newsletter diario prevenzione 27 marzo 2012 – vol.n°43


newsletter diario prevenzione


27 marzo  2012 – vol.n°43

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa


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LA SETTIMANA 

Preoccupazione e paura, questi paiono essere i sentimenti più diffusi tra lavoratori e lavoratrici, di questo si discute la sera a cena nelle famiglie, a mensa o nelle pause nei luoghi di lavoro.

Preoccupazioni e paure che vengono alimentate da una campagna mediatica ossessiva che non da tregua:”… se non si fa la riforma del mercato del lavoro si va di nuovo verso il baratro economico….”

L’uso sfrenato delle tecniche a effetto choc dei media vengono poi condite con un mare di balle e di dati falsi da giornalisti molto servili.

Si dice ad esempio che le tutele dell’art.18 della Legge 300 riguarderebbero la minoranza dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti.

 E’ vero, secondo lo studio della Cgia di Mestre, che le aziende con più di 15 dipendenti, interessate al reintegro di un lavoratore licenziato per ingiustificato motivo o ingiusta causa sono una minoranza, circa 156.000 su un totale di 5.250.000 imprese presenti in Italia. Ma è falso che questo diritto riguardi una minoranza di lavoratori:nelle aziende con più di 15 dipendenti sono occupati circa 7,8 milioni su 12 milioni di operai impiegati occupati stabilizzati nel settore privato. E’ il 65% dei lavoratori occupati. 

Il fatto di togliere diritti al 65% dei lavoratori e lavoratrici delle aziende con più di 15 dipendenti non porta  un maggiore benessere e sicurezza al restante 35% dei lavoratori delle piccole aziende… I giovani ora senza lavoro non troveranno particolare sollievo ad apprendere che in famiglia anche papà e/o mamma ultracinquantenni, ben lontani dalla pensione,  hanno perso o stanno per perdere  il lavoro per … fare spazio …. ai giovani.

L’aspetto più osceno e imperdonabile di questa campagna è la strumentalizzazione del dramma dei giovani e delle ragazze senza lavoro contro i padri “privilegiati” in quanto “protetti” dall’art.18 della Legge 300/70

Il tentativo d’indurre sensi colpa nei lavoratori anziani che,  in quanto “portatori di diritti”,  danneggerebbero i giovani, i propri figli,  è un’altra operazione crudele e stupida che disvela il sadismo di coloro che animano questa campagna. E’ facile per chi ha seguito i programmi televisivi individuare i personaggi del governo che hanno animato questa comunicazione malata e nociva.

Il governo Monti è un governo squisitamente politico che ha dilatato il perimetro del proprio mandato fino a porsi l’obiettivo ambizioso di “ridisegnare” la società italiana e le complesse relazioni che stanno alla base del vivere civile con una sequenza d’interventi lampo, dalle pensioni al mercato del lavoro. Il tentativo di “plasmare” secondo i dogmi del neoliberismo il sistema di relazioni sociali e di cancellare i diritti di base che supportano la coesione sociale è l’obiettivo politico,non tecnico, di questo governo d’emergenza.

Abbiamo affrontato questi aspetti di politiche generali del lavoro perchè hanno diretta attinenza con il tema della gestione dei rischi per la salute e la sicurezza nel lavoro.
Con quale spirito, con quale grado di libertà d’espressione i lavoratori e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza solleveranno obiezioni sul luogo di lavoro per richiedere un intervento di bonifica o un cambiamento di organizzazione del lavoro per eliminare un rischio quando sapranno che su di loro incomberà la minaccia di un licenziamento per ragioni economiche …. ?

Gli aspetti della salute della sicurezza e della qualità del lavoro non paiono essere nel catalogo delle priorità di questo governo.

Se questa “riforma” o meglio “controriforma”” dovesse passare nelle modalità disegnate dal presidente Monti e dalla ministro Fornero avremo luoghi di lavoro con lavoratori silenziosi e impauriti: non è con la paura e il conformismo che si realizza il lavoro e i prodotti di qualità..

Per questi motivi la protesta pacifica e democratica contro le misure del governo  è sacrosanta.


Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it


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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE 
SICUREZZA LAVORO &
DEMOCRAZIA

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26/03/12 – PREVENZIONE E RISCHI.RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: INAIL DÀ ATTUAZIONE ALLE LINEE GUIDA

La Contarp ha promosso una giornata di formazione per condividere con i suoi professionisti le disposizioni della Uni Iso 26000, il documento che illustra i principi e le modalità applicative di questo importante ambito della prevenzione e che permetterà alle aziende ottemperanti una riduzione dei premi
ROMA – Dare concretezza alla responsabilità sociale d’impresa e riconoscere, in modo univoco le aziende che manifestano una particolare sensibilità verso questo tema essenziale per la diffusione di una più capillare cultura della sicurezza sul lavoro. Si è svolto di recente presso la Direzione generale dell’INAIL, a Roma, il  corso di formazione “La responsabilità sociale di impresa e le linee guida Uni Iso 26000: principi e modalità applicative”, un’occasione di confronto per illustrare e condividere con tutti i professionisti della Contarp (la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione dell’Istituto) i concetti principali, i principi ispiratori e il percorso normativo che hanno portato alla pubblicazione di questo documento essenziale. segue su fonte inail.it 



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26/03/12 – SICUREZZA IN CANTIERE, SIGLATO ACCORDO A PISA


Siglato accordo a Pisa per la sicurezza nei cantieri
Formazione, convegni ed eventi per promuovere la sicurezza dei lavoratori edili: un progetto nato dall’accordo tra INAIL Pisa e altri enti territoriali.
Siglato un protocollo di intesa tra la sede INAIL di Pisa, , l’Ente Pisano Scuola Edile, il Comitato paritetico territoriale per la Provincia di Pisa, ANCE Pisa, feneal-Uil, Filca–Cisl e Fillea-Cgil, per promuovere la sicurezza sul lavoro, in particolare la sicurezza dei lavoratori in cantiere.

“La sicurezza del lavoro e la prevenzione nel cantiere: lavoriamoci insieme!”, questo il nome del progetto che nasce dall’accordo e che nei prossimi anni avrà l’obiettivo di fornire ai lavoratori l’adeguata preparazione circa la vigente normativa sulla sicurezza in cantiere, contenuta nel D.Lgs 81/08, in linea con il piano nazionale per l’edilizia ed un protocollo stipulato dalla Direzione Regionale INAIL per la Toscana.

Come verrà attuato il progetto? Attraverso incontri, convegni e seminari rivolti a lavoratori, datori di lavoro, liberi professionisti e studenti per favorire la sensibilizzazione sui rischi specifici e l’acquisizione dei corretti comportamenti preventivi.

>>> segue su pmi.it 



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26/03/12 – SCOPPIO IN FABBRICA, 5 OPERAI FERITI

Cinque operai stranieri sono rimasti feriti oggi (26 marzo) nello scoppio in una fabbrica della Lafumet, azenda che opera nel settore dell’ecologia. Lo riferiscono le agenzie di stampa. L’incidente è avvenuto a Villastellone, in provincia di Torino. A quanto si apprende, lo scoppio si è verificato nell’area di stoccaggio dei liquami, a questo è seguito anche un incendio. Secondo la prima ricostruzione, gli uomini stavano lavorando con macchinari per la compressione di fusti, forse contenenti liquido infiammabile, quando si è verificata l’esplosione.

segue su fonte rassegna.it




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POLITICHE SOCIALI E SANITARIE

26/03/12 – TUTTI AL PRONTO SOCCORSO DI GAVINO MACIOCCO

Nel mezzo della tempesta economica la politica sanitaria italiana naviga a vista senza un governo che abbia il potere e l’autorevolezza per mettere in sicurezza il sistema, con le regioni in ordine sparso, senza idee e strategie. Un ex ministro della sanità dice: “Non ci possiamo permettere un servizio sanitario nazionale”. E tutt’intorno il silenzio.

La questione dei Pronto Soccorso, ampiamente trattata e discussa nei post di Marco Geddes (che riproponiamo in questa newsletter), è stata l’ennesima occasione per mettere in luce tutti i limiti della politica sanitaria  italiana, senza un governo che abbia il potere e l’autorevolezza per gestire e mettere in sicurezza il sistema (anche dal punto di vista dei diritti dei cittadini) in un momento di così acuta crisi economico-finanziaria (dove altri diritti vengono seriamente messi in discussione, vedi la vicenda dell’art. 18) e con le regioni in ordine sparso, spesso con interessi contrapposti, con orizzonti limitati alle scadenze elettorali, con idee poche e confuse.

Idee poche e molto confuse, ad esempio, quelle della Regione Lazio che  ha deciso di avviare una sperimentazione che prevede la presenza di medici di famiglia all’interno degli ospedali, in locali adiacenti al Pronto Soccorso, per lo smaltimento dei casi di minore gravità (codici bianchi). Vedi articolo Messaggero.  Una soluzione strampalata e illogica, destinata ad aumentare l’offerta del Pronto Soccorso e quindi ad accrescere inevitabilmente l’attrazione del pubblico verso questa struttura, decretandone il probabile definitivo collasso (alla voce: eterogenesi dei fini). >>>> segue su fonte saluteinternazionale.info 




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Esposizione ad agenti chimici, presentate  le “Linee Guida” delle Arpa
giovedì 22 marzo 2012

 
Sperimentato in Basilicata il nuovo modello che analizza i potenziali rischi per i lavoratori esposti a sostanze potenzialmente pericolose. Il sistema è applicabile nei laboratori di analisi e agenziali  

Ha preso il via dalla Basilicata la sperimentazione di un modello per analizzare e classificare l’esposizione dei lavoratori che usano e manipolano sostanze potenzialmente pericolose. I ricercatori lucani dell’Arpab hanno avuto un ruolo di spicco per testare il sistema elaborato nell’ambito di un progetto, nato nel 2006, che  ha coinvolto le Arpa di Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Campania e Sicilia.

Il sistema è stato presentato oggi a Potenza al Teatro Stabile nel corso di un convegno sulle “Linee Guida per la Valutazione del Rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni”, alle quali dovranno uniformarsi i laboratori del sistema sanitario e agenziale dove i lavoratori vendono a contatto con sostanze potenzialmente pericolose.

Elaborate dal Centro Interagenziale “Igiene e Sicurezza del Lavoro” di Ispra, le “Linee Guida” operano effettuando la valutazione del rischio chimico a partire dall’identificazione delle diverse sostanze.

Si tratta di un sistema che, partendo dall’analisi dalla realtà nella quale si trovano ad agire professionisti delle Arpa, può essere esportato ad ogni lavoratore che viene in contatto con sostanze potenzialmente chimiche. Obiettivo del Gruppo di Lavoro è, infatti, la concreta attuazione di un percorso per elaborare uno strumento originale che garantisca maggiore tutela della salute e del benessere dei lavoratori.

Utilizzando fogli di calcolo excel e semplici strumenti informatici, si cerca di individuare situazioni di rischio e di offrire buone pratiche e tecniche per affrontare eventuali criticità.

La conoscenza della pericolosità delle sostanze in uso e la loro quantificazione, mediante il calcolo dell’indice di rischio, rappresenta l’elemento fondamentale dello studio e consente di mettere in atto misure precauzionali per tutelare la salute del lavoratore sovraesposto a sostanze delle più svariate tipologie di pericolosità (tossiche, cancerogene, infiammabili, irritanti, sensibilizzanti, ecc.) presenti nei cicli produttivi anche se utilizzati in piccole e talvolta modeste quantità. 

 “La creazione di condizioni di lavoro sicure e sane rappresenta oggi una sfida. E’ necessario diffondere una nuova cultura che deve essere costruita congiuntamente da Governi, datori di lavoro e professionisti. Una cultura della salute e della sicurezza, in cui il diritto ad un ambiente di lavoro salutare viene rispettato a tutti i livelli, a cui tutti contribuiscono attivamente attraverso un sistema di responsabilità e doveri ben definiti e dove la prevenzione ricopre un ruolo prioritario”.

Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Vilma Mazzocco intervenendo al convegno.

SEGUE SU



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24/03/12 – SICUREZZA SUL LAVORO, GUARINIELLO: “BISOGNA DARE VITA A NUOVI COMPORTAMENTI”

Portare l’attenzione sul problema della sicurezza sul lavoro, che ogni anno, anche in Toscana, provoca morti e infortuni gravi. Questo l’obiettivo del seminario “Obblighi, deleghe e responsabilità in materia di sicurezza del lavoro”, che ha avuto luogo stamani al “Florence learning center Auditorium”, in via Perfetti Ricasoli, per iniziativa di Qu.In società toscana di formazione del settore sicurezza e ambiente e Interstudi società di ingegneria, con la collaborazione di Iposa. A parlare del tema Raffaele Guariniello, Capo Vicario della Procura della Repubblica di Torino, e autore del “Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro commentato con la giurisprudenza”.
segue su fonte nove.firenze.it



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STRUMENTI DI LAVORO

MATERIALI DEL SEMINARIO SUI DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI

“Strumenti per la gestione dei rischi dei disturbi muscoloscheletrici da movimenti ripetitivi e da movimentazione carichi, lo stato dell’arte. Il ruolo del Sindacato”.
Bologna 21 marzo 2012



Nei paesi industrializzati le patologie muscoloscheletriche degli arti superiori rappresentano, nel loro complesso, una delle più diffuse malattie da lavoro.
La loro origine lavorativa è stata dimostrata da innumerevoli studi.
Le attività lavorative in cui sono abitualmente richiesti movimenti ripetitivi e sforzi ripetuti rappresentano , in determinate condizioni, un potenziale rischio per queste patologie. Nella realtà produttiva emiliano romagnola moltissime sono le aziende manifatturiere ove è presente il rischio di disturbi muscoloscheletrici da movimenti ripetitivi della mano e del braccio.
Le situazioni di maggior rischio sono presenti nei reparti di montaggio di serie delle aziende metalmeccaniche, nel settore dei lavori agricoli, della macellazione e lavorazione carni, nel confezionamento dei prodotti alimentari, nei settori della gomma plastica, del pulimento e del tessile-abbigliamento.
In molte  realtà si registra anche  il rischio da movimentazione carichi, in particolare nei settori della logistica e nel settore sanità e assistenza ( movimentazione pazienti…)

In questa fase di crisi vi è la maggiore possibilità che si allentino da parte delle aziende le misure di prevenzione, sia verso i rischi da movimenti ripetitivi, sia da movimentazione carichi; con l’effetto verosimile di un incremento delle patologie muscoloscheletriche. Si tenga presente che le patologie muscolo scheleteriche hanno un effetto invalidante che nel lungo periodo può portare alla inidoneità a molti lavori che richiedono manualità …con le prevedibili conseguenze.
Abbiamo scelto , per ragioni di spazio, di riprodurre come materiali le relazioni degli esperti

“Strumenti per la gestione dei rischi dei disturbi muscoloscheletrici da movimenti ripetitivi e da movimentazione carichi, lo stato dell’arte. Il ruolo del Sindacato”. Dott.Francesco Tuccino, Ergonomo

Presentazione diapositive della Relazione . file ppt


La registrazione audio della relazione ( 63 minuti) ASCOLTA




Intervento di Dirce Fantini  INCA Emilia Romagna sulle esperienze di tutela dei lavoratori

Testo Intervento


Registrazione audio della  Relazione ( Durata 23 minuti ) ASCOLTA


ALTRA BIBLIOGRAFIA DISPONIBILE DOSSIER
DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI



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23/03/12 – EMILIA ROMAGNA UN DATA BASE PER COMPRENDERE MEGLIO LA GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO IN EDILIZIA.



Il documento propone elaborazioni e considerazioni sulle modalità di raccolta, classificazione ed analisi dei principi di diritto nelle sentenze della Corte di Cassazione. Si tratta di un materiale di lavoro prodotto nell’ambito della collaborazione fra Regione e forze sociali. Il documento è disponibile alla sezione “Dati per conoscere il lavoro nei cantieri”.
 
L’Area tematica “Sistema di osservazione” della sezione “Dati per conoscere il lavoro nei cantieri” è stata aggiornata con un documento che presenta un nuovo strumento al servizio degli operatori delle costruzioni. Il database è stato realizzato per facilitare la lettura delle sentenze e con l’ambizione di contribuire alla più ampia comprensione di uno strumento che possiede informazioni utili ad una platea molto più vasta di quella composta dai soli giuristi.
Il documento ne illustra gli obiettivi ed analizza statisticamente le informazioni ricavate. Alle prime 100 sentenze se ne aggiungeranno altrettante nel corso dell’anno.
E’ possibile richiedere informazioni e chiarimenti, nonché inviare suggerimenti per proporre miglioramenti dei servizi informativi offerti, all’indirizzo sicurezzaneiluoghidilavoro@nuovaquasco.it
 
per facilitare la consultazione del documento e delle SCHEDE delle sentenze esaminate, si allega l’indirizzo web di riferimento

 
 

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23/03/12 – L’individuazione del datore di lavoro “effettivo”

I criteri di individuazione del datore di lavoro nelle aziende: il principio di effettività, la responsabilità solidale degli amministratori, le deleghe e la possibilità di individuare più datori di lavoro. Di Rolando Dubini.

>> segue su fonte puntosicuro.it



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22/03/12 Il pm Guariniello indaga sui corsi di formazione

La Procura di Torino indaga su alcuni soggetti che erogano formazione per la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è accertare la violazione dell’obbligo dell’effettivo apprendimento. E l’inchiesta potrebbe allargarsi alla “finta Fad”. Di Enzo Di Frenna.

Il giudice Raffaele Guariniello sta indagando sui corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro. «Ho situazioni che sono sotto attenzione. Quindi non posso esprimermi nel dettaglio», conferma a PuntoSicuro il pm della Procura di Torino. Si apre dunque un filone d’inchiesta che potrebbe portare a interessanti sviluppi. Il magistrato vuole accertare se la galassia di sigle e società che erogano corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro abbia predisposto strumenti e metodologie che possano provare l’ avvenuto apprendimento da parte di imprenditori e lavoratori. Spiega Guariniello: «Ci stiamo occupando del problema perché ci sono state alcune sentenze della Cassazione dove si afferma che la formazione dei lavoratori e dei datori sia un’attività che abbia carattere effettivo, quindi è necessaria la verifica dell’apprendimento. Andremo dunque a controllare i risultati concreti di chi opera nel settore. Se la formazione non ha previsto un’effettiva verifica dell’apprendimento riteniamo che ci sia la violazione dell’obbligo prevista dalla normativa in vigore».


segue su fonte puntosicuro.it




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21/03/12 – AMIANTO, REGIONE PIEMONTE: NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI


Torino – La Regione Piemonte riorganizza il sistema di gestione delle problematiche sanitarie, ambientali e di ricerca sull’amianto. Su proposta degli assessori alla Sanità, Paolo Monferino, e dell’Ambiente, Roberto Ravello, è stato istituito un Comitato di Direzione, con il compito di pianificare le attività gestionali. A supporto del Comitato sono stati creati altri due organi: la Consulta per le attività assistenziali, di ricerca biomedica ed ambientale, e il Comitato per la proposizione delle linee strategiche. 
Dal punto di vista operativo, viene incentivata l’attività integrata delle due strutture che operano in forma esclusiva sulle tematiche inerenti l’amianto: il Centro Regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto, ovvero Centro Sanitario Amianto, e il Polo Amianto dell’Arpa, ossia Centro Ambientale Amianto.

La riorganizzazione investe il livello strategico, con l’istituzione del Comitato di Direzione, a cui spettano funzioni di coordinamento, strategiche, programmatorie e di governo. Il Comitato è composto dai responsabili del Centro Sanitario Amianto e del Centro Ambientale Amianto e da due delegati: uno della Direzione Sanità e l’altro della Direzione Ambiente della Regione Piemonte. Ottimizzare le risorse pubbliche, definire azioni integrate, quali la formazione, l’informazione e la comunicazione con i cittadini e con i lavoratori: queste le altre competenze del Comitato.

La Consulta per le attività assistenziali, di ricerca biomedica ed ambientale, o Consulta tecnico-scientifica, è un organo funzionale e consultivo, relativo a tematiche sia sanitarie che ambientali. Ha fiunzioni di supporto del Comitato di Direzione, le cui linee strategiche generali sono definite dalla Regione Piemonte. 
Il Comitato strategico è un organo propositivo, si relaziona direttamente con il Comitato di Direzione mediante apposite riunioni, convocate almeno due volte all’anno.
Al Centro Sanitario Amianto, con sede a Casale Monferrato, spettano le attività inerenti la gestione ordinaria e straordinaria dell’impatto sanitario correlato all’esposizione alle fibre di amianto, dalla sorveglianza epidemiologica della popolazione alla ricerca nel campo della diagnostica e della terapia. Il Centro è articolato in tre settori: l’Area Medica, cui compete la valutazione epidemiologica del rischio amianto e le misure da adottare, oltre alla gestione delle attività sanitarie, l’Area Tecnica e l’Area Amministrativa.
Il Centro Ambientale Amianto, o anche Polo Amianto di Arpa Piemonte, con sedi a Grugliasco e a Casale Monferrato, svolge attività di campionamento ed analisi, ma anche di formazione, documentazione e ricerca.




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ART 18 COME ARIETE – N.Cacace – economia & lavoro

L’articolo 18 è utilizzato come ariete per tenere sotto traccia altre verità scomode agli investitori. Pertanto è stata costruita un’aspettativa mediatica che assegna poteri taumaturgici inesistenti al ridimensionamento di questa importante norma. Nicola Cacace, come da sua antica prassi, elenca fatti e dati per mettere in evidenza che nel mercato globalizzato della finanza e delle merci tutti i Paesi, tranne l’Italia, hanno capito da tempo quel che c’era da fare e si sono mossi nelle direzioni obbligate: più fondi all’innovazione e alla ricerca, più istruzione per tutti, più formazione continua, cioè miglioramento della qualità, cioè dell’uomo che la produce. L’Italia ha puntando invece sulla precarietà dell’impiego e sul basso costo lavoro, purtroppo con la complicità attiva e passiva di troppi industriali, per ignoranza o nella illusione di lucrare qualche vantaggio. Come fanno anche oggi spingendo come un ariete l’articolo 18 bisognoso di manutenzione ma non problema centrale, invece di spingere sulle riforme necessarie al Lavoro e a loro stessi, qualità delle produzioni e quindi del lavoro.





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LE COSE NON DETTE – controinformazione – economia & lavoro

La crisi mondiale del lavoro è parente stretto dell’aspettativa dei mercati che vogliono rendimenti a breve qui per poi scappare là dove riaprire aspettative. L’aspettativa è una cosa seria se legata a progetti che si fondino su analisi e dati del reale per proiettarli nel futuro. L’aspettativa può essere anche un inganno sulla realtà che i media a loro volta sostengono e rilanciano. Come ad esempio il caso dell’articolo 18 in Italia. Il titolo “le cose non dette” può essere contestato per quanto più avanti esposto, ma notizie (vere) che durano lo spazio di un mattino a fronte del tambureggiamento ossessivo dei TG ( tutti) e dei media (notizie false o gravemente incomplete tali da indurre all’errore) fanno sì che le prime abbiano il peso delle “cose non dette”.

Un primo esempio. E’ opinione comune che l’articolo 18, per quanto importante, sia un diritto per una minoranza dei lavoratori. Lo hanno affermato autorevoli conduttori televisivi e giornalisti.

Vero o falso? E’ vero, secondo lo studio della Cgia di Mestre, che le aziende con più di 15 dipendenti, interessate al reintegro di un lavoratore licenziato per ingiustificato motivo o ingiusta causa sono una minoranza, circa 156.000 su un totale di 5.250.000 imprese presenti in Italia.

Altrettanto vero però che in quelle aziende con più di 15 dipendenti sono occupati circa 7,8 milioni su 12 milioni di operai impiegati occupati stabilizzati nel settore privato. E’ il 65% dei lavoratori occupati.

Un secondo esempio. E’ diventata opinione comune che l’articolo 18 sia causa di molti guai economici del nostro paese, il principale assillo delle nostre imprese e ancor più dell’Europa. Ma quale contenzioso non fisiologico ha mai generato?

Gli ultimi dati forniti dall’Istat, riferiti al 2006, dicono furono presentate, in primo grado, 8.651 controversie legate all’articolo 18 e il 44,8% di esse respinte. Di quelle giunte a sentenza e che decisero l’appello ben il 63,1% non furono accolte ( studio della Cgia di Mestre).

Un’altra stima è stata fatta dalla Cgil con una ricerca durata cinque anni dell’ufficio vertenze, da cui risulta un numero di vertenze con reintegro, gestite dalla Cgil, di 100 in cinque anni, una ventina l’anno. Questo numero è stato moltiplicato per tre per tener conto delle altre OO.SS. quindi si tratta di 60 reintegrati all’anno su milioni di occupati dipendenti. da articolo di N.Cacace) ”.

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21/03/12 – ESERCITAZIONE NELLA GALLERIA AV MA SENZA I DELEGATI PER LA SICUREZZA

Domani sera Trenitalia ha deciso di fare un’esercitazione antincendio nella galelria Firenze-Bologna, la più lunga d’Europa. Ma non sono stati invitati i responsabili della sicurezza. Perché?

Ma a che serve un’esercitazione antincendio, se alla stessa non partecipano né i responsabili dei lavoratori per la sicurezza, né gli organismi pubblici addetti all’emergenza (118, vigili del fuoco, protezione civile)?
E’ quello che succederà domani sera, quando nella galleria più lunga d’Europa – il traforo sulla linea ad Alta velocità tra Firenze e Bologna – si svolgerà una importante esercitazione per capire come intervenire in caso di un incendio dentro al “tubo” e per verificare che nel sistema tutto sia apposto. L’esercitazione serve per verificare il Pei -il piano di emergenza interno. Va testato periodicamente che in un “macroscenario” tutte le procedure funzionino: domani si osserverà che cosa succederebbe se un treno si incendia quando entra in galleria. Brutto scenario.
Ma certo serve a poco se non è permesso ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori di verificare che tutte le procedure effettivamente funzionino, né sia permesso – almeno a quanto risulta ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza – che all’esercitazione partecipino “osservatori pubblici” come la Protezione civile o i vigili del fuoco. I quali, stando sempre ai Rls, non sarebbero stati neanche avvertiti. Se le cose stanno così, allora Trenitalia se la canta e se a suona. A che scopo?
I delegati per la sicurezza hanno scritto una lettera per chiedere il coinvolgimento di tutti gli enti preposti alla sicurezza, e una procedura di massima trasparenza che renda “edotta” anche l’opinione pubblica.
Non si tratta di una mera richiesta sindacale. La super-galleria lunga 73 chilometri, considerata la più grande “opera pubblica” italiana, e fiore all’occhiello di Trenitalia ha sicuramente “accorciato” l’Italia, rendendo più veloci i collgamenti. Ma non bisogna dimenticare che polemiche sulla sua sicurezza ci sono sempre state (LEGGI), e quindi l’attenzione è massima.




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21/03/12 – RISCHIO CHIMICO: COME TUTELARE LA SALUTE NEI CANTIERI EDILI

 I fattori di rischio chimico correlati alle operazioni lavorative del comparto edile. Silice, amianto, fibre minerali artificiali, polvere di legno, cemento, fluidi disarmanti, bitumi, catrami e prodotti adesivi. I rischi e le misure di prevenzione. 

 fonte puntosicuro.it 



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20/03/12 – SANITA’: MANIFESTO SINDACATI MEDICI, PEGGIORANO CONDIZIONI LAVORO

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria lanciano a partire da oggi ”una campagna per denunciare il peggioramento delle condizioni di lavoro, muovendo dalla considerazione che i recenti fatti di cronaca che hanno fatto esplodere la crisi dei pronto soccorso siano solo il sintomo della crisi generale del sistema sanitario”. E’ quanto si legge in un manifesto firmato da Anaao Assomed, Cimo-asmd, Aaroi-emac, Fp Cgil medici, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo, Ascoti-fials medici, Uil fpl medici, Sds snabi, Aupi, Fp cgil spta e Sinafo.

IL MANIFESTO

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria lanciano a partire da oggi una campagna per denunciare il peggioramento delle condizioni di lavoro, muovendo dalla considerazione che i recenti fatti di cronaca che hanno fatto esplodere la crisi dei pronto soccorso siano solo il sintomo della crisi generale del sistema sanitario.
Denunciamo il peggioramento delle condizioni di lavoro, grazie al blocco del turn over ed all’esodo pensionistico, che determinano flessione del numero di medici a fronte di un aumento dell’attività, come dimostrano gli afflussi al Pronto soccorso.
Denunciamo che si sia fatta cassa con le nostre buste paga e con le nostre pensioni.
Denunciamo una minaccia alla libera professione intramoenia e agli istituti normativi ed economici contrattuali.
Denunciamo l’attacco alla nostra autonomia professionale,previdenziale e contrattuale.

Questi gli slogans che campeggiano sul manifesto e che rappresentano la sintesi delle battaglie condotte dall’intersindacale fino ad oggi, anche nei confronti delle direzioni aziendali e delle Regioni, che, con i tagli lineari dei costi fissi, rischiano di affondare il diritto alla salute dei cittadini insieme con le capacità dei professionisti.

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – SINAFO


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20/03/12 – UN VADEMECUM PER MIGLIORARE LA SICUREZZA NELLE ATTIVITÀ CALZATURIERE


La Regione Lombardia approva il vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività calzaturiere. Le indicazioni operative per gli agenti chimici, l’esposizione alle polveri, gli agenti fisici e il rischio macchina.


segue su fonte puntosicuro.it 



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20/03/12 – SICUREZZA DELLA GUIDA USA. EVITARE L’USO DI DISPOSITIVI ELETTRONICI CHE POSSONO DISTRARRE IL GUIDATORE.

 La National Highway Traffic Safety Administration terrà un seminario tecnico il 23 marzo sulle sue linee guida volontarie proposte volte a scoraggiare i costruttori di veicoli di aggiungere “dispositivi che possono distrarre il guidatore” ai loro veicoli.

 segue su Fonte OHS  



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20/03/12 – TUMORE CEREBRALE E TELEFONO CELLULARE

Autore: Dott.Cristiano Ravalli, medico competente, Milano


E’ notizia di questi giorni che la Procura di Torino indaga su un sospetto tumore professionale (glioblastoma) la cui causa potrebbe risiedere nell’esposizione a radiofrequenze (telefono cellulare usato in modo massivo).

Si tratta di un autotrasportatore di 45 anni che ha utilizzato il cellulare, per telefonate, per almeno 7 ore al giorno per 20 anni. Così almeno riportano i quotidiani. La notizia positiva è che è stato sottoposto ad intervento chirurgico ed ora è in buona salute.
la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), già nel maggio 2011, aveva classificato le radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo (Classe 2B), sulla base di un limitato incremento di glioma e di neurinoma del nervo acustico negli utilizzatori “pesanti” di telefono cellulare. L’Agenzia ci fornisce anche un’indicazione di “utilizzatore pesante”: almeno 30 minuti al giorno per 10 anni (leggi un mio post precedente sull’argomento)

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19/03/12 – ANORESSIA, FINISCE IN PARLAMENTO. IL CASO DELLA BALLERINA LICENZIATA

Interrogazione del pdl Dima ai ministri Balduzzi, Fornero e Ornaghi sull’étoile Garritano,
allontanata dalla Scala dopo aver denunciato i fenomeni di anoressia nei corpi di ballo
Mariafrancesca Garritano

Approda in Parlamento il caso di Mariafrancesca Garritano, la ballerina licenziata dal teatro alla Scala di Milano dopo aver denunciato casi di anoressia nelle scuole e nei corpi di ballo. In una interrogazione ai ministri della Salute (Renato Balduzzi), del Lavoro (Elsa Fornero) e dei Beni e le attività culturali (Lorenzo Ornaghi) il deputato pdl Giovanni Dima chiede “quali iniziative i ministri interrogati intendano porre in essere per far si che nei corpi di ballo dei teatri italiani si seguano regole deontologiche ed etiche che privilegino e salvaguardino la salute della persona”.

Nell’interrogazione si chiede inoltre “quali iniziative si intendano assumere a tutela dell’artista Mariafrancesca Garritano, anche al fine di manifestare solidarietà a una donna che ha raccontato le sue sofferenze sull’anoressia, e per questo licenziata, mettendo in guardia quante frequentano le accademie di danza e i corpi di ballo dai rischi dei disturbi alimentari”. Dima ricorda quindi i dati di una statistica su scala mondiale secondo la quale una ballerina su cinque è anoressica. >>> segue su repubblica.it



Commento. E’ da qualche anno che i lavoratori di qualsiasi settore, dalle ferrovie al teatro, qualora decidano di  esprimere  il proprio pensiero critico su aspetti che riguardano il proprio  lavoro  rischiano o subiscono il licenziamento in ragione di un  “venir meno del rapporto di fiducia tra lavoratore e impresa…”
Dal macchinista DeAngelis che denunciò problemi di sicurezza nei treni eurostar   alla ballerina Garritano che ha raccontato l’esperienza di anoressia  vi  è una lunga sequenza di azioni intimidatorie per inibire ai lavoratori  l’espressione del proprio pensiero in merito alla sicurezza e alla salute correlate al lavoro. Questi episodi testimoniano l’aggressione autoritaria da parte del management del diritto dei lavoratori  ad esprimere un proprio punto di vista o a denunciare una situazione di rischio d’interesse pubblico.
Tra non molto nessuno parlerà più  per timore di rappresaglie: la libertà d’espressione garantita dall’art.21 della  Costituzione  pare come sospesa quando un lavoratore intende fare conoscere i problemi connessi al proprio lavoro.
L’art.18 della Legge 300 che la  saccente ministra Fornero intende amputare serve anche a questo scopo: a tutelare la libertà d’espressione e di denuncia di situazioni pericolose.
L’Italia del 2012 rischia  di assomigliare sempre di più ad un regime tipo DDR,  di marca neoliberista,  questo non è accettabile per chi crede nei valori della Costituzione a cominciare dall’art.21 

editor


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19/03/12 – UN BAGNO DI REALTA’ LA LETTERA UNITARIA DEI FERROVIERI AI MINISTRI FORNERO E PASSERA

Un bagno di realtà  per i ministri che hanno allungato l’età lavorativa a  categorie come i ferrovieri che svolgono attività ad elevato rischio per sè e per i viaggiatori.

LA LETTERA 



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Censis: un’indagine sullo stato della sanità nel Paese
16 marzo 2012

Più spesa privata meno qualità dei servizi in sanità. E’ uno degli aspetti che emerge da un’indagine del Censis condotta nel febbraio scorso. Ancora: il 57% circa degli italiani è per l’attribuzione di maggiori responsabilità alle Regioni in materia sanitaria. In aumento il numero di coloro che ritengono peggiorato negli ultimi anni il proprio sistema sanitario regionale. La notizia nella newsletter “Regioni.it”.

Roma, 16 marzo 2012 – Sono stati diffusi recentemente i risultati di un’indagine ad ampio spettro sulla sanità nel nostro Paese condotta dal Censis (Centro studi investimenti sociali).

Tra gli aspetti analizzati, quello delle risorse destinate alla sanità e agli effetti che la crisi e il conseguente contenimento dei budget pubblici ha prodotto nel rapporto che abbiamo con la nostra salute.

In particolare, dopo i tagli alle risorse, la spesa pubblica risulta essere sempre meno adeguata ai bisogni sanitari dei cittadini che invece si rivolgono di più alla sanità privata.

Gli italiani – si legge nel rapporto – spendono di tasca propria 30,6 miliardi di euro (+8% rispetto al periodo 2007-2010). E ancora: per il 55,3% degli intervistati, il Servizio sanitario della propria regione è rimasto uguale negli ultimi due anni, per il 31,7% è peggiorato (erano il 21,7% nel 2009), mentre per il 13% è migliorato (erano il 20,3% nel 2009). Coloro che si esprimono nei termini di un peggioramento sono più numerosi nelle regioni del sud (38,5%).

Dall’indagine risulta inoltre che continua a riscuotere un sostegno maggioritario tra i cittadini italiani (pari al 57% circa), il fatto dell’attribuzione alle Regioni di maggiori responsabilità in materia di sanità. Quanto alle ragioni del sostegno al federalismo, il 36,6% degli italiani sostiene che esso consente di creare una sanità più vicina alle esigenze delle popolazioni locali ed il 16% che rappresenta un modo per responsabilizzare maggiormente gli attori del sistema.

Dalla ricerca emerge, inoltre, che per i cittadini italiani il futuro della sanità è segnato da due paure principali: quella di un’accentuazione delle differenze di qualità tra le sanità regionali (35,2%) e quella dell’interferenza della politica che può danneggiare in modo irreparabile la qualità della sanità (35%)   L’indagine del Censis (15 marzo 2012)


FONTE SALUTER.IT


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DOSSIER

DOSSIER SU SGSSL E MOG – ATTI DI CONVEGNI
E DOCUMENTI


DOCUMENTI, RELAZIONI E INTERVISTE RELATIVE ALLE
GIORNATE DI STUDIO E DI AGGIORNAMENTO
IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA
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ROBOT ECOSENDER
01:19 27/03/2012

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Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it


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::: news diario prevenzione ::: 15 marzo 2012 ::: vol.n° 42 :::


newsletter diario prevenzione

15 marzo  2012 – vol.n°42

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa


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LA SETTIMANA – RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO: LA PRIORITA’ E’ CREARE LAVORO E NON “REGOLAMENTARLO”


La prossima settimana, il prossimo martedì,  ci sarà il prossimo incontro del tavolo per la riforma del mercato del lavoro. Se sono rose, con molte , troppe spine, si vedrà.

Il lavoro che continua a non esserci sarà regolato da nuove regole che renderanno più deboli i lavoratori che un lavoro ancora ce l’hanno,  senza per questo creare nuovo lavoro per coloro che sono fuori dal lavoro.

Questa riforma è fatta su misura non per favorire lo sviluppo e la ripresa della crescita economica ma  per mettere il governo Monti in condizione di  relazionare alla tecnocrazia neoliberista  di Bruxelles  sullo stato di avanzamento del piano di parziale destrutturazione del sistema dei diritti dei lavoratori e dei cittadini per quanto riguarda il welfare.

L’art.18 sarebbe molto probabilmente privo di interesse nel quadro della recessione che attraversa l’Italia, se il governo Monti non dovesse rendere conto alla tecnocrazia di Bruxelles. Non a caso, quando nel mese di gennaio fu condotta un’inchiesta fra le imprese italiane sui problemi che bloccano la crescita, il 99 per cento indicò diverse cause, e nessuna l’articolo 18. (*)

Il disegno di sottrarre ai lavoratori i diritti non porterà di per sè occupazione e migliori condizioni di vita e di lavoro ai giovani, ma aumenterà il disagio sociale in ragione della falcidia dei lavoratori anziani ancora lontani dalla pensione che saranno messi alla porta con licenziamenti   per “ragioni economiche”.

Le condizioni di vita nel lavoro, all’uscita del tunnel della crisi la cui lunghezza ci è ignota, verosimilmente saranno peggiori.

La stessa gestione dei rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro subirà un drastico peggioramento qualitativo. I sintomi sono già presenti :  abbiamo visto oggi stesso una bozza di capitolato  di un appalto  pubblico che metteva i costi della sicurezza ( dalla formazione ai DPI)  nel computo del costo orario del lavoratore da esporre alla gara al massimo ribasso… 

Non è difficile rilevare la regressione culturale di chi affronta i problemi con questo approccio. 

Se questo è l’orizzonte che ci attende occorre reagire e rompere lo schema mentale  neoliberista che ha ormai coinvolto anche chi dovrebbe rappresentare gli interessi dei lavoratori e non dei manager pagati 500 volte lo stipendio di un lavoratore.


 E’ sempre più necessario un indirizzo di politiche di governo  diverso che assumano come priorità le vere grandi opere che sono necessarie per il futuro ( non la TAV della ValSusa, un buco in una montagna che rimarrà vuoto per molti anni):

1) straordinari investimenti per riqualificare in tempi ragionevoli il sistema scolastico e universitario e il sistema di ricerca pubblico – privato  in tutti i suoi aspetti al fine di renderlo competitivo e in grado di produrre innovazione in tutti i campi;

2) interventi sul territorio ai fini di combattere l’entropia accelerata dai processi out of control di sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili. Politiche che favoriscano per davvero le forme autentiche di green economy; rafforzamento delle infrastrutture di trasporto pubblico territoriali;

3) Ricerca di nuove modalità di organizzazione sociale  tese allo sviluppo delle capacità di autogoverno e di autoregolazione delle comunità locali per quanto attiene il governo del territorio. ecc;

La necessità di uscire dall’emergenza, dalle decisioni prese dalle élites tramite le tecniche della  choc economy, il bisogno del ritorno della democrazia sostanziale regolata tramite il governo della complessità  delle relazioni tra rappresentanze sociali e politiche: queste  sono le cose di cui abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo. Queste cose non le possono dare il Presidente Monti e l’arcigna ministro Fornero, sono da conquistare con la partecipazione intelligente dei cittadini alla cosa pubblica.


(*) DALLA GRECIA ALL’ART.18 – A.Lettieri – europa & politica




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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE 
SICUREZZA LAVORO &
DEMOCRAZIA

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15/03/12 – IL RUOLO DEGLI RLS E L’ADEMPIMENTO SOLO FORMALE DELLE NORME

Una giornata di studio affronta responsabilità, priorità, sistemi di gestione e strumenti di certificazione in relazione ai temi della sicurezza sul lavoro. Il ruolo di RLS e sindacati di fronte all’adempimento solo formale della normativa.

segue su fonte  puntosicuro.it



Ringraziamo la redazione di PUNTO SICURO  per avere riportato gli Atti del Convegno della Cgil sui SGSSL del 22 novembre 2011


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15/03/12 – IMPARARE DAGLI ERRORI: GLI INCIDENTI CON LA PALA MECCANICA

Esempi tratti dall’archivio Infor.mo.: nuovi infortuni correlati all’uso di pale meccaniche in varie attività. Lavori in galleria, la costruzione di una casa, l’uso della pala in una stalla e le attività relative ad un bacino idroelettrico. 

segue su fonte puntosicuro.it


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14/03/12 – Lavoro: calano infortuni e morti ma aumentano i tumori. I dati della Medicina del lavoro

 Di lavoro si continua a morire, e ci si continua ad ammalare. 

Succede di meno rispetto a qualche anno fa, ma cambiano le patologie e i rischi Incidente sul lavoro,


 Ravenna, 13 marzo 2012 – Di lavoro si continua a morire, e ci si continua ad ammalare. Succede di meno rispetto a qualche anno fa, ma cambiano le patologie e i rischi. In Emilia Romagna le denunce legate a malattie professionali sono 1.500 ogni cinque anni, e mentre sono diminuite quelle per dermatiti (che videro la loro impennata negli anni Ottanta), diventano sempre di piu’ quelle muscolo scheletriche. “Si possono considerare malattie lievi, e’ vero- commenta Giampiero Mancini, direttore della Medicina del lavoro della Asl di Ravenna, durante il convegno sulla sicurezza promosso per i 25 anni dalla tragedia della Mecnavi-, ma sono tante, e riducono la qualita’ della vita.

 Un lavoratore, oggi, vive peggio”. Negli ultimi anni, secondo i dati dell’Inail, sono aumentate le denunce per tumore. In provincia di Ravenna sono un quarto del totale, mentre sono un ottavo quelle per mesotelioma. Qualche anno fa lo era una su dieci. Dal 2006 ad oggi, gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 2,8% a Ravenna e provincia (da poco piu’ di 12.000 a poco piu’ di 10.000), in tutti i settori. E se nel 2006 a morire sul posto di lavoro furono in 16, nel 2010 e’ successo a sette persone. >> segue su fonte >>>ilrestodelcarlino.it 



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Come evitare altre Eternit

Le morti per amianto sono state “inutili”, nel senso che si sarebbero potute scongiurare. Il processo di Torino sta lì a dimostrarlo. Prima lezione da imparare: la prevenzione deve essere il criterio guida

Vogliamo altre Eternit negli anni futuri? Dopo l’esito giudiziario di una lunga lotta che ha visto pene severe comminate ai responsabili di migliaia di morti per un’esposizione nociva che poteva essere evitata; dopo una sentenza che, come osservato da tutti, farà storia e sarà un grande contributo alla lotta per bandire l’amianto a livello mondiale, occorre porsi una domanda cruciale: quali lezioni si devono apprendere da questa vicenda per non ritrovarsi fra venti o trent’anni a celebrare processi per dare giustizia ad altre vittime, dell’amianto o di altri fattori nocivi? Una prima risposta viene da un semplice dato di realtà: la lotta contro l’amianto è stata lunga e difficile, ha prodotto risultati importantissimi – la chiusura della fabbrica di Casale Monferrato, la legge con cui nel 1992 è stato bandito l’amianto e ora la condanna dei colpevoli –, ma non si può dire che sia stata una storia in cui la prevenzione abbia avuto successo. Anzi, la vicenda dell’amianto è proprio l’esempio di come la prevenzione sia stata sconfitta: le migliaia di vittime e quelle che purtroppo ancora verranno, stanno lì a dimostrarlo. Sono state morti “inutili” (unnecessaries), come dicono gli epidemiologi, perché si sarebbero potute evitare, e il processo Eternit l’ha dimostrato (si sapeva già da tempo che l’amianto avrebbe ucciso…). 



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CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

Accordo 22 febbraio 2012

Accordo ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell’art. 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni. (Repertorio atti n. 53/CSR). 
(G.U. 12. Marzo 2012, n. 60 – s.o. n. 47)

IL TESTO COMPLETO



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VIDEO

AAA: offresi aereo all’amianto. Nove MD80 abbandonati sui piazzali dell’Aeroporto di Fiumicino – Giovanna Corsetti



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13/03/12 – I DATI INAIL SULL’EFFICACIA DEI SGSL PER RIDURRE GLI INFORTUNI


Sul n. 18/2008 di Ambiente&Sicurezza era stato trattato il tema della gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL) come un fenomeno emergente destinato a riscuotere un sempre maggior successo tra le aziende italiane. Il numero di aziende certificate secondo lo schema OHSAS 18001 a partire dal 2002 è andato crescendo tanto che il numero di certificazioni ha raggiunto quota 2300 nel dicembre 2010, quindi, in circa dieci anni (la prima versione della OHSAS 18001 è del 1998), per poi più che raddoppiare nell’arco di un solo anno (con quasi 6.000 certificazioni).

Sono analizzate le probabili ragioni alla base di questo interessante fenomeno ed è dimostrata l’efficacia dell’adozione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sia in termini di riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico che in termini di ritorno economico di una corretta politica sulla salute e sicurezza





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13/03/12 – IL REGOLAMENTO EUROPEO REACH NON CONTROLLA I NANOMATERIALI


In linea di principio, il regolamento dell’UE in materia di sostanze chimiche REACH si applica ai nanomateriali. Anche se REACH non fa esplicito riferimento a questi materiali, tuttavia, sono coperti dalla definizione di “sostanza” del regolamento.


 Il problema, secondo l’analisi di David Azoulay, contenua in uno studio del Centro per il diritto internazionale dell’ambiente (CIEL) a Ginevra, è  che in realtà REACH non è operativo sui nanomateriali. 

Di conseguenza, essi continuano ad essere commercializzati direttamente o in varie preparazioni e prodotti senza registrazione o monitoraggio, in contraddizione con il principio della regolamentazione: “no data, no marketing”.

Il rapporto individua quattro difetti nei regolamenti ai nanomateriali:

• REACH non definisce  il termine “nanomateriali” e non contiene disposizioni specifiche che li riguardano;

• La maggior parte nanomateriali sfuggiranno fino al 2018  alla procedura di registrazione ai sensi del REACH;

• Il calendario per la fase di registrazione REACH si basa su un approccio per quantità (in tonnellate). Tuttavia, la maggior parte dei nanomateriali sono prodotti in quantità inferiore a una tonnellata all’anno.

• Linee guida per i requisiti di test REACH non tengono conto delle proprietà specifiche dei nanomateriali.

Per quanto riguarda i modi per un migliore controllo dei nanomateriali, David Azoulay propone di non rinegoziare il  regolamento che sarebbe un compito politicamente impossibile, ma di sviluppare una regolamentazione specifica per i  nanomateriali allegata al REACH. 

Si dovrebbe includere in questa regolamentazione  una chiara definizione di nanomateriali, e richiedere che  qualsiasi fabbricante o importatore al di sopra di un peso da definire (D. Azoulay propone  10 kg) presenti un fascicolo di registrazione all’ECHA, l’agenzia europea responsabile l’attuazione di REACH.


fonte ETUI REHS 



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OIRA È UN’APPLICAZIONE WEB GRATUITA E FACILE DA USARE CHE PUÒ AIUTARE LE ORGANIZZAZIONI A MICRO E PICCOLE IMPRESE A VALUTARE I RISCHI 


The Online interactive Risk Assessment (OiRA) project on film 

Oira è un’applicazione web gratuita e facile da usare che può aiutare le organizzazioni a micro e piccole imprese a mettere in atto uno step-by-step processo di valutazione del rischio.
Il video offre una panoramica delle attività di Oira e mostra le prime impressioni dei relativi partner Oira.
EU-OSHA prevede il generatore strumenti gratuitamente ai suoi intermediari (autorità nazionali, parti sociali), interessati a sviluppare i propri strumenti Oira.
Il progetto è stato lanciato nel 2011 durante il XIX Congresso Mondiale sulla sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Nel frattempo il primo strumento per parrucchieri a Cipro è stato pubblicato alla fine del 2011, altri seguiranno presto.

IL PROGETTO OIRA



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13/03/12 – AMIANTO, MALATI OTTO LAVORATORI SU DIECI DELLA SACELIT DI SENIGALLIA


 L’ultimo screening condotto dall’azienda sanitaria regionale delle Marche su 158 ex addetti dello stabilimento, attivo tra il 1948 e il 1984, rivela percentuali altissime di patologie asbesto-correlate, dall’alterazione di pleura e polmone ai danni della funzionalità respiratoria

SENIGALLIA (AN) – Otto lavoratori su dieci affetti da alterazioni della pleura e sei su dieci da alterazioni radiologiche del polmone, dopo essere stati esposti per anni agli effetti dannosi dell’amianto. Sono alcuni dei risultati dell’ultimo screening sanitario sugli ex dipendenti della Sacelit Italcementi di Senigallia, in cui si producevano manufatti in cemento-amianto, condotto dall’Area Vasta 2 dell’azienda sanitaria regionale delle Marche nel periodo 2010-2011, a distanza di cinque anni da quello compiuto nel 2004-2005 insieme alle associazioni sindacali.

In 79 hanno ottenuto la certificazione di malattia professionale. Su un totale di 238 ex lavoratori Sacelit contattati, 158 si sono sottoposti a esami clinici, nel periodo compreso tra l’inizio del 2010 e il 31 ottobre dell’anno scorso, presso l’ambulatorio di Medicina del lavoro dello Spsal (Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro). I risultati, resi noti dal direttore dell’Area vasta, Maurizio Bevilacqua, sono molto preoccupanti: l’81% dei soggetti presenta alterazioni della pleura, il 60% del polmone, mentre il 45% delle persone visitate ha subito danni alla funzionalità respiratoria. Settantanove lavoratori hanno ottenuto un certificato di malattia professionale per il riconoscimento medico-legale di malattie correlate all’asbesto.

>>> segue su >>>



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13/03/12 – OGNI CAMPAGNA DI LABOURSTART È IMPORTANTE. MA A VOLTE, SONO LETTERALMENTE UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE.





Qualche anno fa, ci hanno chiesto di lanciare una campagna online a sostegno di un insegnante iraniano, in carcere, di nome Farzad Kamangar. Migliaia di voi hanno spedito messaggi di protesta in Iran, ma non sono bastati. Il 9 maggio 2010 Kamangar è stato giustiziato. Aveva 32 anni.

Oggi ci viene chiesto ancora una volta di mobilitare decine di migliaia di sindacalisti di tutto il mondo in difesa di un maestro iraniano che è stato condannato a morte. Il suo nome è Abdolreza Ghanbari e il delitto di cui è accusato è “ostilità verso Dio”. Education International, che rappresenta i sindacati degli insegnanti in tutto il mondo, sta chiedendo la sua liberazione.

Ci vuole solo un minuto per mandare il tuo messaggio di protesta – clicca qui per farlo.


Passa parola nel tuo sindacato. Forse questa volta, se siamo in grado di inviare abbastanza messaggi, la nostra voce sarà ascoltata.

In Turchia, ci è stato chiesto da Amnesty International un aiuto nella campagna per garantire ai lavoratori turchi i diritti fondamentali del lavoro. Firmate la loro petizione online qui, ci vuole solo un momento.


Gli iscritti al sindacato turco hanno effettuato il 9 marzo scorso un sit-in presso l’ufficio turco dell’ILO, per cercare di costringere il governo a rispettare gli standard fondamentali dell’ILO e ad emanare nuove leggi del lavoro che rispettino i diritti dei lavoratori. Informazioni sul sit-in – che hanno chiamato “occupyILO” – sono sul loro blog e su Twitter usando l’hashtag #OccupyILO



Grazie mille!

Eric Lee




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13/03/12 – SORVEGLIANZA SU INFORTUNI MORTALI – CGIL REGIONALE PIEMONTE  – SINDACATO


Infortuni mortali. Il 29 febbraio si è svolto un interessante seminario “Sistema di sorveglianza infortuni mortali” promosso dalla Cgil Regionale. Inviamo la documentazione consigliando la visione delle diapositive in Power Point.

segue su fonte sindacalmente.org 



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13/03/12 – SULLA RESPONSABILITÀ SOLIDALE IN MATERIA DI SICUREZZA

Se vi sono più titolari di una posizione di garanzia, in riferimento al rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, ciascuno deve ritenersi per intero destinatario degli obblighi giuridici di impedire un evento infortunistico. Di G. Porreca.

>>> segue su fonte puntosicuro.it 



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12/03/12 – TOSCANA: ACCORDO REGIONE-INAIL PER FORMAZIONE IN SICUREZZA


(ASCA) – FIRENZE, 12 MAR – QUATTROCENTOCINQUANTAMILA EURO PER LA FORMAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE IMPRESE ARTIGIANE.

E’ l’investimento previsto dalla Regione Toscana. Questa mattina un accordo e’ stato siglato dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, dal direttore della sede toscana dell’Inail Bruno Adinolfi e dal rappresentante legale del CPRA (Comitato partitetico regionale per l’artigianato) Ciro Recce.

I corsi copriranno l’intero territorio regionale e punteranno soprattutto ad innalzare il livello di attenzione e di preparazione dei datori di lavoro, in modo tale da avere ricadute positive sull’organizzazione del lavoro e sugli aspetti connessi alla formazione e all’addestramento dei lavoratori. Si puntera’ alla formazione dei lavoratori autonomi e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.


segue su fonte



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13/03/12 – GIANNI SCALTRITI: «LAVORO, SALARI, PRODUTTIVITÀ E CONTRATTAZIONE NELLA METALMECCANICA EMILIANA»


Gianni Scaltriti, Segretario generale FIOM-CGIL Emilia-Romagna, intervistato da Eloisa Betti, analizza come la crisi abbia inciso nelle imprese metalmeccaniche di questa regione e come le politiche nazionali siano diverse da quelle regionali

 

Qual è l’attuale dimensione della crisi nella metalmeccanica emiliana dal punto di vista occupazionale?

È necessario fare una premessa sulla dimensione e la portata della crisi e sulle possibili risposte: siamo di fronte alla crisi di un modello, di un paradigma di sviluppo. Siamo di fronte a un processo che richiede almeno una dimensione europea, come dimensione per intraprendere scelte di carattere strutturale che ridefiniscono nuovi scenari e nuovi livelli. Il mio orizzonte è quello di chi tenta di fare i conti con la situazione di questo Paese, e di questa regione, per tentare di non devastare ulteriormente ciò che è già stato devastato. 

>>> segue su inchiestaonline.it 



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VIDEO Prodotti chimici e sostanze pericolose per la sicurezza, merci pericolose



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12/03/12 – Benchmarking sulla qualità del lavoro in Europa. Una pubblicazione della CES -ETUI 

Data di pubblicazione: 2012

 132 PAGINE 

Dal 2001, la CES e ETUI hanno prodotto Benchmarking L’Europa del lavoro per il Vertice sociale europeo per attirare l’attenzione sullo stato del lavoro in Europa. Questa pubblicazione mira a fornire un vero e proprio esercizio di benchmarking applicato al mondo del lavoro e degli affari sociali radicati nella efficaci diritti lavorativi e sociali. Stabilisce quali sono i progressi – o mancanza di essi – che hanno avuto luogo in aree selezionate di rilevanza per l’Europa sociale e di importanza ai sindacati.

L’edizione di quest’anno del Benchmarking L’Europa del lavoro si concentra su ciò che vediamo come una delle cause principali della grande recessione, ossia la questione delle diseguaglianze che vanno ben oltre la disparità di reddito. Crescenti disuguaglianze portano a sentimenti di ingiustizia e mancanza di coesione sociale sia all’interno che tra i paesi, e al tempo stesso, ad una perdita di potenziale umano nella sua accezione più ampia. A tale riguardo, la presente pubblicazione solleva serie preoccupazioni per quanto riguarda la direzione della corrente dei diritti sociali e del lavoro nell’Unione europea.

Quattro messaggi principali che vorremmo mettere in evidenza sono:

1. Disuguaglianze sociali, nelle loro molteplici forme, stanno peggiorando in quasi tutti i paesi dell’UE, e non solo a causa della successione di crisi finanziarie, economiche e del debito.

2. Tra gli Stati membri dell’UE, l’andamento delle economie più povere per arrivare al passo con quelle più ricche e realizzare una convergenza è stato arrestato e addirittura invertito. 

3. Il discorso europeo che  la crescita dopo la crisi  risolverà il fenomeno temporaneo dell’aumento delle disuguaglianze è fondamentalmente errato. Il legame tra crescita e uguaglianza si è spezzato e  il flusso  non è più in aumento per tutti.

4. I rimedi politici devono concentrarsi in futuro su una ridistribuzione e ‘decentramento’ di ricchezza.

iL FILE DEL EBOOK E’ SCARICABILE >>>  DAL SITO ETUI 



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BELGIO 

Grève à la prison de Forest: les gardiens craignent d’attraper la tuberculose


Les gardiens de la prison de Forest sont partis en grève. La surpopulation carcérale empêcherait l’isolement de détenus atteints de la tuberculose. Les gardiens craignent pour leur santé.



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VIDEO EDILIZIA SICURA 9. I PERICOLI DELL’AMIANTO


Edilizia Sicura 9. I pericoli dell’amianto   Dopo la sentenza di Torino che condanna la dirigenza Eternit, la puntata è dedicata alla situazione attuale degli esposti in passato all’amianto e all’importanza delle norme di sicurezza da applicare nella rimozione dell’amianto stesso. Interviste ad esperti e a persone coinvolte. 




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Riportiamo il file dell’opuscolo elaborato da SUVA , l’Ente assicurativo che svolge funzioni analoghe ad Inail.
L’opuscolo è uno strumento utile in particolare perchè porta esempi di situazioni di lavoro diverse, alcune non stressanti, altre molto pesanti. Semplice e di facile lettura anche per le persone non abituate ad affrontare questi temi 


STRESSATO? ALLORA ABBIAMO QUALCOSA PER LEI!



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Articolo 14 del DL5/2012. Una buona notizia, il governo fa un passo indietro, ma non possiamo essere “tranquilli”


Articolo 14 del DL5/2012. Una buona notizia, il governo fa un passo indietro, ma non possiamo essere “tranquilli” 

Una buona notizia. Un emendamento al decreto semplificazioni approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive cambia la prima impostazione dell’art. 14, che avrebbe limitato i controlli. Pdl e Terzo polo hanno votato no, la Lega si è astenuta…

Un passo indietro, per il momento un arretramento forse tattico, ma non bisogna abbassare la guardia: l’ideologia che i controlli pubblici siano un elemento di freno alla “crescita” è ancora fortissima sia nella compagine ministeriale sia nelle associazioni datoriali. Solo lo stile insipiente e sguaiato della scrittura dell’art.14 ha messo in difficoltà le forze tardo liberiste che hanno chiaramente dimostrato che  vogliono spazzare via lo strumento dei controlli pubblici in materia di salute e sicurezza nel lavoro e per l’ambiente.

 Si deve discutere seriamente come migliorare la qualità, la quantità , la frequenza e la distribuzione dei controlli pubblici. Questi sono i temi che gli addetti ai lavori debbono affrontare. Il movimento di contestazione di queste ore ha impedito un colpo di mano per fortuna  maldestro e male progettato. 

Occorre elaborare da parte degli operatori della prevenzione una proposta di affinamento e di miglioramento qualitativo dello strumento dei controlli che sia all’altezza di questa fase complessa di trasformazioni dei modelli di valutazione e  gestione dei rischi adottati dalle imprese.
 Abbiamo già detto  da tempo che i controlli dovranno trasformarsi da  semplici verifiche di conformità alle norme a forme  di audit sulla effettiva efficacia dei modelli organizzativi adottati dalle aziende per la gestione e il governo preventivo dei rischi.

Un percorso difficile che richiede una rivoluzione copernicana nei modi e nelle tecniche della vigilanza che dovrà essere in grado di confrontarsi alla pari sul piano tecnico e scientifico  con staff e consulenti aziendali rispetto ai modelli gestionali adottati e alla effettiva gestione del rischio.

 Nessuno può dormire sugli allori, occorre immaginare e promuovere nuove metodologie di analisi organizzativa dell’impresa nella valutazione e gestione dei rischi al fine di misurarne l’efficacia e sanzionare le negligenze e le imperizie quando vengano rilevate. Questo è il punto d’arrivo di un percorso tutto da costruire per una “innovazione” dei controlli pubblici in materia di salute e sicurezza nel lavoro e per la sicurezza ambientale: il governo “tecnico” Monti non ha lo spessore culturale e politico e il tempo per affrontare una vera riforma di questa portata… la scorciatoia e  il pasticcio  confezionati con l’art.14 ne sono la riprova. L’impreparazione e la mancanza di un progetto chiaro in materia riguarda anche le forze progressiste e il sindacato.

La vasta comunità tecnico scientifica che opera nel campo della prevenzione può, a mio parere dovrebbe, sviluppare un’autoriflessione seria sui modelli organizzativi e sulle metodologie che stanno alla base del proprio operare quotidiano e interrogarsi sulle possibilità di sviluppo e miglioramento del proprio modo di lavorare. Questa iniziativa di autoriflessione sul proprio lavoro che gli ispettori dei vari Enti dovrebbero mettere in cantiere è tanto più necessaria in questa fase di crisi in quanto vi è un tentativo palese da parte dei tardo liberisti di delegittimare anche professionalmente gli operatori del servizio pubblico presentadoli non come una risorsa ma  come un impedimento alla libera attività dell’impresa. 

Non vi è molto tempo per riprendere l’iniziativa in mano e sviluppare un percorso positivo teso a rigenerare autostima professionale degli operatori che svolgono le funzioni di vigilanza con un incremento delle competenze e con una corretta definizione del ruolo professionale tecnico e scientifico che non deve di essere di qualità inferiore rispetto ai professionisti che operano per e nelle aziende.

La stella polare, il punto di riferimento che dobbiamo avere ben chiaro è rappresentato dal fatto che per tutelare bene i lavoratori e le lavoratrici si richiede che il sistema dei controlli pubblici non venga messo in un angolo e/o silenziosamente smantellato in nome del fatto che sarebbe un intralcio per la crescita del paese.

Al contempo occorre che vi sia un investimento strategico in formazione e ricerca del personale addetto alle funzioni di vigilanza  per innovare procedure e metodologie d’intervento che siano all’altezza della complessità organizzativa dei sistemi d’impresa attuali. 

Questi sono a mio parere i compiti che attendono coloro che a diverso titolo si occupano della governance delle relazioni tra stato e sistema delle imprese con l’obiettivo della qualificazione della struttura produttiva e al contempo della tutela dei beni comuni tra i quali c’è il patrimonio di salute degli umani che lavorano e dell’ambiente.

Gino Rubini, editor di http://www.diario-prevenzione.it


 07/03/2012

newsletter diario prevenzione 2 marzo 2012 – vol.n°40


newsletter diario prevenzione
www.diario-prevenzione.it

2 marzo  2012 – vol.n°40

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

ARTICOLO 14 DEL DL 5/2012 . C’E’ SCRITTO “SEMPLIFICAZIONE”  SI LEGGE “DEREGULATION”

C’è da parte del governo Monti  un lavorio silenzioso e sottotraccia per inertizzare le norme e le strutture dello stato preposte ai controlli in materia di salute e sicurezza nel lavoro e più in generale a tutela dei lavoratori.

L’attacco al sistema di prevenzione teso a cancellare il ruolo di controllo degli Organi di vigilanza della Pubblica Ammnistrazione è venuto alla luce, in ragione della scrittura insipiente e maldestra degli estensori,   nell’articolato del Decreto Legge n. 5/2012  in fattispecie all’art.14.

“Soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”.

Se il decreto sarà confermato in questa forma il governo potrà emanare un regolamento secondo il quale basterà avere una “certificazione di qualità” per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione in materia di sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare e ambientale.

Nell’art.14 del DL 5/2012 si registrano tre passaggi critici :

· Il comma 4, sulla “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc.

· La lettera d) del comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”.

· la lettera f) del comma 4 dell’articolo 14 citato che così recita: “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate.”

Insomma, d’ora in poi all’azienda “XY” basterebbe esibire un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14000 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria.

In questo caso il Governo Monti non può neppure  giustificarsi dicendo che questo Decreto glie lo ha chiesto ” l’Europa”.

Abbiamo svolto una rapida ricerca per comprendere se questo percorso di “semplificazione” è assimilabile a situazioni normative già in atto nei principali paesi europei. Abbiamo interpellato tra ieri e oggi  ricercatori di Istituti come ETUI-REHS della CES ed altri che ci hanno confermato che in nessun paese europeo esiste una “delega” in bianco  dei controlli dello stato alle società che certificano la conformità alle norme tecniche  ISO.

Queste certificazioni volontarie in nessun paese europeo vengono considerate sostitutive del rispetto delle norme e dei controlli degli Enti pubblici preposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.

Gli Ispettori del Lavoro e/o degli Organi statuali di vigilanza nella programmazione dei controlli possono tenere conto, in autonomia, se lo vogliono, di scegliere  tra le priorità da controllarre  le aziende che non hanno determinate certificazioni. Non vi è nessun impedimento regolamentare che impedisca ad un ispettore francese o tedesco di controllare un’azienda che dispone dell’intera gamma di certificazioni  UNI-ISO 9001, BS OSHA 18000, ecc.

Il modello di rating privatizzato dei controlli esisteva solo in alcuni stati USA ma è in via di dismissione perchè disastroso nei risultati e contro le norme OIL. OSHA, l’Agenzia USA in ogni caso ha il diritto di accesso e di sanzione verso tutte le imprese.

D’altra parte occorre non mitizzare le “certificazioni di conformità” svolte da società a loro volte certificate ISO. La stessa ISO non assume responsabilità rispetto all’operato dei “certificatori di conformità”, soggetti privati che operano in regime di mercato. (1)

La salute e la sicurezza dei cittadini  lavoratori sono un bene tutelato dalla Costituzione che obbliga lo Stato a svolgere la funzione di controllo, intervento e sanzione rispetto alle imprese che per negligenza imperizia e/o imprudenza non hanno una corretta gestione dei rischi. In nessun paese europeo, a prescindere dall’orientamento politico dei governi in carica vi è stata o vi è la rinucia alla funzione dei controlli,  a prescindere dalle certificazioni possedute dalle aziende.

Il governo Monti ispirato da un’ideologia tardo liberista rischia di distruggere un sistema complesso di strutture della Pubblica Amministrazione che negli anni hanno acquisito competenze e capacità d’intervento e che  hanno portato ad un miglioramento diffuso  della gestione della sicurezza in molte regioni italiane, dall’Emilia Romagna alla Lombardia al Piemonte alla Toscana.

Certo, le modalità dei controlli pubblici dovranno adeguarsi alle nuove realtà produttive e trasformarsi in forme di audit in grado di valutare l’efficacia effettiva dei SGSSL o dei MOG e valutare la stessa  qualità dei consulenti venditori di certificazioni.

Questo è il percorso per dare forza e significato al ruolo dei controlli pubblici , ma questo sarà possibile se le strutture pubbliche saranno tenute in vita per agevolare una ripresa economica in qualità.

Pertanto l’articolo 14  del DL 5/2012  deve essere cancellato o  radicalmente riformulato.

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

(1) Discover ISO  The ISO brand

http://www.iso.org/iso/about/discover-iso_the-iso-brand.htm?=

(2) Segnaliamo l’iniziativa di AITEP e Ambiente Lavoro che hanno predisposto una petizione on line.
http://www.amblav.it/CIIP-Appello.asp

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO &
DEMOCRAZIA

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01/03/12  – Cgil Cisl Uil  :  “No a semplificazioni improprie che diminuiscono tutele su salute e sicurezza”.

E’ quanto affermano in una nota congiunta i segretari confederali di CGIL, CISL e UIL, Vincenzo Scudiere, Fulvio Giacomassi e Paolo Carcassi, in merito a norme contenute nel dl semplificazioni.

I tre dirigenti sindacali sottolineano infatti che l’articolo 14 del decreto contiene disposizioni che “possano determinare un abbassamento delle tutele per tutti coloro che, a diverso titolo e ruolo, operano nelle realtà lavorative e favorire forme di presunzione di conformità per le aziende basate su scelte di natura volontaria, a carattere oneroso e privatistico”.

I sindacati, inoltre, “non condividono in maniera ferma che si pensi di procedere all’emanazione di regolamenti senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e ritengono quanto mai inopportuno il concetto di collaborazione ‘amichevole’ tra controllati e controllori, in ambito prevenzionale, che risulterebbe incompatibile con l’azione di vigilanza, prevista dalle disposizioni normative”, concludono.

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18546

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01/03/12 – ALZO DI TIRO IN FIAT – Marchionne, Camusso, Carniti – sindacato & società

Sergio Marchionne dopo la chilometrica intervista al Corriere della Sera prosegue ed alza il tiro. Ora il suo manifesto per la concorrenza globale prevede, dopo il massimo utilizzo degli impianti e le saturazioni individuali con meno pause, uno stato sociale, un welfare minimo.

L’ad del Lingotto: “Per restare competitivi nel mondo lo stato sociale continentale va ripensato e ridimensionato”. Così sposta l’attenzione sul futuro degli stabilimenti Fiat in Italia per i quali si registra per un verso la caduta d’investimenti e carenza di modelli, per l’altro una rarefazione delle norme e delle prassi democratiche consolidate in anni di lotte sindacali.

Aspetti sottolineati da Susanna Camusso e da Pierre Carniti nelle interviste del 28 febbraio rilasciate a L’Unità prendendo spunto dalla decisione del Lingotto di far rimuovere le bacheche alla Magneti Marelli dove per un’antica prassi i lavoratori affiggevano copia de L’Unità. Susanna Camusso tra l’altro si chiede: “Che fine hanno fatto i famosi 20 mld di investimenti in Italia?”. Pierre Carniti denuncia: “Marchionne si sente al di sopra della legge”.

segue su

http://www.sindacalmente.org/content/alzo-di-tiro-fiat-marchionne-camusso-carniti-sindacato-societ%C3%A0

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01/03/12 – Fukushima: un an après, les conséquences environnementales et sanitaires

Les épinards, les légumes les plus contaminés

Alors que la presse britannique révèle que des agriculteurs de la préfecture de Fukushima outrepassent le veto des autorités nippones pour aller nourrir leur bétail, l’Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire (IRSN) a présenté le 28 février les conséquences, sur l’environnement et les populations, de la catastrophe dont on commémorera dans une dizaine de jours le premier anniversaire.

segue su fonte JDE

http://www.journaldelenvironnement.net/article/fukushima-un-an-apres-les-consequences-environnementales-et-sanitaires,27796

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Rivista di psicologia applicata all’emergenza, alla sicurezza e all’ambiente


Sommario:
– Editoriale pag. 1
– Per non avere una BANANA nel nostro futuro pag. 2
– La storia racconta pag. 4
– Il rischio psicosociale per eccellenza in Italia pag. 5
– “Stay alive”: quando i giovani parlano ai giovani sui rischi alcol-correlati pag. 9
– Il benessere negli anziani: si deve parlarne? pag. 11

Per ricevere la Rivista gratuitamente  clicca qui

http://www.studiozuliani.net/rivista/

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Lavoro, semplificazioni: Marcelli (Fiom) “modifiche normative, rendono inefficace Testo Unico su Sicurezza”

Lavoro. Marcelli (Fiom): “Inaccettabili le modifiche normative, previste dal decreto sulla semplificazione, che rischiano di rendere inefficace il Testo Unico in materia di sicurezza”

Maurizio Marcelli – coordinatore nazionale dell’Ufficio Salute, ambiente, sicurezza della Fiom-Cgil – ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Il Governo Monti sta tentando un colpo di mano contro l’applicazione effettiva delle norme per la sicurezza sul lavoro. Nel decreto sulla semplificazione – all’articolo 14, comma 6 – vengono soppressi o ridotti i controlli dei Servizi di prevenzione e protezione delle Asl sull’applicazione delle norme in materia di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori qualora le imprese dichiarino di essere in possesso della certificazione Uni Iso 9001 sulla qualità, o di qualsiasi altra certificazione emessa da un apposito ente.”

“La definizione di queste nuove procedure, che dovranno essere applicate dalle Regioni e dalle Asl, saranno subordinate a delle linee guida che, entro sei mesi, saranno definite da vari Ministeri in accordo con le Associazioni delle imprese.”

segue su

http://www.fiom.cgil.it/stampa/2012/c_12_02_29-2.htm

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01/03/12 – Équipements pour le travail en hauteur

Équipements temporaires de protection collective et autres équipements

L’échafaudage, protection collective pour le travail en hauteur

Une installation permanente sécurisée n’est pas toujours disponible pour effectuer un travail en hauteur. Une surface accessible peut être alors sécurisée. Si une telle surface n’existe pas, il est possible de recourir à des équipements de travail adaptés, mécanisés ou non. Ces derniers (plates-formes individuelles, échafaudages, plates-formes élévatrices…) permettront de s’élever au niveau souhaité et d’y travailler dans des conditions sûres et ergonomiques.

fonte INRS

http://www.inrs.fr/accueil/situations-travail/hauteur/equipements.html

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01/03/12 – Incidenti lavoro, operaio muore schiacciato da nastro

Giovanni Castelletti, 58 anni, è deceduto oggi rimanendo schiacciato tra la macchina che solleva le bottiglie ed un nastro trasportatore in una cantina veronese. L’incidente è avvenuto all’interno della Cantina sociale Veronese del Garda, a Castelnuovo (Verona).

fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2012/02/28/84149/incidenti-lavoro-operaio-muore-schiacciato-da-nastro

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01/03/12 – “SEMPLIFICAZIONI” PER LE AZIENDE CON LO SMANTELLAMENTO DEI CONTROLLI PER LA SALUTE

Nonostante l’anno scorso ci sia stato un aumento delle morti per infortuni sui luoghi di lavoro e che il problema della salute dei lavoratori sia ancora drammatico, si vogliono smantellare i controlli nelle aziende con una semplice “certificazione di qualità”.
Nel decreto legge 5/2012 (cosiddetto “di semplificazione”) nell’articolo 14, si legge: “Soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”.

Se il decreto sarà confermato in questa forma il governo potrà emanare un regolamento secondo il quale basterà avere una “certificazione di qualità” per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione in materia di sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare.

Solo persone prive delle conoscenze di base su questi temi possono introdurre norme come queste (e meno male è un governo di professori…). Incompetenza o nuovo progetto di attacco a diritti fondamentali? Se passasse questa norma c’è da immaginarsi la corsa all’”acquisto” di queste certificazioni che si scatenerebbe…

Il sostegno alle imprese non si fa certo così; il sistema delle microimprese ha, sì, necessità di un impegno in termini informazione e assistenza, e provvedimenti per la crescita (sostenibile) e per la messa in rete delle aziende.

Ma i livelli di vigilanza sul rispetto delle norme a difesa della salute non si toccano, devono essere diffusi e di qualità per TUTTE le aziende. Non accettiamo di stracciare i valori primari della salute e della dignità della persona.

Questo è senz’altro un modo surrettizio per manomettere l’art 41 della Costituzione.

Nel decreto ci sono inoltre altri passaggi critici: – il comma 4, sulla “concertazione” dei regolamenti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc. – a lettera d) dello stesso comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”.

Chiediamo a tutti (a partire dai parlamentari di sinistra ed a tutti quelli “di buon senso..”), di fermare e cambiare questo provvedimento sbagliato e dannoso.

Alessandro Muller, Tecnico della Prevenzione ASL Firenze
Mauro Valiani, Dipartimento della Prevenzione ASL Empoli

29/02/12

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3139&Itemid=2

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Frecciargento, tragedia sfiorata  la porta vola giù dal treno

L’incidente a Chiusi mentre il convoglio viaggiava a 250 chilometri orari. Sindacati: colpa dei tagli

di MARIO NERI

Frecciargento, tragedia sfiorata la porta vola giù dal trenoUna foto dell’Etr485

Il treno lanciato a quasi 250 chilometri orari, il contraccolpo all’ingresso in galleria, un frastuono di lamiere e una porta che si apre e poi si sgancia dall’ottava carrozza schiantandosi sulla fiancata di quella in coda e che infine vola sui binari. “Solo per miracolo”, dice un ispettore della Polfer, “non c’è morto nessuno, non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera”. È successo lunedì sera a un Frecciargento, un Etr485, sulla direttissima dell’alta velocità al chilometro 144 in prossimità di Chiusi, in provincia di Siena. Una tragedia sfiorata. Solo per caso in quel momento nessuno era vicino all’uscita.

segue su

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3138&Itemid=2

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CGIL EMILIA-ROMAGNA   FP FUNZIONE PUBBLICA CGIL EMILIA – ROMAGNA

CONTROLLI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.”SEMPLIFICAZIONE” O DEREGULATION ?

Cgil Emilia-Romagna e Funzione Pubblica Cgil esprimono grave preoccupazione per il futuro della vigilanza e delle ispezioni in materia di salute e sicurezza del lavoro e ambiente.

>>> segue su

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3137&Itemid=2

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25/02/12 – Fiumicino, le carcasse di amianto

Nell’aeroporto romano sono stati abbandonati in un angolo nove velivoli della vecchia Alitalia già in parte smembrati ma pieni di materiali cancerogeni. Non si sa neppure quando saranno dismessi e in quali condizioni avverrà la bonifica.
>>> segue espressonline.it

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/fiumicino-le-carcasse-di-amianto/2174588

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28/02/12 – Medicina e sicurezza sul lavoro ieri e oggi


Dal sito Snop della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione segnaliamo  le due note del professore Ivan Oddone, scomparso lo scorso anno, “Libello” (pdf 1,6 Mb) e “Rischi da amianto” (pdf 2,3 Mb) e la relazione di Franco Carnevale “La medicina del lavoro: ieri e oggi” (pdf 2,9 Mb), presentata ad Arezzo il 18-19 febbraio 2011.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3136&Itemid=2

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esperienze

Ho 53 anni e sono stato licenziato…

Una storia, individuale ma esemplare, di un lavoratore come tanti, alle prese con “nuovi capi”, incentivi alla produzione, tutele mancate e una sopresa finale

Con particolare soddisfazione alla fine di questo mese di gennaio si è conclusa la mia breve carriera (un anno esatto) di lavoratore dipendente. La soddisfazione è stata reciproca. Per l’azienda che si è liberata di un lavoratore indisciplinato e per me che ho ricevuto una lauta buonuscita. Effettivamente non credo di essere portato per le rigidità e la disciplina che vengono richieste dalle grandi organizzazioni ai lavoratori dipendenti. L’esperienza è stata comunque interessante e per certi versi anche un po’ emblematica. Non mi è stato risparmiato nulla. Vediamola per tappe

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3135&Itemid=2

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25/02/12 – FERRARA. POLO CHIMICO: AL VIA UNO STUDIO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELL’AREA

Ventidue firme per dare avvio a uno studio che entro diciotto mesi produrrà un’analisi complessiva dei fattori di rischio presenti nel Polo chimico di Ferrara e dei loro possibili impatti sul territorio circostante. Ad apporle, sul protocollo d’intesa presentato stamani nella residenza municipale, sono stati i rappresentanti di quindici aziende appartenenti all’area industriale cittadina e quelli delle istituzioni promotrici: Regione Emilia Romagna, Protezione Civile Regionale, Comune e Provincia di Ferrara, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Arpa Emilia Romagna.

Intento dello Studio di Sicurezza Integrato d’Area (SSIA) è quello di proseguire le azioni di riqualificazione del Polo chimico ferrarese avviate con l’accordo di programma del 2001, raccogliendo ed esaminando tutte le informazioni sulle possibili fonti di rischio presenti nell’area, in funzione di una loro prevenzione e gestione. “Questo protocollo – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco Tiziano Tagliani – ci permette di compiere nuovi passi in avanti sul fronte dei nostri impegni per la sostenibilità ambientale ed economica del polo chimico, garantendo un’ulteriore qualificazione del sito che, oltre a renderlo più appetibile per l’insediamento di altre aziende, ne migliorerà la capacità di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini”.

“E’ con grande soddisfazione – ha rimarcato il direttore della Protezione Civile regionale Demetrio Egidi – che grazie alla costituzione di una squadra forte di soggetti del territorio, potremo riproporre a Ferrara il lavoro pionieristico da noi sperimentato nel polo di Ravenna alla fine degli anni ’80, rendendolo oggi uno tra gli insediamenti più sicuri. La procedura organizzativa che adotteremo affiderà alle aziende un ruolo da protagoniste, sfruttando il loro insostituibile patrimonio conoscitivo per ricavare le conoscenze necessarie alla prevenzione dei rischi, con il supporto delle competenze delle istituzioni pubbliche”.
“Questo accordo – ha aggiunto Claudio Mingozzi di Basell – si inserisce nella logica del miglioramento continuo da sempre adottata dalle aziende del polo ferrarese, le quali metteranno a disposizione proprio personale per lo svolgimento di un lavoro che si presenta complesso e difficile e che prenderà in considerazione anche il versante dei trasporti diretti verso l’area”.

>>> segue su fonte comune.ferrara.it

http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=15142

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25/02/12 – SCARICA L’E-BOOK PER LA SICUREZZA DEI CICLISTI

Il Comune di Milano presenta il manuale pensato per proteggere l’incolumità di chi pedala. Wired.it te lo “consegna”. E l’assessore Maran ci racconta i passi verso una mobilità sicura

Due decessi nel giro di pochi mesi, strade e piste pericolose e un’amministrazione comunale che prende il toro per le corna: Milano si guarda allo specchio e prova a sorridere alle due ruote. Questa sera a Palazzo Marino è stato presentato l’e-book Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta, manuale realizzato in collaborazione con la onlus Fiab Ciclobby e scaricabile direttamente da Wired.it.

E-BOOK SICUREZZA CICLISTI  DA WIRED.IT

http://www.wired.it/uploads/attachments/201208/0602_E-book%20Sicurezza%20bici.pdf

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25/02/12 – Sicurezza sul lavoro non vedenti, realizzata una guida in Braille

Guida sicurezza sul lavoro in Braille. Presentata nella Giornata Braille 2012.

MILANO – È stata dedicata alla sicurezza sul lavoro la quinta “Giornata nazionale del Braille”, che si è celebrata lo scorso 21 febbraio a Milano presso l’Istituto dei ciechi con un convegno e la presentazione della “uida in Braille sulla salute e la sicurezza sul lavoro”.

>>> segue su fonte quotidianosicurezza.it

http://www.quotidianosicurezza.it/formazione/progetti-formazione/sicurezza-sul-lavoro-non-vedenti-realizzata-una-guida-in-braille.htm

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il sito della
settimana

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LA RIVISTA INCHIESTA E’ ONLINE

http://www.inchiestaonline.it/

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DOSSIER

DOSSIER SU SGSSL E MOG – ATTI DI CONVEGNI
E DOCUMENTI

DOCUMENTI, RELAZIONI E INTERVISTE RELATIVE ALLE
GIORNATE DI STUDIO E DI AGGIORNAMENTO
IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA
PROMOSSE DALLA  CGIL EMILIA ROMAGNA

il Dossier

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2963&Itemid=2

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FORUM APERTI

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Domande e risposte su problemi della gestione salute e sicurezza lavoro

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ecosended at 00:31 02/03/2012

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Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it


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