Newsletter diario prevenzione 12 marzo 2015 – vol.n° 103


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12 marzo 2015 – vol.n° 103

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente
della salute e della sicurezza nel lavoro e sulla responsabilità sociale d’impresa

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RAVENNA 13 MARZO 1987. UNA TRAGEDIA SUL LAVORO DI IERI CHE CI PARLA DEL MONDO DI OGGI

Porto di Ravenna, cantiere navale MecNavi, 13 marzo 1987, alcuni operai stanno ripulendo le stive della motonave Elisabetta Montanari, una gasiera adibita al trasporto GPL, altri operai tagliano e saldano lamiere con la canna ossidrica, una scintilla provoca un incendio.Le fiamme si propagano e tredici uomini che stanno ripulendo le stive muoiono asfissiati dai gas di combustione.

Tredici uomini muoiono come topi nelle stive più profonde.

Ci fu un sommovimento di sentimenti di rabbia  e d’indignazione popolare nei giorni che seguirono la tragedia . La parola d’ordine scritta e gridata  che venne portata in corteo da giovani generosi di Ravenna era  :” MAI PIU’ ”

Lo choc era enorme. Le autorità e molti cittadini mostrarono sorpresa: non era possibile che in un territorio evoluto e civile come quello di Ravenna  vi potessero essere condizioni di lavoro così precarie, in nero e prive delle più elementari tutele di sicurezza … Come era potuto succedere tutto questo senza che vi fossero state avvisaglie e interventi preventivi ?

Il mercato sotterraneo del lavoro in nero che si svolgeva in qualche bar nei dintorni del porto pareva essere sconosciuto ai più. Anche a coloro che dovevano esserne a conoscenza per le responsabilità istituzionali e/o associative che ricoprivano.

L’interpretazione che venne data dalle autorità locali  sui determinanti  di questa tragedia: la Mecnavi era un’azienda che operava al di fuori legge (vero), un residuo di una concezione imprenditoriale retriva e del passato, un’anomalia da eliminare dal tessuto produttivo sano ed evoluto del territorio.

Quell’interpretazione tesa ad isolare il caso Mecnavi come estraneo al tessuto produttivo ravennate era purtroppo errata e consolatoria. Le modalità d’uso del lavoro irregolare, in nero e malpagato, il risparmio sulle procedure di organizzazione del lavoro bypassando la gestione della sicurezza non erano un residuo del passato ma in qualche misura anticipavano la visione postmoderna tesa a svincolare l’impresa dalla responsabilità rispetto al diritto dei lavoratori di lavorare in sicurezza e con salari dignitosi.

Il comportamento criminoso della Mecnavi fu letto solo dal punto di vista del codice penale ma non dal punto di visto della sua “potenzialità negativa” come modello precursore,  ancora rozzo e primitivo,   di deresponsabilizzazione sociale e civile dell’impresa rispetto ai diritti fondamentali dei lavoratori.

La subcultura imprenditoriale che ancora ricerca il vantaggio competitivo nel lavoro illegale e insicuro e malpagato non è stata certo  sconfitta. Dal tempo del “modello Mecnavi” si è evoluta, si è trasformata e ora opera “border line” con maggiore  abilità utilizzando  le porosità che le attuali norme del mercato del lavoro consentono.

La legislazione sulla gestione della sicurezza è assai migliorata rispetto agli anni ’80 ma vi è un punto fodamentale sul quale occorre fare luce: senza la partecipazione attiva dei lavoratori è assai difficile una gestione efficace della sicurezza. La partecipazione attiva da parte dei lavoratori purtroppo in quest’epoca è in diversa misura paralizzata dalla paura di perdere il lavoro e da una legislazione che può fornire strumenti impropri al datore di lavoro per mettere a tacere chi richiede maggiore sicurezza: la minaccia di demansionamento e/o di licenziamento per “ragioni economiche” possono diventare armi formidabili per silenziare i lavoratori e anche i loro rappresentanti…

L’agibilità dei lavoratori per partecipare tramite  loro rappresentanze alla gestione  gli aspetti della sicurezza è ora, nei fatti,  affidata al senso etico e di responsabilità sociale dell’impresa …. E’ sufficiente ? Questa è la domanda legittima e non retorica cui è necessario rispondere anche nella celebrazione di domani.

Rammentiamo e segnaliamo l’evento di domani 13 marzo a Ravenna per commemorare i lavoratori caduti e segnaliamo altresì “IL COSTO DELLA VITA. Storia di una tragedia operaia ” di Angelo Ferracuti 1), uno dei lavori migliori per capire quello che successe a Ravenna il 13 marzo 1987 e dopo . Gino Rubini

1) Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia
Autore    Ferracuti Angelo

http://www.ibs.it/code/9788806211059/ferracuti-angelo/costo-della-vita-storia.html

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NOTIZIE AMBIENTE
SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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Le iniziative programmate il 13 marzo 2015 a Ravenna  in occasione dell’anniversario della tragedia della Mecnavi con invito alla partecipazione.

Programma Iniziative

http://www.diario-prevenzione.it/interim/13%20marzo%202015.pdf

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Canada . Nuovo programma di e-learning ora disponibile:  ergonomia per gli impiegati

Un programma di Office ergonomia e-learning basata sull’evidenza è ora disponibile. Sviluppato dall’Istituto per il Lavoro e la salute (IWH), in collaborazione con i servizi pubblici Health & Safety Association (PSHSA), eOfficeErgo aiuterà impiegati a comprendere i rischi connessi al lavoro al computer, utilizzare strategie di ergonomia per impostare le loro postazioni di lavoro e adottare sani informatica abitudini.

IL PROGRAMMA

http://www.iwh.on.ca/eOfficeErgo

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Ministero del Lavoro

Dispositivi di ancoraggio per la protezione contro le cadute dall’alto – Chiarimenti


Chiarimenti riguardanti l’utilizzo, durante l’esecuzione dei lavori in quota, dei dispositivi d’ancoraggio a cui vengono collegati i sottosistemi per la protezione contro le cadute dall’alto, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delle infrastrutture e trasporti.

http://www.lavoro.gov.it/SicurezzaLavoro/MS/Normativa/Documents/DISPOSITIVI%20DI%20ANCORAGGIO%20PER%20LA%20PROTEZIONE%20CONTRO%20LE%20CADUTE%20DALL%C2%B4ALTO%20-%20CHIARIMENTI%20.pdf

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Italian nurses are strangers’ favourite victims

by Roberta Lunghini – 2015.02.27

In Italy, nurses are increasingly at risk of aggression and violence from outsiders. On a total of about 4,000 total injuries compensated in 2013 by the Italian Workers’ Compensation Authority for this particular type of event, in fact, about 1,200 (nearly 1/3 of the total) occurred in Healthcare and of these as many as 71% (851 cases) involved the female component. The executioners, in general, are the patients (the majority with psychiatric problems) and their relatives. This was revealed in the book ‘Prendersi cura di chi ci cura – La sicurezza e la tutela sul lavoro delle donne che operano nel campo dell’assistenza sanitaria’ (‘Taking care of those we take care of us – Work safety and protection of women working in the field of health care’) realized by the National Association of Maimed Workers, and Invalids of Labour (‘Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro’ – ANMIL) and just presented in Roma, at Palazzo Madama. Which also shows that nursing staff, particularly women, is the most affected by injuries among all the professionals working in health and social care sector. Every year, in fact, they suffer more than 10,000 injuries: 32% of the total. In practice, 1/3 of injured health workers is composed of nurses. >>>

segue su fonte WEST-INFO.EU

http://www.west-info.eu/italian-nurses-are-strangers-favourite-victims/

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Femmes, santé et travail : en quête de visibilité

La conférence “Femmes, santé et travail”, organisée par l’ETUI du 4 au 6 mars à Bruxelles, a montré combien restait cahoteux le chemin vers l’égalité des droits entre les hommes et les femmes sur le lieu de travail. L’invisibilité des risques spécifiques pour la santé des femmes liés aux modes d’organisation du travail constitue un obstacle majeur sur cette route. La permanence de la ségrégation sexuelle du travail et des stéréotypes sexistes renforce le statu quo.

Colette Fagan a présenté les principaux résultats de l’enquête européenne sur les conditions de travail, menée tous les cinq ans par la Fondation européenne pour l’amélioration des conditions de vie et de travail. La sociologue de l’université de Manchester a montré la persistance du phénomène de ségrégation professionnelle en fonction du genre. En 2010, 69 % des postes de direction restaient occupés par des hommes, alors que 67 % des salariés des secteurs de la vente et des services étaient des femmes.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4590&Itemid=2

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Occupational health management in the insurance sector Mar 10, 2015

The Employer’s Association of insurance companies in Germany has published a report on health management. The report is based on survey results showing how employee well-being is supported in the German insurance sector. On top of that it includes examples from a large number of insurance companies. Several best practice cases show that health management is about much more than supporting employees in a healthy life-style.

Find the Report

http://www.agv-vers.de/projects/healthcare-management.html?L=1

fonte euosha.eu

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MISURARE LA FATICA NEL LAVORO, INTERVISTA A ROBERTO BENNATI ESPERTO DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, COLLABORATORE FIOM CGIL EMILIA ROMAGNA

A Roberto Bennati, esperto di organizzazione del lavoro che collabora da anni con la FIOM CGIL EMILIA ROMAGNA, abbiamo chiesto di fare il punto sulla trasformazione  delle condizioni di lavoro nel corso degli ultimi anni e sugli scenari attesi dopo l’approvazione del Jobs Act.

Le domande che gli abbiamo posto:

– In questa fase stanno cambiando anche gli strumenti di misura della prestazione lavorativa fisica e congnitiva sia del singolo lavoratore sia del lavoro di gruppo ?

– Scientificità o arbitrio nella definizione dei nuovi standard ISO in materia di metrica e odl ?

– Quali sono gli strumenti a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici per essere a conoscenza regolare la propria prestazione lavorativa ? Quale contrattazione possibile dopo il Jobs Act ?

– Cosa potrebbe e/o dovrebbe fare il sindacato per dotarsi e dotare i lavoratori di una strumentazione efficace per la contrattazione della metrica , degli orari dei turni, dei carichi di lavoro… ?

– Esperienze e considerazioni su percorsi possibili per contrattare condizioni di lavoro dignitose in quest’epoca storica

L’INTERVISTA AUDIO (durata 61 minuti )

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4579&Itemid=127

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AMIANTO ALLA CENTRALE DI TURBIGO, EX MANAGER ASSOLTI “PER NON AVER COMMESSO IL FATTO”

mercoledì 11 marzo 2015
Erano sotto processo per omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della violazione delle normative sulla sicurezza, per la morte di otto operai deceduti tra il 2004 e il 2012 a causa del mesotelioma pleurico. L’impianto accusatorio non ha però convinto i giudici della quinta sezione penale di Milano

MILANO – Il tribunale di Milano lo scorso 28 febbraio ha assolto “per non aver commesso il fatto” gli ex dirigenti Enel ed ex responsabili della storica centrale termoelettrica di Turbigo, alle porte del capoluogo lombardo, imputati per la morte di otto operai dello stabilimento, deceduti tra il 2004 e il 2012 a causa del mesotelioma pleurico, la forma tumorale più diffusa per chi ha respirato fibre di amianto.
La procura chiedeva condanne fino a otto anni e mezzo. Non ha retto, quindi, l’impianto accusatorio del pm Maurizio Ascione, che nel corso della sua requisitoria aveva accusato gli imputati di non aver fornito ai lavoratori alcuna forma di protezione dall’amianto per una scelta consapevole di “politica aziendale”. Da qui la richiesta di condannare i sei ex manager a pene comprese tra i due e gli otto anni e mezzo di carcere per il reato di omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della violazione delle normative sulla sicurezza.

fonte sicurezzaonline

http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2015/infcro201503/infcro20150309.htm

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Site Web sur la prévention de la violence interpersonnelle au travail  Recherche  IRSST  (Canada )

« Les effets de la violence au travail se font sentir sur la santé des travailleurs et des organisations : perte de productivité, absentéisme,
dégradation du climat de travail, etc. Pour prévenir cette violence, les employeurs, les travailleurs et leurs représentants doivent mettre en commun leurs efforts de prévention afin de réussir une démarche participative. »

Celle qui parle, c’est Nathalie Jauvin, chercheure de l’équipe de recherche sur les interrelations personnelles, organisationnelles et sociales du travai (RIPOST) du CSSS de la Vieille-Capitale.

Le printemps dernier, en collaboration avec le RIPOST, l’IRSST a produit et mis en ligne un site Web sur la prévention de
la violence interpersonnelle au travail, issu notamment des recherches de l’équipe dont fait partie Mme Jauvin (voir  Prévention au travail, automne 2013 ).

>>>> segue su fonte IRSST

http://www.irsst.qc.ca/media/documents/fr/prev/V26_04/26-27.pdf

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venerdì 06 marzo 2015

Riceviamo da Vegaengineering e con piacere pubblichiamo. editor

Buongiorno,
Al fine di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, obiettivo primario del nostro Osservatorio Sicurezza sul Lavoro, rendiamo disponibile il Seminario GRATUITO “IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ELETTRICA (SGSE)” in Aula a Mestre (VE) o in Videoconferenza il 26 marzo 2015 dalle ore 16:00.

Il Seminario “Il Sistema di Gestione della Sicurezza elettrica (SGSE)” ha l’obiettivo di illustrare la corretta applicazione degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 per la sicurezza dei lavoratori attraverso l’applicazione delle Norme tecniche CEI 11-27:2014,CEI EN 50110-1:2014 e l’implementazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica (SGSE), integrabile al Sistema di gestione della Sicurezza BS OHSAS 18001.

Nessun costo è a Vostro carico o dei Vs lettori. Vi chiediamo solo di pubblicare la presente sul vostro sito al fine di contribuire alla diffusione della cultura della Sicurezza sul Lavoro.
Per iscrizioni e maggiori informazioni cliccare al seguente link Seminario “Il Sistema di Gestione della Sicurezza Elettrica (SGSE)” in Aula o in Videoconferenza

Vi ringraziamo fin d’ora per la vostra collaborazione per contribuire a ridurre il triste fenomeno degli infortuni sul lavoro.

Dott.ssa Marta Colpo
Responsabile Comunicazione Osservatorio Sicurezza sul Lavoro

osservatorio@vegaengineering.com

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4586&Itemid=2

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Integrazione di genere delle linee guida per un SGSL

Integrazione di genere delle linee guida per un SGSL (volume 3) in Salute e sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere.
Paola Conti, Antonella Ninci (a cura di)

Quaderno tematico della “Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali” che affronta il tema delle differenze correlate all’appartenenza al genere maschile o femminile, rispetto alla sicurezza sul lavoro, in ottica sia di prevenzione che di incidenza infortunistica.

Prodotto: Volume – Quaderni della Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali
Edizioni Inail – Agosto 2013
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete Volume 3 (.pdf – 9,1 mb)
Informazioni e richieste: servcom@inail.it

Vai ai Volumi 1 e 2>>

http://www.inail.it/internet/default/INAILcomunica/ListaPubblicazioni/p/DettaglioPubblicazioni/index.html?wlpnewPage_contentDataFile=UCM_PORTSTG_093181&wlpnewPage__dettaglioDaArchivio=true&_windowLabel=newPage

fonte INAIL.IT

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AFEVA – ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELL’AMIANTO EMILIA ROMAGNA -AFEVA
CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

ASSEMBLEA DI PRESENTAZIONE
DELL’ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELL’AMIANTO

SABATO 14 MARZO ORE 9,30 – 13,00

SALA GUIDO FANTI ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONE EMILIA ROMAGNA

VIALE ALDO MORO 50

BOLOGNA

IL PROGRAMMA


http://www.diario-prevenzione.it/interim/assemblea%20AFEVA%20ER%20Amianto%20giustizia%20e%20Conoscenza%20locandina%2014%20marzo.pdf

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AMBIENTE

TRIVELLAZIONI CROAZIA IN ADRIATICO: MINISTERO APRE CONSULTAZIONI CON REGIONI

04/03/2015) Il Ministero dell’Ambiente annuncia che intende avviare delle consultazioni sulle trivellazioni della Croazia nel mare Adriatico.
Il ministero ha infatti chiesto e ottenuto dal governo croato l’avvio di consultazioni transfrontaliere.
Per il ministro Gian Luca Galletti si tratta di “un passaggio irrinunciabile” anche perché “non siamo semplici spettatori” di ciò che succede in Adriatico.
Le informazioni saranno passate alle Regioni interessate con l’invito di trasmettere le loro osservazioni sul Piano entro il 20 aprile. Le osservazioni verranno poi acquisite e inoltrate il 4 maggio, assieme a quelle del ministero, all’autorità competente croata.
“L’Italia – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – ha una legislazione molto rigorosa sul tema delle trivellazioni, orientata prima di tutto alla massima sicurezza ambientale. Essere pienamente a conoscenza di quel che si verifica a poca distanza dalle nostre coste, a maggior ragione perché che si tratta di interventi energetici con un potenziale impatto ambientale, era per noi un passaggio irrinunciabile”.
La Direzione generale per le valutazioni ambientali del ministero ha manifestato in due occasioni ufficiali l’interesse a partecipare alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) del ‘Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico’ del governo croato.
Il ministero ha informato dell’avvio della consultazione le Regioni interessate: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.
La documentazione è disponibile e consultabile sul portale delle valutazioni ambientali http://www.va.minambiente.it

http://www.va.minambiente.it/

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Pesca. La Direzione Regionale INAIL e la ASUR Marche, stanno promuovendo un tavolo di lavoro con le forze sociali

La Direzione Regionale INAIL  e la ASUR Marche, stanno promuovendo un tavolo di lavoro  con le forze sociali ( associazioni di categoria e organizzazioni sindacali )  e CIRM finalizzato alla realizzazione di una rete di relazioni tra tutti i soggetti coinvolti nel comparto pesca per la condivisione del patrimonio di conoscenze  su salute e sicurezza sul lavoro. L’iniziativa del 6 marzo 2015 rappresenta il primo incontro regionale sull’argomento, incontro ovviamente aperto agli interessati. La giornata è accreditata ECM per medici, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari ed infermieri.

fonte snop.it

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=438:la-direzione-regionale-inail-e-la-asur-marche-stanno-promuovendo-un-tavolo-di-lavoro-con-le-forze-sociali-&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

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Newsletter medico-legale INCA (Sovramortalità legata al lavoro di notte: nuovo studio statunitense)
Numero 7°/2015

Sovramortalità legata al lavoro di notte: nuovo studio statunitense

La Newsletter n°7/2015

http://www.diario-prevenzione.it/newsletter/news_inca_7_15.pdf

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Lavoratore autonomo : chi è e che attività può svolgere

Indicazioni sulla sicurezza per i lavoratori autonomi in cantiere: i 4 rischi principali, la verifica dell’idoneità, i lavori che può fare e le possibili forme di collaborazione con altri lavoratori. Quando è regolare e quando irregolare?
segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/ruoli-figure-C-7/lavoratori-autonomi-imprese-familiari-C-76/lavoratore-autonomo-chi-e-che-attivita-puo-svolgere-AR-14626/

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RAPPORTO 2014-2015 DI AMNESTY INTERNATIONAL SUI DIRITTI UMANI

E’ stato presentato il 25 febbraio il Rapporto 2014-2015 di Amnesty International sui diritti umani. Nel rapporto il 2014 sarà ricordato per i violenti conflitti e l’incapacità di tanti governi di proteggere i diritti e la sicurezza dei civili.

“Un anno catastrofico – lo definisce Amnesty -per milioni di persone intrappolate nella violenza di stati e gruppi armati. Di fronte ad attacchi barbarici e repressione, la comunità internazionale è rimasta assente”.
Ma il 2014 è stato anche un anno che ha visto significativi progressi nella difesa e nella garanzia di alcuni diritti umani. Ha segnato date importanti, quali l’anniversario della fuoriuscita di gas a Bhopal nel 1984, la commemorazione del genocidio in Ruanda del 1994 e l’analisi, a 30 anni dalla sua adozione, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Ha visto l’entrata in vigore del Trattato sul commercio di armi. Momenti che ci fanno riflettere sui passi avanti compiuti ma anche su quanto resti ancora da fare per garantire giustizia alle vittime di gravi violazioni.
“Questo rapporto testimonia il coraggio e la determinazione di donne e uomini che si battono per difendere i diritti umani, spesso in circostanze difficili e rischiose”.

Per approfondire la notizia: http://www.rapportoannuale.amnesty.it

http://www.rapportoannuale.amnesty.it/

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PERTURBATEURS ENDOCRINIENS : LE CONSEIL DE L’UE SOUTIENT UNE ACTION JUDICIAIRE CONTRE LA COMMISSION

Le 29 janvier 2015, le Conseil des ministres européen a décidé de soutenir la Suède dans une action judiciaire contre la Commission européenne devant la Cour européenne de justice. Le Parlement européen pourrait se joindre à cette fronde. Onze parlementaires qui suivent les questions de santé et d’environnement ont envoyé une lettre très ferme à Vytenis Andriukaitis, le commissaire à la Santé, pour le mettre en demeure d’adopter des critères basés sur la science pour la régulation des perturbateurs endocriniens.

D’après la porte-parole du Conseil, la décision a été prise à la majorité. Aucun État n’a voté contre. Il y a eu quelques abstentions.

Le conflit concerne les substances chimiques qui sont des perturbateurs endocriniens. Ces substances affectent la production des hormones et contribuent à de nombreuses maladies parmi les travailleurs et la population qui y sont exposés. Elles contribuent notamment à l’augmentation inquiétante des cancers du sein parmi les femmes et des cancers de la prostate parmi les hommes. Les perturbateurs endocriniens ont également des effets transgénérationnels. Les enfants de personnes exposées (qu’il s’agisse de la mère ou du père) peuvent être affectés par des malformations génétiques, des troubles de la croissance, des retards de développement, des cancers infantiles, etc.

La décision prise par la Suède de poursuivre judiciairement la Commission européenne remonte à mai 2014. Elle est motivée par le fait que la Commission européenne n’a pas adopté les critères qui permettent de définir ce que sont les perturbateurs endocriniens. La définition de ces critères est indispensable pour permettre l’application de deux règlements européens concernant les produits biocides et les produits phytosanitaires. La Commission aurait dû adopter ces critères ainsi qu’une stratégie d’ensemble sur les perturbateurs endocriniens avant la fin de l’année 2013

Elle ne l’a pas fait. Ce retard est lié au lobbying très actif de différents secteurs de l’industrie chimique, notamment les fabricants de pesticides et de matières plastiques. En novembre 2014, une étude publiée par le Conseil des pays nordiques (qui regroupe l’Islande, la Norvège, la Suède, la Finlande et le Danemark) avait mis en avant les importants coûts de l’inaction face aux perturbateurs endocriniens. Elle considérait notamment qu’une part significative des coûts liés aux troubles de la santé reproductive masculine pouvait être attribuée à ces substances chimiques.
“La décision du Conseil des ministres constitue un geste symbolique très important. Elle montre que, dans le domaine des risques chimiques, il existe des possibilités d’alliance pour contrer la politique de la Commission qui cède aux pressions des industriels et met en danger la santé publique, la santé au travail et la protection de l’environnement. Il faut espérer que le Conseil se montrera aussi ferme quand il se prononcera sur le blocage de la révision de la directive concernant la protection des travailleurs contre les agents cancérigènes”, estime Laurent Vogel, chercheur à l’Institut syndical européen.

Plus d’info : ETUI.ORG

http://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/Actualites/Perturbateurs-endocriniens-le-Conseil-de-l-UE-soutient-une-action-judiciaire-contre-la-Commission

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The art of preventive health and safety in Europe

Alfredo Menéndez-Navarro

Date de publication : 2015

Nombre de pages : 57

Auteur(s) :

Alfredo Menéndez-Navarro

This book stemming from the exhibition ‘The art of preventive health and safety in Europe’ presents historical and vintage posters from various European countries showing how graphic design has been used to promote health and safety prevention in more than 20 different cultural environments.

The publication shows how workplace health and safety messages and slogans have evolved, from initially blaming individual workers for accidents and mistakes towards the fostering of a more proactive approach to prevention. The work demonstrates also the historical importance of occupational health and safety for the European trade union movement. It thus presents the risks gradually identified by workers as stepping stones on the road to conceiving prevention, charting how the mobilisation of a collective intelligence served to challenge the traditional division of labour.

Viewed from an artistic angle, meanwhile, the publication offers a journey through the art of the 20th century and across key national artistic and graphic movements, with the incorporation of photography, photomontage, geometric abstraction and rigorous typographic treatment.

http://www.etui.org/fr/content/download/19263/148867/file/posters+book_web+version_lo.pdf

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Posizione SIMLII su alcolici e sostanze stupefacenti

Osservazioni della Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale (SIMLII) sull’Atto di Indirizzo “per la prevenzione di infortuni gravi e mortali correlati all’assunzione di alcolici e/o di sostanze stupefacenti, l’accertamento di condizioni di alcol dipendenza e di tossicodipendenza e il coordinamento delle azioni di vigilanza”

IL DOCUMENTO

http://www.simlii.it/assets/pdf/GdL/alcool%20droghe%20SiMLii%202015.pdf

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Podcast Audio Diario Prevenzione – Ambiente Lavoro Salute – 27 febbraio 2015 – puntata n° 26

In questa puntata parliamo di:

– Guariniello e la sentenza Eternit: quando si consuma il reato di disastro? una intervista a Punto Sicuro
– JOBS ACT : COSA CAMBIA NELLA GESTIONE SALUTE E SICUREZZA NEL LAVORO
– Primi risultati della seconda indagine Osha Eu su scala europea sulle imprese 12/02/2015
– Le iniziative programmate il 13 marzo 2015 a Ravenna  in occasione dell’anniversario della tragedia della Mecnavi
– Jobs act, Poletti: “Smantellare articolo 18? Un anno fa non lo avrei immaginato”
– Frittura mista – notizie in breve

IL NOTIZIARIO AUDIO ( 34 MINUTI )

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4572&Itemid=127


Per ascoltare le   puntate precedenti  del Notiziario Podcast di Diario Prevenzione clicca qui

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=13&id=181&Itemid=127

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione
arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di http://www.diarioprevenzione.it

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