::: newsletter diario prevenzione ::: 29 settembre 2011 ::: vol. n° 26 :::


newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it

29 settembre  2011 – vol.n°26

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

Le novità

” Il 25% dei lavoratori europei ritengono che la loro sicurezza o la salute sia minacciata a causa del loro lavoro. Questo dato dimostra che le condizioni di lavoro in Europa non migliorano. Nonostante il calo di posti di lavoro di produzione in tutta Europa a favore di posti di lavoro dei servizi, l’esposizione a pericoli fisici classici – rumore, sostanze pericolose, sollevamento di carichi pesanti, persiste.

Nel frattempo, sempre più lavoratori  lamentano l’influenza del lavoro sulla loro salute psicologica. Il malessere sul lavoro può avere conseguenze drammatiche, come dimostra l’ondata di suicidi che ha colpito alcune grandi imprese francesi negli ultimi anni.

Nuove modalità di organizzazione del lavoro, combinata con la sua intensificazione, non sono certo estranei al mantenimento dei rischi tradizionali e all’emergere di nuovi rischi nelle imprese. I sindacati ritengono che questo aumento sia il fattore primario nella comparsa di stress lavoro-correlato e dei disturbi muscolo-scheletrici, dei quali uno su cinque lavoratori dichiara di essere sofferente.

Se questi fenomeni riguardano tutti i paesi, tutti i settori e tutte le categorie professionali , è chiaro che i lavoratori meno qualificati e coloro che svolgono lavori manuali sono quelli per i quali il dato  è il più pesante. In Francia, ad esempio, l’aspettativa di vita in buona salute di un lavoratore manuale  di  35 anni è inferiore di dieci anni rispetto  a quella di un quadro.

In un momento nel quale si prevede di prolungare l’età lavorativa  in molti paesi della UE, non possiamo fare a meno di un dibattito sulle condizioni di lavoro e il loro impatto sulla salute. Attraverso i dossier di questo sito intendiamo apportare il nostro contributo alla discussione.”

E’ con questa premessa che si presenta il nuovo sito de European Trade Union Institute.(1)  L’Institut syndical européen (European Trade Union Institute, ETUI) è il centro indipendente di ricerca e formazione della Confederazione europea dei sindacati (che raggruppale organizzazioni sindacali d’Europa ). ETUI mette le proprie competenze derivanti dalle reti della ricerca, dell’università e degli esperti al servizio della difesa degli interessi dei lavoratori a livello europeo e al rafforzamento del ruolo sociale dell’Europa.   Auguriamo successo al lavoro di ETUI nelle nuove forme organizzative che si è dato.

(1)  http://www.etui.org/Topics/Health-Safety


Scenario italiano

Il rischio di un peggioramento drastico delle condizioni di lavoro e di vita , nelle fasi crisi prolungate, è un dato di fatto ed è in atto.

Nella scala delle priorità dei decisori politici dovrebbero esserci le azioni e gli interventi per evitare che il patrimonio di salute, formazione, autostima della  popolazione non degradi.

Senza questo patrimonio di vitalità dato dalla salute, dalla formazione verso nuove conoscenze, dalla costruzione effettiva delle  capacità e competenze per competere,  non è possibile immaginare un percorso verso la ripresa e l’uscita della crisi.

L’attuale governo e classe dirigente, distratta da vicende giudiziarie e interessi ludici personali, non paiono essere in grado e all’altezza di questa situazione… Prima se ne vanno meglio è per tutti.

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NOTIZIE SALUTE SICUREZZA LAVORO
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29/9/11 – Un traitement du cancer du sein court-circuité par le BPA et le parabène

Selon un article publié mardi 13 septembre dans le San Francisco Chronicle, des chercheurs californiens ont mis en évidence un phénomène encore jamais observé. Le bisphénol A (BPA) et le méthyl parabène, deux perturbateurs endocriniens très présents dans les produits de grande consommation, pourraient interférer avec le traitement du cancer du sein. Cette étudeaméricaine a été publiée dans la revue médicale Carcinogenesis.
Les scientifiques du centre médical Pacifique de Californie à San Francisco ont prélevé des cellules non cancéreuses du sein de patientes dont le risque de développer un cancer du sein avait été estimé élevé. Ils ont ensuite multiplié ces cellules en laboratoire avant de les exposer au BPA et au méthyl parabène. Surprise: lesdites cellules ont commencé à se comporter comme des cellules cancéreuses.
Le Tamoxifène est un traitement du cancer du sein (hormonodépendant) qui agit en ralentissant la croissance des cellules à la fois cancéreuses et non cancéreuses, voire en les tuant. Mais en traitant les cellules «contaminées» avec du Tamoxifène, les scientifiques n’ont pu que constater l’inefficacité du traitement.
L’intérêt des scientifiques s’est donc porté sur les mécanismes en jeu. Et ils ont réussi à montrer que le BPA et le méthyl parabène peuvent déclencher la maladie puisque ces deux substances interfèrent directement avec le système hormonal ou endocrinien.
La plupart des cancers du sein sont hormono-sensibles et notamment aux œstrogènes. Or les traitements utilisés s’attaquent directement à ces hormones. Non seulement le BPA et le méthyl parabène imitent les capacités des hormones à agir sur le cancer, mais ces deux produits chimiques semblent être encore plus efficaces que les hormones naturelles dans leur capacité à court-circuiter les médicaments pour traiter le cancer.

http://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/Actualites/Un-traitement-du-cancer-du-sein-court-circuite-par-le-BPA-et-le-parabene

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29/09/11 – TREVISO: DERAGLIA ANCORA UN TRENO MERCI, NESSUN FERITO MOLTI DISAGI

Due carri deragliano a Istrana, sulla linea linea Treviso-Vicenza. Circolazione interrotta e molti disagi

Deragliamento treno merci Istrana-Treviso 27-92011Dobbiamo ancora registrare un incidente potenzialmente grave ad un treno merci, avvenuto ieri, 27 settembre 2011, che solo per motivi fortuiti non ha causato conseguenze più gravi. Il treno, proveniente dall’Austria, trasportava pesanti bobine metallliche. Due dei 14 carri sono usciti dalla sede e si sono inclinati su un fianco verso l’esterno della sede ferroviaria.

Non conosciamo maggiori dettagli poiché le scarne notizie a disposizione sono state raccolte solo dagli organi di stampa locale. Possiamo però dire con certezza che proprio i carri merci rappresentano uno degli anelli deboli per la sicurezza ferroviaria. Non è bastata neanche l’immane sciagura di Viareggio per mettere sotto osservazione e rendere sicuri tutti i carri in circolazione in Italia. Auspichiamo che le autorità preposte prendano in seria considerazione tutti i segnali di malfunzionamento del sistema ferroviario anche quando – come in questo caso – non si registrano danni a persone e cose ma solo disagi per gli utenti.

http://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/440-deraglia-treno-merci-treviso-istrana-27-settembre-2011

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29/09/11 – CONFINDUSTRIA VICENZA. LA SICUREZZA IN AZIENDA “LAVOROSICURO” LE PMI VICENTINE SI CERTIFICANO

Zuccato: «Un sistema efficace per prevenire gli infortuni»

Il 42 per cento delle aziende certificate “lavorosicuro” in Veneto è vicentina.
È quanto emerso dall`incontro di ieri mattina da Confindustria Vicenza, in collaborazione con Confindustria Veneto e la direzione regionale dell`Inail, per presentare la nuova edizione di “Lavorosicuro”; le linee guida operative per l`attuazione del sistema di gestione dellasicurezza e salute sul lavoro secondo Uni-Inail.
“Lavorosicuro” vuole infatti fornire un metodo di gestione e controllo in azienda della sicurezza, per le imprese che intendono volontariamente adottarlo.
Ad introdurre l`incontro è stato il presidente di Confindustria Vicenza, Roberto Zuccato, che nella propria azienda, Ares Line, ha appenaterminato questo percorso. «Abbiamo iniziato il processo due anni fa – racconta- e l`abbiamo concluso da poco. La strada più efficace è attuare un`attività sistemica della gestione della sicurezza, integrandola con il sistema di qualità.

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http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Per_i_Giornalisti/Rassegna_Stampa/Indice_Cronologico/2011/Settembre/28/INAIL_TERRITORIALE/info-1422737338.jsp

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28/09/11 FS: ANCORA UN FERROVIERE MORTO SUL LAVORO

Ancora un infortunio mortale nelle Fs. Oggi pomeriggio a Ventimiglia (Imperia) è rimasto folgorato il nostro collega di RFI, Nicola Dalmasso, di soli 43 anni, mentre lavorava nella sottostazione elettrica Parco Roja. Una morte ingiustificabile per un’azienda che utilizza l’alta tensione da quasi un secolo, nella quale accadono ancora, con dinamiche pressoché identiche e prevedibili, un numero intollerabile di morti per folgorazione. Sotto choc anche il collega con cui stava lavorando che è stato il primo a prestargli soccorso. Ai familiari ed a tutti i compagni di lavoro di Nicola esprimiamo la nostra vicinanza ed il nostro dolore.

Il sostituto procuratore, titolare dell’indagine, Maria Paola Marrali della procura di Sanremo, indaga per omicidio colposo ed ha aperto un fascicolo che andrà ad aggiungersi alle migliaia di fascicoli simili nelle procure di tutta Italia.

Riteniamo che le indagini dovrebbero, tra l’altro, rilevare le frequenza, la ripetitività e la prevedibilità di questi infortuni sulla rete ferroviaria per arrivare alla radice delle cause, oltre che per cercare le responsabilità del singolo episodio.Foto Nicola Dalmasso  Quello degli infortuni nelle Fs è, infatti, un fenomeno esteso – da analizzare complessivamente  – che non può essere compreso indagando esclusivamente ed in modo frammentario su tanti singoli ‘omicidi colposi’ senza metterli in relazione tra loro. Un tragico elenco che solo dall’aprile 2007 raccoglie un’angosciante sequenza di lavoratori morti sui binari.

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http://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/437-operaio-morto-infortuni-lavoro-rfi-ferrovie-folgorato-ventimiglia-fs

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dal Forum

USO PIATTAFORME MOBILI

Un quesito proposto da un lettore di www.diario-prevenzione.it che ci ha inviato questo testo:

” Salve ho un grosso dubbio da risolvere. Ora ti spiego: un operaio elettricista deve fare manutenzione all’illuminazione dell capannone “A” dove e’ in corso normale produzione,l’operaio viene fornito di cintura di sicurezza,cassetta attrezzi,fettuccia bianca e rossa x delimitare la zona d’intervento,e una piattaforma mobile x effettuare l’intervento nei molteplici punti luce guasti.questo PL e’ sicuro?.Nel corso di addestramento alle piattaforme mobili si e parlato di esecuzione lavori con minimo due persone formate, da intendere una sul cesto ad eseguire il lavoro e l’altra persona a delimitare la zona d’intervento,verificare che il limite venga rispettato dal personale in produzione,e dare supporto all’operaio sul cestello.Per quanto ne capisco io l’uso delle piattaforme mobili all’interno e all’esterno di fabbriche da personale eletrico si intende minimo di due e non di uno a seconda del caso. spero tu possa chiarimi le idee,grazie. ”
ciao

Chi ha esperienza e competenza può dare una risposta al lettore  sul Forum Laboratorio Prevenzione

http://www.lab-lps.org/forum/viewtopic.php?f=12&t=24

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27/09/11 – PELLATI (FLAI-CGIL REGGIO EMILIA): “TROPPI INFORTUNI SUL LAVORO”

Il responsabile del comparto: “Agricoltura secondo settore dopo l’ediliza, bisogna introdurre cultura della sicurezza”
REGGIO – Il responsabile della Flai-Cgil di Reggio, Mirco Pellati, ha parlato dei seri infortuni sul lavoro verificatisi a Reggio nelle ultime due settimane nel solo settore agricolo. “Nella giornata di venerdì 16 settembre, nelle campagne vicino a Reggio, si è consumato un infortunio mortale all’interno di una azienda agricola: a perdere la vita un lavoratore straniero della Green Service. Durante la fase di scarico di un mini escavatore dal cassone del camion, il titolare non è riuscito a impedire che il macchinario si ribaltasse e che schiacciasse l’uomo. Oggi tutti ci chiediamo il perché: fatalità, disattenzione, responsabilità, sottovolatuzione del rischio. Ci chiediamo se si poteva evitare. Perché il lavoratore era nei pressi dell’area di manovra del mezzo? Come mai durante la fase di scarico del mezzo le rampe si sono spostate? Tutte domande a cui la medicina del lavoro, gli organi di indagine ispettiva, il tribunale dovranno dare una risposta”.
Pochi giorni dopo, domenica 25 settembre, nella Cantina Sociale di Arceto un ragazzo ha “lasciato la mano all’interno di un macchinario, rischiando lesioni permanenti. Le stesse domande”, ha chiosato Pellati.
Secondo il responsabile Flai, “l’agricoltura è il secondo settore dopo l’edilizia per numero di infortuni sul lavoro, nonostante molte volte gli infortuni non vengano denunciati, in quanto si tratta spesso di lavoratori irregolari ed extracomunitari, riccattati e ricattabili, l’anello debole di un sistema che di fronte al rischio di perdere il lavoro e quindi anche la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno, tacciono e non denunciano.

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http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2835&Itemid=2

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Stressati per lavoro: rischio sottovalutato
Il luogo di lavoro può essere una causa di stress. Secondo una ricerca dell’Istat (datata 2008, ma la situazione, stante anche la crisi economica di questi anni, non dovrebbe essere cambiata in meglio), in Italia 4 milioni e 58mila occupati ritengono di essere “esposti a rischi che potrebbero pregiudicare il proprio equilibrio psicologico”. Non solo: il 21,4% degli interpellati ha dichiarato di aver sofferto di problemi di stress, depressione o ansia nei 12 mesi antecedenti l’intervista. La questione è seria, tanto che il legislatore, con il dlgs 81/08 (il famoso Testo unico che ha armonizzato la la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro), ha previsto l’obbligo per le aziende di valutare i rischi da stress lavoro-correlato. Una Commissione ministeriale, composta anche dalle parti sociali, in questi anni ha poi provveduto a definire in un documento (“Indicazioni per la valutazione del  rischio da stress lavoro-correlato”, Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30/12/2010) delle linee guida per giungere alla valutazione (non è facile “misurare” lo stress). Il problema è che a detta di molti (nel sindacato, ma non solo) le disposizioni vengono spesso disattese dalle imprese.

segue su fonte  CISL MILANO

http://www.cislmilano.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1576

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ALMA MATER STUDIORUM BOLOGNA
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

MASTER IN SICUREZZA,
PREVENZIONE, AMBIENTE DI LAVORO
PREVENZIONE

PREVENZIONE INTEGRATA DEI RISCHI SUL LAVORO: VERSO L’EFFETTIVITÀ

13 ottobre 2011

Aula Magna Facoltà di Ingegneria
Viale Risorgimento 2 – Bologna

Ore 15:30 – Saluti:
Prof. Pier Paolo Diotallevi – Preside Facoltà di Ingegneria
Introduzione ai lavori:
Prof. Emilio Ferrari – Prorettore Vicario Università di Bologna
Ne discutono:
Dott. Riccardo Bianconi – Presidente ACCREDIA
Dott. Alessandro Crisci – Direttore Regionale INAIL
Ing. Giovanni Rolando – Presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Coordina:
Paola Rubbi – Giornalista
Organizzazione:
Marina Barbiroli – Facoltà di Ingegneria – marina.barbiroli@unibo.it
Patrizia Tullini – Facoltà di Giurisprudenza – patrizia.tullini@unibo.it

il programma

http://www.diario-prevenzione.it/interim/13_ottobre_2011.pdf

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INCIDENTI MANCATI : SI SPEZZA ANCHE L’ORIENT EXPRESS VENEZIA PARIGI NESSUN FERITO …

Il treno 13468, Venezia Parigi, composto da soli vagoni letto di lusso si è spezzato ieri intorno alle 13 nei pressi della stazione di Peri, a pochi chilometri da Verona. Fortunatamente, anche questa volta non ci sono stati feriti ma solo danni al treno, spavento per alcuni e disagi per tutti i 170 viaggiatori presenti che hanno dovuto attendere oltre otto ore prima di riprendere il viaggio dopo essere stati dirottati via Milano. Per un prezzo del biglietto che supera abbondantemente i mille euro a persona forse ci si poteva aspettare di meglio.

Il treno effettuato da Trenitalia con carrozze gestite dalla società Venice Simplon Orient Express (VSOE) collega, con un servizio esclusivo ed extralusso di trasporto e pernottamento, alcune città europee utilizzando vagoni d’epoca opportunamente restaurati per far rivivere ai facoltosi viaggiatori i fasti e il mito dell’Orient Express. Ma il lusso, anche quello sfrenato, non basta a garantire la sicurezza e l’affidabilità dei convogli.

>>> segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2830&Itemid=2

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Processo Eternit: si riparte dopo la pausa estiva

Torino | 22/09/2011 — Riprendono lunedì e martedì prossimo – 26 e 27 settembre – le udienze a Torino del processo nei riguardi del massimo vertice della multinazionale Eternit, il barone belga Louis de Cartier de Marchienne ed il magnate svizzero Stephan Schimidheiny, imputati di disastro ambientale doloso permanente e di omissione dolosa di cautele antifortunistiche.
Prima della pausa estiva la pubblica accusa – i magistrati Raffaele Guariniello, Sara Panelli e Gianfranco Colace – aveva esposto le ragioni su si fonda la richiesta di pena avanzata per gli imputati:20 anni di reclusione per ognuno.
Già concluse anche le requisitorie dei legali che rappresentano al processo le persone e gli enti danneggiati dall’Eternit: circa 3000 vittime tra morti e ammalati, di lavoratori e cittadini di Casale, Cavagnolo, Rubiera e Napoli.
Dal 26 settembre tocca ai difensori degli imputati difese – degli imputati e delle società chiamate quali responsabili civili.
La sentenza è attesa entro fine anno.
Tutto ciò naturalmente qualora non intervenisse la nuova norma sul cosiddetto processo lungo che introducendo la possibilità di audire un numero praticamente illimitato di testimoni comporterebbe con tutta probabilità una dilatazione non valutabile del tempi processuali.
La difesa degli imputati avrebbe infatti tutto l’interesse a sfruttare la possibilità di trascinare il processo il più a lungo possibile nella speranza di arrivare alla prescrizione dei reati.

segue su fonte

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2829&Itemid=2

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26/09/11 – Rischi e tendenze nella salute e sicurezza delle donne al lavoro

L’EU-OSHA ha presentato il rapporto, intitolato “Rischi e tendenze nella salute e sicurezza delle donne al lavoro” al “XIX Congresso Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, di Istanbul.

In quarantacinque pagine il rapporto riprende, aggiorna e approfondisce quanto rilevato in materia di salute sicurezza sul lavoro per le donne nelle precedenti ricerche realizzate dall’Agenzia Europea.

La ricerca fa poi emergere nuove preoccupanti criticità: la difficoltà di tutelare le donne che svolgono spesso lavoro non regolare e informale, la necessità di rafforzare la metodologia di valutazione dei rischi psicosociali, rischi che causano un altissimo tasso di disagio e malattia nel mondo del lavoro femminile, l’importanza di adottare politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro, l’urgenza di individuare adeguati sistemi di sorveglianza e prevenzione contro i fenomeni di violenza e molestie cui le donne sono spesso esposte.

Per approfondire si può consultare il testo della ricerca (in inglese): New risks and trends in the safety and health of women at work (PDF).

http://osha.europa.eu/en/publications/reports/new-risks-trends-osh-women

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23/09/11 – Commissione parlamentare alla fabbrica fuochi artificio –

Si e’ tenuta lunedi’ un’ispezione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli incidenti sul lavoro in localita’ Carnello, ad Arpino, nel Frusinate, dove una violenta esplosione ha distrutto due dei tre capannoni della fabbrica di fuochi d’artificio Cancelli, provocando sei morti. L’ispezione della Commissione parlamentare, guidata dal senatore Oreste Tofani, e’ stata decisa per verificare quanto accaduto e fare il punto sulla situazione. Per il disastro indagano i carabinieri del comando provinciale di Frosinone. L’inchiesta e’ condotta dal pm di Cassino Francesco Cerullo, il quale ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo contro ignoti.. L’ipotesi piu’ probabile resta quella che a provocare la terribile deflagrazione, avvertita anche a centinaia di metri di distanza, sia stato un errore nella miscelazione delle polveri. L’azienda Cancelli e’ infatti ritenuta molto scrupolosa e attenta al rispetto delle norme di sicurezza.

fonte
Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-978161/notiziario-lavoro-salute/#ixzz1YoZ1H7Yl

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23/09/11 – HAIR SMOOTHING PRODUCTS THAT COULD RELEASE FORMALDEHYDE DA OSHA.US

During Federal OSHA investigations, air tests showed formaldehyde at levels above OSHA’s limits in salons using Brazilian Blowout Acai Professional Smoothing Solution, labeled “formaldehyde free,” and Brasil Cacau Cadiveu, resulting in violations and citations.
The Occupational Safety and Health Administration (OSHA) and several State OSHA programs are investigating questions and complaints from hair salon owners and workers about possible formaldehyde exposure from hair smoothing products.

Some of these products have been labeled as “formaldehyde-free.” Oregon’s Occupational Safety and Health Administration [36 KB PDF, 2 pages], California’s Occupational Safety and Health Administration [34 KB PDF, 2 pages], the Connecticut Department of Public Health, and several other state agencies have already issued warnings about these products to salon owners, stylists, other salon workers, and clients. The National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) has also completed a Health Hazard Evaluation [150 KB PDF, 11 pages] for salon workers that assessed risks posed from using a specific hair smoothing product in a single salon. In addition, the Food and Drug Administration (FDA) has issued a warning letter to the importer and distributor of Brazilian Blowout Acai Professional Smoothing Solution (GIB LLC dba Brazilian Blowout) identifying this product as adulterated and misbranded because it contains methylene glycol, which can release formaldehyde during the normal conditions of use, and because the label makes misleading statements (“Formaldehyde Free” or “No Formaldehyde”).

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2825&Itemid=2

http://paper.li/dprevenzione/1311723459?utm_source=subscription&utm_medium=email&utm_campaign=paper_sub

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LO SPAZIO DI LAVORO E DISCUSSIONE LABORATORIO PREVENZIONE E’ ON LINE E A VOSTRA DISPOSIZIONE

E’pienamente funzionante la piattaforma che accoglie i forum di discussione su salute e sicurezza lavoro di diario prevenzione. Gli utenti si possono registrare e proporre argomenti e problemi da porre in discussione o richiedere supporto ai partecipanti al forum su problemi o interpretazione di norme… Gentili utenti di diario prevenzione, lo spazio forum laboratorio prevenzione è a vostra disposizione… fatene un buon uso… L’uso del forum è gratuito

Argomenti già “aperti”

– Sicurezza sul Lavoro, problemi e criticità – Qualità ed efficacia dei Sistemi Gestione Salute Sicurezza

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Bilateralità, Organismi paritetici, gestione salute sicurezza

– Area lavoratori: problemi rispetto alla gestione della sicurezza

– Stress Lavoro correlato, criticità delle valutazioni …

– Eventi e Convegni

LABORATORIO PREVENZIONE

http://www.lab-lps.org/forum/

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DA TWITTER

Molte notizie su salute e sicurezza circolano anche su Twitter. Diario prevenzione ha un account twitter che “preleva” contenuti da 230 account specializzati in Occupational health and safety.

Visita

http://twitter.com/#!/dprevenzione

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14.22 29/09/2011


Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

[ Utenti  registrati che ricevono la newsletter:  #23154]

°°°°°°

Per favore non stampare questa newsletter
per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

°°°°°°

PREVENZIONE INTEGRATA DEI RISCHI SUL LAVORO: VERSO L’EFFETTIVITÀ


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PREVENZIONE, AMBIENTE DI LAVORO
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13 ottobre 2011

Aula Magna Facoltà di Ingegneria
Viale Risorgimento 2 – Bologna

Ore 15:30 – Saluti:
Prof. Pier Paolo Diotallevi – Preside Facoltà di Ingegneria
Introduzione ai lavori:
Prof. Emilio Ferrari – Prorettore Vicario Università di Bologna
Ne discutono:
Dott. Riccardo Bianconi – Presidente ACCREDIA
Dott. Alessandro Crisci – Direttore Regionale INAIL
Ing. Giovanni Rolando – Presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Coordina:
Paola Rubbi – Giornalista
Organizzazione:
Marina Barbiroli – Facoltà di Ingegneria – marina.barbiroli@unibo.it
Patrizia Tullini – Facoltà di Giurisprudenza – patrizia.tullini@unibo.it

il programma

newsletter diario prevenzione – 21 settembre 2011 ::: vol.n° 25 :::


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21 settembre  2011 – vol.n°25

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute 

e della sicurezza nel lavoro
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la settimana in 20 righe

La crisi continua e durerà a lungo, tanto più a lungo se non vi sarà un cambio rapido di leadership politica che restituisca credibilità all’Italia.

Reggere questa fase senza mollare rispetto ai fondamentali della prevenzione è il compito di base di tutti quelli che si occupano della gestione di rischi nei luoghi di lavoro.

Abbiamo incontrato un bravo RSPP, un vero professionista della gestione dei rischi che ci ha dato queste indicazioni da proporre ai colleghi che leggono la newsletter:

” … Il primo problema per chi si occupa di prevenzione è quello di non farsi travolgere dalle classiche dinamiche del degrado dei comportamenti che si genera quando si è di fronte ad una situazione di crisi. Così come nella vita personale anche in quella professionale occorre mantenere inalterate le “forme” del decoro e dell’identità che sono alla base dell’autostima.

E’ vero c’è la crisi ma per questo la valutazione dei rischi deve essere fatta bene, con cura e precisione. Con cura e precisione debbono essere individuate le criticità e il programma per gestirle. La pulizia e l’ordine in azienda debbono essere quelli di sempre, la crisi e le difficoltà non giustificano le sciatterie, il lasciare attrezzi o semilavorati in giro per l’azienda, non indossare i DPI….

La gestione corretta, precisa e puntuale del lavoro e del luogo di lavoro è l’azione simbolica potente per non cadere e per non fare cadere in depressione il personale ….

Se è pur vero che ci sono meno risorse occorre, tuttavia,  non fare di questo elemento la giustificazione per lasciare correre e trascurare gli aspetti della gestione della sicurezza. La stessa azienda può programmare le manutenzioni che non sono possibili quando c’è il pieno carico degli impianti ( il nostro amico opera in una industria chimica ). Vi sono poi da individuare i problemi di sicurezza collegati ai rientri dopo il periodo di CIG, infatti diversi lavoratori possono avere dimenticato alcuna passaggi delle procedure di sicurezza ….La gestione dei rischi non può andare in crisi o in cig. Mantenere chiarezza sui compiti, sulle cose da fare nella quotidianità  e sulla qualità di ciò che si fa è il presupposto perchè le persone non si lascino andare o perdano la fiducia nel futuro…”

E’ vero quanto afferma il nostro RSPP, anche nelle fasi più dure e difficili della crisi  non bisogna lasciarsi andare verso comportamenti meno attenti e più superficiali, il mantenere le forme e le regole per la gestione della sicurezza è fondamentale e serve peraltro a comunicare speranza e futuro.

Per chi si occupa delle valutazioni dello  stress lavoro correlato, pratica troppo spesso ridotta a  burocratiche compilazioni di check list di scarsa utilità, le indicazioni del nostro amico RSPP possono essere molto utili ….  editor

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NOTIZIE SALUTE E
SICUREZZA LAVORO

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Dal sito del Ministero del Lavoro LINEE GUIDA E BUONE PRASSI     Stampa     E-mail

mercoledì 21 settembre 2011

LINEE GUIDA E BUONE PRASSI

Linee Guida

Le presenti linee guida sono state elaborate per indirizzare e facilitare i comportamenti dei soggetti della sicurezza, sia pubblici che privati, nella applicazione delle misure di salute e sicurezza, in particolari settori di attività, al fine di poter realizzare una più qualificata opera di prevenzione.

per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante ponteggi metallici fissi di facciata
Documento (formato .pdf – 333 Kb)
Allegato (formato .pdf – 295 Kb)

per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scale portatili
Documento (formato .pdf – 523 Kb)

per la scelta, l’uso e la manutenzione di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto
Documento (formato .pdf – 550 Kb)

per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi
Documento (formato .pdf – 820 Kb)

Per la consultazione dell’intera raccolta di linee guida vai al sito dell’ INAIL ex ISPESL all’indirizzo http://www.ispesl.it/documentazione/linee.asp

http://www.lavoro.gov.it/lavoro/sicurezzalavoro/MS/LineeGuida/default

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21/09/11 – I RISCHI DELLA PROFESSIONE DOCENTE, SCARSA CONSAPEVOLEZZA. NUOVO STUDIO SCIENTIFICO SU 6.132 DOCENTI DI 14 REGIONI

Sono consapevoli gli insegnanti delle potenziali conseguenze dello stress-lavoro-correlato (quali le patologie psichiatriche e quelle oncologiche)? Uno studio del Dr. Vittorio Lodolo D’Oria, in anteprima per orizzontescuola.it

Background: Alcune categorie professionali sono esposte al rischio di burnout, patologie psichiatriche e persino oncologiche, a causa dello stress psicofisico cui sono sottoposte. Tra queste vi sono le cosiddette helping profession che includono gli insegnanti. Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come il burnout (esaurimento psicofisico; atteggiamento cinico; frustrazione; perdita controllo degli impulsi) può essere accompagnato o seguito da patologie psichiatriche o da forme tumorali conseguenti all’immunodepressione da stress cronico. Tra le helping profession, la più esposta risulta essere quella degli insegnanti (California 2002). In Giappone (2006), le assenze per malattia psichiatrica sono passate dal 36% al 55% in un decennio. Nonostante questa drammatica situazione, la pubblica opinione rimane schiacciata dai propri stereotipi, ritenendo che quella del docente sia una professione privilegiata.

SEGUE SU

http://www.orizzontescuola.it/node/19527

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21/09/11 – INCIDENTI LAVORO: MORTO OPERAIO TRAVOLTO DA MEZZO MECCANICO

Tragedia in cantiere stradale nel padovano, inutili i soccorsi Un operaio, Fidenzio Ruffato, di 61 anni, e’ morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere stradale a Campretto di San Martino di Lupari. Per cause in corso di accertamento, secondo una prima ricostruzione, un carrello trainato da un mezzo meccanico ha travolto l’uomo. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei colleghi di lavoro. Sul posto, sono intervenuti di carabinieri di Cittadella (Padova) che hanno sottoposto a sequestro l’area del cantiere dove e’ avvenuto l’incidente. fonte ansa.it

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/veneto/2011/09/20/visualizza_new.html_701201006.html

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21/09/11 – USMATE, INCIDENTE SUL LAVORO ALLA LAMPRE. LA FIOM: «MAGGIORI CONTROLLI»

Grave incidente sul lavoro alla Lampre di Usmate Velate. Venerdì sera un operaio ha perso una mano e l’avambraccio mentre puliva gli ingranaggi di un macchinario. La Fiom, che rende noto l’accaduto tramite una nota stampa, non ci sta, e punta il dito contro la mancanza di controlli e di attenzione per tutelare i lavoratori: «È intollerabile che si rischi la vita lavorando. Infortuni di tale gravità sono inaccettabili in un Paese che ancora si definisce civile».

«La Fiom brianza chiede con assoluta fermezza che tutti gli organi preposti al controllo della sicurezza sul lavoro vigilino con assiduità e rigore affinché tutte le leggi e tutte le disposizioni in materia vengano applicate appieno e che ogni inadempiente a tali leggi e regole paghi le proprie gravi colpe» si legge nel comunicato diramato in seguito all’incidente avvenuto alla Lampre.  Il testo prosegue poi con gli stessi toni: «Drammi come questi rafforzano le nostre convinzioni che le ragioni economiche non possono prevalere sulle ragioni della salvaguardia della salute e della sicurezza, e siamo convinti che la formazione, la conoscenza delle procedure e i controlli che l’imprenditore è tenuto  a praticare risultano essere elementi indispensabili per garantire quanto più possibile la prevenzione e la correttezza delle procedure di lavoro».

FONTE

http://www.mbnews.it/economia/100-economia/20717-usmate-incidente-sul-lavoro-alla-lampre-la-fiom-lmaggiori-controllir.html

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21/09/11 – SALUTE: IN ALGORITMO SEGRETO ORIGINE DELLE EPIDEMIE

L’origine dell’epidemia di e.coli sviluppatasi nel maggio scorso in Germania, in un’azienda di catering a Francoforte, poteva essere scoperta con 15 giorni di anticipo, evitando alcuni dei decessi. Anche il modo in cui la malattia si e’ propagata era prevedibile. Sembra la trama di una puntata del telefilm “Numbers”, ma e’ ricerca scientifica di alto livello, per di piu’ italiana. Il segreto sta tutto in un algoritmo a punto al Semeion di Roma, riconosciuto dal Miur come ente speciale di ricerca, grazie al quale inserendo in un sistema pochi essenziali dati (nel caso dell’e.coli era la localizzazione dei 14 punti in cui c’erano state persone contagiate ndr) e’ possibile individuare il luogo d’origine del contagio.

Il risultati forniti dal sistema, sostanzialmente un software che e’ possibile installare sul pc , sono probabilistici ma il livello di “approssimazione” al risultato finale e’ decisamente buono: l’errore nell’individuazione esatta dei luoghi va dai 500 metri ai 7 chilometri. segue su fonte ansa.it

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2011/09/20/visualizza_new.html_701136648.html

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21/09/11 – Quando le scuole vanno a pezzi.Ingressi, corridoi e bagni fatiscenti, intonaci cadenti, tendaggi e tapparelle inutilizzabili, scarsa igiene e amianto.

Che le scuole italiane vestano quotidianamente abiti malconci non è una novità. Leggere tuttavia nero su bianco i numeri che descrivono i buchi ai calzoni toppa dopo toppa fa sempre un certo effetto. Questa mattina Cittadinanzattiva, nell’ambito della campagna Impararesicuri, ha presentato a Roma il IX Rapporto “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici”: passate in rassegna 88 scuole di 13 Province, dislocate in 12 regioni dello Stivale, dal Piemonte alla Sicilia, attraverso Lombardia, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.

I primi strappi emergono in ingressi e corridoi: nel 24% delle pareti e nel 16 % dei soffitti si rilevano distacchi d’intonaco, come nel 17% delle segreterie, nel 15% delle sale docenti, nel 13% dei bagni e nel 18% delle aule. Altri segni di fatiscenza corredano il 33% dei bagni, il 25% delle sale docenti, il 21% delle segreterie, il 30% delle aule. Ci sono poi disconnessioni di diversa entità nei pavimenti delle aule del 21,5% delle scuole, il 23% delle aule non ha finestre integre in tutto o in parte, il 56% delle finestre non possiede tendaggi o tapparelle, in alcune classi monitorate il 46% delle scuole possiede banchi danneggiati, solo il 10% degli edifici scolastici possiede arredi a norma. Inoltre, 31 scuole su 88 monitorate (pari al 35%) non dispone di una palestra. Presenti invece le barriere architettoniche: ostacoli all’accesso si presentano nei cortili (17%), nelle palestre (15%), nell’ingresso (13%).

SEGUE SU FONTE

http://www.famigliacristiana.it/famiglia/news/articolo/se-le-scuole-vanno-letteralmente-a-pezzi_200911110721.aspx

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19/09/11 – PIROTECNIA: ESSENZIALI GLI IMPIANTI IN REGOLA E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Molte imprese del settore sono ottemperanti alle rigide norme di sicurezza previste per le aziende che operano nel comparto delle sostanze esplosive. Ma allora perché si verificano comunque incidenti come alla “Cancelli”? Ne parliamo con Fausto Di Tosto, primo tecnologo dell’INAIL (ex Ispesl) e tra i maggiori esperti della materia

ROMA – Dalle prime rilevazioni condotte dagli inquirenti, dai Vigili del fuoco e dalle direzioni regionali dell’INAIL, la ditta di prodotti pirotecnici “Cancelli” di Arpino – distrutta, lunedì scorso, da una deflagrazione che ha provocato la morte di sei persone – è risultata in possesso di tutte le autorizzazioni prescritte per le imprese che operano in un settore tanto delicato come quello relativo ai prodotti esplosivi. Da un punto di vista normativo, dunque, l’azienda era in regola. Cosa può avere provocato, allora, un incidente dagli esiti tanto drammatici? Senza entrare, naturalmente, nel merito delle specifiche indagini sul caso che competono alla magistratura, la questione può essere affrontata a livello generale e ipotetico.

SEGUE SU FONTE

http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2011/infcro201109/infcro20110919.htm

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19/09/11 – Francia: allarme amianto sui treni che collegano Parigi ai suoi aeroporti
lunedì 19 settembre 2011

16 settembre 2011. Secondo i sindacati delle fibre di asbesto sarebbero state trovate in alcun vagoni della Rer B, i mezzi che portano dalla capitale agli aeroscali Charles de Gaulle e Orly. Replica della società Rapt. “Adottate subito le misure precauzionali e nessun rischio per dipendenti e passeggeri”. Ma scoppia la polemica

PARIGI – E’ allarme amianto sui treni Rer B, quelli che collegano Parigi ai due principali aeroporti della città: Charles de Gaulle e Orly. I sindacati della Ratp, la società che gestisce i trasporti pubblici nella regione parigina, hanno denunciato un possibile rischio per la salute dei conducenti e dei viaggiatori dopo che alcune fibre di asbesto sono state trovate su tre vagoni recentemente rinnovati. “A giugno abbiamo dato l’allarme”, è stato dichiarato sul quotidiano “Le Parisien” dai rappresentanti delle sigle Cgt e Unsa Transport. “Questa situazione è inaccettabile: com’è possibile che da allora abbiano lasciato circolare treni con il sospetto della presenza di amianto senza preoccuparsi di eventuali rischi di contaminazione dei dipendenti e dei viaggiatori?”.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2812&Itemid=2

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XIX Congresso Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.Intervista a Seiji Machida, Direttore del Programma ILO per SSL.

Il XIX Congresso Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro che si tiene in questi giorni (11-15 settembre) ad Istanbul, rappresenta uno dei più importanti eventi in cui si discutono le ultime sfide in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’ILO ha intervistato Seiji Machida, Direttore del Programma dell’ILO sulla sicurezza e la salute sul lavoro e l’ambiente (SafeWork), sui temi in discussione al Congresso in corso.

http://www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/comunicati-stampa/WCMS_162693/lang–it/index.htm

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USA – PERICOLI DEL NEOLIBERISMO : IL RITARDO DEL RIPRISTINO DELLA RETE ELETTRICA DOPO L’URAGANO IKE

Questo studio di caso  analizza come le politiche neoliberiste  fanno fronte agli effetti  di un disastro naturale. I ricercatori hanno studiato le reazioni ai gravi danni al sistema di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e il ripristino della erogazione di energia in seguito all’uragano Ike, che ha devastato l’area metropolitana  di Houston, Texas,
nel Settembre 2008.
I ricercatori sostengono  che l’agenda politica neoliberista ha assicurato un approccio minimalista alla crisi e ha generato malcontento  tra molti dei  residenti. L’imperativo della redditività a breve termine  ha trasferito i costi di ricostruzione sui consumatori, e non è riuscito a migliorare il sistema e le infrastrutture per prepararsi per i disastri futuri.

Gli AA illustrano i gravi ostacoli per la mitigazione del disastro e per il ripristino operativo, ostacoli indotti dalle politiche neoliberiste che intendono  privatizzare beni pubblici e socializzare i costi privati. Il neoliberismo non prende in considerazione le esigenze di un pubblico molto stratificato e non agisce per conto del pubblico  sugli  interessi a lungo termine e  sulla sicurezza.
LEGGI ARTICOLO

http://www.shsu.edu/~lmm007/documents/HazardsofNeoliberalism_000.pdf

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19/09/11 -Prato – Prevenzione e buone pratiche per il lavoro sicuro

Parte da Montemurlo un “percorso dal basso” sulla sicurezza che condurrà alla XI Conferenza provinciale sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro

È partito ieri da Montemurlo, grazie al convegno, promosso in collaborazione con il Centro per l’Impiego Fil spa, “Le buone prassi in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, un percorso “dal basso” che vede il diretto coinvolgimento degli enti locali nel lavoro d’informazione e formazione sui temi della sicurezza. Un modo semplice e diretto per rendere protagonisti attivi imprese, lavoratori, giovani e semplici cittadini della
cultura della sicurezza ed arrivare così in maniera ancora più consapevole e partecipata all’XI Conferenza provinciale su questo tema, che si svolgerà il prossimo 15 dicembre al Palazzo delle Professioni (via Puglisi- Prato).

http://www.ilsitodiprato.it/content/398-prevenzione-e-buone-pratiche-il-lavoro-sicuro

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19/09/11 – La valutazione del rischio biomeccanico di Rolando Dubini avvocato in Milano

Le professioni più a rischio, i metodi di valutazione, le modalità operative che determinano il rischio e le patologie correlate. L’obbligo di valutazione di tutti i rischi. A cura di Rolando Dubini.

1. La valutazione di tutti i rischi nessuno escluso
L’obbligo generalizzato e indifferenziato del datore di lavoro di valutare ogni e qualsiasi rischio comunque collegato o connesso con il lavoro deriva direttamente e inderogabilmente dall’articolo 5 (Disposizioni generali) della DIRETTIVA “quadro” DEL CONSIGLIO (89/391/CEE) DEL 12 GIUGNO 1989, il quale prevede che “il datore di lavoro è obbligato a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti connessi con il lavoro”: nello stesso senso, l’articolo 28 comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008 (Oggetto della valutazione dei rischi) definisce chiaramente lo stesso obbligo incondizionato:“la valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) … deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”. >>> segue su puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/it/ps/view/la-valutazione-del-rischio-biomeccanico-art-11232.php

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12/09/11 – CAPOCANTIERE E DUE OPERAI IN CARCERE PER L’INFORTUNIO SUL LAVORO DI PUNTA MARINA

venerdì 09 settembre 2011

Nelle prime ore di oggi, la Polizia ha arrestato un cittadino italiano di 47 anni, un rumeno di 49 anni e un tunisino di 21, tutti dipendenti della medesima impresa edile, per i reati di estorsione, omissione di soccorso e favoreggiamento reale in relazione alla violazione della normativa in materia di infortunistica e tutela della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro. L’operazione è collegata all’infortunio sul lavoro di ieri dove è rimasto gravemente ferito un 29enne.

Infatti, alle ore 11,30 di ieri, la Volante interveniva in via della Prora, a Punta Marina, presso un cantiere edile, in quanto era giunta segnalazione da parte del personale del 118, di un infortunio sul lavoro ai danni di un cittadino italiano che stava lavorando al suo interno. Nell’immediatezza dell’intervento, gli agenti raccoglievano alcune dichiarazioni dall’infortunato che raccontava di essere caduto alcune ore prima dal 2° piano dello stabile in costruzione e di essere rimasto a lungo senza soccorsi.

http://ravennanotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=48523

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12/09/11 – Svizzera. Settore costruzioni edili, un patto per la sicurezza
di Claudio Carrer

“Fermarsi in caso di pericolo, eliminare il pericolo, riprendere il lavoro”.  È questo il messaggio chiave che vuole veicolare la nuova iniziativa per una maggiore sicurezza sui cantieri, frutto di un patto senza precedenti tra progettisti, esecutori dei lavori, associazioni padronali e sindacati. Patto sfociato nella sottoscrizione di una “Charta della sicurezza” con cui le parti coinvolte s’impegnano a realizzare i principi e a rispettare con massimo rigore le otto regole vitali per la sicurezza sui cantieri.

Presentata ieri a Zurigo, la Charta vuole essere uno strumento che contribuisca a realizzare gli obiettivi della campagna “Visione 250 vite”. Campagna lanciata lo scorso anno dalla Commissione federale per la sicurezza sul lavoro (Cfsl) e dalla Suva (l’istituto nazionale d’assicurazione contro gli infortuni) che mira, grazie anche a una stretta collaborazione con il padronato e i sindacati, a ridurre della metà il numero degli infortuni mortali sui cantieri nei prossimi dieci anni (dunque a salvare la vita a 250 persone), nonché a evitare altrettanti casi di invalidità.

La Charta risponde fondamentalmente a due esigenze: innanzitutto a quella di creare regole comuni per tutti i soggetti che popolano i cantieri edili, dove operano imprese di costruzione, falegnami, carpentieri, pittori, gessatori, idraulici, eccetera; in secondo luogo essa consente di coinvolgere per la prima volta la categoria dei progettisti (ingegneri e architetti), che in materia di sicurezza sui cantieri non hanno obblighi legali. «La soluzione ottimale -spiega Dario Mordasini, responsabile del settore sicurezza del sindacato Unia- sarebbe quella di modificare il quadro legale, per esempio riflettendo, come in alcuni paesi europei, sull’introduzione della figura del “coordinatore della sicurezza” per i grandi cantieri.

SEGUE SU

http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=1076&id_articolo=3239&rif=0e7377ec1c

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TWITTER – FLUSSO NEWS SU OH&S DAL MONDO

http://twitter.com/#!/dprevenzione

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STRUMENTI DI LAVORO

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IMPORTANTE:

E’ DISPONIBILE ONLINE LA PIATTAFORMA FORUM : ” LABORATORIO PREVENZIONE “.POTETE INTERVENIRE, PORRE QUESITI… DISCUTERE ONLINE …
Perchè questa “nuova” iniziativa ?  Innanzitutto perchè abbiamo chiuso la vecchia piattaforma forum che stava su diarioprevenzione magazine perchè il software gestionale non era più aggiornabile e non era sicuro. In quella piattaforma si erano registrati più di 3000 persone e i messaggi erano qualche migliaio.

Abbiamo deciso di aprire questo nuova piattaforma che serve da una parte a favorire il confronto di punti di vista diversi, delle  esperienze  da socializzare , dall’altra è utile per coloro, lavoratori e RLS, che possono richiedere aiuto per la soluzione di problemi che si trovano ad affrontare nella quotidianità.

Per ora il Forum, nella categoria “Salute Sicurezza sul Lavoro, problemi e criticità”  parte con tre temi sui quali auspichiamo cresca un confronto ed una elaborazione seria e puntuale:

– Qualità ed efficacia dei Sistemi Gestione Salute Sicurezza

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Bilateralità, Organismi paritetici, gestione salute sicurezza. Problemi e Soluzioni

Naturalmente abbiamo in progetto di allargare mano a mano  ad altre tematiche complesse  come quelle afferenti alla formazione e all’utilizzo della FAD in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Per intervenire sulla piattaforma dei Forum occorre registrarsi. La registrazione è gratuita.

LABORATORIO PREVENZIONE

http://www.lab-lps.org/forum/

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12.36 21/09/2011Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it
[ Utenti  registrati che ricevono la newsletter:  #23117]

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Per favore non stampare questa newsletter
per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

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::: newsletter diario prevenzione:::9 settembre 2011 :::: vol.n 24


newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it

9 settembre  2011 – vol.n°24

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro e sulla responsabilità sociale d’impresa

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la settimana in 20 righe

Preoccupazione e paura e al contempo rabbia,   questi sono i sentimenti diffusi che hanno  caratterizzato questa settimana mentre il parlamento sta approvando, con il voto di fiducia,  una manovra economica durissima per coloro che vivono del proprio lavoro con stipendi normali, assolutamente “leggera” e insignificante, invece, per coloro che sono ricchi o molto ricchi.

L’assenza di qualsiasi segnale di ripresa economica rende ancora più preoccupante la prospettiva. In questo contesto si richiedeva  una politica di austerità orientata al contempo al  rafforzamento della coesione sociale. Il governo ha invece scelto misure inique che esasperano le persone che vivono del loro lavoro e ha introdotto l’art.8 che cancella il diritto a non essere licenziati senza giusta causa e fa carta straccia del Contratto nazionale.

Il peggior ministro del Lavoro della storia repubblicana ha approffittato dell’emergenza per inserire una norma che stravolge le relazioni sindacali e la rappresentanza dei lavoratori. Il dispositivo prevede la possibilità di un’infinita gamma di deroghe che nei fatti polverizzano il contratto nazionale, ma non solo.

Le stesse tematiche della salute e della sicurezza per quanto riguarda gli aspetti correlati alla organizzazione del lavoro saranno nei fatti  derogabili con accordi aziendali laddove rappresentanze aziendali deboli scambieranno salute e sicurezza con qualcos’altro. Turni, orari di lavoro, pause e  ritmica, elementi che compongono la condizione di vita del lavoratore saranno l’oggetto delle deroghe…

Ancora più dura sarà la vita degli RLS che sono parte del sistema di rappresentanza, saranno più deboli ed esposti alla logica delle deroghe sugli aspetti della organizzazione del lavoro che hanno rilevanza per salute e sicurezza. L’art.8 prevede  contratti di “prossimità”, siglati da sindacati “maggiormente rappresentativi” (anche di comodo) anche a livello territoriale.

In quegli accordi possono essere previste norme diverse da quelle contenute nei contratti nazionali e deroghe, più o meno mascherate, alle stesse leggi….

Cosa c’entra questo dispositivo con la manovra ? C’entra con la ideologia malata di questo governo e di questo ministro che pensano che libertà e dignità del lavoro siano un ostacolo alla produttività delle imprese, che un sindacato per davvero autonomo sia, per il fatto di esistere, un ostacolo alla competitività dell’impresa.

Il governo ha deciso di restringere gli spazi di democrazia e di libertà nel lavoro, quegli spazi che la Costituzione e lo Statuto dei lavoratori hanno finora tutelato sono ora a rischio. La paura di perdere il lavoro renderà più deboli, più soli,più silenti e meno capaci di rivendicare condizioni di lavoro meno penose e/o pericolose  molti lavoratori.Questo è il dato di fatto rilevante e specifico  della manovra  che renderà più difficile il lavoro di chi si occupa di salute e sicurezza nel lavoro. editor

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LE NOTIZIE SALUTE E SICUREZZA
NEL LAVORO

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08/09/11 – ECHA pubblica nuovi scenari di esposizione

Per supportare le aziende nel rispettare uno dei loro nuovi obblighi in ambito REACH, l’ECHA ha sviluppato esempi pratici di come generare scenari di esposizione (ES) insieme al settore prodotti per la pulizia e prodotti chimici per l’industria delle costruzioni

Il regolamento REACH impone lo scenario di esposizione a essere documentato nel Report1 Sicurezza Chimica (CSR) dal fabbricante o importatore della sostanza e allegato alla scheda di dati di sicurezza, se tale sostanza è immessa sul mercato.

I nuovi scenari di esposizione ad esempio sono presenti in due pubblicazioni che sono ora disponibili sul sito ECHA. Questi sono utili sia per i dichiaranti e degli utilizzatori a valle ricevono esteso schede di sicurezza (SDS) REACH per le sostanze registrate.

SEGUE SU ECHA

http://echa.europa.eu/news/na/201108/na_11_36_example_scenarios_20110831_en.asp

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08/09/11 – Il regolamento speciale per l’impiego dei gas tossici    

È ancora vigente in Italia un Regolamento sull’impiego dei gas tossici contenuto in un Regio Decreto del 1927. Le definizioni, le precauzioni nell’uso dei gas tossici nei luoghi abitati e le condizioni di sicurezza per magazzini e depositi.

Brescia, 08 sett – Abbiamo assistito in questi anni a grandi cambiamenti in relazione alla normativa europea relativa alle sostanze chimiche: i nostri articoli parlano spesso  sia di Regolamento REACH – concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche – che di Regolamento CLP. Regolamento, quest’ultimo, che ha introdotto diverse novità sul fronte della classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele con l’applicazione del sistema GHS (sistema globale armonizzato della classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche).
Ed è notevolmente aumentata in questi l’attenzione del legislatore e degli attori della prevenzione verso i rischi delle cosiddette sostanze pericolose sia negli ambienti di lavoro, che nei normali ambienti di vita.l’articolo segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/it/ps/view/il-regolamento-speciale-per-l-impiego-dei-gas-tossici-art-11207.php

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08/09/11 – Sicurezza lavoro: responsabilità del datore anche su macchinari utilizzati

 

Sempre più ampia la responsabilità del datore per gli incidenti occorsi ai propri dipendenti durante lo svolgimento della prestazione.
Con sentenza n. 31571 dell’8-8-2011, la Corte di Cassazione ha, infatti, precisato che non è sufficiente predisporre un ambiente di lavoro adeguato ed immune da rischi: il datore di lavoro ha altresì l’obbligo di vigilare anche sui macchinari usati dai propri dipendenti e sui  mezzi adoperati per eseguire la prestazione dovuta.

In caso di infortunio, il datore di lavoro ne risponde sempre in prima persona, anche nelle ipotesi di macchinario difettoso e a prescindere da una eventuale e concorrente responsabilità del produttore. Egli, infatti, in qualità di responsabile della sicurezza dell’ambiente di lavoro, è tenuto ad accertare la corrispondenza ai requisiti di legge dei macchinari utilizzati e risponde dell’infortunio occorso a un dipendente a causa della mancanza di tali requisiti, senza che la presenza sul macchinario della marcatura di conformità CE o l’affidamento riposto nella notorietà e nella competenza tecnica del costruttore valgano ad esonerarlo dalla sua responsabilità.
Secondo la Suprema Corte, dunque, sussiste tendenzialmente un nesso di causalità fra il comportamento omissivo del datore di lavoro e l’evento infortunio e/o morte. fonte diritto.it

http://www.diritto.it/docs/5087605-sicurezza-lavoro-responsabilit-del-datore-anche-su-macchinari-utilizzati?source=1&tipo=news#

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07/09/11 – BANDI DI GARA SENZA PRETESE INUTILI

Alberto Barbiero
Le stazioni appaltanti non possono inserire clausole a pena di esclusione che non rispettino i presupposti di riferimento indicati dalla normativa in materia di appalti e devono valutare le offerte sottraendo al ribasso i costi del lavoro.
In base alle novità introdotte nel Codice dei contratti pubblici dal decreto Sviluppo (Dl 70/2011) e dalla sua legge di conversione (106/2011), le amministrazioni devono impostare gli atti di gara con regole che non prevedano adempimenti inutili, tali da ostacolare gli operatori economici, mentre questi ultimi sono tenuti a formulare le loro proposte con valori che non possono andare al di sotto dei minimi salariali.
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) ha aperto una consultazione su questi temi (sul sito www.avcp.it, alla voce «Consultazioni online»), che si chiuderà il 10 settembre: le imprese e le Pa possono produrre le loro osservazioni in merito.>>> segue su fonte sole24ore.it

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-09-05/bandi-gara-senza-pretese-064526.shtml?uuid=Aa0Hxb1D

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Eternit: salta all’ultimo minuto l’anteprima del documentario svizzero sulla tragedia legata alla multinazionale

Ieri la sala grande della Casa d’Italia di Zurigo avrebbe dovuto ospitare la proiezione del documentario “La multinazionale delle vittime” realizzato dalla Radiotelevisione S.I. per raccontare la tragedia dell’amianto e il maxi processo di Torino contro la multinazionale Eternit. L’anteprima di Zurigo, molto attesa, è stata però improvvisamente, e senza alcuna spiegazione ufficiale, cancellata. Lo schermo rimasto inspiegabilmente nero, ha soffocato il dolore e la rabbia dei tanti ammalati e famigliari, delle circa 3000 vittime italiane. Il filmato avrebbe raccontato una tragedia inedita per la Svizzera, legata alla multinazionale Eternit: le storie dei tanti emigranti italiani morti di mesotelioma, asbestosi o di tumore al polmone dopo aver lavorato nello stabilimento di Niederurnen, vicino a Zurigo. In attesa di una spiegazione ufficiale da Zurigo l’associazione familiari vittime dell’amianto di Casale ha severamente criticato, attraverso il comunicato che vi proponiamo di seguito, l’annullamento all’ultimo minuto della proiezione. Un oscuramento quantomeno curioso:

‘E’ stata annullata l’anteprima del documentario della Radiotelevisione.S.I. “La multinazionale delle Vittime” prevista per il 07-Settembre-2011 a Zurigo, presso la sala grande della Casa d’Italia, avente per oggetto la tragedia dell’amianto e il grande processo di Torino, che vede imputato il vertice della grande multinazionale Eternit: il barone belga Louis de Cartier e il magnate svizzero Stephan Schmidheiny per “disastro ambientale doloso permanente“.
Tale documentario è il lavoro di anni di alcuni giornalisti della Radio Televisione Svizzera Italiana e comprende anche una serie di testimonianze fra gli ammalati ed i famigliari delle circa 3000 vittime parti civili nel processo a causa dell’inquinamento ambientale da amianto provocato dai quattro stabilimenti Eternit in Italia – Casale Monferrato, Cavagnolo (TO), Napoli e Rubiera (RE).
Inoltre, poiché è in corso un’indagine della Procura di Torino – Dott. Raffaele Guariniello – per un processo Eternit-bis riguardante le nuove centinaia di vittime, di cui quelle fra i numerosi emigranti italiani che avevano lavorato nello stabilimento di Niederurnen, vicino a Zurigo, questo importante e molto significativo documentario contiene anche le tristi vicende di questi emigranti che, tornati in Italia, sono morti di mesotelioma, asbestosi o di tumore al polmone da amianto.
L’anteprima di Zurigo, già annunciata anche dal Comites, quale organo elettivo che rappresenta 120 associazioni di emigranti italiani presso il Consolato Italiano locale e che avrebbe visto la partecipazione anche dell’Associazione delle Vittime di Casale Monferrato e Cavagnolo – AFEVA – è stata annullata, a quanto ci risulta senza alcuna giustificazione.
Abbiamo il fortissimo sospetto che ci sia stato l’intervento convincente dell’agenzia di Zurigo che opera per la salvaguardia dell’ ”immagine” di Stephan Schmidheiny, in coordinamento con la nota agenzia di Milano “Bellodi & C.” che provvedeva anche per le infiltrazioni delle spie nelle associazioni delle vittime dell’amianto’.

Tatiana Gagliano

FONTE

http://www.radiogold.it/notizie/cronaca/2011/09/08/eternit-salta-allultimo-minuto-lanteprima-del-documentario-svizzero-sulla-tragedia-legata-alla-multinazionale-34226.html

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07/09/11 – VALUTAZIONI RISCHI ON-LINE, EU-OSHA LANCERÀ OIRA

Sarà presentanto nel prossimo autunno da EU-OSHA il progetto OiRA per la valutazione dei rischi online.

ISTANBUL – Sarà lanciato a il prossimo settembre nella prestigiosa cornice del XIX Congresso mondiale sulla sicurezza e salute sul lavoro ad Istanbul il progetto “OiRA – Online interactive Risk Assessment”,uno dei più importanti traguardi dell’EU-OSHA, Agenzia Europea per la salute e sicurezza sul lavoro che durante il congresso ne annuncerà l’avvio ufficiale.

OiRA è un progetto di valutazione interattiva dei rischi online pensato e dedicato alle piccole e micro imprese. (Leggi anche: Salute, sicurezza e rischi sul lavoro, la relazione 2010 EU-OSHA). Si tratta di un’applicazione web completa e gratuita che propone un processo passo passo per la  valutazione dei rischi: individuazione e valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro, scelta delle azioni di prevenzione e protezione, realizzazione delle stesse e loro monitoraggio.

La valutazione dei rischi è la fase più importante nel complesso sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Una valutazione dei rischi ben eseguita permette di approntare i cambiamenti e di adottare le misure preventive necessarie, e fa rilevare quali siano i bisogni di formazione e informazione prioritari. Pertanto una valutazione dei rischi ben fatta si traduce necessariamente in maggiore sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. >>> segue su fonte quotidianosicurezza.it

http://www.quotidianosicurezza.it/sicurezza-sul-lavoro/prevenzione/valutazione-rischi-online-eu-osha-lancera-oira.htm

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UNA RICERCA SULLE INFEZIONI OSPEDALIERE PIÙ DEL 60 PER CENTO DELLE DIVISE INDOSSATE DAI MEDICI OSPEDALIERI E INFERMIERI SONO RISULTATI POSITIVI PER I BATTERI POTENZIALMENTE PERICOLOSI

Più del 60 per cento delle divise indossate dai medici ospedalieri e infermieri sono risultati positivi per i batteri potenzialmente pericolosi, secondo uno studio pubblicato sul numero di settembre dell’American Journal of di controllo delle infezioni, la pubblicazione ufficiale della APIC-Associazione dei Professionisti e controllo delle infezioni Epidemiologia.

Un team di ricercatori guidato da Yonit Wiener-Bene, MD, dal Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme, hanno raccolto campioni tampone da tre parti delle divise di 75 infermieri e 60 medici premendo standard di piastre di agar sangue nella zona addominale, maniche e tasche.

I ricercatori che operano presso questo ospedale  da 550 letti affiliato all’università , hanno scopertoo che esattamente la metà di tutte le culture prese, che rappresentano il 65 per cento delle uniformi degli infermieri  e il 60 per cento delle uniformi dei medici  ospitava gli agenti patogeni. Di questi, 21 culture sulle divise RN e sei culture sulle divise MD contenevano molti agenti patogeni resistenti ai farmaci, tra cui otto culture nelle quali sono cresciuti Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). Anche se le stesse divise non possono rappresentare un rischio diretto di trasmissione di malattie, questi risultati indicano una prevalenza di ceppi resistenti agli antibiotici in prossimità di pazienti ospedalizzati.

“E ‘importante mettere questi risultati dello studio in prospettiva”, ha detto il Presidente APIC 2011 Russell Olmsted, MPH, CIC. “Qualsiasi abbigliamento che viene indossato dagli esseri umani saranno contaminati da microrganismi. La pietra angolare della prevenzione delle infezioni rimane l’uso delle mani per evitare il movimento di microbi da queste superfici per i pazienti. ”

FONTE OHSONLINE.IT

http://ohsonline.com/articles/2011/09/03/hospital-uniforms-harbor-harmful-bacteria-study-says.aspx

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Pubblicato il 6 settembre 2011

SACCONI:”L’ARTICOLO 8 NON SI TOCCA” MANOVRA, REPLICA A RICHIESTA CGIL E PD

12:54 – Il governo non ha nessuna intenzione di stralciare l’articolo 8 dalla manovra, come chiedono la Cgil e il Pd: a ribadirlo è il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentando l’andamento dello sciopero. Di rinunciare all’articolo 8, sottolinea Sacconi “non se ne parla proprio nel nome, da un lato, della sua corrispondenza a una delle più esplicite richieste della Bce e, dall’altro, di un consenso esteso”.

nota

Il fanatismo ideologico porta le persone a sospendere l’esame di realtà,  a negare l’evidenza dei fatti, a ripetere in modo ossessivo, in forma di mantra, frasi come “l’art.8 non si tocca”. Per sostenere le proprie convinzioni smentite dai fatti il ministro Sacconi  arriva ad attribuire a qualche divinità esterna la necessità di adottare quel dispositivo. In questo caso la “divinità” sarebbe la BCE . Verosimilmente alla BCE non interessa un fico secco dell’art.8, interessa che si metta ordine ai conti…. in quanto poi al consenso esteso…beh qui siamo proprio a elaborazioni fantastiche simili a quelle dei tanti “napoleoni”  ricoverati nei Dip. di salute mentale 🙂

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05/09/11 – ERRANI: MANOVRA INSOSTENIBILE, PESA IN MODO SPROPORZIONATO

(regioni.it) La manovra ”pesa in modo assolutamente sproporzionato sugli enti locali e le Regioni. Questo significa ridurre significativamente i servizi ai cittadini o diversamente aumentare in modo esponenziale le tariffe. Cosi’ si colpiscono gli strati piu’ deboli e fragili della societa”’ afferma il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, nel corso della lunga giornata del 5 settembre di Manifestazione unitaria di Regioni, Province, Comuni per modificare una manovra economica giudicata congiuntamente insostenibile: prima in tarda mattinata c’è stato un incontro con i Capigruppo parlamentari; poi nel primo pomeriggio la Manifestazione con interventi pubblici in una sala a Piazza Montecitorio e che ha visto anche la partecipazione del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani; in serata infine l’incontro di una delegazione congiunta con il presidente del Senato, Renato Schifani.
Errani ha ribadito che la manovra ”ha un segno profondamente negativo”, perche’  ”non c’e’ nessuna politica vera sulla crescita, sul lavoro e sull’occupazione”. Servono emendamenti bipartisan per apportare modifiche alla manovra. ”Fermo restando la nostra posizione secondo cui la manovra pesa in modo sproporzionato e sbagliato -ha detto il presidente della  Conferenza delle Regioni Vasco Errani- abbiamo fatto un ragionamento  realistico e abbiamo chiesto di presentare emendamenti bipartisan che  affrontino alcune questioni”.
Tra queste, ha proseguito, ”lo stralcio degli articoli 14,15 e  16 della manovra e darci appuntamento a tre mesi per una riforma,  anche a costituzione invariata e a costo zero, senza spot ma per dare  un assetto piu’ efficiente al Paese”. E’ stato chiesto inoltre un  emendamento sul Patto di stabilita’ ”per consentire investimenti  senza modificare l’indebitamento ma per dare un contributo alla  crescita”, liberando risorse per l’edilizia scolastica e sanitaria.
Errani ha spiegato in particolare ”la situazione drammatica in cui ci troveremo sui  servizi e sul trasporto pubblico locale e abbiamo chiesto un iequilibrio dei tagli”.
Serve un impianto più ragionevole, che non proceda più in modo unilaterale e senza tenere insieme il sistema  istituzionale”. ”C’e’ stata disponibilita’ di molti gruppi, Gasparri si e’ riservato di fare delle verifiche con il  relatore Azzollini e con il Governo. Noi continueremo a sostenere  questa strada”.
“Se il governo ci chiama ed e’  disponibile a qualche correzione della manovra e alla copertura, siamo pronti a metterci la faccia”, ha detto Errani, che sottolinea infine: “Siamo parte della Repubblica e prima di tutto viene l’Italia. Il Governo dica ai cittadini quali sono i servizi che è possibile garantire”.  fonte regioni.it

http://www.regioni.it/it/show-1861/newsletter.php?id=1365#art8770

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05/09/11 – LAVINIO, PULISCONO UNA PISCINA QUATTRO INTOSSICATI IN MODO GRAVE

E’ successo all’interno di un tennis club di Lavinio, località a sud della capitale. Sono stati soccorsi in codice rosso e sono ora ricoverati uno all’ospedale di Anzio e gli altri a Roma all’Umberto I, al San Filippo Neri e al San Camillo

Lavinio, puliscono una piscina quattro intossicati in modo grave La piscina dove sono rimasti ustionati gli operai (foto U. Faraglia)
Quattro operai sono rimasti gravemente intossicati mentre stavano pulendo una piscina in un centro sportivo di Lavinio, il Tennis Club, in provincia di Roma. Le esalazioni di anidride solforosa che hanno fatto perdere i sensi ai quattro operai si sarebbero sprigionate dall’impianto di depurazione.

Al lavoro c’erano uno dei titolari e gli operai per la manutenzione di fine stagione. Il primo è sceso nella vasca di decantazione – alta circa 1,5 metri e lunga 4 – per la pulizia ed è subito svenuto; un altro che era dietro di lui non ce l’ha fatta a risalire, due colleghi si sono lanciati in loro soccorso e anch’essi si sono accasciati al suolo. Il quinto, vista la situazione, ha avuto la prontezza di allontanarsi e di dare l’allarme. segue su repubblica.it

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/09/05/news/cronaca_puliscono_una_piscina_quattro_operai_gravi-21243212/?ref=HREC2-8

Nota. Anche questo era un incidente evitabile tramite una corretta valutazione dei rischi ed una adeguata procedura di sicurezza (uso DPI, ecc) E’ ancora lungo il percorso da fare fino a quando le piccole imprese di manutenzione non avranno adottato una corretta gestione della sicurezza… editor

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05/09/11 – LA CASSAZIONE SULL’AUTOCERTIFICAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

La facoltà per le aziende fino a 10 addetti di ricorrere all’autocertificazione della valutazione dei rischi non esonera il datore di lavoro dal predisporre comunque una documentazione sulla valutazione effettuata sia pure meno analitica. Di G. Porreca.
Cassazione Penale Sezione III – Sentenza n. 23968 del 15 giugno 2011 (u. p. 3 marzo 2011) –  Pres. Ferrua – Est. Amoroso– P.M. Montagna – Ric. L.C.S.  Commento a cura di Gerardo  Porreca.

È utile questa sentenza perché fornisce dei chiarimenti, se ancora ce ne fosse il bisogno, sull’esonero che il legislatore ha voluto assegnare alle aziende di modesta entità e più precisamente alle aziende che occupano fino a dieci lavoratori di redigere un documento di valutazione dei rischi contenente gli elementi specificatamente indicati dal legislatore stesso ed alle quali ha concesso invece di poter autocertificare la effettuazione della valutazione dei rischi.

Secondo la Corte suprema autocertificare la effettuazione della valutazione dei rischi non significa che il datore di lavoro non debba provvedere ad effettuare la valutazione dei rischi secondo le modalità stabilite  dalla legge ma che una volta effettuata tale valutazione il datore di lavoro stesso è tenuto comunque ad elaborare con l’autocertificazione un documento  dal contenuto sia pure meno analitico. >>> segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/it/ps/view/la-cassazione-sull-autocertificazione-della-valutazione-dei-rischi-art-11196.php

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02/09/11 – Le problematiche connesse con il perdurare della presenza di manufatti contenenti amianto

Problems due to the prolonged permanence of asbestos-containing materials  Stefano Silvestri

Ringraziamo il Dott.Stefano Silvestri  la Rivista Epidemiologia e Prevenzione che ci ha concesso la pubblicazione di questo importante articolo.

Riassunto
A diciannove anni dal varo della normativa che ha messo al bando l’escavazione, l’importazione,la fabbricazione e il commercio di nuovi manufatti contenenti amianto (MCA),ma non l’uso di quelli esistenti, questo intervento propone alcune riflessioni sul significato della diffusa presenza di manufatti, sia in ambito civile sia industriale, e valuta concretamente se il perdurare della presenza provochi ricadute negative per la salute della popolazione generale e di quella lavorativa.

L’ARTICOLO (PDF)

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/901_EP2_139_int3_full-1.pdf

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TWITTER – FLUSSO NEWS SU OH&S DAL MONDO

http://twitter.com/#!/dprevenzione

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STRUMENTI DI LAVORO

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IMPORTANTE:

E’ DISPONIBILE ONLINE LA PIATTAFORMA FORUM : ” LABORATORIO PREVENZIONE “.

Perchè questa “nuova” iniziativa ?  Innanzitutto perchè abbiamo chiuso la vecchia piattaforma forum che stava su diarioprevenzione magazine perchè il software gestionale non era più aggiornabile e non era sicuro. In quella piattaforma si erano registrati più di 3000 persone e i messaggi erano qualche migliaio.

Abbiamo deciso di aprire questo nuova piattaforma che serve da una parte a favorire il confronto di punti di vista diversi, delle  esperienze  da socializzare , dall’altra è utile per coloro, lavoratori e RLS, che possono richiedere aiuto per la soluzione di problemi che si trovano ad affrontare nella quotidianità.

Per ora il Forum, nella categoria “Salute Sicurezza sul Lavoro, problemi e criticità”  parte con tre temi sui quali auspichiamo cresca un confronto ed una elaborazione seria e puntuale:

– Qualità ed efficacia dei Sistemi Gestione Salute Sicurezza

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Bilateralità, Organismi paritetici, gestione salute sicurezza. Problemi e Soluzioni

Naturalmente abbiamo in progetto di allargare mano a mano  ad altre tematiche complesse  come quelle afferenti alla formazione e all’utilizzo della FAD in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Per intervenire sulla piattaforma dei Forum occorre registrarsi.La registrazione è gratuita.

LABORATORIO PREVENZIONE

http://www.lab-lps.org/forum/

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FACEBOOK

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09/09/2011

 


Arrivederci alla prossima settimana
 

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

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Per favore non stampare questa newsletter

per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie


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UNA RICERCA SULLE INFEZIONI OSPEDALIERE PIÙ DEL 60 PER CENTO DELLE DIVISE INDOSSATE DAI MEDICI OSPEDALIERI E INFERMIERI SONO RISULTATI POSITIVI PER I BATTERI POTENZIALMENTE PERICOLOSI


UNA RICERCA SULLE INFEZIONI OSPEDALIERE PIÙ DEL 60 PER CENTO DELLE DIVISE INDOSSATE DAI MEDICI OSPEDALIERI E INFERMIERI SONO RISULTATI POSITIVI PER I BATTERI POTENZIALMENTE PERICOLOSI

Più del 60 per cento delle divise indossate dai medici ospedalieri e infermieri sono risultati positivi per i batteri potenzialmente pericolosi, secondo uno studio pubblicato sul numero di settembre dell’American Journal of di controllo delle infezioni, la pubblicazione ufficiale della APIC-Associazione dei Professionisti e controllo delle infezioni Epidemiologia.

Un team di ricercatori guidato da Yonit Wiener-Bene, MD, dal Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme, hanno raccolto campioni tampone da tre parti delle divise di 75 infermieri e 60 medici premendo standard di piastre di agar sangue nella zona addominale, maniche e tasche.

I ricercatori hanno  scoperto che esattamente la metà di tutte le culture prese, che rappresentano il 65 per cento delle uniformi RN e il 60 per cento delle uniformi MD, ospitava gli agenti patogeni. Di questi, 21 culture divise RN e sei culture divise MD contenute molti agenti patogeni resistenti ai farmaci, tra cui otto culture che sono cresciuti Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). Anche se le stesse divise non possono rappresentare un rischio diretto di trasmissione di malattie, questi risultati indicano una prevalenza di ceppi resistenti agli antibiotici in prossimità di pazienti ospedalizzati.

“E ‘importante mettere questi risultati dello studio in prospettiva”, ha detto il Presidente APIC 2011 Russell Olmsted, MPH, CIC. “Qualsiasi abbigliamento che viene indossato dagli esseri umani saranno contaminati da microrganismi. La pietra angolare della prevenzione delle infezioni rimane l’uso delle mani per evitare il movimento di microbi da queste superfici per i pazienti. ”

FONTE OHSONLINE.IT

Contratti, passa la deroga all’Art.18 con l’intesa aziendale si potrà licenziare


IL FATTO

Contratti, passa la deroga all’Art.18 con l’intesa aziendale si potrà licenziare
La Commissione bilancio del Senato approva la Manovra e l’emendamento della maggioranza. L’accordo locale potrà “ignorare” le tutele dello Statuto dei lavoratori. Camusso (Cgil): “Il governo sta cancellando la Costituzione”.

ROMA – Le intese sottoscritte a livello aziendale o territoriale possono derogare ai contratti ed alle leggi nazionali sul lavoro, incluso lo Statuto dei lavoratori, ed alle relative norme, comprese quelle sui licenziamenti. Tradotto in termini sostanziali, anche le aziende con più di 15 dipendenti potranno ricorrere più facilmente ai licenziamenti senza giusta causa – aggirando il divieto sancito dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – , potendo sfruttare misure di “indennizzo” alternative al reintegro del lavoratore, se questo potere sarà dato loro da un’intesa con i sindacati maggioritari in azienda. vedi repubblica.it

IL COMMENTO

Questo “capolavoro”  giuridico era atteso dai sindacalisti più critici verso l’accordo del 28 giugno us. La stessa Marcegaglia a Cernobbbio ha dichiarato che finalmente questo articolo 8 da vita materiale a quanto previsto dall’accordo del 28 giugno us. Una riflessione su quella firma apposta sotto quell’accordo da parte della Cgil dovrà in qualche misura essere fatta….

Questa norma voluta da Sacconi  apre una voragine nel diritto del lavoro e nel diritto più in generale. Con questa norma si attribuisce una delega in bianco ai rappresentanti sindacali a “licenziare” i propri compagni di lavoro.Scompare il diritto del lavoratore ad andare in causa qualora abbia subito un grave torto. Si moltiplicheranno i contenziosi legali verso un “erga omnes” improprio che potrebbe essere usato dall’impresa e da rappresentanti sindacali di comodo o “venduti” per sbarazzarsi dei compagni di lavoro “scomodi”.
Come la mettiamo poi con gli abusi che a livello aziendale possono accadere nelle crisi quando ci sono degli esuberi da far fuori per “salvare” l’azienda ? La barbarie della ratio di questa norma si tradurrà in relazioni alterate tra persone che svolgono lo stesso lavoro: è palese il livello di ricatto che si svilupperà a livello aziendale. La prima ondata di licenziamenti, in nome della ripresa,verosimilmente, sarà quella delle persone con più di 45- 50 anni non più “adatte” a reggere le performances richieste dalle aziende, le persone malate, ecc.
In altri casi potrebbe succedere che i delegati aziendali  del sindacato con un numero maggiore d’iscritti possa decidere di sacrificare i non iscritti o gli iscritti al sindacato di minoranza.Altrochè “coesione sociale”: solo un demente può ritenere che questa norma possa accrescere la “coesione sociale” e favorire il recupero di competitività. Solo un ministro portatore di un’ideologia distruttiva dei diritti, che odia i lavoratori in modo viscerale, può avere progettato questo dispositivo iniquo e stupido. E’ ora che questo governo che sta portando il paese sul baratro riconosca il suo fallimento e se ne vada…

Lo sciopero proclamato dalla Cgil per il giorno 6 settembre p.v. è il primo momento nel quale possiamo esprimere la protesta contro questa barbarie.

MANOVRA DEVASTANTE PER IL PATRIMONIO DI SALUTE E PER LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA PAESE


MANOVRA DEVASTANTE PER IL PATRIMONIO DI SALUTE E PER LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA PAESE

E’ in corso il rientro dalle ferie, tra pochi giorni vi sarà l’impatto con la  dura realtà. Migliaia di lavoratori dovranno rifare ” i conti” in relazione ai tagli al welfare  della manovra del governo. Altri, purtroppo molti, dovranno pure misurarsi con le difficoltà aziendali, cassa integrazione speciale in via d’esaurimento e mobilità. Molti di loro sono rimasti a casa perchè sono senza soldi.

Questo è il contesto in cui si trovano molte centinaia di migliaia se non milioni di persone in questa fine d’agosto.

La “manovra” avviene con un avanzare di proposte che poi vengono ritirate o contraddette poche ore dopo: è esemplare la vicenda della proposta del contributo di “solidarietà” che scompare per non dispiacere ai ricchi.

Ripiove sul bagnato, a pagare saranno quelli che sono abituati a fare i sacrifici, gli evasori continueranno ad evadere…

In questo quadro vorremmo tracciare uno scenario per quanto approssimativo su quali saranno gli effetti sulle politiche sanitarie e di prevenzione, tema del quale ci occupiamo in questo portale.

Per quanto attiene le politiche sanitarie, la misura dei ticket avrà un effetto di “razionamento” delle prestazioni ambulatoriali e specialistiche.

Le cure odontoiatriche verosimilmente subiranno una ulteriore contrazione per la minore quantità di soldi disponibili per curarsi.

Torneremo a vedere persone di mezz’età senza denti come negli anni 50. E tutti sappiamo cosa vuol dire per la salute di una persona la cattiva masticazione..

Vi sarà poi un incremento dei disoccupati derivante dall’innalzamento dell’età pensionabile, migliaia di persone  troppo “vecchie” per corripondere alle esigenze delle aziende e ancora troppo “giovani” per usufruire del trattamento pensionistico. Una massa di “incollocabili” che ora ammonta a circa un milione e mezzo che crescerà ancora; ma questo non sembra preoccupare l’ex socialista Sacconi tutto proteso con l’art.8 della manovra a togliere la giusta causa di licenziamento.. (1)

Il patrimonio complessivo di salute della popolazione subirà un ulteriore impoverimento proprio perche le persone ricorreranno alle cure mediche solo quando non ne  potranno fare a meno , ovvero quando le patologie saranno acute e/o cronicizzate. In questo scenario si ripeterà anche l’affollamento degli ambulatori dei Pronto Soccorso con un abuso dell’utilizzo della medicina d’emergenza per aggirare il ticket.
L’offerta delle assicurazioni sanitarie integrative private  comincerà a presentarsi più aggressiva per offrire bouquet di prestazioni non più coperte adeguatamente dal SSN.

Sarei per davvero contento se questa rappresentazione di scenari prossimi venturi fosse sbagliata, temo che in parte o in tutto questo è quello che ci attende.

Gli effetti della manovra sul patrimonio di salute della popolazione saranno rilevati dalle ricerche epidemiologiche solo fra qualche lustro, ammesso che vi sia ancora, tra qualche tempo,  una decente presenza di ricerca epidemiologica finanziata nell’ambito dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Ausl. Tra le vittime dei tagli vi è certamente l’epidemiologia,  disciplina da sempre invisa al potere, allorquando la ricerca epidemiologica sia fatta con onestà e con metodo.

E’ abbastanza ovvio che una popolazione con un patrimonio di salute deteriorato sarà  meno competitiva nel lavoro e nelle attività produttive, nella produzione di ricchezza.

Oltre a fare stare male le persone e le famiglie la cattiva gestione del patrimonio di salute della popolazione produce miseria. Ma questa consapevolezza pare essere al di fuori della rozza preparazione economicistica a impronta neoliberista dei vari Tremonti e Brunetta e amichetti di merende.

Non dimentichiamo infatti che il Tremonti qualche tempo fa  ha affermato : ” Dobbiamo rinunciare ad una quantita’ di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto e’ vietato tranne quello che e’ concesso dallo Stato’ e ancora  ‘robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci. L’Ue e l’Italia si devono adeguare al mondo'”.

I vari ministri di questa compagine governativa non sono degli “statisti” di valore, in grado gestire la “res pubblica” con una visione strategica, con  riferimenti strategici come la promozione del patrimonio di salute e d’istruzione  della popolazione, della cultura per il futuro.

Sono piccoli personaggi burocratici  funzionali a  realizzare il disegno neoliberista di abdicazione delle funzioni dello stato a favore del mercato, a realizzare  la cancellazione delle politiche di welfare e di sviluppo umano.

Non c’è bisogno di ricordare l’operato della Gelmini per la scuola  o le esternazioni esagitate del Brunetta contro i pubblici dipendenti per “fare il punto” sul rischio di regressione e d’implosione delle istituzioni pubbliche.

In questo contesto va allocato anche il sottosistema della valutazione e gestione dei rischi nei luoghi di lavoro.

La spinta propulsiva degli anni ‘ 70 e ’80 che aveva permesso di fare passi da gigante nell’ambito della salute e sicurezza nel lavoro  è da tempo venuta  a meno.

La motivazione di base di quella spinta era legata anche e sovrattutto dall’impegno politico trasversale di realizzare una società più giusta anche per quanto riguarda le condizioni di salute. L’obiettivo della stessa Riforma Sanitario del 1978 era quello  di ridurre le differenze e le diseguaglianze in materia di salute tra chi era esposto ai rischi da lavoro e chi viveva condizioni privilegiate.

Il tema delle differenze di salute e di aspettative di vita in relazione alle professioni svolte e alle condizioni di vita era allora oggetto di ricerche  accurate, ora questi item di ricerca non sono più in agenda da qualche tempo.

I risultati di quelle politiche sono stati straordinari, milioni di persone hanno potuto vivere in salute fino ad un’età che era inimmaginabile per i loro padri e per le generazioni precedenti.

E’ cambiata la mission dello stesso comparto che interviene in materia di salute e sicurezza, dai medici competenti ai consulenti tecnici per la sicurezza ai cosìdetti formatori “patentati” a insegnare la sicurezza.

Nei fatti la “mission” prevalente, non scritta, per l’esercito di consulenti delle imprese è divenuto in molti casi un intervento di “protezione” legale delle imprese rispetto alle responsabilità civili e penali in materia di gestione dei rischi.

La questione salute dei lavoratori collegata alle condizioni lavoro è divenuta off topics, un argomento tabù.

La progettazione ergonomica del posto di lavoro è argomento teorico su cui dare un qualche esame alle scuole di specializzazione …. In buona sostanza la deriva  rispetto ad una gestione “minimalista” del tema salute rispetto ai rischi lavorativi è in atto da tempo da ben prima della crisi.
E’da tempo che non esiste una strategia istituzionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La presenza delle Aziende Ausl sul campo della prevenzione è avvenuta in questi anni con uno sforzo in particolare degli operatori che hanno continuato a svolgere il proprio lavoro in condizioni sempre più diffcile e con risorse sempre più scarse. Tralasciamo in questo articolo le responsabilità del governo e in fattispecie del pessimo  Ministro Sacconi che ha in testa un modello di “sussidiarietà” che prevede nella sostanza il fatto che la vigilanza in  materia di gestione dei rischi  sia totalmente delegata ad una struttura ibrida composta da Inail e dalle DPL ( il cosìdetto polo della prevenzione ) e sia sottratta alle Aziende USL che sono invece le prime strutture istituzionali di prossimità interessate al mantenimento in salute della popolazione che lavora.
Sarebbero, secondo Sacconi, che non ha più un euro per il finanziamento ,  gli  Enti bilaterali a svolgere una funzione di sussidiarietà rispetto all’uscita della Pubblica Amministrazione  dal campo della tutela della salute dei lavoratori a garantire la promozione di buone pratiche ….

I servizi di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro sono ora per davvero a rischio di essere ridotti ai minimi termini operativi con la semplice pratica dei tagli degli organici e delle risorse per l’operatività.

Questo è il primo argine da porre rispetto agli impatti previsti dalla manovra tesa a destrutturare il ruolo della pubblica amministrazione nella tutela del “bene comune”, il  patrimomio di salute della popolazione che vive del propio lavoro.

L’ideologia neoliberista che è il  faro di questa sottospecie di governo è in grado solo di produrre devastazioni : in tre anni vi sono già stati interventi di “correzione ” dei conti pubblici per oltre 200 miliardi di euro con la conseguente riduzione dei diritti delle persone, la distruzione del welfare, ora la nuova manovra porterà ulteriori tagli e soppressione delle funzioni dello stato nella tutela dei beni costituzionalmente protetti come la salute.

Nei tre anni precedenti questo governo ha fatto politiche economiche che hanno favorito i privilegiati e le grandi ricchezze a discapito degli interessi del paese, ora con questa manovra persevera nella difesa dei privilegi.

Per questi motivi bene ha fatto la Cgil a sostenere con la proclamazione dello sciopero generale del 6 di settembre l’opposizione sociale ad una manovra ingiusta e devastante che  “mette le mani” non solo nelle tasche ma anche  sui diritti fondamentali dei cittadini che vivono del proprio lavoro.

Note

(1) Vedi il sito della Associazione ATDAL

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Gino Rubini, editor di http://www.diario-prevenzione.it