari del Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente
Camera del lavoro di Brescia
” Che io sappia, non stava scritto nelle tavole della legge che la Commissione Consultiva dovesse procedere a una verifica ed (eventuale) integrazione delle sue proprie Indicazioni in merito alla valutazione dello stress lavoro-correlato.
Tali Indicazioni avevano visto la luce, con la curiosa modalità della lettera circolare, nel novembre 2010. Manifestando, nelle “Disposizioni transitorie e finali” la seguente, irrefrenabile volontà:
“Allo scopo di verificare l’efficacia della metodologia qui indicata, anche per valutare
l’opportunità di integrazioni alla medesima, la Commissione Consultiva provvederà ad
elaborare una relazione entro 24 mesi dalla approvazione delle presenti indicazioni
metodologiche, a seguito dello svolgimento del monitoraggio sulle attività realizzate. ..”
L’ARTICOLO SEGUE IN FORMATO PDF
http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/stress.pdf
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24/01/13 – SISMA IN EMILIA: PRESENTAZIONE SITO “OPEN RICOSTRUZIONE”
(regioni.it) Per quanto riguarda le azioni di trasparenza amministrativa post terremoto, la regione Emilia-Romagna il 23 gennaio presenterà in conferenza stampa, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, il sito web “Open Ricostruzione”. La conferenza stampa è prevista giovedì 24 gennaio a Roma alle ore 13 nella sede della Regione Emilia-Romagna (6° piano di via Barberini 11).
“Open Ricostruzione” è il nome del sito internet nel quale sarà possibile seguire il percorso di ogni euro donato o stanziato pro popolazioni e territori colpiti dal sisma in Emilia. Sul sito, allo stesso tempo, sarà possibile, oltre seguire la tracciabilità, anche verificare lo stato di avanzamento delle opere finanziate.
Alla conferenza stampa interverranno, tra gli altri, il commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli.
[Emilia – Romagna] Anticipo orario. Terremoto – Presentazione sito web “Open Ricostruzione”, un’operazione trasparenza senza precedenti
[Emilia – Romagna] Sisma, via libera ai contributi per la ricostruzione delle abitazioni al 100%
fonte REGIONI.IT
http://www.regioni.it/it/show-2184/newsletter.php?id=1682#art10700
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24/01/13 – PULIZIA DELL’ARIA, I PERICOLI CORRELATI A UN MICROCLIMA INADEGUATO
Il punto 1.9 dell’articolo 63 del T.U. 81/08, si occupa del microclima e prescrive che nei luoghi di lavoro chiusi, deve essere garantita la presenza di aria salubre in quantità sufficiente, ottenuta “preferenzialmente” con aperture naturali. Se questo non è possibile, si deve fare ricorso agli impianti di areazione la cui installazione va eseguita tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori.
segue su Quotidiano Sicurezza
http://www.quotidianosicurezza.it/sicurezza-sul-lavoro/esperto-risponde/microclima-pulizia-aria.htm
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23/01/13 – QUANDO LA FABBRICA DIVENTA UN INFERNO
di Emanuele Confortin
Le fabbriche dell’Asia meridionale vengono spesso definite “trappole mortali”, soprattutto da chi giorno dopo giorno si guadagna da vivere lavorandoci dentro. Strutture fatiscenti, spazi angusti divisi in celle sovraffollate di operai, anche minorenni; finestre sbarrate, poche uscite di sicurezza segnalate male e puntualmente chiuse a chiave, oppure ostruite da pile di cartoni. Poi mancanza di magazzini dedicati allo stoccaggio di materiali pericolosi, e la quasi totale assenza di sistemi di rilevamento incendi.
Queste condizioni sono alla base di alcune delle peggiori tragedie sul lavoro della storia, non solo asiatica, accadute negli ultimi mesi. A distinguersi in questa lista nera sono Pakistan, Bangladesh e India, nazioni caratterizzate da un’enorme forza lavoro a basso costo, dove solo da settembre a fine novembre di quest’anno hanno perso la vita 502 persone in quattro incidenti distinti.
Il primo è accaduto a Sivaksi, città del Tamil Nadu, nell’India meridionale, dove un incendio divampato nella fabbrica di fuochi artificiali Om Shakti ha intrappolato i 250 operai che si trovavano al lavoro, uccidendone 38. Sebbene in questo caso (l’unico) le uscite di sicurezza fossero fruibili, le deflagrazioni hanno comunque provocato delle vittime, molte delle quali cittadini giunti a prestare soccorso. Pochi giorni dopo, esattamente l’11 settembre, il Pakistan è stato sconvolto da due gravissimi incidenti, uno dei quali rappresenta il peggiore disastro industriale del Paese.
segue su area7.ch
http://area7.ch/dettagli.php?id_edizione=1104&id_articolo=3461&rif=5cb7c2bd30
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23/01/13 – Influenza e prevenzione negli ambienti di lavoro
Autori [Indice]
Caciari T1, Casale T1, Di Pastena C1, Sacco C1, Suppi A1, Mascia I1, Cappelli L1, Corbosiero P1, Sinibaldi F1, Loreti B1, Capozzella A1, De Sio S1, Giubilati R1, Rosati MV1
1Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del Lavoro, “Sapienza” Università di Roma
Citation: Caciari T, Casale T, Di Pastena C, et al. Influenza e prevenzione negli ambienti di lavoro. Prevent Res, published on line 15. Jan. 2013, P&R Public. 42. Available from: http://www.preventionandresearch.com/
http://www.preventionandresearch.com/influenza-e-prevenzione-negli-ambienti-di-lavoro.html
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AMBLAV-NEWS NOTIZIE N. 6 del 21/01/2013
Rischi: Prevenzione Malattie respiratorie, Legionella, Scuole
Governo: Riduce 22 Enti Min. Salute – Oleari Presidente ISS
Motivi Sentenza: condanna “Commissione Grandi Rischi”
Aggiornamenti: “Formazione Formatori” – MUD-2013 – C.E.
>> fonte AMBLAV-NEWS
http://www.amblav.it/vedi_newsletter.aspx?IDNewsletter={CD9F0270-4B7C-4DAC-9090-C7C14F903F0E}
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22/01/13 – «PREVENIRE LA SOLITUDINE DELLE BADANTI»
La chiede il presidente delle Acli Mauro Carta, secondo il quale è fondamentale e che vi sia una rete a supporto delle assistenti familiari.
CAGLIARI – Dopo l’ultima tragedia avvenuta in Toscana con protagoniste un’assistente familiare straniera con disagio psichico e la sua assistita, diventa importante interrogarsi sul ruolo delle assistenti familiari che svolgono lavoro di cura alla persona. Infatti anche in Sardegna, non è raro incontrare assistenti familiari con anziani, che sostengono ritmi di lavoro molto intensi (7 giorni su 7, assistenza diurna e anche notturna, poche ore libero per recuperare le energie psico-fisiche) ed esposte a stress anche molto elevati. Magari sono le stesse lavoratrici a rendersi disponibili per guadagnare qualcosa in più da mandare alla famiglia rimasta a casa, ma non rendendosi conto di quanto possono rimetterci a livello di salute, nonché di isolamento dalle rete comunitarie anche più prossime, con amici e parenti.
SEGUE SU FONTE
http://notizie.alguer.it/n?id=54892
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22/01/13 – SANITÀ: LAMONICA (CGIL), DIRITTO SALUTE A RISCHIO
Dal 2011 oltre 30 mld di tagli. Al prossimo governo sottoporremo il nostro piano del lavoro per la sanità
“Proporremo al nuovo governo di eliminare i tagli alla sanità e ridiscutere la riorganizzazione con un piano del lavoro in sanità. Non la riduzione dei posti letto, ma una riconversione della rete ospedaliera e anche del soccorso sulle 24 ore, della prevenzione, dell’assistenza domiciliare, delle strutture intermedie”. A dirlo è il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, aprendo i lavori di un convegno con le proposte del sindacato di Corso d’Italia sulla sanità in corso al centro congressi Frentani a Roma.
“Alle singole Regioni – aggiunge chiediamo tavoli veri, per evitare scorciatoie che, nel tentativo di far fronte ai tagli, rischiano di prendere strade dalle quali sarà difficile tornare indietro”. Il sindacato punta il dito contro i tagli che dal 2011 ammontano a oltre 30 miliardi. “Sono davvero insostenibili, mettono in discussione anche i livelli occupazionali, oltre ai servizi e al lavoro dei precari che garantiscono il funzionamento dei Pronto soccorso. Con questi tagli verrebbe meno, nei prossimi anni, il diritto alla salute”.
Le osservazioni della Cgil partono dal fatto che la spesa italiana per la sanità, aggiunge Lamonica, “al contrario di quanto molti affermano, è più bassa della media Ocse. L’incidenza di spesa, se anche fosse come dice Monti, è più bassa di Germania e Francia. Ciò non vuol dire che non ci siano margini per migliorarla, per combattere il malaffare che investe a volte le strutture private. Ma la scelta strategica è migliorare il sistema, non certo quella di privatizzarlo”.
fonte RASSEGNA.IT
http://www.rassegna.it/articoli/2013/01/22/96239/sanita-lamonica-cgil-diritto-salute-a-rischio
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22/01/13 – «Alcuni sindaci capiscono poco di sanità»
Duro attacco di Sel in vista dell’incontro sul piano Asl. Ed elencano le questioni più urgenti
Posti letto, Cup, ambiente, indagini epidemiologiche e reparti a rischio chiusura. Mentre l’Asl è al lavoro sul nuovo piano programmatico da inviare in Regione per l’approvazione, Fausto Banzi (Sinistra Unita) e Franco Tiana (Sel), il primo candidato alle Politiche, il secondo alle Regionali, lanciano un messaggio al direttore generale dell’Asl, Mauro Borelli.
In una lunga nota i due esponenti politici offrono al manager una serie di suggerimenti «da inserire nel piano programmatico» e allo stesso tempo punzecchiano tutti quei sindaci che «di sanità ne capiscono poco» e che non tengono conto dell’importanza delle osservazioni. Al centro del bersaglio anche e soprattutto il sindaco di Mantova, presidente della conferenza dei sindaci, organismo che dovrà esprimere valutazioni sul piano programmatico Asl prima della sua approvazione a Milano. «E’ un po’ difficile – scrivono Banzi e Tiana – che in pochi giorni si legga e si propongano osservazioni al piano programma Asl. In particolare per quei sindaci che di sanità ne capiscono poco o soprattutto pensano che sia un compito delle Asl e degli ospedali, rinunciando così ad un importante ruolo politico di controllo ed indirizzo a tutela dei propri cittadini». I due partono con suggerimenti e preoccupazioni su varie tematiche.
>>> segue sulla Gazzetta di Mantova
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22/01/13 – Sicurezza sul lavoro, sanzionato il «medico competente» che non prende iniziative
Il medico aziendale per valutare i rischi non deve basarsi solo sulle informazioni del datore di lavoro ma agire di propria iniziativa raccogliendo notizie sul posto. La Corte di Cassazione (sentenza 1856) prende le distanze dalla dottrina che riserva al medico competente un ruolo di collaborazione a “traino” dell’imprenditore e afferma la necessità di interpretare in maniera amplia la funzione consultiva.
Segue su fonte ilsole24ore.it
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Francia. La Medicina del lavoro può ancora svolgere la sua mission ?
Mentre la crisi economica pone in crisi la salute dei lavoratori salariati, i medici del lavoro si preoccupano delle conseguenze della Riforma del 2011 sulle loro pratiche all’interno delle aziende .
« Apocalypse Now » : questo era il titolo del rapporto 2011 dei medici del lavoro del Dipartimento di Ain.Un titolo giustificato, spiegavano allora, per il degrado delle condizioni di lavoro osservate tra i salariati che essi seguivano all’interno del servizio interimprese di questo Dipartimento (*).
Gli stessi medici affermano che la situazione non è affatto migliorata.
Questo quadro scuro, quasi nero, è convalidato da diversi indicatori di salute sul lavoro. A cominciare dal numero di decessi , in Europa, dovuto alle sostanze chimiche e pericolose: 74.000 morti ogni anno [1] E’ dieci volte più grande delle morti causate dagli incidenti sul lavoro. Gli inicidenti sul lavoro che erano diminuiti o erano rimasti stazionari nelle annate dal 2005 al 2008 in Francia sono di nuovo in aumento dal 2009 (+ 1,1%) così come le malattie professionali (+ 2,7%).
La salute nel lavoro, un lusso?
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3657&Itemid=2
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15/01/13 – IL PERCHLOROÉTHYLÈNE PROIBITO NEI LAVASECCO IN FRANCIA
In Francia il 5 dicembre u.s. è stata promulgata una legge che vieta l’utilizzo del perchloroéthylène e prevede il suo rimpiazzo con altri solventi.
Dal 1 marzo è proibito installare qualsiasi nuova macchina di lavasecco che funzioni con il perchloroéthylène in locali attigui a quellio occupati da terzi.
Il perchloroéthylène è classificato cancerogeno potenziale per l’uomo dal Centro di ricerca contro il cancro ( Gruppo 2 A ) e cancerogeno possibile ( categoria 3)dall’Unione Europea.
Le macchine funzionanti a perchloroéthylène che operano in locali contigui ove operano le stiratrici saranno interdette in forma progressiva , in funzione della loro età.
Dal 1 settembre 2014 le macchine che avranno più di 15 anni dovranno essere rimpiazzate da macchine che utilizzano un solvente sostitutivo. In progressione, negli anni successivi, le macchine con più di 15 anni dovranno essere sostitutite.
Dal 1 gennaio 2022 saranno completamente bandite tutte le macchine che utilizzano perchloroéthylène.
LA FONTE. MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLO SVILUIPPO DUREVOLE. FRANCIA
http://www.developpement-durable.gouv.fr/spip.php?page=article&id_article=30276
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15/01/13 – Il rischio chimico e cancerogeno della saldatura di metalli
Il vademecum della Regione Lombardia per la sicurezza delle attività di saldatura metalli affronta le conseguenze e la prevenzione del rischio chimico e cancerogeno. Valutazione dei rischi, ventilazione generale e aspirazione localizzata.
segue su fonte puntosicuro.it
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14/01/13 – STRAGE DEI PEDONI IN ITALIA: CONTRASTARLA È POSSIBILE
Se ne parla in un convegno in programma l’ 1 febbraio a Bologna: sindacati, istituzioni, università e associazioni insieme per la sicurezza degli utenti deboli della strada 7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: non è il bollettino di guerra dell’Afghanistan ma il dato impietoso sulle tragedie che coinvolgono i pedoni.
Numeri impressionanti, resi ancora più drammatici dalle invalidità permanenti riportate dalle vittime della strada. Soltanto nel 2011 si contano 21.000 feriti e ben 589 morti. Questa immagine terribile si fa ancora più nitida se si pensa che il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni.
Una media agghiacciante di quasi due morti e trenta feriti al giorno, una strage bianca che non può lasciar indifferente l’opinione pubblica. Per questo i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, l’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna e il Centro Antartide lanciano in questo inizio di 2013 il convegno “Muoversi a piedi: per una mobilità amica delle salute e dell’ambiente” che si terrà a Bologna l’1 febbraio.
Attachments: File File size
PROGRAMMA LAVORI
http://www.snop.it/attachments/article/230/depliant-convegno.pdf
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12/01/13 – GB. UNA RICERCA SULLO STRESS DEGLI INSEGNANTI IN FORTE CRESCITA.
Una ricerca il cui rapporto è stato pubblicato nel dicembre 2012 rileva un forte incremento dello stress tra gli insegnanti inglesi ed un altrettanto forte calo del morale.
Il numero di insegnanti che prendono il congedo per stress è aumentato del 10 per cento nel corso degli ultimi quattro anni, la ricerca svolta con 15 enti locali ha rilevato un 50 per cento aumento delle assenze attribuite allo stress. Questi dati statistici sono stati rilasciati al The Guardian in base al Freedom of Information Act.
U n sondaggio YouGov per l’Unione nazionale degli insegnanti (NUT) ha rilevato che il morale tra gli insegnanti in Inghilterra e Galles è ‘pericolosamente basso’ e ‘è diminuito drasticamente negli ultimi mesi “.
Più della metà (55 per cento) degli insegnanti intervistati hanno descritto il loro morale da basso a molto basso.
Il segretario generale Christine Blower del sindacato degli insegnanti NUT ha affermato che i risultati riflettono il fatto che gli insegnanti sono sotto pressione e ha denunciato il fatto che le misure di austerità sono state realizzate imponendo uno sforzo supplementare per il personale.
‘Gli insegnanti stanno completando il 2012 con un forte vissuto di malessere,’. Amanda Brown, capo delle condizioni di lavoro, e del reparto diritti al NUT ha detto che a causa di una certa riluttanza a segnalare lo stress molti casi sono passati inosservati, ma che il sindacato aveva assistito ad un aumento dello stress degli insegnanti.
‘Il modello attuale è di ottenere che gli insegnanti dimostrino di avere raggiunto gli obiettivi – se non l’hanno fatto, immediatamente c’è una procedura molto veloce, non per sostenere gli insegnanti, ma verso l’azione disciplinare e il licenziamento. Questo crea un contesto in cui gli insegnanti si sentono sotto pressione. ‘ No comment
fonte THE GUARDIAN
http://www.guardian.co.uk/education/2012/dec/26/teachers-stress-unions-strike
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12/01/13 – INGHILTERRA. DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER I LAVORATORI TRAMITE DISTRIBUTORE AUTOMATICO A PAGAMENTO ..?
Il sindacato dei lavoratori delle costruzioni inglese UCATT invita HSE, l’Istituto che vigila sulla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, ad agire per fermare la vendita dei DPI attraverso distributori automatici
3 gennaio 2013
Il sindacato inglese dei lavoratori delle costruzioni UCATT hanno scritto al Health and Safety Executive invitando l’agenzia ad intervenire per impedire che i dispositivi di protezione venduti attraverso i distributori automatici.
Il sindacato si è rivolto al HSE dopo essere venuto a conoscenza che almeno una società ha iniziato ad offrire la fornitura di un distributore automatico che dispensa DPI.
In base alle norme vigenti i Dispositivi di Protezione indivuali debbono essere forniti gratuitamente dall’azienda. Tali disposizioni si applicano anche alle imprese che utilizzano lavoratori attraverso le agenzie di lavoro interinale.
UCATT hanno espresso preoccupazione per fatto che i lavoratori non siano in grado di provare il DPI e potrebbero acquistare attrezzature scadenti che potrebbero essere pericolose.
La stessa fornitura di DPI attraverso un distributore automatico sembrerebbe negare l’obbligo giuridico per una valutazione del rischio che deve essere effettuata prima di adottare i DPI.
Steve Murphy, Segretario Generale del UCATT, ha detto: “DPI nel settore costruzioni salvano la vita. È essenziale che le aziende non siano in alcun modo tentate di ridurre la loro efficacia per risparmiare. HSE deve fornire una direttiva chiara sul fatto che i distributori automatici non sono un modo adatto per la fornitura di attrezzature di salvataggio. ”
fonte UCATT
https://www.ucatt.org.uk/article.php?group_id=1788
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Dal sito della Regione Emilia Romagna, sezione salute e sicurezza sul lavoro
Sentenze riguardanti la materia della sicurezza nei luoghi di lavoro
Cento nuove schede di sentenze della Suprema Corte di Cassazione penale sulle figure ed i ruoli della sicurezza del lavoro nella sezione “Dati per conoscere il lavoro nei cantieri”.
Sentenze riguardanti la materia della sicurezza nei luoghi di lavoro
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10/01/13 – ANCORA PORTE KILLER: VIAGGIATORE CADE E MUORE AD AREZZO
Anziano scende per errore sui binari: quella porta non si doveva aprire. Treno sequestrato a Trieste per le verifiche sul ‘maledetto’ sistema di lateralizzazione. Avviso di garanzia per i nostri colleghi. SULLE PORTE APPELLO A TUTTI: AI VIAGGIATORI MASSIMA ATTENZIONE, AI COLLEGHI, MASSIMA RIGIDITA’.
Arezzo, 9 gennaio 2013 – Era scritto che doveva succedere ancora, ed è successo. Il tragico problema delle ‘porte killer’ dei treni, che solo negli ultimi anni ha causato decine di morti e mutilazioni si è presentato nuovamente.
QUELLA PORTA NON SI DOVEVA APRIRE – Stavolta è successo ad Arezzo, nel pomeriggio del 7 gennaio scorso, quando poco fuori dalla stazione, in direzione Roma, viene trovato il cadavere di Francesco Lupi, 81 anni, residente ad Arezzo. Dopo i primi accertamenti si ricostruisce la possibile dinamica dell’incidente: la vittima si trovava sull’intercity 592, Roma Firenze, sul quale sono poi stati trovati i suoi bagagli; per ragioni ancora in corso di accertamento sembrerebbe sia sceso dal treno in mezzo ai binari, fuori dalla stazione, dove il treno aveva effettuato una breve sosta al segnale di protezione.
segue su fonte inmarcia.it
http://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/578-ancora-porte-killer-viaggiatore-cade-e-muore-ad-arezzo
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24 GENNAIO 2013
19,00
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Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it
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