::: newsletter diario prevenzione ::: 19 settembre 2013 ::: vol. n ° 77 :::


newsletter diario prevenzione

 
www.diario-prevenzione.it

19 settembre  2013   vol.n°  77

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa
 

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IL RIENTRO E LA RIPRESA

Con un pò di ritardo eccoci con questa newsletter di settembre. Dopo il rientro siamo immersi in una situazione molto complessa: continuano le incertezze della politica, di un paese che non riesce a trovare un  percorso definito  per costruire il proprio futuro.

La mission che ci siamo dati con questo sito è quello  di socializzare notizie, documenti e informazioni utili allo sviluppo della partecipazione per la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.

La socializzazione delle conoscenze, delle esperienze rimane uno degli strumenti fondamentali della democrazia: nel campo della prevenzione la conoscenza, il sapere è uno degli strumenti  fondamentali per tutelare la  propria salute e quella della comunità nella quale si vive.

Le differenze di condizioni di vita e di salute  hanno spesso origine anche da una differenza di conoscenze di cui dispongono le persone in un determinato contesto: lo stesso accesso alle cure è modulato dal capitale cognitivo di cui dispongono le persone.

Quindi battersi e lottare perchè i sistemi di diffusione delle conoscenze rimangano “open” è una missione dalla quale non si può derogare.

Tuttavia questo, in quest’epoca di capitalismo globale e finanziario “scatenato”, anche la disponibilità delle conoscenze non è più sufficiente per l’obiettivo della riduzione delle differenze di salute e di condizioni di vita nella popolazione.

Nel tempo ci siamo resi conto che vi è stata una profonda trasformazione dei punti di riferimento sociali, culturali e politici  con i quali eravamo abituati ad interagire.

E’ stata spazzata via la pratica del governo dei fondamentali che regolano la vita delle persone e delle comunità tramite la mediazione politica tra gli interessi in campo.

Siamo di fronte ad una situazione nella quale un blocco sociale composto dal capitale globalizzato e finanziario e dal nuovo ceto composto dalle  tecnocrazie europee e nazionali prende decisioni in autonomia dalle istituzioni democratiche di ciascun paese.

Questo nuovo blocco sociale e di potere composto dal capitale globalizzato e dalle elites tecnocratiche  persegue con decisione e tenacia un progetto che esclude il fatto che le istituzioni elette democraticamente possano intervenire nella sfera economica secondo criteri extraeconomici.(1)

In questo contesto i diritti alla salute e all’istruzione vengono ridotti se non cancellati e vengono trasformati in “bisogni” che il cittadino dovrà arrangiarsi a soddisfare acquistando prestazioni sul mercato.

La nozione scientifica e politica  di “patrimonio di salute della popolazione, di una comunità” viene oscurata, non serve più. La prevenzione primaria scompare come pratica territoriale perchè non “rende”, non è mercificabile….

Le politiche di austerità  stanno mettendo in ginocchio molte migliaia di famiglie che non possono più usufruire di servizi pubblici e prestazioni sanitarie decorose perchè non hanno i soldi per pagare il ticket.

Non parliamo poi delle condizioni nelle quali vivono milioni di giovani e ragazze con lavori precari e malpagati…Un’intera generazione sacrificata ai dogmi del neoliberismo e dalle strategie del capitale finanziario.

Vi è sofferenza e imbarazzo da parte di chi scrive per il fatto che questa deriva verso un paese più povero, meno istruito, più malato non veda il nascere di un forte movimento di protesta e di costruzione di un’altra Italia, civile colta e creativa.

Continueremo ad operare perchè questo non accada, ma solo l’emergere di  un movimento di lotta pacifico, democratico e di massa per la piena occupazione e per i diritti potrà per davvero fermare la deriva in atto.  editor

(1) Garibaldo F. Reinventare il lavoro

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4020&Itemid=2

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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SALONE AMBIENTE LAVORO BOLOGNA 16-18 OTTOBRE     

mercoledì 18 settembre 2013

Si è tenuta oggi, a BolognaFiere, la conferenza stampa di presentazione di SAIE e di Ambiente Lavoro,  il Salone dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro che si terrà dal 16 al 18 ottobre presso i padiglioni del polo bolognese, in concomitanza proprio con SAIE. Grazie alla collaborazione tra le due manifestazioni sarà dato ampio spazio al mondo dell’edilizia e della cantieristica con il focus Cantiere Sicuro, che, oltre a presentare una panoramica di prodotti, tecnologie e servizi per la sicurezza, ospiterà numerosi convegni dedicati a questo argomento.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4022&Itemid=2

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Eventi


PRESENTAZIONE DEL LIBRO IL COSTO DELLA VITA DI ANGELO FERRACUTI

Il Dipartimento Ambiente e Sicurezza dei sindacati CGIL, CISL e UIL di
Ascoli Piceno, la libreria Rinascita e l’associazione culturale Arte
Contemporanea Picena insieme per un evento dedicato al lavoro e alla
sicurezza.
Il 21 Settembre alle ore 18,00 presso la Libreria Rinascita di Ascoli
Piceno, Angelo Ferracuti, noto autore e giornalista, presenterà il suo
ultimo libro Il costo della vita .

Il libro è una riflessione e un reportage dedicato alla tragedia della
Mecnavi, avvenuta nel porto di Ravenna nel 1987.

Il volume ripercorre le vite degli operai scomparsi nella tragedia ed è
arricchito dalle intense fotografie di Mario Dondero.

Il libro sarà introdotto da Guido Bianchini, per CGIL, CISL e UIL e la
presentazione sarà l’occasione per iniziare una riflessione sul
rapporto tra lavoro, sicurezza e diritti.
“Per non morire di lavoro”, titolo dell’evento vorrebbe così
diventare un appuntamento fisso per riflettere insieme alla cittadinanza
sui problemi legati al mondo del lavoro e della salute.

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L’auricolare Bluetooth riduce gli effetti a carico del nervo uditivo rispetto al telefono cellulare?

I potenziali effetti sulla salute associati all’utilizzo del telefono cellulare costituiscono da diverso tempo un argomento estremamente discusso e controverso. Numerosi studi, infatti, sono stati condotti allo scopo di comprendere se l’uso frequente del telefono cellulare potesse essere correlato all’insorgenza di varie patologie specifiche, soprattutto a carico del cervello, del nervo acustico e del sistema uditivo in genere. Sebbene la maggior parte di tali indagini abbia riportato risultati eterogenei e poco conclusivi, alcune di esse hanno però evidenziato la presenza di alterazioni nella normale attività elettrofisiologica del sistema uditivo in seguito all’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4021&Itemid=2

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Reinventare il lavoro. Articolo di Francesco Garibaldo

mercoledì 18 settembre 2013

Riproduciamo l’articolo di Francesco Garibaldo “Reinventare il lavoro”. La rappresentazione della realtà e i scenari descritti da Francesco Garibaldo possono essere assunti come un riferimento e un punto di vista importanti per chi si occupa professionalmente di prevenzione, salute e sicurezza sul lavoro. Il punto di vista e l’analisi che Francesco propone rispetto alla condizionedi vita e di (non) lavoro di milioni di ragazze e ragazzi porta chi si occupa di salute e sicurezza a ripensare in profondità il senso e il significato del proprio operare. editor

Reinventare il lavoro

Gli attuali gruppi dirigenti, compresi i governi Monti e Letta, trattano la liquidazione sociale di un’intera generazione come un problema d’incentivi alle imprese per convincerle ad assumerne. Un modo per nascondere il fatto cruciale di questa disoccupazione, il suo carattere strutturale e intrinseco al modello neoliberista

Molti di noi, negli ultimi anni, hanno scritto e riscritto proposte e piani per combattere la disoccupazione di massa, la povertà e l’ingiustizia sociale. Queste idee, pur diverse tra di loro, e talvolta anche tra loro contradditorie su specifici punti, hanno contribuito a tenere aperta l’idea che un altro mondo è possibile e che non vi è nessuna legge naturale che ci abbia portati alla disastrosa situazione che stiamo vivendo. Questo solo fatto rende tali iniziative meritorie, ma è venuto il momento di prendere atto che continuando così si predica al vento e si diventa “pasticcieri dell’avvenire”. Gli ultimi dieci anni non sono passati invano e quindi non si tratta solo di correre il rischio dell’inutilità ma di un comportamento colpevole. Si è affermata infatti una solida coalizione tra un blocco sociale, costituito dalla sezione globalizzata del capitalismo europeo e dalla finanza, ed uno politico, formato da un nuovo ceto politico e tecnocratico e dalle istituzioni tecnocratiche europee e nazionali – quali la Bce e la Commissione europea – che sta sistematicamente smantellando la democrazia, lo stato sociale e i diritti dei lavoratori.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4020&Itemid=2

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INAIL

Dipartimento Igiene del Lavoro

Esposizione occupazionale ad endotossine aerodisperse: un rischio biologico emergente

Le endotossine, componenti integrali della membrana esterna dei batteri gram-negativi (Enterobacteriaceae, Pseudomonadaceae e Rhodospirillaceae), sono lipopolisaccaridi
(LPS) costituiti da una catena polisaccaridica variabile che fornisce la specificità sierologica ai diversi siero-tipi di gram-negativi (immunogenicità), da una regione polisaccaridica strutturalmente simile tra le varie specie batteriche (core region)  e da regione glicolipidica altamente conservata (lipideCA), responsabile della tossicità del complesso (figura 1).
Tali componenti vengono rilasciati in piccole quantità nell’ambiente durante la normale crescita batterica ma,nella maggioranza dei casi, vi rimangono associate fino alla morte del microrganismo (lisi) e per tale ragione risultano essere frequenti contaminanti ambientali.

Il testo della brochure

http://www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/internet/documents/document/ucm_portstg_115085.pdf

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China: Apple supply chain abuses continue

The new cheaper iPhone that Apple unveiled to a global audience this week is being produced under illegal and abusive conditions in Chinese factories owned by a major US company, investigators have claimed.

Workers are asked to stand for 12-hour shifts with just two 30-minute breaks, six days a week, the non-profit organisation China Labor Watch said. Staff are allegedly working without adequate protective equipment, at risk from chemicals, noise and lasers, for an average of 69 hours a week, breaking Apple’s required 60 hour ceiling. There are more effective measures in place to protect sensitive documents, CLW said. The problems were uncovered at a plant in Wuxi, near Shanghai, where Apple’s first low-cost handset, dubbed the iPhone 5C, is being produced.

The plant is owned by Florida-based Jabil Circuit, a US company with 60 plants in 33 countries including Scotland, and a turnover of $17bn (£11bn) a year. Jabil said it had uncovered problems last month and was taking immediate steps to investigate the allegations. Apple said its experts were ‘already on site’ to look into the claims. CLW said because of the poor pay and 12-hour shift patterns ‘married workers have no choice but to leave their children in their rural homes with grandparents.’

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4018&Itemid=2

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DAL DECRETO DEL “FARE” A QUELLO DEL “FAREMO” (FORSE)!

AVVERTENZA
Il post è lungo, articolato e fa incazzare assai. Se ne raccomanda l’assunzione in piccole dosi.
nco
A commento del mio ultimo post sul decreto del “Fare” …- a proposito nei giorni scorsi mi hanno chiesto di organizzare un corso di aggiornamento sulle novità contenute nel decreto. Io ho suggerito il titolo: “Le novità contenute nel decreto del faremo” e, come relatore,  ho indicato “Il mago Otelma” – …
Segue su fonte il Blog di Franco Mugliari

http://muglialafuria.blogspot.it/

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16/09/13 – Infortuni, il ministro Giovannini: “Non abbassare la guardia. Sicurezza è competitività”

Presentato il nuovo sistema Open data dell’Inail. Il ministro: “Riconoscere e non penalizzare aziende che investono in sicurezza”. Col nuovo sistema per ogni incidente sul lavoro a disposizione 25 dati diversi. Aggiornati mese per mese i dati sulle denunce
enrico giovannini

ROMA – Sugli infortuni sul lavoro non bisogna mai abbassare la guardia, ma è necessario anche  riconoscere quelle imprese che investono in sicurezza. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, intervenendo ieri a Roma alla presentazione del nuovo sistema Open data dell’Inail. “L’eliminazione completa del rischio è estremamente difficile ma la gestione del rischio è un modo moderno di fare impresa. E da qualche mese anche di fare politica -afferma il ministro -. Nel decreto del fare e nel decreto lavoro abbiamo introdotto sistemi semplificati per i settori a bassa rischiosità. Questo ci impone in primo luogo di definire quali sono questi settori e in secondo luogo di riconoscere i passi avanti fatti dalle imprese. Non dobbiamo minimamente abbassare la guardia sugli infortuni ma dobbiamo anche riconoscere che ci sono settori e imprese diverse e non penalizzare chi investe in sicurezza e riduce il rischio”.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4016&Itemid=2

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Francia – Conditions de travail dans les métiers de la santé et de l’action sociale

Santé et action sociale

Conditions de travail dans les métiers de la santé et de l’action sociale

Une publication du réseau Evrest analyse les conditions de travail des professionnels du secteur de la santé et de l’action sociale. Elle détaille les principales contraintes ressenties par les salariés : horaires irréguliers, pression temporelle, charge physique importante… Les salariés mettent également en avant plusieurs points positifs dans leur activité : une entraide suffisante, la possibilité d’apprendre ou encore une certaine marge de manœuvre dans leur pratique professionnelle.

Résultats de l’enquête Evrest

http://kiosque.inrs.fr/alyas/view/go/3400/2

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Quesito sulla mancata consultazione Rls. Obblighi formazione lavoratori autonomi….

lunedì 09 settembre 2013

Pietro Ferrari risponde ad un quesito che gli è stato posto da una RLS su problema della mancata consultazione del RLs.
Il secondo articolo riguarda gli obblighi di formazione per i lavoratori autonomi. Pietro Ferrari opera nel Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente
Camera del lavoro di Brescia.

pietro.ferrari(at)cgil.brescia.it

1) Quesito sulla mancata consultazione Rls

2) Gli obblighi di formazione per i lavoratori autonomi

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4012&Itemid=2

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OTTO MESI DI LAVORO E DI MORTE. ANCORA VITTIME IN AGOSTO: 33 I DECESSI REGISTRATI DA NORD A SUD     

lunedì 09 settembre 2013

OTTO MESI DI LAVORO E DI MORTE. ANCORA VITTIME IN AGOSTO: 33 I DECESSI REGISTRATI DA NORD A SUD DEL PAESE. 131 NEGLI ULTIMI TRE MESI ESTIVI; 317 DALL’INIZIO DELL’ANNO. UNICO DATO POSITIVO IL DECREMENTO DEL NUMERO DI VITTIME RISPETTO AL 2012 (-12 PER CENTO).

ULTERIORE CRESCITA DEGLI INFORTUNI MORTALI IN AGRICOLTURA: SFIORANO IL 48 PER CENTO DEL TOTALE. E LA CAUSA PIU’ FREQUENTE DI MORTE E’ CONSEGUENZA DEL RIBALTAMENTO DI UN TRATTORE.  IL NUMERO DI VITTIME PIU’ ELEVATO IN LOMBARDIA (40), MA IL TASSO DI RISCHIO DI MORTALITA’ PIU’ ELEVATO SPETTA ALL’ABRUZZO.

Sono 317 le vittime del lavoro registrate dall’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre nei primi otto mesi dell’anno (più di una al giorno anche nel mese di agosto). Un tragico bilancio in cui emergono anche i dati relativi ai mesi estivi (giugno-luglio-agosto) e durante i quali sono deceduti 131 lavoratori da Nord a Sud del Paese.
L’unico dato positivo, nell’ultima indagine dell’Osservatorio mestrino, giunge dal decremento della mortalità rispetto all’anno 2012 (-12,2 per cento); tra gennaio ed agosto dello scorso anno, in effetti, il numero di vittime rilevato era pari a 361.

In agricoltura i risultati peggiori e dove trova la morte quasi la metà di tutte le vittime del Paese (47,9 per cento). Seguono le costruzioni (16,7 per cento), e il 6,9 per cento nel commercio e nelle attività artigianali.

La Lombardia come sempre al vertice dell’emergenza con il maggior numero di morti (40), seguita dall’Emilia Romagna (35), dalla Sicilia e dalla Campania (24), dal Veneto (che con 22 vittime sale tristemente dal sesto posto del mese scorso al quarto), dalla Puglia (21), dal Piemonte (20), e dalla Liguria (19).
Intanto, l’indice di rischio di mortalità più alto rispetto alla popolazione lavorativa viene ancora rilevato in Abruzzo (31,5 contro una media nazionale di 13,8), seconda la Liguria (30,1), l’Umbria (27,6), la Calabria (26,5) e il Molise (18,7).

Causa principale di morte è quella dovuta al ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (29,7 per cento dei casi); seguita dalla caduta dall’alto (21,5 per cento) e allo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti (18 per cento dei casi).
Sul fronte delle classifiche provinciali è sempre il capoluogo ligure a fornire il quadro più sconfortante con 14 vittime; seguita da Salerno (10), da Chieti, Milano, Cosenza, Perugia, Bologna (9); da Foggia, Brescia e Roma (8).

Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 34 in otto mesi pari al 10,7 per cento del totale delle vittime; mentre la fascia d’età più coinvolta nell’emergenza nei primi otto mesi 2013 continua ad essere quella degli ultrasessantacinquenni (88). Sempre gli ‘over 65’ quelli a maggior rischio di mortalità considerando la popolazione lavorativa.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4011&Itemid=2

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Convegno Nazionale – Mi Impegno per la Prevenzione

Il 16 Ottobre 2013 dalle ore 14:15 alle 17:30 è in programma il convegno nazionale CIIP – Mi Impegno per la Prevenzione Norme e Novità: Obblighi su Salute e Sicurezza, Formazione e VdR e altre novità dopo le Leggi 98 e 99/2013 e Accordi Stato-Regioni presso la Sala Puccini della Fiera di Bologna padiglione 32.

Intervengono: Rino Pavanello, GianCarlo Bianchi e Laura Bodini (Presidenza CIIP), Rappresentanti e Responsabili del Governo, Regioni e ASL, Presidenti e Segretari delle 15 Associazioni CIIP.

La partecipazione al Convegno è gratuita, secondo le regole stabilite dalla Fiera: Il pagamento della quota d’ingresso ad Ambiente Lavoro consente di partecipare a tutti i convegni e seminari che ne compongono il programma e, quindi, anche alla presente iniziativa compatibilmente con la disponibilità dei posti in sala, nonché a SAIE‐2013.

Ulteriori informazioni: Senaf, fax n. 051 324647 oppure tratto dal sito www.ambientelavoro.it

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4010&Itemid=2

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Apple, ancora lavoratori in condizioni disumane

China Labor Watch lancia una nuova denuncia, mentre un’indiscrezione conferma l’esistenza dell’iPhone 5C e dell’iPhone 5S.

Il prossimo 10 settembre, come ormai pare certo, Apple presenterà al mondo gli attesi iPhone 5S e iPhone 5C, rispettivamente nuovo modello di punta e versione (relativamente) low cost del popolare “melafonino”

Che ci si debba aspettare entrambe le versioni è praticamente sicuro anche grazie a un’indiscrezione che l’operatore cinese China Mobile s’è lasciata sfuggire sul social network Weibo, dove ha lasciato intendere che a breve si apriranno i preordini per ambedue gli smartphone.

Tuttavia, in questi giorni d’attesa spuntano – o sarebbe meglio dire “rispuntano” – anche le polemiche poiché l’associazione China Labor Watch ha denunciato nuove violazioni ai diritti dei lavoratori in una fabbrica in cui si produce l’iPhone. L’articolo continua qui sotto.

Sotto accusa è finita l’azienda statunitense Jabil Circuit per quanto accade nel suo stabilimento di Wuxi, in Cina, dove CLW ha rilevato mancati pagamenti di straordinari per milioni di dollari, oltre 100 ore di straordinario obbligatorio al mese, operai obbligati a lavorare in piedi per più di 11 ore al giorno senza riposo (a parte una pausa di 30 minuti per il pranzo), discriminazioni nelle assunzioni, addestramento insufficiente e altro ancora.

Tutto ciò è in violazione dei codici di condotta adottati sia da Javil che da Apple e, naturalmente, è anche quest’ultima a finire sotto accusa, anche perché da tempo ha promesso che avrebbe vigilato sulle condizioni dei lavoratori che realizzano i suoi prodotti.

L’azienda di Cupertino ha risposto affermando di stare conducendo una campagna serrata di ispezioni presso i fornitori, mentre Javil ha fatto sapere che pagherà presto gli straordinari.

«Sembra che ovunque siano prodotti dispositivi Apple i diritti dei lavoratori vengano violati, anche se in questo caso la fabbrica del fornitore è di proprietà di un’altra azienda americana» commenta CLW.

fonte ZEUSNEWS

http://www.zeusnews.it/n.php?c=19749

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06/09/13 – Treni a rischio con un solo macchinista

venerdì 06 settembre 2013
06/09/13  – Treni a rischio con un solo macchinista
La procura della Repubblica apre un’inchiesta
Il pm vuole accertare se vengano violate le norme sulla sicurezza del lavoro. Indagato un dirigente. La difesa: «Leggi rispettate»

segue su repubblica.it

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_settembre_5/sicurezza-trenitalia-inchiesta-2222924659269.shtml

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04/09/13 – UK. La stanchezza dei piloti  è una delle principali preoccupazioni dei passeggeri.

Un  nuovo sondaggio ha rivelato che la stragrande maggioranza dei passeggeri hanno preoccupazioni rispetto all’incremento dell’orario di lavoro dei piloti consentito da una direttiva europea.

Il sondaggio ComRes ha rilevato che l’ 89 per cento dei cittadini britannici  che sono preoccupati di essere in un aereo pilotato da un pilota che è stato sveglio per 22 ore, cosa che potrebbe accadere con il taglio degli standard  di sicurezza britannici previsto da una direttiva europea

Solo l’1 per cento degli intervistati ha detto che non erano affatto preoccupati per i cambiamenti proposti.

Il sindacato dei Piloti BALPA sta esortando i ministri del governo, la Civil Aviation Authority (CAA) e deputati britannici a respingere ‘le nuove norme UE sugli orari di lavoro del personale di bordo e dei piloti.

BALPA dice che se le regole saranno approvate dai parlamentari e ministri del governo nelle prossime settimane, gli standard di volo British cadranno dal tra le migliori verso  il minimo comune denominatore in Europa.

segue su

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4007&Itemid=2

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PUBBLICATE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA D’APPELLO DEL PROCESSO ETERNIT EMESSA IL 3 GIUGNO 2013 DALLA CORTE D’APPELLO DI TORINO.

CORTE D’APPELLO DI TORINO
sezione terza penale
Udienza del 3 giugno 2013
DISPOSITIVO
della sentenza da unire agli atti del procedimento
penale n° R.G. 5621/2012
contro Schmidheiny Stephan e de Cartier de Marchien
ne Louis,
appellanti con il PM, il PG, i responsabili civil
i Anova Holding, Amindus Holding,
Becon AG, Etex Group ed alcune parti civili
avverso la sentenza del Tribunale di Torino in data
13/02/2012

IL DISPOSITIVO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/sentenza_appello_eternit3giu13.pdf

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Concerti e manifestazioni live: un ambito di intervento per i servizi: l’esperienza di Milano

In questi ultimi tempi, alcuni incidenti mortali nell’allestimento e smontaggio di palchi per concerti di “famosi” ha fatto emergere un problema serio che da tempo alcuni servizi si erano posti. A volte i morti in queste fasi di lavoro erano frequentemente “ragazzi del posto” reclutati come manovalanza temporanea, con tempi di lavoro ristretti, in orari a volte notturni, con formazione precaria.

Introduzione Manifestazioni Livepdf

Fare sicurezza negli eventi live nel milanese pdf

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4004&Itemid=2

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Il burnout e le sue componenti: confronto tra infermieri di area critica e infermieri di reparto

Autori   [Indice]

Burla F1, Murgano A2, Bruschini M1, Cinti ME1

1Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, “Sapienza” Università di Roma
2Dipartimento di Scienze Chirurgiche, “Sapienza” Università di Roma

Citation: Burla F, Murgano A, Bruschini M, Cinti ME. Burnout and its components: a comparison of critical care unit nursing and ward nursing. Prevent Res 2013; 3 (3): 225-238.
Available from: http://www.preventionandresearch.com/

Key words: Burnout, nursing, critical care, Maslach

Abstract   [Indice]

Introduzione: Il disagio per il Burnout colpisce particolarmente gli operatori delle cosiddette “helping professions”, professioni che richiedono particolari competenze ed una sicura propensione al rapporto umano ed empatico, in cui subentra, inoltre, anche una forte dose di carico emotivo.
Il confronto alla base di questo studio riguarda la sfera infermieristica, in particolare i due grandi gruppi in cui si divide l’assistenza: infermieri di degenza e infermieri operanti nel settore dell’area critica.

Obiettivi: L’obiettivo del presente studio è quello di stimare il livello di Burnout con le sue componenti e i fattori di stress lavoro correlato, negli infermieri di area critica; in un secondo momento confrontare la condizione degli infermieri dell’area critica rispetto a quella degli infermieri di reparto (area chirurgica, medica e pediatrica), analizzata in un precedente studio.

Metodi: Il campione è costituito da 100 casi-infermieri scelti tra DEA (Dipartimento di Emergenza ed Accettazione), rianimazione, terapia intensiva; 100 controlli-infermieri scelti tra i reparti chirurgici, medici e pediatrici, estratti da un totale di 155 per appaiamento rispetto all’età, al sesso, agli anni di lavoro totali e all’impegno lavorativo.
Ai due gruppi sono stati somministrati dei questionari volti a valutare le variabili sul livello del Burnout, sulle sue componenti e sui fattori di stress lavoro correlato.

Risultati: I risultati hanno messo in evidenza che la percentuale di presenza del Burnout negli infermieri di area critica è dello 0%, mentre per i colleghi di reparto risulta essere del 12%. Il dato rilevante è emerso dai risultati ottenuti dal questionario MBI: infatti, a parità di realizzazione personale (PP), gli infermieri dell’area critica hanno una percentuale di esaurimento emotivo (EE) maggiore rispetto ai colleghi di reparto; tuttavia, la componente di depersonalizzazione (DP) è nettamente inferiore negli infermieri di area critica rispetto ai colleghi di reparto. E’ proprio questo fattore di identificazione con il ruolo e con il paziente che sembra preservare questa categoria dal Burnout.

Discussione: Gli infermieri di area critica rappresentano apparentemente uno dei settori ospedalieri a più alto rischio di Burnout, in quanto qui si concentrano molti dei fattori scatenanti quali il sovraccarico di lavoro, i problemi organizzativi, i conflitti etici ed emotivi, aggravati dall’imprevedibilità delle situazioni che devono essere affrontate quotidianamente. In realtà, non bisogna sottovalutare la chiave della soddisfazione personale e dell’identificazione con il proprio ruolo: questi infermieri si sentono gratificati e nonostante il peso della responsabilità, sanno di avere in mano il controllo e ciò non li fa sentire degli emarginati sociali.

Conclusioni: Il risultato di questo studio, che stravolge tutte le nostre aspettative, deve far riflettere le istituzioni: quest’ultime dovrebbero occuparsi oltre della messa in atto di un piano finalizzato a ridurre i fattori di stress lavoro correlato, anche di dare il giusto valore professionale alla figura dell’infermiere, da troppo tempo sottovalutata. Abbiamo constatato, infatti, dai dati emersi dal nostro studio che è proprio il fattore di depersonalizzazione a portare l’operatore sanitario ad assumere un atteggiamento di ostilità e cinismo, fino a sfociare in vera e propria malattia.

segue su PREVENTIONANDRESEARCH.COM

http://www.preventionandresearch.com/il-burnout-e-le-sue-componenti-confronto-tra-infermieri-di-area-critica-e-infermieri-di-reparto.html

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Rigger, scaffolder, facchini, sono tutti “lavoratori invisibili” dello spettacolo!

Sono Paola, madre di Matteo, rigger morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria, durante il montaggio del mega palco per il concerto di Laura Pausini.

Dopo un anno e mezzo dalla morte di mio figlio niente è cambiato. Lo dimostra l’ennesima recente tragedia: solo un mese fa Khaled Farouk Abdel Hamid ha perso la vita durante lo smontaggio del concerto dei Kiss, così come era accaduto a Francesco Pinna durante i lavori d’allestimento del palco di Jovanotti, tre mesi prima della morte di Matteo.

Rigger, scaffolder, facchini, sono tutti “lavoratori invisibili” dello spettacolo!

Gli operai specializzati adibiti a costruire e gestire le strutture per i grandi eventi live, come i concerti con turni di lavoro illimitati, sono esasperati dalla necessità di rispettare le consegne programmate, e con personale insufficiente. Condizioni rese ancor più “ad alto rischio” dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e da un’ organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle regole e sulle leggi; una prassi che non rispetta la gerarchia formale e sostanziale dei ruoli operativi.

Quello dei concerti è un business milionario, l’unico nel mercato della musica in grado di assicurare, ancora oggi, i massicci guadagni di una volta. Ma questo non deve prescindere dalla sicurezza dei lavoratori.

Chiediamo che le norme sulla sicurezza del lavoro e le norme sulle costruzioni attualmente in vigore siano integrate con proposte a tutela degli operai dello spettacolo.

Andrebbe verificata l’idoneità delle location che accolgono le strutture da montare, i turni andrebbero programmati in maniera adeguata e andrebbe regolato il sistema di scatole cinesi degli spettacoli live.

E’ ora di dire basta ai morti sotto i palchi!

Grazie,

Paola Armellini via Change.org

https://www.change.org/it/petizioni/sicurezza-per-gli-operai-degli-spettacoli-live-mai-pi%C3%B9-morti-sotto-i-palchi?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=32299&alert_id=oBWjaAJdUj_UfQWquuPxw

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Aumenta la povertà sanitaria: +97% in sette anni

Ricerca Caritas/Banco Farmaceutico. Dal 2006 al 2013 la povertà sanitaria è aumentata in media del 97%. Raddoppia il numero degli italiani che non riescono ad acquistare medicine. “Crescente bisogno di farmaci nelle strutture caritative”

(Adnkronos Salute) – In Italia sempre più cittadini hanno difficoltà ad acquistare i medicinali, anche quelli con prescrizione medica. Dal 2006 al 2013 è aumentata la povertà sanitaria in media del 97%: quasi raddoppiata. E’ quanto evidenzia il dossier realizzato dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e presentato insieme alla Caritas Italiana in occasione della del Meeting di Rimini. “Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti, vestiario e generi di consumo, oggi è in difficoltà anche la capacità di procurarsi le medicine”, avvertono gli autori del report.

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http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3994&Itemid=2

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En Alemania impulsan la sustitución de sustancias peligrosas presentes en las resinas epóxicas

En Alemania se ha estimado que los costes del tratamiento de enfermedades cutáneas relacionadas con estas sustancias fue de cuatro millones de euros en 2011

Las resinas epóxicas son ampliamente utilizadas en sectores emergentes, como la producción de molinos de viento, el sector de la electrónica, la industria, la madera, la restauración y la construcción. Pueden causar reacciones cutáneas alérgicas graves. En Alemania se ha estimado que los costes del tratamiento de enfermedades cutáneas relacionadas con estas sustancias fue de cuatro millones de euros en 2011, o el doble si se tienen en cuenta los costes del absentismo laboral para las empresas. Ahora bien, no se dispone de datos sobre tales sustancias.

Con la «Iniciativa sobre la nueva calidad del trabajo» en Alemania, se ha puesto en marcha y probado un sistema que permite evaluar comparativamente los constituyentes de las resinas epóxicas. Los resultados se han obtenido mediante análisis in vivo, in vitro e in silico. Se han analizado asimismo los datos obtenidos en seres humanos (incluida una gran cantidad de datos facilitados por la asociación dermatológica IVDK) y un comité director ha evaluado su pertinencia práctica.

Para cubrir algunas lagunas de datos, se ha puesto en marcha un programa piloto de pruebas selectivo con una serie de diluyentes reactivos.

Se han clasificado 46 de las 51 sustancias presentes en los sistemas de resinas epóxicas; más de la mitad han sido asignadas a una categoría por defecto de alta potencia (categoría «HS») debido a la ausencia de datos apropiados y 16 sustancias han sido asignadas directamente a «HS». Algunos ejemplos son el bisfenol A y la resina F, el bisfenol-A-epiclorohidrina MW 340, la etilendiamina, la dietilentriamina, la trimetilhexametilendiamina, la trietilentetramina, la isoforona diamina, la m-xilidendiamina, el anhídrido ftálico, el anhídrido tetrahidroftálico, el anhídrido hexahidroftálico, el 1,4-butanodiol diglicidil éter, el 1,6-hexandioldiglicidil éter, el fenil glicidil éter y el cresil glidicil éter.

Para estas sustancias deberán buscarse sustitutos.

El proyecto ha dado como resultado un procedimiento que permite caracterizar las propiedades sensibilizantes de muchas sustancias presentes en los sistemas de resinas epóxicas y obtener datos para fines de clasificación.
Los resultados se incluirán en las bases de datos de las instituciones oficiales alemanas de la seguridad social y establecerán criterios para la selección y el etiquetado de los productos epóxicos.

fonte grupotp

http://blog.grupotp.org/blog/2013/06/12/en-alemania-impulsan-la-sustitucion-de-sustancias-peligrosas-presentes-en-las-resinas-epoxicas/

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LETTERA SNOP AL MINISTRO DELLA SALUTE SULLO STATO DEI SERVIZI DI PREVENZIONE DELLE USL

Pubblichiamo  la lettera che la Presidenza della Società nazionale degli Operatori della Prevenzione ha inviato alla Ministra della Salute in merito alla “decostruzione” in atto del sistema di prevenzione posto in capo alle USL.

In questa lettera , tramite la quale la Snop chiede un’audizione, sono contenuti, a nostro parere un’analisi ed una serie di proposte la cui attuazione è indispensabile per evitare  un collasso del sistema di prevenzione territoriale negli ambienti di lavoro e di vita.

Riteniamo un fatto molto positivo che la SNOP abbia deciso di fare sentire la propria voce alla Ministra della Salute offrendo un’analisi lucida e puntuale sul rischio di una regressione a modelli primitivi di funzionamento del sistema pubblico decentrato di prevenzione primaria.

LA LETTERA

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12.44 19/09/2013

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Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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