newsletter diario prevenzione
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http://www.diario-prevenzione.it
21 maggio 2014 – vol.n° 90
notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa
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SALUTE SICUREZZA LAVORO & ELEZIONI PARLAMENTO EUROPEO
Domenica 25 maggio si vota per le elezioni del Parlamento Europeo. Molti cittadini non andranno alle urne poichè pensano che il voto europeo non sia importante.
Molti pensano ancora che le decisioni che vengono prese a livello europeo non influiranno sulla qualità della loro vita, “l’europa è lontana e noi siamo in Italia….” è il luogo comune su cui si appoggiano per giustificare la propria pigrizia culturale e civile.
La realtà è un’altra: le decisioni che vengono prese in sede dalle istituzioni europee hanno e avranno sempre più un impatto (positivo o negativo) sulla nostra vita quotidiana.
Affrontiamo oggi l’aspetto della salute e della sicurezza nel lavoro: le direttive europee hanno cambiato radicalmente ed in meglio la valutazione e gestione dei rischi negli ambienti di lavoro.
Dalla Direttiva quadro 391.1989 alle Direttive specifiche amianto, rumore, piombo, ecc l’Unione europea ha messo in atto un percorso di straordinaria importanza per il rafforzamento e l’innovazione degli strumenti per la valutazione e la gestione dei rischi negli ambienti di lavoro e di vita.
Con la presidenza Barroso il percorso virtuoso si è interrotto. Gli orientamenti neoliberisti della Commissione si sono tradotti nel Progetto REFIT, un progetto che sotto le mentite spoglie dell’obiettivo della semplificazione si propone di spazzare via le leggi che proteggono i diritti dei lavoratori e il silenziamento del dialogo sociale.1)
Con una serie di di pseudoconsultazioni come la “TOP 10” DEL 2011/12 la Commissione ha dato voce solo alle richieste di una parte, quella imprenditoriale e delle PMI , per attaccare la legislazione che tutela la salute e la sicurezza nel lavoro.
La stessa Commissione ha avvallato il luogo comune che la legislazione è divenuta sinonimo di peso burocratico inutile: l’obbligo alle aziende di svolgere valutazioni dei rischi per lavorare insicurezza sarebbe un inutile dispendio di risorse …. tanto più in una fase di crisi nella quale il “ricambio” dei lavoratori che si sono “rotti” per malattie professionali o infortuni è particolarmente facile e poco costoso….
Non possiamo con questo poco spazio i contenuti del Progetto Refit ma vi indichiamo una sitografia nella quale reperire documentazione.
Abbiamo citato Refit per dire che bisogna contrastare queste politiche: è necessario sconfiggere le forze neoliberiste presenti nel PE.
Bisogna andare a votare e votare per L’Europa sociale ben consapevoli della necessità di cambiare registro rispetto alle politiche di “austerità” a senso unico che chiedono sacrifici solo ai cittadini che vivono del proprio lavoro.
Bisogna sconfiggere la maggioranza attuale del PE che ha portato la UE nelle secche delle politiche di austerità e nella strategia devastante della deregulation con la trasformazione dei diritti in bisogni da soddisfare su mercato: istruzione , scuola, salute dovrebbero diventare solo merci a disposizione solo di chi può permettersele…..
Bisogna riaffermare l’idea di Europa sociale e solidale che era nel cuore e nella mente dei padri fondatori, da Altiero Spinelli a Delors.
Diario prevenzione, per sua natura, non da indicazioni “specifiche” di voto: i nostri lettori sono adulti e responsabili e sapranno come fare il meglio andando a votare.
Gino Rubini, editor di diario prevenzione
Sitografia
1) Résolution de la CES Stop à la déréglementation de l’Europe: Repensez Refit
2) Consultation : “Which are the TOP10 most burdensome EU legislative acts for SMEs?”
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/public-consultation-new/index_en.htm
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NOTIZIE AMBIENTE
SALUTE
SICUREZZA LAVORO
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I quesiti sul decreto 81: obblighi del committente di un’opera edile
Un quesito sull’obbligo o meno del committente di controllare direttamente l’applicazione delle norme di sicurezza nel cantiere nel quale si sta realizzando una sua opera edile. A cura di Gerardo Porreca.
articolo alla fonte puntosicuro.it
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Ossigeno per l’Informazione
OSCE ripubblica Guida per la sicurezza dei giornalisti
L’autore William Horsley scrive che le violenze contro i giornalisti europei sono in aumento. Citato il lavoro di monitoraggio e consulenza di Ossigeno in Italia
L’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha pubblicato all’inizio di maggio la seconda edizione della Guida per la sicurezza dei giornalisti (Safety of journalists Guidebook), disponibile in inglese e russo. Il testo racconta gli sforzi compiuti da governi e organizzazioni del nostro continente per garantire un ambiente più sicuro per chi opera nei media.
Il volume, pubblicato per la prima volta nel 2011, si apre con l’introduzione di Dunja Mijatović, Rappresentante della libertà dei media dell’OSCE, ed è stato realizzato da William Horsley, direttore internazionale del Centro per la libertà dei Media dell’Università di Sheffield (UK) e rappresentante dell’Associazione dei Giornalisti Europei AJE/AJE presso il Consiglio d’Europa.
Garantire la sicurezza dei giornalisti, scrive l’autore, è un compito sempre più urgente “perché la gamma delle violenze contro i giornalisti – inclusi omicidi, attacchi che causano gravi ferimenti e casi di intimidazione – si è ampliata in maniera significativa negli ultimi anni”.
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4325&Itemid=2
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Arst, autista sospeso dal lavoro con un decreto regio del ’31
[Arst, autista sospeso dal lavoro con un decreto regio del ’31]
Sospeso dal lavoro di punto in banco sulla base del Regio Decreto del 1931. Salvatore Urgias, autista Arst. la sua “colpa” quella di aver sollecitato come sindacalista Cgil una visita medica straordinaria per tre lavoratori in attesa da mesi, chiedendo riscontri al rappresentante per la sicurezza.
Sospeso dal lavoro e dalla paga, da un giorno all’altro, per un provvedimento cautelativo, sulla base del Regio Decreto 148, anno 1931. Succede all’Arst, dove Salvatore Urgias, 46 anni, autista da quattordici, sindacalista Cgil dal 2007, secondo l’azienda sarebbe implicato, come recita l’articolo 46 del decreto regio, “in fatti che possano dar luogo a retrocessione od alla destituzione” e, quindi, è stato sospeso “in via preventiva dal soldo e dal servizio”.
Ecco la ricostruzione della vicenda da parte della Cgil: “La comunicazione è del 30 aprile, decorrenza il giorno dopo, a firmarla è il direttore centrale dell’Arst Carlo Poledrini. Per questa ragione, la Filt Cgil di Cagliari ha chiesto un incontro urgente ai vertici aziendali e dichiarato lo stato di agitazione del personale e l’apertura delle procedure di raffreddamento. Nel frattempo, altre strutture territoriali stanno aderendo alla mobilitazione, preludio dello sciopero, e fra i lavoratori iniziano a girare sottoscrizioni e fondi di solidarietà a sostegno del collega, e contro quel che la segretaria generale della Filt Cgil di Cagliari Massimiliana Tocco, descrive come un gravissimo tentativo di censura e di lesione delle prerogative sindacali, dietro al quale non vorremmo si nascondesse un intento punitivo connesso alla stessa attività sindacale del dipendente.
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4323&Itemid=2
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Conclusa la prima Convention Nazionale del Medici Competenti
mercoledì 21 maggio 2014
Dopo due giornate di intenso e partecipato dibattito, si è conclusa sabato scorso (17 maggio) la prima Convention Nazionale dei Medici Competenti del nostro Paese. L’incontro si è svolto presso l’aula magna dell’ospedale Forlanini di Roma, luogo simbolico scelto per rimarcare l’appartenenza della categoria dei medici competenti al settore fondamentale della Medicina sociale e pubblica in Italia.
La manifestazione, organizzata dalla SIMLII con il patrocinio della FNOMCeO, ha visto la partecipazione di circa 200 medici competenti provenienti da tutta Italia e aveva lo scopo di fare il punto su una attività professionale sanitaria che si svolge nell’importante settore della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in tutti gli ambienti di lavoro, nella consapevolezza della sottovalutazione del contributo preventivo e sociale della figura del medico competente, pur obbligatoriamente presente in tutti i luoghi di lavoro.
Il tema provocatorio della manifestazione era: “Il medico competente: meno burocrazia, più autonomia”, scelto proprio per rimarcare la condizione di disagio vissuta dalla categoria, gravata da sempre più numerosi vincoli burocratici che distolgono tali professionisti dai compiti propri della Prevenzione nei luoghi di lavoro.
La Convention è stata introdotta da un intervento del prof. Piero Apostoli, Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII), cui ha fatto seguito una breve relazione del dr. Alfonso Cristaudo, dirigente medico di Medicina del Lavoro dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa. Come previsto dal programma, successivamente, a differenza di quanto accade di solito nei tradizionali convegni, sono state tenute poche relazioni su argomenti ben individuati, seguite dall’approfondimento in specifici gruppi di lavoro per consentire la massima partecipazione dei medici competenti intervenuti. I principali temi trattati nei gruppi di lavoro hanno riguardato il cambiamento necessario nel breve periodo, le attività di valutazione del rischio e di sorveglianza sanitaria, l’integrazione e i flussi comunicativi tra i medici competenti e gli altri professionisti della Sicurezza e della Sanità e il sentito bisogno di autonomia, indicando per ciascun argomento le possibili concrete soluzioni. Nell’ambito di ciascun gruppo ogni partecipante ha potuto esprimere la sua opinione e il suo punto di vista, a fronte delle proposte formulate nelle relazioni introduttive, per giungere a una sintesi condivisa sui temi di maggiore attualità e criticità per la categoria.
SEGUE SU FONTE
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4322&Itemid=2
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Si è svolta a Udine il 10 Maggio la manifestazione dedicata a Giorgio Ferigo e denominata “Oltre la burocrazia. Per una amministrazione efficace e responsabile”. Lo spunto per un tale tema veniva dall’impegno di Giorgio Ferigo, medico di sanità pubblica che ha operato nella Carnia tra gli anni ’70 e il 2008, anno della sua prematura scomparsa, periodo speso anche per opporsi alle insensatezze e ai formalismi della Sanità Pubblica. In questa occasione è stato ristampato e quindi reso di nuovo disponibile per le più giovani generazioni di operatori, il suo famoso testo “Il Certificato come sevizia”, da tempo esaurito. Per continuare a leggere scarica gli allegati.
fonte snop.it
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La sicurezza va di moda
Milano, importante punto di riferimento a livello internazionale, è la capitale della moda italiana. Il capoluogo Lombardo, oltre ad essere palcoscenico di grandi eventi internazionali associati alla moda è il luogo dove si dettano le nuove mode e tendenze.
ASL Milano, Comune di Milano, Camera Nazionale della Moda e Fondazione Serbelloni intendono portare in passerella la sicurezza sul lavoro ed organizzano il convegno “La sicurezza va di moda. Convegno sulle normative di allestimento temporaneo”.
La finalità dell’evento è quella di sensibilizzare ed informare gli organizzatori di sfilate ed eventi legati al mondo moda sulle tematiche della sicurezza e salute sul lavoro. Il convegno vedrà la partecipazione di funzionari della pubblica amministrazione, organizzatori di eventi e professionisti del settore che forniranno utili indicazioni per la gestione tecnico operativa di un evento temporaneo. In chiusura verrà dato ampio spazio al confronto tra relatori e platea.
L’incontro si svolgerà il prossimo 29 maggio, dalle ore 9.00, presso le Sale Napoleoniche di Palazzo Serbelloni in Corso Venezia 16 a Milano.
Il convegno è a ingresso gratuito e a numero chiuso in base alla capienza della sala, pertanto, chi volesse partecipare, dovrà compilare il form di adesione sul sito www.fondazioneserbelloni.com
IL PROGRAMMA
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News Prevenzione Podcast – Ambiente Salute Lavoro – 19 maggio 2014
A pochi giorni dal voto per le elezioni del Parlamento Europeo una riflessione sulla campagna elettorale in Italia
– Sfide a base d’insulti tra Renzi, Grillo e l’Innominato. Fuffa a quintali, nessuno parla del merito. Una campagna elettorale misera, priva d’idee nel momento nel quale sarebbe necessario spiegare ai cittadini cosa si vuol fare in Europa. Politici italiani borgatari che non riescono ad essere credibili come classe dirigente europea
– 25 ANNI DI SICUREZZA SUL LAVORO IN EUROPA.GRAZIE EUROPA
– CGIL CISL UIL, fermare la deriva delle tutele a livello europeo in tema di salute e sicurezza sul lavoro
– OCDE denuncia l’incremento delle disuguaglianze sociali
– La tragedia nella miniera di carbone in Turchia, segno del passato o evento precursore del futuro ?
– Minimalia
Riflessioni ad alta voce a cura di Gino Rubini
IL NOTIZIARIO ( 31 minuti )
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4319&Itemid=127
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Presentazione a Bologna del Libro “Lavorare Manca” scritto da Gabriele Polo, giornalista che è stato anche direttore de “Il Manifesto”, e Giovanna Boursier, giornalista di Report, che dopo 4 anni di recessione economica hanno voluto raccontare la vita nelle fabbriche in crisi, parlando con donne e uomini al lavoro o che lo hanno perso e provano a resistere, e persino ad immaginare un futuro.
Racconti rivelatori che accompagnano la storia di fabbriche e territori.
Tra questi racconti c’è anche quello delle Donne OMSA che i due giornalisti hanno incontrato e intervistato nel 2013.
Il libro verrà presentato MERCOLEDI 21 MAGGIO 2014 alle ore 18.00 presso la Libreria Feltrinelli in Piazza Ravegnana 1 a Bologna
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SMS per smettere di fumare
Le schede PEARLS sono prodotte dal Cochrane Primary Health Care e finanziate dal New Zealand Guidelines Group per aiutare gli operatori di sanità pubblica e i medici di medicina generale a prendere decisioni sugli interventi e sui trattamenti sulla base delle evidenze.
Dors ha curato la traduzione della Scheda PEARLS numero 379 dal titolo: Gli interventi per smettere di fumare che usano i telefoni cellulari sono efficaci.
Versione originale in lingua inglese: Mobile phone-based interventions effective for smoking cessation
Altri documenti
Evidenza limitata dell’efficacia dell’esercizio fisico nella cessazione dell’abitudine al fumo
La riduzione e la cessazione improvvisa sono ugualmente efficaci per i fumatori che vogliono smettere di fumare
La caffeina è efficace come coadiuvante di analgesici
Le terapie psicologiche sono efficaci per il gioco d’azzardo problematico e patologico
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4317&Itemid=2
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25 ANNI DI SICUREZZA SUL LAVORO IN EUROPA. GRAZIE EUROPA.
Molti di voi si ricorderanno di certo che sono passati ormai 20 anni dalla pubblicazione in G.U. del D.Lgs. 626.
Quanti quelli che sanno che ne sono passati 25 dall’approvazione della direttiva 89/391/CEE della quale il Titolo I della “seiduesei” ne costituisce il recepimento?
Ricorderete che con il D.Lgs. 626/94 (oggi D.Lgs. 81/2008 – sissignori le normative di riferimento sono ancora quelle europee) l’Italia ha recepito un primo pacchetto di direttive comunitarie. Tra queste, la direttiva “quadro” 89/391 (cioè la n. 391 del 1989), detta anche “direttiva madre”, quella cioè cui fanno riferimento tutte le altre direttive “particolari” (o direttive “figlie”) recepite sia dallo stesso D.Lgs. 626 (ambienti di lavoro, attrezzature, DPI, MMC, VDT etc.) che da successivi provvedimenti legislativi. Ad esempio la direttiva cantieri 92/57/CEE – la c.d. direttiva cantieri (oggi Titolo IV del T.U.) è stata recepita con il D.Lgs. 494 nel 1996.
I più preparati obietteranno che in realtà una prima direttiva era già stata recepita nel 1991 con il D.Lgs. 277, riguardante rumore, piombo e amianto. Bravi. La sua importanza non va sottaciuta stante la “scoperta” di moltissimi casi di sordità da lavoro che le visite mediche, obbligatorie al superamento di determinate soglie (dBA), hanno messo in luce. Venne introdotto infatti l’obbligo della predisposizione della valutazione del rischio rumore sulla base dell’effettuazione di rilievi fonometrici.
Ma torniamo a quel primo pacchetto di direttive (13 in tutto) che hanno modificato profondamente il nostro panorama normativo affrontando argomenti che le nostre norme di prevenzione emanate alla fine degli anni ’50 non prevedevano. La movimentazione manuale dei carichi, i videoterminali, la tutela della lavoratrici madri, etc. e, soprattutto, fu una rivoluzione copernicana per quanto riguarda l’approccio alla prevenzione: il SPP ed il suo responsabile, il coordinatore della sicurezza, la valutazione dei rischi etc.
Basta leggere i principi generali contenuti nella direttiva quadro (e ripresi poi dalla 626 e oggi dal TU – art. 15) per capirlo:
Individuare i rischi;
Valutare i rischi;
Eliminare i rischi o ridurre quelli che non possano essere eliminati;
Ridurre i rischi che non possono essere eliminati intervenendo alla fonte;
Intervenire con misure di protezione collettiva;
Intervenire con misure di protezione individuale;
Formare, informare, addestrare;
Gestire le emergenze.
Molti, a giustificazione di alcune difficoltà incontrate nell’applicazione delle direttive in Italia, sostengono che le norme introdotte dal legislatore comunitario siano indicate principalmente verso aziende medio-grandi.Vero.
SEGUE SU
http://muglialafuria.blogspot.it/2014/05/25-anni-di-sicurezza-sul-lavoro-in.html
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Valutazione del rischio nella movimentazione manuale di carichi e interventi ergonomici correttivi in un’azienda di distribuzione di generi alimentari
RIASSUNTO. Lo studio si propone di valutare e ridurre il rischio da movimentazione manuale di carichi in 9 autisti addetti alla distribuzione di alimenti. Applicando l’Indice di sollevamento variabile (VLI) del NIOSH, il rischio è risultato presente in tutte le situazioni analizzate, con valori di VLI compresi tra 2,12 e 2,81. Agendo opportunamente sulle variabili più incidenti (frequenza di sollevamento e peso dei prodotti più pesanti), si è ottenuto un buon contenimento del rischio, che tuttavia permane ancora superiore al livello di accettabilità. continua >>
L’ARTICOLO
http://gimle.fsm.it/33/3_sup/56.pdf
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CGIL, CISL e UIL, fermare la deriva delle tutele a livello europeo in tema di salute e sicurezza sul lavoro
16/05/2014
In vista delle elezioni europee che si terranno il prossimo 25 maggio, i Sindacati Confederali CGIL CISL UIL intendono ribadire con forza e determinazione la necessità di interrompere la deriva che sta avvenendo sul piano delle tutele a livello europeo, chiedendo un nuovo impegno condiviso nel tracciare percorsi legislativi comunitari che proseguano nell’azione di garanzia delle tutele delle condizioni di lavoro, negli anni poste in essere, a partire dalla salute e sicurezza sul lavoro.
“Negli ultimi tempi – avvertono in una nota CGIL, CISL e UIL – si sono, difatti, susseguite da parte della Commissione Europea una serie di iniziative contrarie alla tradizione di tutela comunitaria, volte a semplificare il sistema normativo, stralciando i diritti, come, in particolare, REFIT (REgulatory Fitness e performance)”.
Con la pubblicazione di REFIT, la Commissione, spiegano i sindacati “ha effettuato l’ennesimo passo verso un processo finalizzato alla deregolamentazione in Europa e al progressivo smantellamento della legislazione che tutela i diritti dei lavoratori portando all’indebolimento del dialogo sociale; questo processo rischia di trasformarsi in un vero e proprio arretramento della situazione puntando ad abbassare indistintamente i costi delle imprese, senza tenere conto della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.
In questo quadro, è da ricordare “che ci troviamo attualmente in assenza di una Strategia Europea che avrebbe dovuto essere varata già nel 2013, per il cinquennio 2013-2018 e che invece non vedrà la luce prima del 2016”.
A fronte di questa situazione che si è venuta a creare nell’Unione, “invitiamo tutti i Candidati, e quindi tutti i successivi eletti al Parlamento europeo, ad attivarsi per modificare la linea attuale della Commissione, rimettendo al centro le tematiche di salute e sicurezza sul lavoro, individuando percorsi alternativi alle “semplificazioni”, basate solo su mere riduzioni di costi, di taglio delle garanzie e delle adeguate condizioni di lavoro; occorre inoltre che si individuino modalità di supporto alle imprese, soprattutto nei confronti di quelle di piccole e piccolissime dimensioni, partendo dal varare in tempi brevi una adeguata Strategia Europea che delinei un programma pluriennale di azioni strategiche di prevenzione e protezione, perseguendo gli obiettivi ancora da raggiungere tracciati dalle Strategie precedenti (tra cui l’abbassamento del 25% degli infortuni sul lavoro)”.
L’attuale necessità dell’Unione Europea, concludono CGIL, CISL e UIL “è quella di migliorare l’occupazione, la qualità del lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini; questi obiettivi si potranno raggiungere solo con una ripresa ed un rafforzamento del dialogo sociale, oggi carente e debole per precisa volontà della Commissione”.
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I Working Papers di Olympus, 35/2014
Danilo Volpe
Gli obblighi dei progettisti, fornitori e installatori
Abstract
L’autore analizza gli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro gravanti sui soggetti esterni al
rapporto di lavoro, vale a dire progettisti, fornitori, installatori e montatori, espressamente annoverati dagli artt. 22, 23 e 24 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni. Egli, in particolare, esamina l’evoluzione storica della normativa in materia, mettendo in risalto la ratio che ha condotto il legislatore ad estendere la tutela del prestatore anche al di fuori del rapporto di lavoro. L’autore, infine, si sofferma sull’analisi della responsabilità sia civile che penale nel caso di inosservanza degli obblighi sussistenti in capo ai predetti soggetti.
fonte olympus.uniurb.it L’ARTICOLO (24 pagine, pdf )
http://olympus.uniurb.it/images/wpo/2014/wpo35volpe.d.pdf
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L’importation de fibres d’amiante à nouveau permise en Europe ?
La fabrication, la mise sur le marché et l’utilisation de l’amiante sont interdites en Europe depuis fin 2004*. Une seule dérogation subsiste néanmoins dans la législation européenne, elle concerne l’importation de diaphragmes contenant des fibres d’amiante chrysotile pour des cellules d’électrolyse existantes. Cette dérogation très ciblée a été introduite pour permettre à une usine de production de chlore en Allemagne et une usine de production d’hydrogène en Suède de continuer à fonctionner “jusqu’à ce qu’elles atteignent la fin de leur vie utile ou que, auparavant, des substituts appropriés sans amiante apparaissent sur le marché”.
Dix ans plus tard, sous la pression de la multinationale Dow Chemicals, la Commission européenne et l’Agence européenne des produits chimiques (ECHA) chargée de la mise en œuvre de REACH envisagent de prolonger cette dérogation jusqu’en 2025, voire au-delà. De plus, d’après les documents disponibles sur le site de l’ECHA, cette dérogation introduite à l’annexe XVII de REACH serait étendue pour permettre l’importation en Europe, non seulement des diaphragmes contenant les fibres d’amiante, mais également des fibres d’amiante nécessaires à leur entretien. Si ces propositions sont adoptées, l’importation chaque année de plusieurs tonnes d’amiante pourrait être légalisée en Europe.
SEGUE SU
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4311&Itemid=2
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MOLTE NOTIZIE DA TWITTER
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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione
arrivederci alla prossima settimana
Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it
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