news diario prevenzione 19 aprile 2012 – vol.n° 44


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19 aprile 2012 – vol.n°44

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro

e sulla responsabilità sociale d’impresa


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QUINDICI GIORNI IN 50 RIGHE. 

Per fare fronte alla crisi occorre porre sotto governo la paura ….

In quest’epoca di grandi incertezze sono le azioni  della vita quotidiana che radicano le persone al principio di realtà. Le azioni della vita quotidiana di chi ha un lavoro più o meno “garantito” ( anche questa è divenuta una parola obsoleta ) sono radicalmente diverse da quelle di chi non ha un lavoro, un  reddito, nei fatti non è in grado di realizzare  un  proprio progetto di vita.

La lotta che questo portale conduce da anni per la socializzazione delle conoscenze utili per incrementare le capacità di autotutela di chi lavora e vive del proprio lavoro in quest’ultima fase registra un pesante limite: abbiamo scoperto la nostra afasia rispetto al grande numero di persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro.
Come si articolano le azioni della vita quotidiana di un giovane senza lavoro o di un anziano o meno anziano  ex lavoratore che si trova nello spaesamento rispetto alla routine  dei tempi della fabbrica  o del luogo di lavoro cui era stato abituato per anni ?

Come evitare poi  che l’assenza di un compito, il lavoro, nel tempo, oltre a impoverire economicamente  la persona generi un  processo di decostruzione dell’identità e dell’autostima fino a divenire generatore di gravi patologie psicosociali, depressioni e suicidi ?  (1)
Sono abbastanza singolari e poco credibili in tal senso le recenti previsioni  per gli anni  ’50 di questo secolo della Banca mondiale rispetto all’incremento della durata della vita delle  persone. Il patrimonio di salute della popolazione in questi anni di crisi ha cominciato a subire dei colpi : dipendenti, piccoli imprenditori, piccoli commercianti stanno già pagando la crisi e un peggioramento delle proprie condizioni di vita.

L’austerity declinata con misure squilibrate  avrà dei danni rilevanti nel patrimonio di salute di un segmento ampio della popolazione che vive di salario diretto o differito (le pensioni ) che si potranno vedere nel tempo.

L’incremento del numero dei poveri, dei poor worker diviene un effetto collaterale delle politiche di radicale austerity imposte dalle èlites dell’eurocrazia … che pretendono pure che questo fenomeno sia accettato socialmente come inevitabile… e in silenzio.

Le politiche distruttive  dei diritti e del welfare  portate avanti dall’eurocrazia saranno pagate tra qualche anno dal degrado umano: i processi di plebeizzazione delle masse metteranno  molti paesi europei fuori gioco rispetto alla competizione globale. (2)

Quale via e quali strumenti per resistere a questo progetto insipiente e amorale derivante dall’ideologia neoliberista ? (3)

Sarebbe presuntuoso e inutile  per chi scrive inventarsi ricette che ancora non esistono, non le hanno i sindacati, non le hanno i partiti di “centrosinistra”.

Un punto di partenza però può essere individuato nella resistenza quotidiana a cominciare dalle azioni della vita quotidiana per costruire e ricostruire giorno dopo giorno, con tenacia, la propria identità e autostima senza  “mollare” sui principi della dignità personale  di essere un cittadino, una cittadina portatrice di diritti e di doveri.(4) (5)

La cultura della prevenzione deve e dovrà misurarsi nella quotidianità per dare indicazioni pratiche e  strumenti di sostegno perchè chi si trova nella condizione di aver perso il lavoro, la propria attività,  non si faccia attrarre dall’entropia, dalla disorganizzazione del governo del proprio tempo, dalla disperazione.
Ancora una volta è fondamentale evitare a questi uomini e donne   la solitudine e l’isolamento. Vi è una tendenza da parte di coloro che si ritengono per il momento “fortunati” perchè un lavoro ce l’hanno ancora  a rifuggire dal rapporto con coloro che il lavoro non ce l’hanno più.

Come dimostrano diverse ricerche la relazione solidale tra lavoratori ancora occupati e quelli che invece non lo sono più,  è parte di un percorso molto difficile che va costruito. Vi è una difficoltà  a sviluppare una relazione positiva e solidale tra lavoratori occupati e quelli ormai  senza lavoro che ha origini profonde: i lavoratori occupati vedono nei loro colleghi più sfortunati l’immagine di quello che potrebbe capitare tra breve a  loro stessi e questo fatto alimenta dinamiche di negazione della relazione con l’altro, il lavoratore che ha perso il suo status sociale…  E’ sempre la paura che va posta sotto governo perchè divide, frammenta e toglie l’energia necessaria per essere soggetti attivi  in grado di sviluppare strategie di autotutela  .

La rielaborazione di antichi strumenti e pratiche di solidarietà sono il campo di ricerca e azione per quanti si occupano di prevenzione, di salute e di sicurezza sociale: anche questo lavoro di manutenzione delle relazioni sociali per governare le paure di questi tempi è alla base dell’agire per costruire un futuro libero dal ricatto della miseria materiale e sociale.

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

LETTURE UTILI 

(1) Come aiutare chi ha perso il lavoro.Intervista audio al Prof. Francesco Campione 

http://www.diario-prevenzione.net/diarioprevenzione/html/modules.php?name=News&file=article&sid=1437

(2) Michela Marzano  Estensione della manipolazione dall’azienda alla vita privata . (vedi recensione libro)

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3245&Itemid=1

(3) Un autore interessante è Yves Clot psicologo della CNAM, la mutua francese  che corrisponde ad Inail
Yves Clot ha scritto un libro interessante  ancora non tradotto.

Le travail à cœur.Pour en finir avec les risques psychosociaux
Yves Clot, Editions La Découverte, coll. “Cahiers libres”, mai 2010

http://www.sociologie-professionnels.com/offres/gestion/actus_331_7131-192/haro-sur-les-risques-psychosociaux-le-travail-a-coeur-yves-clot-2010.html

(4) Serge Volkoff offre invece un importante punto di vista >>> vedi

Les conditions de travail, une question de politique  octobre 2002, par Serge Volkoff

“Citius, altius, fortius ” (“Plus vite, plus haut, plus fort”), telle pourrait être, selon Serge Volkoff, la devise du travailleur moderne. Directeur du CREAPT (Centre de recherches et d’études sur l’âge et les populations au travail), analyste statisticien, il a tout particulièrement analysé les questions relevant des conditions de travail et de santé dans l’activité professionnelle, mettant en évidence la persistance des pénibilités et les difficultés ressenties par les salarié-e-s en raison de l’intensification du travail, et donc la nécessité d’inventer une véritable politique des conditions de travail.

segue su

http://ecorev.org/spip.php?article100

(5) Purtroppo in quest’epoca non abbiamo uomini di governo della statura del Presidente Roosevelt che durante il suo discorso inaugurale il 4 marzo 1933 proclamò: «L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa».

http://www.formazionepolitica.org/vedit/15/immagini/File/discorso_inaugurale_di_franklin_delano_roosevelt.pdf

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO &
DEMOCRAZIA

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17/04/12 – LAVORO NERO, CAPORALATO E NESSUN DIRITTO L’ALTRA FACCIA DEL SALONE DEL MOBILE DI MILANO

Molti stand della principale kermesse mondiale dell’arredamento sono stati costruiti da migranti clandestini che hanno lavorato senza contratto e tutele per pochi euro l’ora. “E’ sfruttamento, ma i soldi ci servono per mangiare”
“Salone del mobile, del marketing o delle macchine?”, si chiede il New York Times in un articolo dedicato alla principale fiera mondiale dell’arredamento. Ma forse il nome più opportuno per la kermesse che da martedì a domenica terrà banco nel polo espositivo milanese di Rho è “salone del lavoro nero”. Sì, perché buona parte dei banconi e delle pareti di cartongesso che compongono gli stand dei 1800 espositori che partecipano alla manifestazione sono stati costruiti da lavoratori, quasi sempre immigrati senza permesso di soggiorno, pagati pochi euro l’ora e rigorosamente in nero.segue su ilfattoquotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/16/lavoro-nero-caporalato-zero-diritti-laltra-faccia-salone-mobile/204841/

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17/04/12 – Esposizione ad aflatossine e rischio d’insorgenza di epatocarcinoma

Sancini A, De Sio S, Di Pastena C, Scala B, Cetica C, Corbosiero P, Capozzella A, Sinibaldi F, Monti C, Tomei F, Ciarrocca M, Tomei G

Sancini A 1, De Sio S 1, Di Pastena C 1, Scala B 1, Cetica C 1,  Corbosiero P 1, Capozzella A 1, Sinibaldi F 1, Monti C 1, Tomei F 1, Ciarrocca M 1, Tomei G 2

1 Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del Lavoro (Dir: Prof. F. Tomei), “Sapienza” Università di Roma
2 Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, “Sapienza” Università di Roma

Parole chiave: epatocarcinoma, aflatossine, Aspergillus

Riassunto

Introduzione: L’epatocarcinoma, neoplasia maligna del fegato dalla prognosi spesso infausta, riconosce vari fattori di rischio, tra i quali l’ingestione di cibi contaminati da aflatossine (sostanza prodotta dal metabolismo di funghi del genere Aspergillus), l’infezione da virus epatotropi (HBV o HCV) e l’abuso di alcol.

Obiettivi : Descrivere i fattori di rischio, in particolare le aflatossine, per l’insorgenza di epatocarcinoma.

SEGUE SU >>>

http://www.preventionandresearch.com/esposizione-ad-aflatossine-e-rischio-d-insorgenza-di-epatocarcinoma.html

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17/04/12 – PROFILI PROFESSIONALI IN AMBITO SANITARIO E FATTORI ASSOCIABILI ALLO SVILUPPO DI BURNOUT.
Burla P, Cinti ME, Sygiel A, Gatti R, Burla F

Burla P 1, Cinti ME 2, Sygiel A 3, Gatti R 1, Burla F 2

1 Complesso Socio-Sanitario e Ospedaliero “Villa Immacolata” San Martino al Cimino, Viterbo
2 Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, “Sapienza” Università di Roma
3 Citizen Advice Bureau, Manchester, UK

Citation: Burla P, Cinti ME, Sygiel A, at al. Professional profiles in the healthcare field and factors associated with the development of burnout. Prevent Res 2012; 2 (2): 09-24

Parole chiave: professioni sanitarie, stress, burnout, fattori di personalità

Abstract

Introduzione: L’attuale scenario del sistema sanitario italiano richiede ai professionisti della salute non solo capacità tecniche ed operative specifiche, ma anche competenze relazionali. Il veloce cambiamento delle modalità lavorative e di vita produce situazioni alle quali l’adattamento può risultare difficile tanto da provocare confusione e disorientamento.

Obiettivi: Il presente studio si pone l’obiettivo di valutare la presenza di burnout e delle sue relazioni con fattori ambientali ed organizzativi in operatori sanitari di medicina riabilitativa, e di identificare eventuali profili professionali più esposti al burnout all’interno dell’organizzazione.

segue su prevention and research

http://www.preventionandresearch.com/profili-professionali-in-ambito-sanitario-e-fattori-associabili-allo-sviluppo-di-burnout.html

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16/04/12 – LESIONI DA FUOCHI D’ARTIFICIO. I DATI DELL’ASL1 NAPOLI

Asl Na 1: sorveglianza delle lesioni da fuochi d’artificio. 2011-2012 (pdf 263 kb)
Nell’anno 2011-12 il numero di ricoveri e medicazioni effettuate presso i  servizi di Pronto Soccorso della città di Napoli è uguale a quello dell’anno precedente. Rispetto agli 81 casi totali, i PS nei quali si è registrata una maggiore affluenza sono stati quello dell’A.O. Santobono (24,7%), dedicato alla cura della popolazione in età  pediatrica, quello dell’A.O. Cardarelli (18,5%), il cui bacino di utenza è costituito non solo dai cittadini napoletani ma da tutto il Sud e quello del P.O. Pellegrini (16%), per la presenza di reparti, altamente specializzati, in chirurgia della mano e in oculistica. Il quadro descritto emerge dal sistema di sorveglianza regionale sui dati dei PS della Asl Na 1 e indica la prevalenza di ustioni (73,8%), contusioni (37,5%) e lacerazioni (28,8%), e la diminuzione di alcune lesioni gravi e debilitanti come lo sfacelo traumatico (18,8 %) e l’amputazione delle dita delle mani (3,8%). Il volto, le mani e gli occhi  sono gli organi più colpiti nell’ultimo anno. Il periodo di osservazione va dal 31 dicembre al 6 gennaio e, nonostante la pericolosità e le misure preventive messe in atto, i cittadini napoletani continuano a utilizzare diffusamente i fuochi pirotecnici durante le festività natalizie. Da notare che nel 2011-2012 alcune città, come Firenze o Torino, hanno adottato misure molto restrittive circa l’utilizzo dei fuochi d’artificio, multando o, addirittura, vietandone l’uso. Leggi il rapporto (pdf 263 kb) a cura della Asl Napoli 1.

fonte EPICENTRO

http://www.epicentro.iss.it/territorio/campania.asp

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16/04/12 – STRESS DA LAVORO IN AUMENTO PER I CITTADINI EUROPEI

Stress lavoro correlato e importanza della sicurezza e della salute sul lavoro per la competitività europea in vista del prolungamento dell’età lavorativa. Questo l’oggetto di una ricerca condotta da Ipsos MORI per conto dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (EU-OSHA), presentata pochi giorni fa. I risultati delle interviste a oltre 35 mila cittadini in 36 paesi europei non lasciano spazio a dubbi, 8 intervistati su 10 pensano che lo stress da lavoro correlato sia destinato ad aumentare nei prossimi 5 anni. Risultati che preoccupano non poco i dirigenti di azienda (79%) che considerano lo stress un elemento importante in termini di performance economica tanto quanto l’infortunio sul lavoro.

Secondo Christa Sedlatschek, direttore dell’EU-OSHA “La crisi finanziaria e i cambiamenti che si susseguono nel mondo del lavoro esercitano pressioni sempre maggiori sui lavoratori; non deve stupire, quindi, che lo stress lavoro correlato sia una delle principali preoccupazioni della gente” e aggiunge “Fare fronte ai rischi psicosociali è uno dei principali aspetti delle attività dell’EU-OSHA per migliorare la vita dei lavoratori in Europa”.

SEGUE SU

http://www.lavorodignitoso.org/acm-on-line/Home/News/articolo18013287.html

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15/04/12 – UNA RICERCA DI UNISON IN SCOZIA: LAVORATORI DEL SETTORE PUBBLICO VANNO A LAVORARE ANCHE SE MALATI …

Quasi la metà dei lavoratori del settore pubblico in Scozia affermano che le  politiche sulle  assenze per malattia incoraggiano il personale ad andare al lavoro anche se malati
Un quarto dei lavoratori (25 per cento) hanno dichiarato di aver lavorato nel mese precedente, anche quando erano  troppo malati per farlo, mentre quasi due terzi (60 per cento) ha dichiarato di aver lavorato in situazione di  malattia durante l’anno passato.
Il sondaggio fornisce ulteriori prove per sfatare il mito che i lavoratori del settore pubblico sono inclini a prendere congedo per malattia.
Uno su sette (14 per cento) degli intervistati ha detto che la politica di assenze per malattia durante il loro lavoro è ‘ingiusta’ e più di un quarto (26 per cento) ha detto che la politica è mal implementata dal management.

Quasi due terzi (60 per cento) ha riferito che la politica sullo stress sul posto di lavoro non è stata efficace, mentre il 28 per cento disse che non c’era alcuna politica di prevenzione dello stress.

SEGUE SU

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3253&Itemid=2

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14/04/12 – L’AMIANTO SULLE NOSTRE TESTE. NELLA MAPPATURA DELLA REGIONE NEL LUGHESE FIGURANO 11 SITI, DI CUI 6 SOLO A CONSELICE

Sono ancora 11 i siti nel territorio dell Bassa Romagna che contengono amianto. È quanto emerso dal progetto di mappatura effettuato dalla Regione Emilia Romagna aggiornata al 30 marzo scorso, come previsto da una delibera di giunta regionale (n. 1302 del 5 luglio 2004) sulla presenza di amianto.

Nel progetto sono stati prescelti gli edifici pubblici o privati aperti al pubblico per tutelare la salute sia della popolazione professionalmente esposta, sia della popolazione generale, tendendo a eliminare totalmente lesposizione a tale sostanza o, quanto meno, a ridurla ai livelli minimi possibili. La mappatura viene aggiornata periodicamente dalla Regione sulla base dei piani di controllo attuati dalle Ausl.

Lattività di bonifica per rimozione completa del materiale contenente amianto, al 30 marzo 2012 ha riguardato 654 siti, su un totale di 1.198 mappati inizialmente. I 544 siti rimasti comprendono anche quelli su cui sono stati effettuati gli interventi di parziale rimozione o bonifica intesa come incapsulamento/confinamento e che sono stati riclassificati dopo questi interventi; su tutti questi siti le Ausl svolgono attività di controllo e vigilanza per verificare che i proprietari mettano in atto tutte le procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini.

SEGUE SU

http://www.nuovodiario.com/lugo.cfm?wid=9410

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14/04/12 -AMIANTO KILLER: NEGLI ANNI ’80 UN CONTATTO INDIRETTO UCCISE UN GIOVANE

Erano gli anni ’80: un ragazzo di 25 anni morì per un mesotelioma. Ma non aveva mai lavorato a contatto con l’amianto e nemmeno i suoi familiari. La madre era impiegata in un’attività di Calcio che riciclava sacchi di iuta. Nulla poteva far ricondurre la patologia del giovane all’asbesto.

Solo dopo vari accertamenti si scoprì che quelle borse di fibra naturale usate dalla donna, in passato avevano trasportato il minerale pericoloso. L’operaia spesso si portava il lavoro a casa, cuciva e sistemava il tessuto. Al suo fianco, fin da piccolo, c’era il figlio che, inconsapevolmente, respirava le fibre killer.

Non è dunque la semplice esposizione lavorativa a causare patologie mortali. Lo è anche il contatto sporadico, pure indiretto. A descrivere questa e altre vicende locali è Isabella Seghezzi nella ricerca «Le morti d’amianto nella bergamasca. Analisi dei casi giurisprudenziali». segue su fonte l°ecodibergamo.it

http://www.ecodibergamo.it/stories/Homepage/627969/?mediaon.trackers.autorefresh.Homepage

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14/04/12 – OPERAIO MUORE SCHIACCIATO DA UN NASTRO TRASPORTATORE IN UNA CAVA A BORGHI

Era un dipendente ‘storico’ della Ceisa di Savignano, dove aveva iniziato a lavorare giovanissimo. L’infortunio è accaduto in una cava di Ripa Calbana a Masrola di Borghi

– Un operaio di 48 anni è morto schiacciato da un nastro trasportatore di massi di pietra stamattina poco dopo le 10.30. Si chiamava Filodelmo Urbini e risiedeva nella frazione di Masrola di Borghi e lavorava nella cava di Ripa Calbana, utilizzata dalla ditta Ceisa di Savignano sul Rubicone. Sul luogo dell’incidente sono subito intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e un elicottero del 118 ma che, una volta giunto sul posto, è dovuto tornare alla base di Ravenna perché per il poveretto non c’era più niente da fare.

segue su fonte ilrestodelcarlino.it

http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/2012/04/12/696181-incidente-lavoro-operaio-schiacciato-borghi-ceisa-savignano.shtml

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13/04/12 – SALUTE: DISTURBI VOCE IN AUMENTO, COLPITO 30% INSEGNANTI

Ad avere problemi con la voce e le corde vocali non sono solo cantanti e attori, ma anche il 30% degli insegnanti. Complessivamente le patologie della voce sono in aumento, soprattutto per chi la usa per lavoro, come venditori, operatori dei call center, addetti agli sportelli, istruttori di nuoto e di ginnastica. A fare il punto sono gli esperti del Policlinico di Milano, in occasione della IV Giornata mondiale della voce che si celebrera’ il 15 aprile.

segue su fonte ANSA.IT

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2012/04/12/visualizza_new.html_183802125.html

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INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI: PROTOCOLLO PROCURA ASL INAIL DELLA TOSCANA

La procura Generale la Regione Toscana e le Asl insieme all’Inail hanno definito unprotocollo d’intesa (pdf 900 kb) per la gestione delle notizie di reati connessi a infortuni e malttie professionali.

fonte snop.it

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=202:infortuni-sul-lavoro-e-malattie-professionali-protocollo-procura-asl-inail-della-toscana&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

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12/04/12 – MORTE SUL LAVORO, LA DELEGA PUÒ ASSOLVERE L`IMPRENDITORE di
Giovanni Negri

Il rappresentante legale di un`impresa non può essere sanzionato penalmente per violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro in presenza di una circostanziata delega di funzioni. Lo ammette la nuova versione del testo unico che ha però anche una portata retroattiva, visto che ha recepito una lettura delle norme accreditata dallagiurisprudenza. Lo sottolinea la Cassazione conia sentenza n.10702 della Quarta sezione penale.

fonte INAIL.IT

http://www.inail.it/repository/ContentManagement/information/P794229407/1CEU90.pdf

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12/04/12 – SANITÀ E NORMATIVA ANTINCENDIO: SERVE PIANO FINANZIARIO NAZIONALE

La Conferenza delle Regioni chiede al Governo di aggiornare la normativa antincendio con riferimento alla sua applicazione nelle strutture sanitarie e lo fa con un documento approvato nella riunione del 4 aprile. Il testo è stato poi inviato al Ministro per gli affari regionali Piero Gnudi. La proposta delinea un nuovo percorso che porti alla definizione di un “piano straordinario di adeguamento” da realizzare salvaguardando gli adempimenti stabiliti dalla normativa vigente in materia ed è stata trasmessa al Ministro affinché la questione possa essere esaminata in una delle prossime riunioni della  Conferenza Stato-Regioni..

LA DOCUMENTAZIONE ALLA FONTE REGIONI.IT

http://www.regioni.it/it/show-2012/newsletter.php?id=1509#art9649

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mercoledì 11 aprile 2012
Pubblichiamo questo articolo di Pietro Ferrari del  Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente della Camera del Lavoro di Brescia
pietro.ferrari@cgil.brescia.it.

In questo articolo Pietro  Ferrari propone una esegesi del testo dell’Accordo Stato-Regioni che rilancia una serie di quesiti non scontati per chi deve organizzare la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I PREPOSTI E I DIRIGENTI SONO LAVORATORI. LA LORO FORMAZIONE DEVE SEGUIRE I CONTENUTI DELL’ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21 DICEMBRE 2011

Una cosa, suppongo, non finirà mai di stupire chi si approssimi al dettato di legge con attitudine sacrale(1) e, come nel mio caso, un po’ naif.
Mi riferisco alla fissazione <nominalistica> sulla lettera e/o al suo contrario: al disconoscimento della lettera e del senso che essa vuole esprimere.

IL TESTO DELL’ARTICOLO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/Formazione_PeD.pdf

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11/04/12 – Quale formazione e-learning “per” la sicurezza e salute sul lavoro?

La definizione di “formazione” del Decreto legislativo 81/2008 e l’Allegato I all’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 sulla formazione per la sicurezza e salute sul lavoro. A cura di Alessandro Claudio Orefice.

fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/quale-formazione-learning-per-la-sicurezza-salute-sul-lavoro-art-11798/

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11/04/12 – AMIANTO, ALTRE GRANE PER SCHMIDHEINY.LA PROCURA DI TORINO STA INDAGANDO SU 78 CASI DI MORTE AVVENUTI A BALANGERO

TORINO – Nuovi guai in vista per Stephan Schmidheiny e Louis de Cartier, i due dirigenti del gruppo Eternit già condannati a 16 anni in primo grado per le morti correlate ai quattro stabilimenti italiani della multinazionale. La Procura di Torino sta indagando su 78 casi di morte per mesotelioma pleurico presumibilmente legati all’attività dell’Amiantifera di Balangero, nel Torinese. Ai 25 casi mortali tra gli ex dipendenti, se ne sono aggiunti, infatti, altri 53, avvenuti negli ultimi dieci anni, tra la popolazione residente nella zona vicino alla cava di Balangero.

Le segnalazioni sono partite dall’Osservatorio predisposto dalla Procura negli ospedali di Lanzo e Ciriè. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello, che alcune settimane fa aveva aperto l’inchiesta sui decessi correlati all’Amiantifera, aveva iscritto nel registro degli indagati per disastro doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche Schmidheiny e De Cartier. Il provvedimento è stato motivato col fatto che la società dell’amianto fu socia dell’azienda torinese dal 1951 al 1983.

La cava di Balangero, la più grande d’Europa, è stata abbandonata nel 1990. È attualmente in corso il processo di messa in sicurezza della zona. segue su fonte cdt.ch

http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/61279/amianto-altre-grane-per-schmidheiny.html

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11/04/12 – NOTA DELL’UFFICIO SALUTE E SICUREZZA DELLA FIOM.CGIL      

Care compagne e cari compagni,
in questi mesi e soprattutto nelle ultime settimane, è aumentato il numero degli infortuni, anche di quelli mortali, sia percentualmente, tenuto conto della riduzione delle ore lavorate che in assoluto, in tutti i settori compreso quello metalmeccanico che pure aveva visto nell’anno passato una accentuata riduzione degli indici infortunistici.

A questa grave situazione, dobbiamo aggiungere le segnalazioni, che vengono da tante aziende, di un incremento rilevante del numero di lavoratori, a cui viene riscontrato dagli stessi medici competenti aziendali, patologie correlate al processo lavorativo, con le conseguenti certificazioni delle inidoneità alle mansioni per cui si erano stati assunti.

Questo drammatico quadro tende a cancellare lo straordinario impegno, che abbiamo realizzato in questi anni, in tutte le imprese ove siamo presenti, per costruire una effettiva cultura della sicurezza e una vera prevenzione della salute dei lavoratori.

Questi dati indicano che il perdurare e accentuarsi della crisi, tendono a costruire comportamenti assolutamente non rispettosi delle norme di prevenzione, riguardo sia ai rischi per la sicurezza che per la salute, da parte delle imprese e purtroppo anche da parte di tanti lavoratori, a causa delle modalità lavorative e delle pressioni e talvolta anche ricatti a cui sono sottoposti.

Questa situazione, ci obbliga, all’interno degli obiettivi per riconquistare il contratto nazionale, per affermare la democrazia nei luoghi di lavoro, per sconfiggere qualsiasi idea di manomettere l’art. 18 e i diritti e la libertà dei lavoratori, a riprendere un nuovo e straordinario impegno per l’azione di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Per questi motivi dobbiamo puntare a realizzare rapidamente il programma definito nell’ultimo Coordinamento Nazionale Salute e Sicurezza di dicembre.

il testo della lettera prosegue sul sito FIOM

http://www.fiom.cgil.it/sas/comunicati/12_04_02-circolare.pdf

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10/04/12 – Francia. Une enquête sur la santé des travailleurs immigrés

Une vaste enquête auprès des travailleurs immigrés vivant dans des foyers va être lancée dans le département des Yvelines. A l’initiative du réseau santé Carmad, soutenu par l’ Agence régionale de santé (ARS), cette étude sera faite auprès des résidants de plus de 50 ans dans 14 foyers Adoma. En effet, les travailleurs immigrés venus en France ne sont pas tous repartis dans leur pays à l’âge de la retraite, certains vivent toujours dans leur foyer et leur état de santé est parfois préoccupant. D’après le journal Le Parisien de ce mardi, “Aujourd’hui, 27% des résidants de ces établissements ont plus de 66 ans, et 13% plus de 71 ans, soit une moyenne de 40% de personnes vieillissantes ou âgées.”

segue su viva.fr

http://www.viva.presse.fr/Une-enquete-sur-la-sante-des_16838.html

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01/04/12 – LAVORO: SFIDUCIA, FRUSTRAZIONE E PARANOIA.UN’INTERVISTA ALLA SOCIOLOGA DANIÈLE LINHART

La sociologue Danièle Linhart analyse les changements advenus dans le champ du travail au regard des politiques et des discours produits depuis le début de la présidence Sarkozy.

Regards.fr : En quoi le quinquennat de Nicolas Sarkozy a-t-il changé le monde du travail ?

Danièle Linhart : Les politiques menées par Nicolas Sarkozy ont intensifié des tendances préexistantes. Avec son discours dénonçant le manque de travail et de productivité des salariés, il a intensifié le sentiment d’illégitimité et de mal-être qui existait. En faisant passer des travailleurs pour des irresponsables qui ne prennent pas au sérieux les enjeux du travail, en critiquant de front les 35 heures, les fonctionnaires, les syndicats… Durant tout le quinquennat, le gouvernement a tenu un discours schizophrène, appelant à toujours plus de travail tout en instaurant des politiques d’évaluation de plus en plus arbitraires. Les mesures politiques sont allées dans le sens de ce discours de dénigrement. Le non-remplacement d’un fonctionnaire sur deux partant à la retraite, cela sous-entend qu’un travailleur sur deux serait tout à fait inutile et que l’on pourrait donc s’en passer. Il faut se rendre compte de la violence du message ! À côté de cela, le gouvernement a multiplié des mesures d’exception à l’adresse d’une frange privilégiée de la population.

segue alla fonte regards.fr

http://www.regards.fr/politique/travail-defiance-frustration-et

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EVENTI SEMINARI CONVEGNI


POLITECNICO MILANO – CORSO : NEGOZIARE LA SICUREZZA (SENZA MONETIZZARE LA SALUTE)          

E’ con piacere che segnaliamo questo Corso di aggiornamento proposto dal Politecnico di Milano. Riteniamo che l’approccio di questo Corso sia molto corretto e trasparente. Le relazioni tra i soggetti che si occupano di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro sono quasi sempre di natura negoziale anche quando questo aspetto viene negato. La chiarezza e la trasparenza dei ruoli e l’apprendimento a negoziare in positivo senza monetizzare la salute è l’innovazione di cui si sentiva il bisogno dopo anni di ipocrisie sul fatto che “la sicurezza non si negozia”. Per questi motivi e per la stima che abbiamo per il Dott.Attilio Pagano segnaliamo questa iniziativa di formazione e la sua corretta impostazione. editor

D. Lgs. 81/08 art. 32, commi 2, 4 e 6 e Accordo Conferenza Stato Regioni del 26/01/2006.
Corso di aggiornamento per RSPP e ASPP valido per tutti i macrosettori ATECO

POLITECNICO DI MILANO

NEGOZIARE LA SICUREZZA (SENZA MONETIZZARE LA SALUTE)

Imparare a trattare con gli RLS e uscire vincitori
Imparare a trattare con gli RSPP e uscire vincitori

27 aprile 2012

Educafè – Edificio 2
Piazza Leonardo da Vinci, 32 Milano
(MM2 Piola)

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3229&Itemid=2

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31/03/12 – Giù dal ponteggio dell’inceneritore.Torino, un operaio morto e 2 feriti

A fare precipitare nel vuoto i tre operai sarebbe stato il cedimento meccanico dell’impalcatura del ponteggio la cui installazione era stata terminata ieri.
Grave incidente sul lavoro questa mattina a Torino. Tre operai che stavano lavorando nel cantiere per la costruzione del nuovo inceneritore al Gerbido sono caduti da un’altezza di 35-36 metri in seguito al crollo di un impalcato. Cosimo Di Muro, 48 anni, di Canosa di Puglia, è morto sul colpo. Il fratello Antonio, 40 anni, è rimasto ferito ed è stato trasportato al Cto: ha riportato una frattura costale, contusioni al polmone e al fegato e altre lesioni .

Con loro, è caduto anche Mihai Lupu, romeno residente a Ravenna, 25 anni, che ha riportato una frattura alla 12esima vertebra. segue su stampa.it

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/448527/

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DOSSIER

DOSSIER SU SGSSL E MOG – ATTI DI CONVEGNI
E DOCUMENTI

DOCUMENTI, RELAZIONI E INTERVISTE RELATIVE ALLE
GIORNATE DI STUDIO E DI AGGIORNAMENTO
IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA
PROMOSSE DALLA  CGIL EMILIA ROMAGNA

il Dossier

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2963&Itemid=2

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FORUM APERTI

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Domande e risposte su problemi della gestione salute e sicurezza lavoro

– Stress Lavoro correlato, criticità delle valutazioni ..

– e molti altri

http://www.lab-lps.org/forum

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ROBOT ECOSENDER

23:15 18/04/2012
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Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

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