22 maggio 2015 – vol.n° 107
notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente
della salute e della sicurezza nel lavoro e sulla responsabilità sociale d’impresa
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NOTIZIE AMBIENTE
SALUTE
SICUREZZA LAVORO
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EVENTI CONVEGNI SEMINARI
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L’epidemiologia a supporto delle politiche del Servizio Sanitario. Firenze, 25 e 26 maggio 2015
Associazione Italiana di Epidemiologia
Convegno di primavera 2015
Centro Congressi Auditorium al Duomo
Via de Cerretani 54/r, Firenze
“In questi anni di crisi il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta subendo interventi di profonda riorganizzazione per adeguarsi ai nuovi vincoli e alle nuove esigenze di salute. L’invecchiamento della popolazione, l’aumento della prevalenza di malattie cronico-degenerative, la riduzione costante del fondo sanitario, la possibile riforma del titolo V della Costituzione sono le ragioni di questi cambiamenti in nome della sostenibilità, dell’aumento di efficienza e appropriatezza, e della difesa dell’universalità. Tra le azioni messe in campo da Governo e Regioni ci sono la riduzione di prestazioni e ricoveri inappropriati, la riduzione dei costi variabili e della spesa per il personale, il riordino della rete ospedaliera, la riduzione del numero di centrali operative 118. La sanità di iniziativa con il Chronic Care Model, l’organizzazione ospedaliera per intensità di cura e le case della salute sono i nuovi modelli organizzativi recentemente introdotti e rappresentano esempi importanti di cui discutere. L’effettivo impatto di queste scelte sull’appropriatezza, la sostenibilità del sistema, ma soprattutto sull’equità dell’offerta, deve essere tempestivamente monitorato.
Il Convegno di Primavera è una occasione che l’AIE ha organizzato per riprendere il dibattito sulle prospettive future del SSN e per chiedersi se e come le scelte di riorganizzazione intraprese stiano rispondendo ai loro obiettivi, con particolare attenzione agli aspetti metodologici, alle criticità emerse e all’impatto sull’equità.”
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FONDAZIONE MARCO BIAGI
Università di Modena Reggio Emilia
Vent’anni dopo il d.lgs n. 626/1994: le innovazioni e gli effetti empirici sulla prevenzione del rischio negli ambienti di lavoro
Modena, Auditorium Fondazione Marco Biagi
Largo Marco Biagi, 10
Venerdì 29 maggio 2015, ore 9.00
Programma Lavori
http://www.fmb.unimore.it/on-line/Home/Eventi/Convegni/articolo5217.html
Registrazione
http://www.fmb.unimore.it/on-line/Home/Modulidiiscrizione/Iscrizioneaiconvegni.html
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AiNTS – Associazione italiana Non Technical Skill
Milano 05 giugno 2015 ore 14.00 – 17.00
Convegno – LA SICUREZZA NELL’INCLUSIONE DEI LAVORATORI STRANIERI
Dal rapporto con i lavoratori stranieri, una sfida ai modelli tradizionali di valutazione, prevenzione e gestione dei rischi.
PROGRAMMA
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4706&Itemid=2
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DISEGUAGLIANZE
Eurostat, Ocse: ricchezza e sua distribuzione in Italia
Zingaretti: l’Ocse ci dice che in Italia il 20% degli italiani possiede il 61% della ricchezza
(Regioni.it 2728 – 21/05/2015) Dati Eurostat e Ocse sulla ricchezza e la sua distribuzione in Italia.
Nel primo rapporto di Eurostat sul prodotto interno lordo procapite delle regioni europee un cittadino Ue può contare su un reddito di 26.600 euro all’anno (dati 2013). Non ci sono regioni italiane tra le prime 20 d’Europa, ma anche nelle ultime 20.
Mentre l’Ocse indica che l’1% più ricco della popolazione italiana detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta, praticamente il triplo rispetto al 40% più povero, che detiene solo il 4,9%. Nel corso della crisi economica la crescita della povertà è stata fra le più elevate. I più colpiti sono stati giovani e giovanissimi. Sono in povertà il 26,6% delle famiglie di lavoratori atipici (autonomi, precari, part time) contro il 5,4% per quelle di lavoratori stabili, e il 38,6% per quelle di disoccupati.
I dati Eurostat confermano inoltre l’allargamento del divario tra il Nord e il Sud dell’Italia. Tra il 2012 e il 2013, il Pil pro-capite delle regioni del Nord Italia e’ rimasto sostanzialmente stabile (restando di circa un quarto superiore alla media Ue), mentre è calato significativamente nel Sud e nelle isole (dove si attesta intorno al 63-64% della media Ue).
FONTE REGIONI.IT
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Newsletter Medico Legale INCA CGIL
Numero 21°/2015
Industria del legno: i rischi per la salute
Sull’ultimo numero di ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro (4/2015) è stata pubblicata una monografia dedicata al tema “Salute e Sicurezza nell’industria del legno”.
Di questa interessante pubblicazione riprendiamo le parti che possono essere utili alla nostra attività di tutela.
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4708&Itemid=2
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BOLZANO. ISPEZIONI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO: SI CAMBIA.
E’ con questo titolo che i media locali hanno presentato la proposta di introdurre, a livello provinciale, una nuova disciplina per le ispezioni sul lavoro. Proposta dell’Assessora provinciale Martha Stocker che verrà inserita in una legge “omnibus” di prossima discussione in Consiglio provinciale.
Tutto il progetto è teso a “razionalizzare e semplificare” l’attività di controllo per la sicurezza sul lavoro. Che obiettivo finale della riforma sia però quello di potenziare l’attività di vigilanza, al fine di ridurre il numero degli infortuni, è tutto da dimostrare.
D’altro canto, dopo aver portato la provincia di Bolzano ai primi posti per numero di infortuni in Italia, doppiando la vicina provincia di Trento con lo smantellamento del sistema di vigilanza per la prevenzione degli infortuni, che altro attendersi?
Ad anticipare il provvedimento ci ha pensato la stessa assessora nei suoi incontri con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali che, dopo anni di proteste contro gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro giudicati inutili procedure burocratiche, , plaudono all’iniziativa, incuranti del numero di morti e feriti sul lavoro che si registrano nella nostra provincia.
Oltre alle solite frasi fatte tipiche di ogni documento programmatico (razionalizzazione, programmazione, trasparenza, efficienza, semplificazione ecc…) ci sono alcuni passaggi davvero “originali” del documento in esame che ci aiutano a comprendere immediatamente dove si vuole andare a parare:
– concentrazione su violazioni sostanziali… con minor intralcio all’attività di impresa;
– ispezioni con preavviso;
– collaborazione e supporto nei rapporti con le imprese;
– ridefinizione del ruolo degli ispettori del lavoro.
In sintesi meno controlli, meno sanzioni, più collaborazione e supporto, in una parola “consulenza, termine che in tutto il documento ci si è ben guardati dall’utilizzare. E il motivo è presto detto.
SEGUE SU FONTE
http://muglialafuria.blogspot.it/2015/05/ispezioni-per-la-sicurezza-sul-lavorosi.html
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Mieux légiférer : l’agenda caché de la simplification administrative
better regulation
Le processus de simplification de la législation européenne a été pris en otage par les intérêts particuliers du monde des affaires. Telle est la conclusion principale d’un nouveau rapport publié par l’Institut syndical européen la veille de la présentation par le Commissaire Timmermans du paquet « Mieux légiférer ».
Voilà maintenant plus de dix ans que l’UE s’est attaquée à la simplification de sa législation. De l’agenda « Better regulation » à la réglementation intelligente et à Refit (le controversé processus de contrôle pour une réglementation « affûtée et performante », très critiqué par les ONG et les organisations syndicales), le processus est désormais devenu un exercice bureaucratique sous-tendant de clairs objectifs politiques, selon l’auteur du rapport, Eric Van den Abeele.
Les mêmes préoccupations ont été exprimées aujourd’hui à l’occasion du lancement d’un nouveau réseau de plus de 50 organisations de la société civile, qui ont décidé de joindre leurs forces dans le cadre d’un « Better Regulation Watchdog » – un réseau visant à protéger les droits des citoyens, des travailleurs et des consommateurs. Ce réseau s’inquiète de ce que l’agenda « Mieux légiférer » pourrait affaiblir ou même saper des réglementation essentielles et, au final, soumettre l’intérêt général aux intérêts particuliers du monde des affaires.
Pour en savoir plus:
ETUI publication: ” Mieux légiférer: une simplification bureaucratique à visée politique” (18 May 2015)
ETUC press release: Better regulation: the big questions (18 May 2015)
BEUC et al: Press release Better Regulation Watchdog (18 May 2015)
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4705&Itemid=2
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Ancora un articolo giustamente polemico – propositivo di Franco Mugliari
RLS – RLST – RLS DI SITO PRODUTTIVO: manca qualcuno?
Tra i soggetti del sistema di prevenzione, cui il testo unico ha riservato un’attenzione particolare definendone ruolo, attribuzioni e strumenti operativi, vi è sicuramente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
In realtà i rappresentanti sono più di uno. A quelli già individuati dalla 626, l’aziendale (RLS) e il territoriale o di comparto produttivo (RLST), il T.U. ha aggiunto infatti quello di sito produttivo (RLS di sito).
Se qualcuno di voi ha avuto occasione di conoscerne ce ne dia notizia. Gliene saremo grati.
Gli sforzi del legislatore sono stati vanificati dall’inerzia delle parti sociali che non hanno saputo/voluto/potuto (fate voi) approfittare del ruolo loro affidato dal legislatore. Sono loro infatti che, nel rispetto dell’autonomia delle parti, avrebbero dovuto regolare attraverso gli strumenti della contrattazione, molti aspetti riguardanti la rappresentanza dei lavoratori: dalla formazione, all’aggiornamento, dalle modalità di elezione agli ambiti di attività, dal tempo a disposizione alla tutela.
Analoga attenzione, sempre da parte del legislatore del testo unico, hanno trovato gli organismi paritetici e gli enti bilaterali, con un forte aumento del loro ruolo e del loro “potere” organizzativo.
In questo caso, il penoso stato delle relazioni industriali in Italia e bassi interessi di bottega, hanno lasciato campo aperto alla proliferazione di organismi in stile “4 amici al bar” che, preso a riferimento un contratto di lavoro (magari rumeno che nessuno in Italia si sogna di applicare) si sono trasformati in un “presunti” organismi paritetici/enti bilaterali conquistando la scena della formazione per tutti e ovunque, senza accreditamento… basta pagare.
>>>> segue su fonte sul Blog Mugliafuria
http://muglialafuria.blogspot.it/2015/05/rls-rlst-rls-di-sito-produttivo-manca.html
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La norma UNI ISO 31000: gestione del rischio, principi e linee guida
Con la nuova ISO 9001 si parlerà sempre di più in modo esteso di valutazione e gestione del rischi. Esiste però un’altra norma che permette di inquadrarla e gestirla anche in ottica di salute e sicurezza sul lavoro. Di Davide Biasco.
>>> segue su fonte PuntoSicuro.it
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COMUNICATO VEGA ENGINEERING
SONO VENTI IN PIÙ LE VITTIME SUL LAVORO RILEVATE NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 RISPETTO AL 2014. PER UN TOTALE DI 206 MORTI BIANCHE REGISTRATE DA GENNAIO A MARZO DI QUEST’ANNO.
E SONO 142 GLI INFORTUNI MORTALI VERIFICATISI IN OCCASIONE DI LAVORO E 64 QUELLI IN ITINERE.
Ogni giorno nel nostro Paese muoiono in media almeno 2 lavoratori. E’ questa una delle rilevazioni più drammatiche che giungono dal bilancio trimestrale delle vittime sul lavoro registrate nel primo trimestre del 2015 con 206 infortuni mortali verificatisi in tutto il Paese. Un’istantanea scoraggiante quella elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – sulla base di dati Inail – che pone innanzi ad un ancora più sconfortante confronto con il primo trimestre del 2014 e in cui si contavano 20 vittime in meno.
>>> SEGUE SU
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4702&Itemid=2
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La sicurezza nelle piccole e medie imprese: il punto della situazione e suggerimenti per l’azione
Antonella Bena, Servizio di Epidemiologia ASL TO3
Le piccole e medie imprese (cosiddette SME) rappresentano il 99% di tutte le attività non agricole in Europa e l’Italia non fa eccezione. La ricerca, le politiche e la legislazione sono tuttavia perlopiù basate sulle imprese di grandi dimensioni. Eppure le SME non sono semplicemente grandi imprese di piccola dimensione ma hanno problemi di salute e sicurezza specifici: il rischio di infortuni e malattie è più alto rispetto alle imprese di grandi dimensioni; gli eventi meno gravi sono spesso sotto notificati; se c’è attenzione è dedicata agli infortuni (poco si sa sulle malattie); le esposizioni a rischi fisici e chimici è maggiore rispetto alle imprese di grandi dimensioni. La sicurezza è demandata ai titolari che spesso hanno una scarsa conoscenza dei rischi occupazionali e delle leggi e una percezione distorta dei problemi a causa del fatto che gli infortuni sono rari. Gli investimenti sulla sicurezza sono scarsi anche a causa della difficoltà nell’individuarne i benefici a lungo termine e nel comprendere e implementare le buone pratiche di sicurezza.
>>> SEGUE SU FONTE DORS.IT
http://www.dors.it/pag.php?idcm=5628
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Critiche alla monografia Inail “ASFALTATORI”
INAIL ha da poco (marzo 2015) pubblicato una monografia dal titolo “ASFALTATORI” a cura di tre suoi professionisti (De Merich, Olori e Martinotti) e di un professionista esterno (Cirla, della struttura privata CIMAL – Centro Italiano di Medicina Ambiente Lavoro – di Milano). Il sito della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione pubblica un’analisi critica dei contenuti della Brochure della Inail “Asfaltatori”.
http://www.snop.it/attachments/article/464/Asfalto%20INAIL%20dubbi%20motivati.pdf
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RadioLabour
Asbestos again not included in list of dangerous substances
Asbestos A conference of signatories to the Rotterdam Convention has again failed to include asbestos in the list of substances that exporters and importers must have clearly labelled as dangerous. A RadioLabour interview with Brian Kohler, Director of Health, Safety and Sustainability for the global union federation, IndustriALL.
Duration: 6’49”
Posted: May 14, 2015 >>> vai a RadioLabour
http://www.radiolabour.net/kohler-140515.html
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Documento conclusivo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in materia di amianto, redatto in funzione dell’audizione resa alla Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
IL DOCUMENTO
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Punti focali EU-OSHA: utilizzare la potenza del collegamento in rete per promuovere la sicurezza e la salute sul lavoro
L’EU-OSHA è un’organizzazione di rete. Punti focali in più di 30 paesi europei contribuiscono a promuovere i nostri servizi d’informazione e le nostre campagne d’attività a livello nazionale. Il loro supporto e il loro impegno sono d’importanza fondamentale per promuovere e mantenere una cultura di prevenzione del rischio sul luogo di lavoro.
Per saperne di più sulla nostra rete di punti focali
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“Linea Guida Operativa per il campionamento, il trasporto e l’analisi dei gas interstiziali nei siti contaminati”
Nell’ambito del procedimento di bonifica di un sito contaminato, spesso è richiesta la valutazione dei rischi connessi con la presenza di sostanze pericolose che, prima di essere bonificate o allontanate dal sito, permangono nella matrice “sorgente” con la possibilità di migrare ed eventualmente colpire bersagli umani e ambientali limitrofi.
Al fine di definire i rischi connessi al permanere di queste sostanze e per individuare gli obiettivi di bonifica, si utilizzano modelli matematici; nel caso delle sostanze volatili, essendo i modelli complessi, facilmente la loro applicazione può portare a valutazioni con margini di errore non accettabili.
Per tale motivo, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nota prot. 29706/TRI del 18 gennaio 2014, ha trasmesso le linee guida per l’applicazione dell’analisi di rischio sito specifica, prevedendo l’utilizzo delle misure in campo di soil gas, dell’aria indoor e outdoor, per la verifica dei dati ottenuti con i modelli matematici, relativamente alla volatilizzazione.
Arpa ER ha prodotto delle linee guida relative a tali misurazioni, in linea e sintonia con altre elaborate in altre agenzie regionali, che sono state valutate e validate dal Gruppo di Lavoro con le Province, coordinato dalla Regione Emilia Romagna.
Le linee guida sono state approvate dalla regione con Deliberazione n. 484 del 5 maggio 2015
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/rifiuti/temi/siti-contaminati-linee-guida
Linee guida soil gas
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arrivederci alla prossima newsletterGino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it
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