newsletter diario prevenzione – 19 novembre 2013 vol. n.80


newsletter diario prevenzione
www.diario-prevenzione.it

19 novembre  2013   vol.n° 80

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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E’ POSSIBILE IMMAGINARE UN FUTURO MIGLIORE ..NONOSTANTE TUTTO

In queste settimane, sotto al rumore di fondo e ai clamori della politica gridata e oscenamente autoreferenziale, scorre un fiume di partecipazione riflessiva e competente che cerca di costruire risposte e metodologie di governo e di soluzione dei problemi.

Da tempo cerchiamo di individuare fatti ed eventi positivi per socializzarli per farne un riferimento per quanti non hanno voglia di gettare la spugna.

Tra questi eventi ci fa piacere segnalare la celebrazione del Primo Congresso dell’Associazione Italiana Non Tehnical Skill( AINTS ) che si è svolta a Milano sabato 16 novembre.

Aints nel suo manifesto propone un approccio alla prevenzione e gestione dei rischi per salute e sicurezza sul lavoro e delle situazioni di emergenza  basato sulle competenze  non tecniche che è in grado di superare i limiti della concezione solo tecnica e normativa della sicurezza e della concezione riduttivamente comportamentistica dl fattore umano.

” Gli incidenti e gli infortuni non sempre avvengono per un insufficiente adempimento normativo. Essi possono anche avvenire per un esercizio ingenuo o superficiale delle competenze psicosociali e organizzative. Gli incidenti e la sicurezza sono esiti emergenti dalla interazione e dalla interdipendenza delle diverse componenti di una organizzazione.”….. La scienza della complessità e il pensiero sistemico  possono aiutare  a prevenire e gestire i rischi per salute e sicurezza sul lavoro. Modelli di azione semplicistici non aiutano ad affrontare problemi complessi nelle organizzazioni … Non si può prevedere tutto. Bisogna prepararsi ad essere impreparati …”

Un centinaio di  professionisti provenienti da diversi settori, dall’università, dall’impresa, dalla sanità, controllori di volo  si sono confrontati nei gruppi di lavoro tematici riflettendo sulle esperienze svolte e individuando ambiti su cui sviluppare l’applicazione delle NTS.
L’Associazione alla data del Congresso contava già 200 associati, un movimento di professionisti interessante e importante per una innovazione dei metodi d’intervento nel campo della prevenzione. Per chi è interessato a conoscere meglio AINTS può visitare il sito www.aints.org

Sempre tra gli eventi positivi segnaliamo l’uscita del libro ” Un treno che attraversa la democrazia. Generazione di un’opera, l’opera di una generazione “
di Gianni Cascone

Quando il treno scorre sotto la galleria attraversando con rapidità  l’Appennino da Bologna a Firenze molti  sfogliano qualche giornale, sonnecchiano e difficilmente si interrogano su come e in che condizioni hanno lavorato migliaia di persone per realizzare quest’opera.

Nel libro viene ricostruita la storia della costruzione di questa grande infrastruttura. Istituzioni, Enti Locali, Sindacati dei lavoratori e Sistema delle imprese che partecipavano all’opera, dall’inizio si confrontarono con una scelta difficile: accettare fin dall’inizio gli standard usuali della sicurezza nel lavoro in galleria che prevedevano come ragionevole l’accettazione di un incidente grave o mortale per chilometro ( previsione 70 incidentii gravi o mortali)  o rompere questo schema e proporre  come sfida una gestione dei rischi tesa a zero incidenti gravi e mortali….
E’ sulla base della prevenzione e della gestione dei rischi con zero incidenti  che si svilupparono le relazioni tra i soggetti in campo in quegli anni e la sfida fu vinta. Nel corso dei lavori si registrò, purtroppo, un infortunio mortale, un lavoratore fu travolto da un camion in manovra.

In quest’epoca non possiamo buttare via tutto quello che si è fatto nei decenni scorsi come fosse acqua sporca come vorrebbero fare  alcuni parvenus della politica ignoranti e superficiali:  vi sono esperienze straordinarie di gestione dei rischi come la costruzione della galleria sotto l’Appennino tosco emiliano che vanno assunte come un riferimento per le grandi opere future.
Infine non potevano mancare, purtroppo alcune note dolenti che riguardano la sanità, ma queste le leggerete nelle news che seguono. editor

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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L’austerità fa male alla salute? Intervista al Prof.Rodolfo Saracci     

L’austerità fa male alla salute? Intervista al Prof. Rodolfo Saraccci Rodolfo Saracci, Visit Scientist dell’International Agency for Research in Cancer, Past President dell’International Epidemiological Association. Pubblicato su’ Pensiero n° 592
Sì l’austerità fa male, soprattutto quando è prolungata. È ufficiale: in Grecia lo stato di salute della popolazione è peggiorato, sono in aumento i casi di suicidio. “Non è una scoperta straordinaria ma una conferma di quanto già si sapeva da evidenze precedenti e da ipotesi che sono quanto mai plausibili sia da un punto di vista epidemiologico sia biologico”, commenta Rodolfo Saracci sottolineando che sono stati fatti dei macroscopici errori di valutazione degli effetti di un’austerità così rigorosa sul sistema economico e conseguentemente sulla salute. Gli stessi promotori dell’austerity se ne stanno rendendo conto. Un’alternativa per prevenire questi effetti collaterali c’era e forse c’è ancora. “Non siamo in grado di sapere quanto siano reversibili i danni prodotti dall’austerità che ora si stanno manifestando. Però è sempre meglio tardi che mai correggere la rotta piuttosto che continuare su questa strada come certi sembrano voler fare.”

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4095&Itemid=2

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Il Servizio Sanitario Nazionale tra declino e rinascita

dal sito della SNOP

La lettura del IX Rapporto Sanità “Crisi economica e sanità: come cambiare le politiche pubbliche “ a cura del Crea dell’Università di Tor Vergata vincola il lettore, non lascia spazio alle polemiche ideologiche, l’analisi dei dati offre un’immagine abbastanza preoccupante dello stato di salute del SSN. Dati e valutazioni sullo stato dell’arte contenute nel Rapporto rappresentano una conferma di molte osservazioni e prese di posizioni di altri Enti e Istituti che svolgono ricerca in questo ambito. Per continuare a leggere scarica il file in allegato.
Attachments: File    File size
Download this file (Servizio sanitario nazionale tra declino e rinascita.pdf)Servizio sanitario nazionale tra declino e rinascita.pdf    7

http://www.snop.it/attachments/article/320/Servizio%20sanitario%20nazionale%20tra%20declino%20e%20%20rinascita.pdf

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Legge di stabilità: sanità, la parola passa alle Regioni ma si rischia la controriforma

di Ivan Cavicchi

nsomma sulla sanità a forza di strillare qua e là, qualcosa siamo riusciti ad ottenere. Cade il pericolo di una controriforma immediata del sistema pubblico (nota al Def) la legge di stabilità ignora su indicazione del Parlamento le proposte sulla selettività e sulla riduzione delle tutele ecc. La legge di stabilità rinuncia ai tagli lineari spostando i i problemi della spesa al “patto per la salute” cioè all’intesa tra Governo e Regioni. Quindi tutto ok? In realtà si è guadagnato tempo ma i nodi fondamentali restano tutti da sciogliere.

La quantificazione del fondo sanitario per il 2014 resta fissato a 107,9 miliardi e non a 109,9 miliardi come avrebbero voluto le Regioni. La sanità è sotto finanziata di almeno 2 mld. Non saranno tagli lineari ma ancora non si sa chi paga e come si paga il sotto finanziamento. Non escluderei che per recuperare si ritorni a parlare di ticket o di minori tutele cioè alla nota del Def. Si conferma la politica di definanziamento ciò che cambia quindi è la modalità ma non lo scopo. Ad un modo lineare di ridurre la spesa sanitaria, subentra un modo negoziale.

segue su

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/18/legge-di-stabilita-sanita-la-parola-passa-alle-regioni-ma-si-rischia-la-controriforma/748344/

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IVREA. In 23 anni (dal 1980 al 2003), i morti per mesotelioma pleurico nel territorio del’Asl/To4 sono stati 289

Novantacinque nel solo territorio del distretto di Ciriè. Dei 59 deceduti residenti nel distretto di Ivrea, 44 erano uomini, 15 donne. Nel distretto di Cuorgnè, invece, le persone morte in questo periodo sono state 42: 16 donne e 26 uomini. Nel distretto di Chivasso, i morti sono stati 39 (trenta uomini e 9 donne).

I numeri sono della Banca dati di mortalità. Esaminando, in modo disaggregato, i dati presi dalla Banca dati demografica evolutiva e legati alle schede Istat che sono compilate nel momento in cui muore una persona, si va avanti ancora di qualche anno e si vede che il mesotelioma miete vittime ogni anno. Cinque persone decedute nel 2004, sei nel 2005, tre nel 2006.

Il tema è delicato e merita attenzione. Che nell’amianto ci sia qualcosa che non va lo si sa da molto, molto tempo. Persino Plinio il Vecchio aveva già descritto una patologia polmonare negli schiavi addetti alla confezione di tuniche d’amianto anche se bisogna arrivare al ventesimo secolo per avere leggi e norme precise.

Giovanni Presta, direttore della medicina legale dell’Asl/To4, rappresenta il gruppo di medici che, a fronte di un decesso per mesotelioma (e di qualunque altra malattia per la quale si può ipotizzare una malattia professionale) provvede alla segnalazione alla procura della Repubblica. Almeno in linea teorica, ogni caso dovrebbe già essere conosciuto dalla procura visto che i medici che hanno incontrato i pazienti per la diagnosi e le cure avrebbero, per legge, dovuto provvedere alla segnalazione. Ed è la procura che, caso per caso, deve capire se esista una correlazione tra il luogo di lavoro dove è stato respirato l’amianto e l’insorgere della malattia. Il tema è delicatissimo e c’è la massima attenzione. «La curva che descrive l’andamento delle morti per mesotelioma – spiega il direttore della medicina legale – è parallela a quella che descrive il consumo di amianto, ma con quarant’anni di ritardo, perché si tratta di una patologia con una latenza lunga».

segue su

http://lasentinella.gelocal.it/cronaca/2013/11/13/news/mesotelioma-289-morti-in-ventitre-anni-1.8110896

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Un treno che attraversa la democrazia

Quando il treno scorre sotto la galleria attraversando con rapidità  l’Appennino da Bologna a Firenze molti  sfogliano qualche giornale, sonnecchiano e difficilmente si interrogano su come e in che condizioni hanno lavorato migliaia di persone per realizzare questa opera.

All’inizio degli anni ‘90 la Regione Emilia-Romagna viene investita dalla costruzione dell’Alta Velocità. Agli amministratori pubblici si pone il problema di far fronte a una ‘grande opera’ che attraverserà il loro territorio coinvolgendo le popolazioni della pianura e dell’Appenino: i lavori dureranno anni e richiederanno l’accoglienza di migliaia di lavoratori esterni. Si tratta, proprio nell’Italia turbolenta e sfiduciata di Tangentopoli, di governare un fenomeno estremamente complesso.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4092&Itemid=2

Intervista Audio  all’Autore  (20 minuti)

http://www.diario-prevenzione.it/audio/WS_30009.WMA

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15/11/13 – Imparare dagli errori: incidenti nel raggio d’azione dei caricatori

Esempi di infortuni correlati alla presenza di operatori nel raggio d’azione di pale gommate e cingolate. Operazioni di verifica e misura di tronchi e attività di livellamento e rispristino di un piazzale. Le dinamiche degli incidenti e la prevenzione.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/imparare-dagli-errori-C-99/imparare-dagli-errori-incidenti-nel-raggio-d-azione-dei-caricatori-AR-13336/

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UNA RICERCA CANADESE SU SALUTE E DISOCCUPAZIONE     

giovedì 14 novembre 2013
Le persone colpite da disoccupazione nei primi anni 1990 hanno affrontato un più alto rischio di morire nei dieci anni successivi.
Lo studio IWH rileva che i disoccupati nel 1991 avevano tassi di mortalità più elevati attraverso un’ampia gamma di cause

Quali sono gli effetti sulla salute della disoccupazione ? Molti studi hanno fatto questa domanda . Alcuni si sono concentrati sull’impatto salute mentale e fisica durante la disoccupazione . Altri hanno esaminato l’effetto della disoccupazione sulla salute nel periodo successivo disoccupazione , compresa l’associazione tra la disoccupazione e la mortalità .

Ma fino a poco tempo fa, nessuno studio ha esaminato la relazione tra disoccupazione e specifiche cause di morte tra un numero rappresentativi di cittadini canadesi  .

Un recente studio dell’Istituto per il Lavoro e Salute ( IWH ) è il primo a fare proprio questo . Pubblicato il maggio 2013 dalla rivista BMC Public Health ( doi : 10.1186/1471-2458-13-441 ) , lo studio di tutte le cause e mortalità per  causa- specifica ha  seguito un folto gruppo di canadesi per 10 anni dopo un periodo di elevata disoccupazione nel 1991. Ha trovato i rischi elevati di mortalità tra le persone disoccupate .

“Il Canada è uno dei pochi paesi sviluppati per i quali tale informazione non era stata precedentemente disponibili . Ecco perché questo studio è importante ” , dice il Dott. Cameron Mustard , IWH presidente e autore principale dello studio . “E ‘ importante anche perché lo studio esamina un periodo in cui la disoccupazione era alta uno che è paragonabile al periodo che abbiamo appena vissuto . ”
Campione di 1,6 milioni

l’articolo segue su fonte IWH

http://www.iwh.on.ca/at-work/74/people-hit-by-joblessness-in-early-1990s-faced-higher-risk-of-dying-within-10-years

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Current Strategies for Engineering Controls in Nanomaterial Production and Downstream Handling Processes  (fonte NIOSH )

The focus of this document is to identify and describe strategies for the engineering control of worker exposure during the production or use of engineered nanomaterials. Engineered nanomaterials are materials that are intentionally produced and have at least one primary dimension less than 100 nanometers (nm). Nanomaterials may have properties different from those of larger particles of the same material, making them unique and desirable for specific product applications. The consumer products market currently has more than 1,000 nanomaterial-containing products including makeup, sunscreen, food storage products, appliances, clothing, electronics, computers, sporting goods, and coatings. As more nanomaterials are introduced into the workplace and nano-enabled products enter the market, it is essential that producers and users of engineered nanomaterials ensure a safe and healthy work environment..

Current Strategies for Engineering Controls in Nanomaterial Production and Downstream Handling Processes  Adobe PDF file [PDF – 4.91 mb]

http://www.cdc.gov/niosh/docs/2014-102/pdfs/2014-102.pdf

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Canada. Health and safety issues in the aging workforce, Oct 22, 2013 . Slides

12/11/13 -Canada. Health and safety issues in the aging workforce, Oct 22, 2013 . Slides Report interessante per una vision aggiornata delle politiche per utilizzare le residual capabilitie degli anziani. The population is aging in Canada and in the rest of the world. Death rates continue to fall and, as a result, life expectancy is increasing. Moreover, fertility rates are low in Western countries—where they are below replacement—and falling elsewhere in the world. These two phenomena are leading to a change in the age structure of the population, with projections forecasting that the proportion of the population over 65 will rise substantially. Concerns about the viability of social programs have prompted governments to encourage workers to remain in the workforce. What will persuade older workers to stay in employment? What needs to be done to ensure they remain healthy and productive? This talk examines these issues. The health effects of normal aging are reviewed, as well as the implications for health and safety. Some possible ways to manage the aging workforce are discussed. Finally, questions that need to be answered are outlined, and methodological challenges for epidemiological studies are described.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4087&Itemid=2

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Segundos Catastroficos – Explosion en el Mar del Norte Piper Alpha 1988 . Video

Segundos Catastroficos – Explosion en el Mar del Norte Piper Alpha 1988 . Video
Alejada 206 km de la costa de Escocia está la plataforma petrolera Piper Alpha en el Mar del Norte. Es una de muchas que proporcionan petróleo y gas al Reino Unido. Pero en una noche de 1988, Piper Alpha explota y se hunde matando a 167 hombres. Es el peor desastre offshore” de la historia. Examina que causó las explosiones con solo testimonios y fotos del siniestro.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4086&Itemid=2

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CSB Safety Video: Anatomy of a Disaster

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4085&Itemid=2

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Alcune considerazioni generali circa la “nano-etica”

André JC, Frochot C, Nicolas L, Tomei F

Autori   [Indice]

André JC1,2, Frochot C1, Nicolas L2, Tomei F3

1 LRGP-UMR7274 CNRS-UdL 1, rue Grandville F-54000 Nancy, France
2 INSIS-CNRS 3, rue Michel Ange F-75016 Paris, France
3 Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del     Lavoro, “Sapienza” Università di Roma

Citation: Andrè JC, Frochot C, Nicolas L, Tomei F. Some general considerations on “nano-ethics”. Prevent Res 2013; 3 (4): 253-262. Available from:
http://www.preventionandresearch.com/.doi: 10.7362/2240-2594.136.2013

doi:10.7362/2240-2594.136.2013

Parole chiave: nanotecnologie, rischi per la salute, etica, standardizzazione

Abstract   [Indice]

L’area emergente delle nanotecnologie forse offre  valide promesse per il futuro grazie alla sua attenzione sulla progettazione preventiva. Per guadagnare consensi, tuttavia, è importante che la ricerca sulla sostenibilità dei materiali sia finanziata a livelli sufficientemente importanti tali da identificare precocemente i pericoli, e che i possibili sistemi di regolamentazione responsabili forniscano incentivi per l’adozione di materiali più sicuri e durevoli per il ciclo di vita dei materiali e dei sistemi. Il concetto di protezione della salute e l’integrità umana è ormai accettato da tutti. Le regole con cui la società cerca di raggiungere questo obiettivo umanitario sono relativi a una determinata situazione culturale spazio-tempo specifica. Il rapporto tra l’individuo e l’intera società umana non è solo una condizione di vita in comune;  esso è intimamente legato alle norme sociali che sono discusse in questo saggio. Sarà per questo motivo,  per ragioni etiche, che gli autori propongono di “inventare” una standardizzazione “preventiva”,  progressiva ormai accettata da parte del “villaggio globale”, al fine di evitare nano-errori?

Autore di riferimento   [Indice]

Jean-Claude Andrè
INSIS-CNRS, 3 rue Michel Ange F75016 Paris – France
LRGP UPR 3349 CNRS – University of Lorraine – 1, rue Grandville F54000 Nancy – France
e-mail: info@preventionandresearch.com

vai alla fonte PREVENTIONANDRESEARCH

http://www.preventionandresearch.com/alcune-considerazioni-generali-circa-la-nano-etica.html

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Serum TCDD and TEQ concentrations among Seveso women, 20 years after the explosion

Marcella Warner, Paolo Mocarelli, Paolo Brambilla, Amelia Wesselink, Don G Patterson, Wayman E Turner and Brenda Eskenazi

Abstract

The Seveso Women’s Health Study (SWHS) is a historical cohort study of the female population residing near Seveso, Italy, on 10 July 1976, when a chemical explosion resulted in the highest known residential exposure to 2,3,7,8-tetrachlorodibenzo-p-dioxin (TCDD). Individual TCDD concentration was measured in serum collected near the time of the explosion, and in 1996, we collected adequate blood for TCDD and total dioxin toxic equivalent (TEQ) measurement.

Polychlorinated dibenzo-p-dioxins, dibenzofurans, and biphenyls were measured in 1996 serum for a sample (n=225, 23%) of the SWHS cohort and WHO 2005 TEQs were calculated. We examined characteristics that predict 1996 TCDD concentrations and estimated TCDD elimination half-life over the 20-year period since the explosion.

Median lipid-adjusted TCDD and total TEQ concentrations in 1996 serum were 7.3 and 26.2 p.p.t., respectively. Initial 1976 TCDD and age at explosion were the strongest predictors of 1996 TCDD. The TCDD elimination half-life was 7.1 years for women older than 10 years in 1976, but was shorter in those who were younger. Twenty years after the explosion, TCDD concentrations in this SWHS sample, the majority of who were children in 1976, remain elevated relative to background. These data add to the limited data available on TCDD elimination half-life in children.

segue su fonte  nature.com

Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology , (23 October 2013) |

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4083&Itemid=2

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05/11/13 – Edilizia: problemi nei cantieri, decreto del fare e modelli semplificati

Le differenze tra quanto contenuto nei PSC e quanto effettivamente realizzato, la necessità di documenti snelli, le anticipazioni sui futuri modelli semplificati: la seconda parte dell’intervista a Giuseppe Piegari del Ministero del Lavoro.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/interviste-inchieste-C-117/edilizia-problemi-nei-cantieri-decreto-del-fare-modelli-semplificati-AR-13308/

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E’ LA “SICUREZZA” SUL LAVORO CHE NON CONOSCE CRISI?

La sicurezza sul lavoro non conosce crisi. Con questo titolo l’Ufficio stampa di Ambiente Lavoro ha salutato la chiusura della rassegna specializzata per la prevenzione tenutasi a Bologna nei giorni scorsi. Un titolo che voleva celebrare il grande successo di pubblico che la manifestazione ha riscontrato: 14 mila visitatori nei 3 giorni di fiera e 8.434 professionisti che hanno partecipato a 185 incontri.

Ma al di là dei toni trionfalistici la realtà è un’altra.
No crediti? Ahi ahi ahi ….
Non è vero che la sicurezza non conosce crisi perché è l’insicurezza sul lavoro che non conosce crisi.

segue sul Blog MUGLIALAFURIA

http://muglialafuria.blogspot.it/2013/10/e-la-sicurezza-sul-lavoro-che-non.html

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04/11/13 – Padova, inchiesta su presenza di amianto su navi Marina militare, 14 indagati

PADOVA, 1 NOVEMBRE 2013- Sono 14 tra comandanti e direttori gli indagati per le morti di decine di marinai a causa dell’amianto. L’inchiesta, aperta nel 2005, aveva già nel marzo del 2012 aveva assolto i generali coinvolti.

Le indagini sono state avviate otto anni fa ed hanno portato alla luce almeno 300 casi di marinai morti per mesotelioma pleurico (il tumore che nasce dalle cellule del mesotelio, uno strato cellulare che avvolge le grandi cavità del nostro corpo; il tumore che attacca tali cellule si definisce per l’appunto mesotelioma e può svilupparsi in quattro zone del corpo: torace, addome, nelle cavità intorno al cuore e sulla membrana che riveste i testicoli). I marinai deceduti con ogni probabilità non sapevano di essere stati esposti all’amianto.

segue su fonte infooggi.it

http://www.infooggi.it/articolo/padova-inchiesta-su-presenza-di-amianto-su-navi-marina-militare-14-indagati/52520/

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Correlazione tra nichel urinario e valori di fsh plasmatico in lavoratori outdoor esposti occupazionalmente a stressor urbani.

De Sio S1, Casale T1, Rosati MV1, Caciari T1, Gioffrè PA1, Scala B1, Nardone N1, Suppi A1, Loreti B1, Sancini A1, Tomei G2, Tomei F1.

1 Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del Lavoro, “Sapienza” Università di Roma
2 Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, “Sapienza” Università di Roma

Parole chiave: salute ambientale, lavoratori outdoot, FSH, nichel urinario, monitoraggio biologico.
Abstract   [Indice]

Introduzione: Vi è una crescente preoccupazione per gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute delle popolazioni esposte, in particolare per gli effetti che inducono disturbi endocrini. Le particelle di scarico, in particolare, hanno proprietà di interferente endocrino sia per gli estrogeni che per gli androgeni, e possono avere un potenziale impatto negativo sulla funzione riproduttiva maschile e femminile.
Studi clinici su questo argomento associano l’esposizione al Ni ad un aumentato rischio di tossicità per la prostata, infertilità e tossicità testicolare.

Obiettivi: Scopo dello studio è quello di valutare la relazione tra l’esposizione professionale a nichel (Ni) presente nell’aria e alterazioni dell’FSH plasmatico, in lavoratori della Polizia Municipale con diverse mansioni outdoor.

Metodi: 359 soggetti di sesso maschile sono stati coinvolti nello studio e suddivisi in base al lavoro, l’età, l’anzianità lavorativa e l’abitudine al fumo di sigaretta. Sono stati effettuati dosaggi di Ni presente nell’aria, di Ni ed FSH urinari e plasmatici.

Risultati: E’ stata mostrata una correlazione positiva tra i valori di Ni ed FSH urinari e plasmatici sia sul campione totale, che per tutte le sottoclassi. Questi risultati sono stati confermati dall’analisi di regressione lineare multipla, che indica il Ni come unica variabile significativa che può contribuire alle alterazioni FSH.

segue su fonte  Preventionandresearch.com

http://www.preventionandresearch.com/correlazione-tra-nichel-urinario-e-valori-di-fsh-plasmatico-in-lavoratori-outdoor-esposti-occupazionalmente-a-stressor-urbani.html

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da twitter

diario prevenzione @dprevenzione

Amianto, Olivetti sapeva dagli anni Ottanta. E l’inchiesta si allarga http://www.ecoblog.it/post/116341/amianto-olivetti-sapeva-dagli-anni-ottanta-e-linchiesta-si-allarga … via @ecoblogit

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Un’indagine di Elena Marisol Brandolini

Licenziamento killer

È un focus-group quello realizzato dall’autrice che in “Morire di non lavoro” indaga gli effetti della disoccupazione sulla salute mentale in Italia e in Spagna. Essere espulsi dal processo produttivo e quindi sociale induce al suicidio. Solo l’associazionismo solidale riesce a mitigare la solitudine dei disoccupati

Ve lo ricordate voi l’Ufficio di Collocamento? Io lo vidi solo un paio di volte quando a diciotto anni feci le pratiche per ottenere il libretto di lavoro. Ci passai di sfuggita ma negli anni ne ho conservato un distratto ricordo, mi ero fatta una certa idea. Per esempio, mi ero fatta l’idea che alle brutte, ma proprio alle male parate, l’Ufficio di Collocamento si occupava di “collocarti”, per dire. Avanti veloce di qualche lustro, scopro che l’Ufficio di Collocamento si chiama adesso Centro per l’Impiego, ma questo è solo uno dei piccoli e grandi cambiamenti intervenuti in mia assenza. Per esempio, ora c’è il Patto di Servizio, che da quel che ho capito implica che il Cpi debba metterti a disposizione formazione, orientamento al lavoro, aiuto nella stesura del Cv, preparazione a sostenere i colloqui, ma in definitiva il lavoro te lo devi trovare da solo

http://www.succedeoggi.it/2013/11/licenziamento-killer/

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end file

14.48 19/11/2013

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzioneGino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it
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Per favore non stampare questa newsletter
per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

Un treno che attraversa la democrazia



Un treno che attraversa la democrazia
Generazione di un’opera, l’opera di una generazione
di Gianni Cascone

Quando il treno scorre sotto la galleria attraversando con rapidità  l’Appennino da Bologna a Firenze molti  sfogliano qualche giornale, sonnecchiano e difficilmente si interrogano su come e in che condizioni hanno lavorato migliaia di persone per realizzare questa opera.

All’inizio degli anni ‘90 la Regione Emilia-Romagna viene investita dalla costruzione dell’Alta Velocità. Agli amministratori pubblici si pone il problema di far fronte a una ‘grande opera’ che attraverserà il loro territorio coinvolgendo le popolazioni della pianura e dell’Appenino: i lavori dureranno anni e richiederanno l’accoglienza di migliaia di lavoratori esterni. Si tratta, proprio nell’Italia turbolenta e sfiduciata di Tangentopoli, di governare un fenomeno estremamente complesso.

Attraverso la voce dei protagonisti il libro racconta come l’amministrazione regionale ha cercato di governare l’impatto della grande opera e come una ASL di provincia, quella di San Lazzaro di Savena, – un piccolo David – si è confrontata con il gigante Golia della TAV per garantire, contro le più nefaste previsioni, la sicurezza sul lavoro ai minatori dei 73 km di gallerie della tratta appenninica Bologna-Firenze. Ma qui non si tratta solo di fare memoria (in un’Italia sempre più smemorata): raccontare la cultura che ha animato i preventori e i funzionari regionali spinge a riflettere su cosa significhi amministrare la cosa pubblica, in un confronto serrato con il presente.

Intervista Audio  all’Autore  (20 minuti)

Acquista online il libro

newsletter diario prevenzione 30 ottobre 2013 – vol. n79


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30 ottobre 2013 vol.n° 79

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA PREVENZIONE NEL LAVORO CHE CAMBIA, UN SEMINARIO IMPORTANTE A BOLOGNA.

Si è svolto ieri un importante Seminario promosso dallo Spsal della Usl di Bologna, dalla Regione, dall’Università di Bologna sul tema : “ La Prevenzione nel lavoro che cambia – Sicurezza del lavoro, appalti, esternalizzazioni, tra teoria e prassi applicativa “

Nel Seminario sono stati riportati il risultato di un intenso lavoro di riflessione e di ricerca sulle trasformazioni del lavoro, dei lavori, sui quali i Servizi di Prevenzione delle Usl debbono misurarsi per svolgere il proprio ruolo e adeguare i propri interventi per essere efficaci nelle azioni di vigilanza e controllo.

La elaborazione svolta ha messo in luce le criticità in questa fase di crisi e di trasformazione continua dei modelli organizzativi dei sistemi d’impresa a rete che rendono sempre più difficile l’individuazione dei sistemi di responsabilità per la valutazione e gestione dei rischi.

Dalla fabbrica tayloristica lineare ai sistemi di produzione globale a rete si è realizzato un salto paradigmatico che impone a tutte le strutture della pubblica amministrazione di ripensare i propri modelli organizzativi per svolgere il ruolo pubblico di presidio e tutela del patrimonio di salute dei lavoratori.

Il sociologo del lavoro Giorgio Gosetti dell’Universita’ di Verona ha rappresentato la complessità delle trasformazioni del lavoro e delle relazioni tra i soggetti in campo indotte dai processi di riorganizzazione dell’impresa su scala globale. La compressione spazio temporale della prestazione lavorativa, l’impoverimento dei compiti lavorativi e l’impoverimento dei lavoratori sono l’orizzonte di riferimento e le caratteristiche del campo in cui si trovano ad operare coloro che si occupano di salute e prevenzione.

L’individuazione di percorsi per il benessere lavorativo è una sfida sempre più difficile.

Patrizia Tullini dell’Universita di Bologna , giuslavorista ha proposto un’analisi puntuale sugli effetti delle semplificazioni normative rispetto alla valutazione e gestione dei rischi.
Il ritorno o meglio la regressione all’autonotifica riferita alla durata dei lavori e non alla rischiosità dei lavori può, in caso d’incidente, ritorcersi in sede penale contro il datore di lavoro.

La sostituzione del Duvri con la nomina di un super preposto è stato oggetto di valutazioni in diversi interventi, sul ruolo del super-preposto che dovrà sostituire il DUVRI.
Il Dott.Draghetti ha illustrato le iniziative della Regione in materia di prevenzione e sicurezza nel settore delle costruzioni, un percorso che dura da più anni nonostante la crisi.

L’Assessore GianCarlo Muzzarelli con il suo intervento conclusivo ha offerto un contributo che deriva dalla sua esperienza in particolare nella gestione delle relazioni del post terremoto come campo di prova contro le speculazioni e per superare la confusione che si è ingenerata tra lotta alla burocrazia e i tentativi di eludere il rispetto delle norme.

La difficoltà di mettersi in rete ed essere responsabili sono gli ostacoli da superare per uscire dal recinto e uscire dalla paralisi e riprendere un percorso positivo.

Chi ha una responsabilità ne risponde questa e’ la sfida per superare la ipertrofia burocratica.

l’Assessore ha poi rivolto un attacco frontale alle Camere di Commercio che svolgono un ruolo negativo registrando migliaia di imprese individuali, il classico lavoratore edile improvvisato senza che vi sia una verifica sulle competenze professionali, esposto allo sfruttamento e alla evasione normativa e contributiva.

Il quadro rappresentato dall’assessore e’ crudo: la lotta al lavoro irregolare nella ricostruzione del dopo terremoto e’stato ed è un impegno defatigante, ma si continua così per la continuità con i valori di questo territorio.

Infine l’assessore ha illustrato il Patto di accoglienza per le imprese che vogliono investire nella Regione, all’interno del Patto avrà un peso rilevante la sicurezza nel lavoro.

Speriamo che di questo Convegno vengano messi in rete abbastanza presto gli Atti, ne daremo notizia su questo sito. Editor

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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30/10/13 – “RILANCIAMO LA PREVENZIONE IN LOMBARDIA”- UNA LETTERA APERTA CGIL CISL UIL E SNOP .

“RILANCIAMO LA PREVENZIONE IN LOMBARDIA”- UNA LETTERA APERTA CGIL CISL UIL E SNOP

La lettera aperta Cgil Cisl Uil di Milano e Snop contiene una analisi cruda della realtà regionale per quanto attiene il sistema di prevenzione ed una robusta proposta di rilancio.

La lettera

Fai clic per accedere a lettera%20aperta%20CGIL%20CISL%20UIL%20SNOP.pdf

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Min.Lavoro: l’ultima versione aggiornata del TU in materia di salute e sicurezza sul lavoro ottobre 2013

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato sul proprio sito intranet la versione aggiornata del TU in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.L.vo n. 81/2008).

IL T.U AGGIORNATO OTTOBRE 2013

Fai clic per accedere a TU%2081-08%20-%20Ed.%20Ottobre%202013.pdf

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30/10/13 Country Profile of Occupational Health System in Germany .

Riteniamo molto importante rendere disponibile questo report elaborato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, Centro regionale europeo per l’Ambiente e la salute, Ufficio di Bonn. Il metodo di ricerca adottato offre come risultato una rappresentazione molto efficace del modello organizzativo della prevenzione in Germania utile ai decisori politici.editor

Country Profile of Occupational Health System in Germany.

The WHO European Centre for Environment and Health, Bonn Office,
WHO Regional Office for Europe coordinated the development of this document.

Abstract
A country profile of the occupational health system is an important instrument for policy-making and programme development recommended by the WHO Global Plan of Action on Workers’ Health and the ILO Promotional Framework for Occupational Safety and Health Convention.
This document provides an overall picture of the current status of governance of workers’ health in Germany, focusing on the national policy framework, priorities for action, objectives and targets, mechanisms for implementation, and human and financial resources for protecting and promoting workers’ health.

Along with the current statistics on occupational accidents, occupational diseases and work-related health problems, preventive and compensative approaches to noncommunicable diseases related to the working environment (such as musculoskeletal, cardiovascular and mental disorders) are described.

Lessons from the German occupational health system reported in this document will provide policymakers and their advisers in the WHO Member States with up-to-date guidance on good practice in the governance of workers’ health to meet the challenges of the 21st century

IL DOCUMENTO

Fai clic per accedere a OSH-Profile-Germany.pdf

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Quanto ci costa la cattiva scienza

di Sandro Iannaccone

“Trust, but verify”, cioè “Fidati, ma verifica”. Un antico proverbio russo che dovrebbe essere la regola numero uno della scienza. Tre semplici parole da ripetere come un mantra. È stato questo motto, infatti, a generare l’intero corpus della conoscenza pervenuto a noi dal diciassettesimo secolo, quando la scienza moderna ha iniziato realmente a cambiare in meglio il mondo. Ma, a quanto pare, oggi è qualcos’altro a cambiare. Stavolta, purtroppo, in peggio. Parte dei sei milioni di ricercatori attualmente attivi rischia di dimenticare il mantra. La questione è stata sollevata dall’Economist, che alla cosiddetta “bad science” ha dedicato la copertina della settimana. Sostenendo che “il successo ha provocato troppo autocompiacimento” negli scienziati moderni, che “non verificano abbastanza il proprio lavoro, a scapito della scienza stessa e di tutta l’umanità”.

segue su fonte GALILEO.IT

http://www.galileonet.it/articles/5267bfaaa5717a4450000008

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Riteniamo riprendere questo saggio che illustra una metodologia di monitoraggio della salute dei lavoratori. In questi tempi di crisi e di tentazioni di cassare molte delle pratiche di prevenzione tese a ridurre le differenze di salute nella popolazione e in particolare le differenze di salute legate alle professioni è opportuno riprendere studi e pratiche di grande qualità scientifica. editor

WHIP-SALUTE
UN SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO
PER IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEI LAVORATORI ITALIANI
aprile 2011
Antonella Bena(1), Massimiliano Giraudo(1), Roberto Leombruni(2), Giuseppe Costa(3)
(1) Scuola di Sanità Pubblica – Servizio di Epidemiologia – ASL Torino 3
(2) Dipartimento di Economia Cogneti de Martiis – Università degli Studi di Torino
(3) Dipartimento di Scienze cliniche e biologiche – Università degli Studi di Torino

IL TESTO

Fai clic per accedere a WHIP-SALUTE%20descrizione%20estesa.pdf

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s&cante

“sicurezza e costi assoluti della non tutela in edilizia”

Bologna, 4 novembre 2013, ore 14.00-17.30
aula magna, IIPLE, via del Gomito 7, Bologna

Programma Lavori

Fai clic per accedere a programmaconvegno_04_11_13.pdf

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Dalla parte dei lavoratori

Commento Snop alla Piattaforma unitaria CGIL-CISL-UIL

La SNOP trova molto interessante la “Piattaforma unitaria di CGIL-CISL-UIL” (che sancisce una nuova attenzione delle Organizzazioni sindacali sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro), ritenendola anche un buon punto di partenza per un proficuo confronto. Per continuare a leggere scarica gli allegati.
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Download this file (Piattaforma CGIL CISL UIL.pdf)Piattaforma CGIL CISL UIL.pdf 96 Kb

FONTE

http://www.snop.it

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25/10/13 – “Sei troppo grassa per lavorare”. Dipendente costretta a licenziarsi

“Sei troppo grassa per lavorare”. Dipendente costretta a licenziarsi

Da vari anni svolgeva tranquillamente il suo lavoro da operaia a Vittorio Veneto, provincia di Treviso. Improvvisamente, un’inattesa mazzata: “Mi spiace, ma lei è troppo grassa per lavorare”. Così le ha detto il medico del lavoro dell’azienda, che ha stabilito la sua inidoneità a svolgere la sua professione. “Il peso eccessivo non le permette di svolgere i compiti per cui è stata assunta”. La donna prova a resistere ma viene sottoposta a una dura pressione psicologica attuata dalla fabbrica per spingerla a licenziarsi. Ora il caso è finito nel mirino dei sindacati…

La donna, racconta la Tribuna di Treviso, è stata prima lasciata a casa per una settimana, riuscendo poi a rientrare grazie all’intervento del medico e del sindacato, subendo però una inaccettabile umiliazione. Il 17 ottobre scorso quando il medico del lavoro dell’azienda stabilisce l’inidoneità al lavoro dell’operaia. La donna non ci sta ad essere etichettata come “troppo grassa per lavorare” e ha iniziato a lottare per il suo posto e i suoi diritti. Ma la fabbrica l’ha spinta più volte al licenziamento, invitandola ad accettare la messa in mobilità volontaria e offrendole un incentivo all’uscita. Infine, viene sospesa con tre giorni di ferie. Un medico dello Spisal ha annullato il certificato redatto dall’azienda e viene intimata la reintegrazione. Del caso si sta interessando ora la Fiom Cgil di Treviso.

fonte libero.it

http://www.affaritaliani.it/cronache/sei-troppo-grassa-per-lavorare-dipendente-costretta-a-licenziarsi251013.html

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25/10/13 “Indicazioni operative per la sicurezza sul lavoro nelle associazioni sportive”

La Fondazione Rossato ha tra i suoi obiettivi lo sviluppo di iniziative per la sicurezza e l’educazione sportiva dei più giovani.

La Fondazione ha elaborato un documento che si chiama “Indicazioni operative per la sicurezza sul lavoro nelle associazioni sportive” ed è un aggiornamento del precedente documento elaborato nel maggio 2013 che rappresenta una linea guida di chiarimento sulle modalità di applicazione degli obblighi di “sicurezza a tutela dei lavoratori” in ambito sportivo.

Il recente Decreto Legge n. 69 del 21/06/2013 ha apportato alcune modifiche al D. Lgs. 81/08, che interessano nello specifico proprio le Associazioni Sportive: la Fondazione Andrea Rossato ha pertanto revisionato il documento precedente recependo tali novità legislative.

Ad elaborare il documento aggiornato, con la collaborazione di esperti tecnici e giuridici in materia di sicurezza sul lavoro, è stata la Fondazione Andrea Rossato, il cui principale scopo sociale è la sicurezza nello sport.

L’obiettivo è dare chiare indicazioni alle società sportive per applicare il “Testo Unico sulla Sicurezza – D.Lgs. 81/2008” – per offrire ambienti di divertimento e sport più sicuri anche per i piccoli atleti.

LINK AL DOCUMENTO

https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1&thid=141ef0a0d56fc4b5&mt=application/pdf&url=https://mail.google.com/mail/u/0/?ui%3D2%26ik%3Dff70eefe35%26view%3Datt%26th%3D141ef0a0d56fc4b5%26attid%3D0.1%26disp%3Dsafe%26zw&sig=AHIEtbQ2drlFZ-SJtf9_DtdeR-6BUMX9sw

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Cacciatori di crediti o cacciatori di competenze?

Voglio dedicare i post di questa settimana ad Ambiente Lavoro, il salone salute e sicurezza sul lavoro di Bologna in calendario dal 16 al 18 ottobre.

Il taglio, come al solito, “furioso” è mitigato da quanto scritto da Gino Rubini sul suo “Diario”. Egli usa parole pacate ma severe rispetto ad alcune vicende del passato che giustificano i suoi (e i miei) timori per il presente.

E allora vi rimando a quanto scritto sul suo “Diario” (www.diario-prevenzione.it) limitandomi a riprendere solo alcuni passaggi. Poi al mio rientro da Bologna, qualora dovessero esserci enti, associazioni, aziende ecc. capaci di “infestare” il mercato della prevenzione con i loro “prodotti” e/o “iniziative” non mancherò di denunciarli.

La prossima settimana dal 16 al 18 ottobre si celebrerà a Bologna il 14° Salone Salute e Sicurezza sul lavoro.

http://muglialafuria.blogspot.it/2013/10/a-blogna-bologna.html

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Lezioni di vita con Napo (ora in 18 lingue)

I bambini e gli insegnanti della scuola elementare possono partecipare a “Napo per gli insegnanti”, un interessante progetto finalizzato a illustrare i concetti di base sulla sicurezza e la salute in ambito scolastico.
Destinate ai bambini di età compresa tra i sette e gli 11 anni, le risorse si avvalgono del personaggio dei cartoni animati Napo, che diffonde il messaggio della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in modo semplice e coinvolgente.

“Napo per gli insegnanti” si integra nelle materie del programma scolastico e tratta argomenti con i quali i bambini con ogni probabilità sono destinati a confrontarsi a casa e a scuola, tra cui la segnaletica di sicurezza, i rischi per la pelle e la schiena e l’individuazione dei rischi e dei pericoli. Nel 2012 l’EU-OSHA ha messo a disposizione questo pacchetto di strumenti (in sette lingue), a 13 Stati membri, e ora altri 12 paesi europei stanno aderendo all’iniziativa.

Scarica gratuitamente “Napo per gli insegnanti”
Guarda tutti i filmati di Napo

FONTE OSHA.EU

http://www.napofilm.net/it/napo-for-teachers

https://osha.europa.eu/it/teaser/lessons-for-life-with-napo-now-available-in-18-languages

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I lavori “verdi” sono sicuri?

Premendo per ridurre le emissioni di carbonio, ridurre i rifiuti, aumentare l’efficienza energetica e la quota di energie rinnovabili, l’UE è pronta a una rapida crescita del numero di lavori “verdi” che contribuiscono alla protezione e al ripristino ambientale. Ma quali sono le conseguenze per la salute e la sicurezza dei lavoratori con le nuove tecnologie e procedure introdotte nell'”economia verde”? Per saperne di più:

Leggi la relazione integrale in inglese
Sintesi ora disponibile in inglese, francese, tedesco, italiano, polacco e spagnolo
La SSL nei lavori “verdi” in sintesi

FONTE OSHA.EU

https://osha.europa.eu/it/teaser/green-jobs

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Eternit: l’Italia non aiuta le vittime, la Svizzera forse!

Casale Monferrato | 19/10/2013 — Si è tornati a parlare del Processo Eternit martedì pomeriggio nell’assemblea indetta da AFEVA e organizzazioni sindacali.
Un momento di riflessione dovuto, dopo che la Corte d’Appello aveva depositato nei primi giorni di settembre le motivazione della sentenza di secondo grado e alla luce del fatto che non ci sono novità di rilievo per quanto riguarda il versamento delle provvisionali da parte dell’unico imputato rimasto nel processo, lo svizzero Stephan Schmidheiny condannato in appello a 18 anni di carcere.
Tanti gli avvocati presenti martedì pomeriggio al Tartara.

SEGUE SU IL MONFERRATO

http://www.ilmonferrato.it/articolo.php?ARTUUID=7E35E521-0DBA-4A73-B692-E0F252D463CC&MUUID=AFA9393B-B907-4AD0-878F-5C402A0A8219

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SICUREZZA LAVORO: AMPLIAMENTO PIANTA ORGANICA NELLE ASL DELL’ABRUZZO

(REGFLASH) Pescara, 15 ott. Al fine di raggiungere l’obiettivo LEA del 5 per cento dei controlli ispettivi in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, il Commissario ad Acta per la Sanità, Gianni Chiodi, ha decretato il potenziamento della dotazione organica per il personale del comparto dell’area di Prevenzione (tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro). Ne ha dato notizia l’assessore alla Prevenzione Collettiva, Sanità veterinaria e Sicurezza alimentare, Luigi De Fanis. “Oggi – ha spiegato De Fanis – la Regione Abruzzo ha compiuto un enorme passo avanti per il raggiungimento dell’obiettivo LEA dell’area della Prevenzione. In aggiunta – ha precisato – De Fanis – il Commissario ad Acta ha stabilito che le aziende sanitarie regionali devono adeguare il numero delle proprie strutture semplici e complesse agli standard previsti dal Comitato Lea nella seduta del 26 marzo 2012”. Il decreto commissariale ha individuato la seguente dotazione organica: asl di Chieti, 11 collaboratori professionali sanitari-tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e 5 dirigenti medici; Asl dell’Aquila: 10 collaboratori professionali sanitari – tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e 4 dirigenti medici; Asl di Pescara: 10 collaboratori professionali sanitari-tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e 4 dirigenti medici; Asl di Teramo: 10 collaboratori professionali sanitari – tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e 4 dirigenti medici. (REGFLASH) AT131015

Fonte regioneabruzzo.it

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43° SEMINARIO DEL PROGRAMMA INTERDISCIPLINARE DI RICERCA ORGANIZATION AND WELL-BEING

Bologna, 2 Dicembre 2013
14.00 – 17.30
Dipartimento di Scienze Aziendali – Università di Bologna Via Capo di Lucca, 34

Quale insegnamento dalla “epopea” dell’amianto?

ALBERTO AVIO – Diritto del lavoro
FRANCESCO M. BARBINI – Teoria dell’organizzazione
PIER ALBERTO BERTAZZI – Epidemiologia
FRANCESCO CARNEVALE – Storia della medicina
GIOVANNI RULLI – Medicina del lavoro

Coordina
BRUNO MAGGI – Direttore del Programma O&W

Il caso emblematico dell’amianto – più di un secolo di contrastanti interpretazioni dei nessi tra esposizione e malattia – può aiutare la riflessione sui ritardi e gli errori della prevenzione nei luoghi di lavoro

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Codice di comportamento ad uso degli ispettori del lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nelle more della definizione del codice di comportamento dei dipendenti, da adottarsi ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del D.P.R. n. 62/2013, ha predisposto uno schema di codice di comportamento ad uso degli ispettori del lavoro, al fine di rispondere con tempestività all’esigenza di rafforzamento di quegli strumenti che, nel garantire trasparenza e integrità all’azione amministrativa, contribuiscono a migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Lo schema di codice è pubblicato al fine di avviare una consultazione pubblica in ordine ai contenuti dello stesso, con particolare riferimento a quelli relativi ai profili deontologici del personale ispettivo di questa Amministrazione.

Al riguardo, ciascun soggetto interessato potrà far pervenire all’indirizzo di posta elettronica divIsegrgen@lavoro.gov.it entro e non oltre il 28 ottobre 2013 le proprie indicazioni e i propri suggerimenti.

I risultati della consultazione saranno valutati in sede di stesura definitiva del documento.

IL DOCUMENTO

Fai clic per accedere a CODICE-Comportamento-Ispettori-lavoro-Schema.pdf

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La santé au travail mise au frigidaire par la Commission européenne

La Commission européenne a adopté le 2 octobre 2013 une communication concernant sa politique de dérégulation. Dans le domaine de la santé et sécurité au travail, la communication annonce que toutes les initiatives en cours de discussion seront suspendues jusqu’à l’arrivée d’une nouvelle commission en 2014.

Il s’agit pourtant de dossiers importants qui concernent la vie et la santé de millions de travailleurs en Europe : l’adoption d’une directive sur les troubles musculo-squelettiques, l’amélioration de la législation européenne concernant la prévention des cancers causés par le travail. La Commission actuelle suspend également l’élaboration d’une directive protégeant les travailleurs contre la fumée de tabac. Elle ne prendra aucune initiative pour répondre à la demande des organisations syndicales et patronales de transposer par voie de directive l’accord européen sur la santé au travail dans le secteur de la coiffure.

Par ailleurs le programme Refit prévoit un plan d’action en 2013 et 2014 pour simplifier notamment la législation sociale communautaire incluant des directives sociales clés, socles des droits sociaux des travailleurs en Europe telles des directives sur l’information- consultation, sur le travail intérimaire, sur la protection de données, sur le travail détaché, ainsi que sur la directive sur le temps de travail, avec le but affirmé de réduire la charge administrative et financière que ces directives pourraient représenter pour les petites et moyennes entreprises, et ce au risque de compromettre l’application de droits fondamentaux minimums en Europe pour une grande partie de travailleurs.

La communication de la Commission a suscité la réprobation de la Confédération européenne des syndicats. Dans un communiqué, la CES se déclare “consternée face à l’actuel manque d’initiatives pour établir ou renforcer des conditions équitables pour la protection des travailleurs”. “Le marché intérieur n’est acceptable que s’il est mis en œuvre sur base de règles sociales solides. Le programme REFIT de la Commission bloque tout progrès en ce sens. Nous avons besoin de droits sociaux pour l’ensemble des travailleurs européens. La dimension sociale de l’UE avec ses indicateurs ne rencontre pas cet objectif”, précise Bernadette Segol, la secrétaire générale de la CES.

En savoir plus :

La communication de la Commission (2 octobre 2013)
Le communiqué de la CES (2 octobre 2013)
Le communiqué d’UniEuropa (2 octobre 2013)
Pour en savoir plus sur la santé au travail dans le secteur de la coiffure, article du
HesaMag #1 (pdf – 133,93 Ko)

fonte ETUI

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4057&Itemid=2

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30/10/2013

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione

Gino Rubini, editor di http://www.diarioprevenzione.it

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