newsletter diario prevenzione – 27 ottobre 2015 – Ambiente Lavoro Salute


newsletter diario prevenzione

http://www.diario-prevenzione.it

27 ottobre 2015– vol.n° 112

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente
della salute e della sicurezza nel lavoro e
sulla responsabilità sociale d’impresa

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TTIP: UNA MINACCIA PER LE NORME EUROPEE E NAZIONALI CHE REGOLANO AMBIENTE LAVORO SALUTE

Non so quanti lettori conoscano sia pure in superficie cosa è il TTIP e i relativi rischi di azzeramento dei sistemi giuridici degli stati membri dell’Europa che tutelano ambiente, diritti dei lavoratori e salute, intesa come diritto alla salute dei cittadini.

Il fatto che la maggioranza dei cittadini non conosca cosa sia il TTIP, quale sia il merito e il contenuto di questi accordi, quali impatti positivi e negativi potranno avere sulla vita quotidiana non è un caso, è il risultato di una scelta politica dei governi e della Commissione Europea che ha emarginato il ruolo dello stesso Parlamento europeo rispetto alla trattativa.

La mancanza d’informazione su questo Trattato è inversamente proporzionale alla sua importanza e alla sua capacità di influire sulle nostre vite future.

Il TTIP è un trattato internazionale quadro composto da una serie di negoziati specifici sul commercio che ha lo scopo di de/regolamentare il commercio tra Stati Uniti ed Europa.

Per raggiungere questo risultato il TTIP prevede di ridurre se non eliminare  le barriere regolamentari esistenti e differenti tra USA ed Europa: in particolare, l’Unione Europea dovrà abbassare  le barriere poste per la protezione dell’ambiente, della salute dei consumatori attraverso le politiche di deregolamentazione del cibo e di altri prodotti, limitare la tutela del consumatore, dovrà  riconsegnare al mercato le prestazioni sanitarie erogate dai SSN pubblici, in modo da agevolare gli scambi con gli operatori statunitensi che operano in un regime meno regolamentato.

Il TTIP prevede l’istituto del ISDS (Investor-state dispute settlement) anche noto come “trattato per la risoluzione delle controversie tra investitore e stato” il quale consentirà alle aziende di far causa ai governi citandoli davanti ad un collegio arbitrale costituito da tre avvocati esperti di diritto societario. Si tratterebbe di un collegio arbitrale dove le altre parti in causa non avrebbero alcuna rappresentanza e che non prevede alcuna possibilità di riesame davanti ad un’autorità giudiziaria.

L’inserimento di questa clausola in alcuni trattati commerciali già esistenti (ma d’importanza inferiori a quella del TTIP) ha permesso ad una serie di grandi aziende multinazionali con un grande potere di mercato di opporsi alle decisioni prese da alcuni governi allo scopo di fornire una protezione a beni costituzionamente indisponibili alle logiche di scambio, quali l’ambiente e la salute dei cittadini, citando gli Stati in giudizio.

Alcuni esempi tratti dalla stampa internazionale: la Philip Morris sta già facendo causa ai governi di Uruguay e Australia per le loro politiche dure contro il fumo;  Occidental, un’azienda petrolifera, ha ottenuto un risarcimento di 2,3 miliardi di dollari dall’Ecuador, reo di aver revocato all’azienda la concessione per le trivellazioni in Amazzonia dopo aver scoperto che la stessa aveva infranto la legge. La Vattenfall ha intentato causa al governo tedesco, responsabile di aver rinunciato all’energia nucleare. Un’azienda australiana ha citato in causa il governo di El Salvador che non aveva dato le concessioni di sfruttamento per una miniera d’oro che rischia di inquinare l’acqua potabile.
Potremmo immaginare che le multinazionali dell’amianto potrebbero promuovere cause di risarcimento per gli investitori chiamando in causa i governi che ahhno messo al bando la produzione e il commercio di manufatti in amianto….

I mass media italiani non hanno speso una parola per informare i cittadini sul percorso “occulto” di questi negoziati. Quelli che ne hanno parlato hanno riprodotto le veline della Commissione Europea.

Il governo per voce del Presidente  del Consiglio ha affermato che il TTIP una volta approvato sarà una grande opportunità …. Non ha precisato per chi .

Sabato 10 ottobre u.s. sono stato testimone a Berlino, città dove risiedo per alcuni mesi ogni anno,  di una straordinaria e pacifica manifestazione che ha visto sfilare da HauptBanhof alla stele Siegessaule più di 200 mila persone, uomini donne, famiglie con i figli in carrozzina che aveva come slogan STOP TTIP. La manifestazione è stata promossa da sindacati dei lavoratori dipendenti DGB, VER.DI, IG METALL,  da associazioni di produttori agricoli, da centinaia di associazioni ambientali e di promozione del welfare…

La richiesta più decisa oltre a richiedere lo STOP degli attuali negoziati è quella della trasparenza, del diritto dei cittadini a conoscere con precisione i termini del trattato. Conoscenza che è stata negata agli stessi parlamentari  europei che hanno potuto sbirciare alcuni documenti in una sala speciale senza quaderni o penne per prendere appunti…
Abbiamo parlato di TTIP perche avrà, se non sarà fermato, effetti devastanti  anche sulle legislazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Per questo motivo invitiamo i lettori a documentarsi e ad essere vigilanti ed esigenti per quanto riguarda la trasparenza.

Gino Rubini, editor di diario prevenzione

Riferimenti e Documenti

1) TTIP, nessun vincolo su ambiente, clima e lavoro

http://www.vita.it/it/article/2015/10/26/ttip-nessun-vincolo-su-ambiente-clima-e-lavoro/137122/

2) FILTRA LA PROPOSTA EUROPEA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE NEL TTIP: TANTI BUONI PROPOSITI, NESSUN VINCOLO A RISPETTARLI

http://stop-ttip-italia.net/2015/10/26/ttip-e-sviluppo-sostenibile-nessun-vincolo-solo-parole/

3) TTIP: trattato Usa-Ue sul commercio, lati oscuri e rischi che i governi non contino più nulla

http://www.repubblica.it/solidarieta/equo-e-solidale/2015/07/09/news/ttip_il_trattato_della_discordia_sul_commercio_usa-ue-118729492/

4)FERMA IL TTIP

http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-ttip/

5) Berlin anti-TTIP trade deal protest attracts hundreds of thousands

http://www.theguardian.com/world/2015/oct/10/berlin-anti-ttip-trade-deal-rally-hundreds-thousands-protesters

6) TTIP: Jeremy Corbyn, Nigel Farage, Nicola Sturgeon and Natalie Bennett sign appeal to exempt NHS from trade deal
The organisers, from Unite, say that they approached the Conservatives asking for support but were refused

http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/ttip-jeremy-corbyn-nigel-farage-nicola-sturgeon-and-natalie-bennett-sign-appeal-to-exempt-nhs-from-a6708156.html

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Notizie Salute Sicurezza Lavoro
Ambiente

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Convegno “stress e lavoro: un tema dell’oggi”  del 21 ottobre 2015

Le relazioni sono disponibili sul sito della ASL di Milano

http://www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=2&PAG=74&NOT=7007

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libri

Santé au travail : pour une nouvelle dynamique – Constats et ouvertures

ISBN : 9782366300406    16 € TTC
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Pierre Jansou et Marcel Drulhe

L’affaire de l’amiante tout comme la récurrence des suicides sur les lieux de travail a mis sous la rampe médiatique l’enjeu de la santé au travail, bien au-delà des questions classiques d’accidents du travail et de maladies professionnelles obligeant les institutions judiciaire et législative à s’en saisir au travers de l’obligation de résultat de sécurité et de l’évaluation des risques professionnels. La santé au travail devient un véritable enjeu de santé publique.

Malheureusement la crise financière de 2008 a multiplié les difficultés, en particulier au sein des entreprises, de sorte que ces remarquables  avancées ont été atténuées : au nom de la crise, les équipes de médecine du travail sont invitées, mezzo voce, à faire le gros dos en poursuivant leurs activités traditionnelles. La question de l’emploi une fois de plus prend le pas sur celle des conditions de travail.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4828&Itemid=2

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VIDEO AMIANTO – Una storia operaia – Presentazione del libro di ALBERTO PRUNETTI 15-10-2015

Dai morti del cemento amianto, passando per il processo Eternit, alle bonifiche ancora da fare: il nostro territorio, ferito, non dimentica.

ALBERTO PRUNETTI – autore del libro “Amianto. Una storia operaia” Edizioni Alegre
GIORGIO MOTTOLA – giornalista Report RAITRE
BRUNO PESCE – coordinatore AFeV

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4827&Itemid=2

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fonte ETUI
Réunion de l’ETUI sur les régimes d’indemnisation et des maladies et accidents liés au travail

Un nouveau projet de l’ETUI centré sur les régimes d’indemnisation et de prévention des accidents du travail et des maladies professionnelles a été lancé à Prague le 4 septembre 2015. Le projet est coordonné par le chercheur de l’ETUI Viktor Kempa et Wim Eshuis de l’Institut syndical de recherche néerlandais De Burcht

Le projet se déroule dans le cadre des travaux du groupe Travailleurs du Comité consultatif pour la sécurité et la santé au travail, organe tripartite de la Commission européenne qui chapeaute le processus de consultation dans le domaine de la sécurité et la santé au travail.

La séance s’est ouverte avec la présentation par les participants des systèmes d’indemnisation dans leurs pays respectifs et la participation des syndicats à ces systèmes.

Un objectif du projet est de publier un guide syndical sur la diversité des systèmes d’indemnisation des travailleurs partout en Europe à l’aune des stratégies de prévention des maladies professionnelles et des accidents du travail, y compris des exemples d’activités syndicales destinées à fournir une assistance aux travailleurs qui ont été blessés ou malades à cause de leur travail. Le séminaire de clôture du projet doit avoir lieu en février 2016.

En savoir plus :
Eshuis W., Worker’s compensation in a context of prevention strategies on occupational diseases (OD) and occupational accidents (OA) (Septembe (pdf – 234,55 Ko)

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4826&Itemid=2

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sul sito della  Fondazione Marco Biagi sono disponibili gli interventi in audio del Seminario:
Lean production e salute dei lavoratori nel settore automobilistico

Modena, 2 ottobre 2015, ore 15.00-19.00
Fondazione Marco Biagi, Largo Marco Biagi 10

Premessa
L’andamento delle malattie professionali dell’ultimo decennio segnala l’emergere di nuove patologie lavoro correlate – i disturbi muscolo-scheletrici e lo stress – e ne registra un aumento vertiginoso. Patologie che trovano nelle dinamiche organizzative i principali fattori di rischio. Contemporaneamente gli ultimi studi europei sulla qualità del lavoro descrivono tendenze preoccupanti nelle condizioni di lavoro relativamente alle dimensioni ergonomiche quali il tempo, l’intensità, l’impegno psicofisico, la saturazione.
Questi cambiamenti si associano all’affermarsi e all’estendersi a tutti i settori produttivi della Lean Production come nuovo modello di organizzazione del lavoro.
Il seminario avrà per oggetto la presentazione del rapporto di ricerca “Un viaggio dentro l’automobile: Ergonomia e organizzazione del lavoro nel settore automotive in Europa” di Francesco Tuccino – 2013 (download), promosso dalla ex Federazione Europea Metalmeccanica, oggi Industriall e svolta in dieci stabilimenti di quattro aziende leader in Europa.
La ricerca si concentra sulla gestione della tempistica di produzione, in quanto principale fattore di rischio per i disturbi muscolo-scheletrici, ma analizza anche il rapporto fra le principali metodologie di analisi ergonomica e quelle di misurazione dei tempi e metodi di lavoro, concludendo con alcune considerazioni sulla azione sindacale.
I risultati della ricerca saranno confrontati con la ricerca “Le persone e la fabbrica” realizzata nel 2014 negli stabilimenti Fiat e promossa da Fim-Cisl.
Quindi si discuterà a più ampio raggio dei modelli organizzativi ad alta performance e degli effetti complessivi sulla qualità e sulle condizioni di lavoro, si approfondiranno inoltre le principali implicazioni giuridiche relativamente al nesso tra modelli Lean e salute. leggi tutto >>>

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4825&Itemid=2

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Acquario Civico – Viale G.B. Gadio 2 – Milano
martedì 27 ottobre 2015
ORE 9:30 – 13:03


AIE e SNOP
A 20 anni dalla 626/1994: quali risultati possiamo valutare?
Convegno di studio e approfondimento

La 626/94 e le leggi conseguenti (494/96, 81/08 con le successive modifiche) hanno comportato un importante cambiamento di paradigma: dalla vigilanza sugli adempimenti all’autovalutazione e gestione dei rischi da parte dell’impresa.
Ci si interroga se siano valutabili i risultati di salute di questi cambiamenti e se e come si possa contribuire in futuro a ricalibrare gli obiettivi e a valutarne il raggiungimento.
Con l’auspicio che in successivi appuntamenti possa proseguire il confronto grazie al coinvolgimento di tutto il mondo del lavoro e al contributo anche di altri soggetti interessati.

9:00 Registrazione partecipanti

9:10 Introduzione
Claudio Calabresi (SNOP) e Giuseppe Costa (AIE)

9:30-11:30 Interventi
Giuliano Tagliavento
I cambiamenti normativi dall’istituzione del Servizio sanitario nazionale ad oggi
Antonella Bena
Gli effetti dei cambiamenti normativi sulla sicurezza e sugli infortuni
Alberto Baldasseroni
Gli effetti dei cambiamenti normativi sulle malattie da lavoro
Angelo D’Errico
Registri e sorveglianze disponibili in Italia per valutare i risultati di salute nei luoghi di lavoro

11:30-12:30 Coordina Giorgio Di Leone (SNOP) e Fabrizio Faggiano (AIE)
Pieralberto Bertazzi, Ugo Trivellato, Lalla Bodini e Susanna Cantoni
Quali sfide si pongono al mondo della ricerca e alla comunità degli operatori di sanità pubblica? Un gruppo di discussant reagisce agli spunti e agli stimoli posti dagli interventi

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4824&Itemid=2

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Newsletter Medico Legale Patronato INCA CGIL n° 38 2015

Il lavoro delle donne e il tumore del seno: il punto sulle conoscenze (1)

Un rapporto pubblicato nell’agosto 2015 dal Breast Cancer Fund statunitense riporta dati molto contient des données accablantes in tema di ruolo delle condizioni di lavoro nell’insorgenza del tumore del seno.
Basato su una analisi minuziosa della letteratura scientifica più recente, il rapporto conferma le associazioni già osservate fra tumore del seno e determinate attività lavorative ed esposizioni professionali.
Fra le infermiere il rischio è aumentato del 50 %. Tale rischio è aumentato di quattro volte nelle professioni qualificate.
Nuove associazioni vengono segnalate nelle ricerche più recenti.
Il rischio per tumore del seno è aumentato di cinque volte nel settore dell’acconciatura e della cosmesi come pure fra le lavoratrici dell’industria alimentare. E’ moltiplicato di 4,5 volte fra le lavoratrici delle tintorie a secco e fra le lavoratrici delle lavanderie.
Infine il rischio è moltiplicato di 4 volte far le operaie dell’industria cartaria e delle arti grafiche come pure nella produzione di prodotti in gomma e plastica.
Il rapporto riporta i rischi professionali che spiegano questi aumenti di rischio. Si tratta principalmente di un insieme di sostanze chimiche come il benzene ed altri solventi, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), i pesticidi ed altri numerosi perturbatori endocrini. Il lavoro di notte e le radiazioni ionizzanti sono anche esse responsabili del tumore del seno.
In  Europa, secondo i dati del 2012, più di 350.000 nuovi casi di tumore del seno sono diagnosticati ogni anno e la mortalità ha superato i 90.000 casi.

>>> segue  testo completo della  Newsletter Medico Legale Patronato INCA CGIL n° 38 2015

http://www.diario-prevenzione.it/newsletter/news_inca_38_2015.pdf

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Agricoltura materiali Convegno Lodi 8 settembre 2015

Le presentazioni del convegno sono reperibili agli indirizzi:

www.osservatoriosicurezzasalute.it

www.asl.lodi.it

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Eliminating occupational cancer in Europe and globally
Jukka Takala

[cancer WP 2015]

Publication date : 2015

Number of pages : 23

Author(s) :

Jukka Takala

This working paper presents arguments for a stronger policy to eradicate occupational cancer in Europe and globally.

The cancer epidemic is a major public health concern all over the world. There is an increasing awareness of the role of working conditions as a central determinant of social inequalities with regard to cancer.

The working paper presents a consistent estimation of the burden calculated on the basis of established exposures. It also summarises the basic principles of effective prevention and calls for systematic action on the part of the various stakeholders. It assumes that occupational cancers are eliminable and that prevention could save many workers’ lives and contribute considerably to the public health of European citizens.

Collection: 2015.10
ETUI, Brussels, ISSN 1994-4446, ISSN 1994-4454 (pdf)
FREE DOWNLOAD

Full text (EN)

http://www.etui.org/content/download/21462/179550/file/WP+2015-10-Eliminating+occupational+cancer+Web+version.pdf

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Centro Cultura per la Prevenzione – V.le D’Annunzio 15 – Milano
Mercoledì 30 settembre 2015
ORE 9:00 – 13:30

CIIP-Gruppo di Lavoro Invecchiamento e Lavoro
Invecchiamento e lavoro in Sanità
Sono ora disponibili le slides delle relazioni presentate

Leggi tutto…

http://www.ciip-consulta.it/index.php?option=com_content&view=article&id=452:art-30092015-invecchiamento-e-lavoro&catid=321&Itemid=472

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DECRETI JOBS ACT: LEGGERE ATTENTAMENTE

Ovviamente i Decreti riguardano tantissimi altri temi che incidono e incideranno su salute e sicurezza al lavoro: modifiche del mercato del lavoro, genere e politiche di conciliazione, disabilità, buone pratiche e inclusioni, formazione scuola-lavoro, etc. ma occorre tempo per un’analisi compiuta. Ci limitiamo (per ora!) a prime note sui due Decreti, non senza rinviare a quanto già detto in sede di riflessione sulle bozze uscite da tempo. Scarica gli allegati per continuare a leggere.>>>
CLICCA  SNOP.IT

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=494:decreti-jobs-act-leggere-attentamente&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro&eprivacy=1

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Newsletter medico legale INCA CGIL Numero 36°/2015
Il rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici

Una indagine presentata nell’ambito di un convegno realizzato dalla SNOP ci permette di ritornare sul tema del rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici.
L’intervento dello S.Pre.Sal di Asti è scaturito da una prima segnalazione di sospetta malattia professionale silicosi di un lavoratore dipendente. A cui faceva seguito  una seconda segnalazione relativa ad un caso di silicosi-sarcoidosi.
I due casi riguardavano una ditta che svolgeva la lavorazione di agglomerati a base di quarzo per la realizzazione di top (cucine, bagni) e rivestimenti di arredo.
Gli agglomerati utilizzati erano prodotti da diverse aziende, sia italiane che straniere.
Le lavorazioni si effettuavano in un unico capannone i cui reparti (legno, materiali lapidei, confezionamento) non presentavano alcuna separazione fisica.

LA NEWSLETTER N°35 (.pdf)

http://www.diario-prevenzione.it/newsletter/inca_news_35_2015_silicosi.pdf

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Il legno morto o gli alberi con parti di legno morto sono molto pericolosi e richiedono
un’attenzione particolare durante i lavori forestali.

Punti essenziali
Gli alberi morti rimasti in piedi possono cadere improvvisamente e ferire qualcuno. Questo vale anche per i rami secchi.Il legno morto a terra rende più diffi coltoso muoversi sul terreno e aumenta perciò il rischio di infortuni dovuti a inciampi o cadute.
I committenti e i superiori devono conoscere i rischivche il legno morto comporta per il personale.

Un’ottima scheda da SUV.CH

LA SCHEDA

https://extra.suva.ch/suva/b2c/download/(cpgnum=1&layout=7.01-15_1_70_68_6_125_1&uiarea=1&carea=55E8188D0A5C43E0E10080000A630358&cpgsize=10)/.do;jsessionid=AOCSXIvbm8_f9g4KfzM3byt0Iu8LUAFWdT4e_SAPF3Lrm_s-0e0C5sUjmfezoIxJ;saplb_*=(J2EE507409720)507409750?doctype=pdf&docid=000000000000042056&file=33084_I.pdf

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione
arrivederci alla prossima newsletter

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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