DSM5 E FALSI POSITIVI


Cari colleghi,

Allen Frances, capo della task force del DSM-IV, è appena tornato negli Stati Uniti dopo aver tenuto alcuni seminari in Italia nei quali ha parlato delle sue critiche alle proposte del DSM-5, previsto per il 2013. Mi ha chiesto il favo
re, e lo faccio volentieri, di diffondere in Italia la notizia che pochi giorni fa alcune associazioni americane hanno deciso di iniziare una grande raccolta di firme, su scala mondiale, per chiedere alla task force del DSM-5 di ritirare alcune delle proposte fatte. Queste proposte del DSM-5 possono far aumentare esageratamente alcune diagnosi psichiatriche (quindi creare moltissimi “falsi positivi”), con risultato che non solo si distorcerebbero i dati epidemiologici ma soprattutto a molti cittadini verrebbero prescritti farmaci non necessari e a volte pericolosi (è fin troppo evidente in questa operazione l’interesse delle case farmaceutiche, che condizionano pesantemente la cultura e la pratica della psichiatria).

Sarebbe troppo lungo qui entrare nel dettaglio di quali sono le proposte diagnostiche discutibili del prossimo DSM-5. Si può solo accennare a quella di “Sindrome da rischio psicotico”, per cui molti giovani potrebbero essere etichettati in questo modo e ricevere gli antipsicotici atipici che, oltre a essere molto costosi, possono provocare aumenti di peso (e tra l’altro pare che non diminuiscano il rischio di schizofrenia). Oppure si pensi all’ampliamento dei criteri della Depressione Maggiore che vorrebbe includere aspetti del lutto, per cui, per così dire, a molte persone verrebbe tolta la legittimità di essere tristi (con tutti gli aspetti adattivi e di “salute mentale”), verrebbero etichettate come “depresse” e riceverebbero farmaci antidepressivi (peraltro di poca efficacia, come è emerso da molte ricerche controllate), senza contare che già l’11% della popolazione americana li assume (una percentuale impressionante, che fa pensare che vengano prescritti anche a molti che non ne hanno bisogno). Oppure si pensi al Binge Eating, anch’esso ampliato nei criteri, e così via. In generale, insomma, il DSM-5 abbasserebbe molto la soglia di molte diagnosi. Le implicazioni sociologiche ed economiche di questa problematica sono fin troppo ovvie che non c’è bisogno di menzionarle.

La campagna che Frances assieme a Bob Spitzer (che era stato capo della task force del DSM-III) e altri sta conducendo contro la bozza del DSM-5 ha ottenuto alcuni effetti ma non è ancora riuscita a far modificare in modo sostanziale gli aspetti più pericolosi del DSM-5, ed è per questo che è stato deciso di fare una petizione. L’idea è che, se molti membri della professione protestano contro questa bozza, gli autori del DSM-5 temano che il manuale poi venda poco o non venga seguìto, e che questa loro paura possa indurli a fare delle modifiche.

La petizione è stata promossa innanzitutto da alcune Divisioni della American Psychological Association: la Division 32 (Society for Humanistic Psychology), la Division 27 (Community Psychology), la Division 49 (Society for Group Psychology and Psychotherapy), e poi dalla Association for Women in Psychology, dalla Society for Descriptive Psychology, ecc., e anche da associazioni di altri paesi.

Per firmare la petizione occorre andare alla pagina web

http://www.ipetitions.com/petition/dsm5/#sign_petition

e scorrerla fino in fondo dove c’è il modulo per firmare. In questa pagina vi è una “Open letter” che illustra in modo abbastanza dettagliato alcuni problemi del DSM-5. Per chi non legge l’inglese, in italiano è uscita una anticipazione di questo dibattito a pp. 247-262 del n. 2/2011 di Psicoterapia e Scienze Umane, con interventi di Bob Spitzer e Allen Frances (“Guerre psicologiche: critiche alla preparazione del DSM-5”). L’annuncio del seminario che Frances ha tenuto a Bologna il 22 ottobre scorso, organizzato dalla rivista Psicoterapia e Scienze Umane in collaborazione con la AUSL di Bologna che lo ha inserito all’interno della “Settimana della Salute Mentale”, è alla pagina web:

http://www.psicoterapiaescienzeumane.it/Frances_22-10-11.htm (a questa pagina è linkata una intervista di Frances apparsa sul Corriere).

La bozza del DSM-5 è all’indirizzo Internet http://www.dsm5.org/

Grazie per l’attenzione.

Paolo Migone

Condirettore di Psicoterapia e Scienze Umane

http://www.psicoterapiaescienzeumane.it/

www.ipetitions.com

Society for Humanistic Psychology, Division 32 of the American Psychological Association, in alliance with Society for Community Research and Action: Division of Community Psychology (Division 27 of APA), Society for Group Psychology and Psychotherapy (Division 49 of APA), and The Association for Wo…

30/10/11 – CLAUSOLA SOCIALE: CATRICALÀ, GARANTE DELLA ‘CONCORRENZA’ SULLA PELLE DEI FERROVIERI


30/10/11 – CLAUSOLA SOCIALE: CATRICALÀ, GARANTE DELLA ‘CONCORRENZA’ SULLA PELLE DEI FERROVIERI

Con idee da signorotto medioevale sostiene che la norma sui contratti, pone ostacoli e introduce ambiguità nella liberalizzazione settore
Comportandosi come un ‘signorotto’ medievale che ignora di vivere in uno Stato unitario, Antonio Catricalà, garante della concorrenza e del mercato, vorrebbe un mondo del lavoro diviso per feudi in cui vince il più potente e prepotente.
Secondo questo campione di liberismo, infatti la norma contenuta nell’art.8 della manovra economica, in materia di contratti collettivi di lavoro nel settore ferroviario, «introduce elementi di ambiguità nella disciplina del settore che di per sé costituiscono un ostacolo al processo di liberalizzazione». Invece di chiedere al Parlamento di estendere il principio della parità contrattuale a parità di lavoro a tutti i settori,
Catricalà si accanisce contro un comparto, quello ferroviario, che non può essere soggetto al ricatto della ‘delocalizzazione’ per l’intrinseca inamovibilità della produzione. La ‘loro’ soluzione a questo ‘sgradevole inconveniente’ si risolverebbe con l’abbassamento delle tutele – in casa – aprendo la corsa al ribasso delle condizioni di lavoro. Quello che per tutti i lavoratori e le persone di buon senso, appare una conquista di civiltà e di stimolo per le imprese a fare meglio – cioè partire da condizioni contrattuali uguali per lavorazioni uguali e orientare così gli imprenditori verso innovazione e miglioramento dell’organizzazione e delle tecniche di produzione – per il nostro ‘garante’ al contrario, «applicare i contratti collettivi nazionali di settore anche con particolare riguardo alle condizioni di lavoro del personale» sarebbe una norma da abrogare «alla luce degli inconvenienti che la disposizione pone». Nella sua delirante visione socioeconomica, tutta rivolta agli interessi di padroni e padroncini, riesce addirittura a dire che «l’imposizione per legge di presunte maggiori tutele del lavoro, oltre a ostacolare la concorrenza, rischia di produrre l’effetto non voluto – minaccia Catricalà – di far perdere definitivamente il posto di lavoro a coloro che sono stati assunti dalle nuove imprese e impedisce di crearne di nuovi».

Non lo ha detto al bar dopo una bevuta con gli amici ma durante un’audizione alla commissione Trasporti della Camera. La nuova norma che fa riferimento – al singolare – ad un ‘contratto di settore’ per le imprese che viaggiano sulla rete Rfi, richiama ovviamente quello oggi applicato dalle FS, dominante per peso economico, industriale e numero di addetti poiché l’altro, quello degli autoferrotranvieri riguarderebbe solo una minoranza di lavoratori – addetti al trasporto locale, utilizzati sulla rete Rfi – e di produzione servizi.

La partita è aperta, questa norma è controcorrente – e per certi aspetti inspiegabile – data la politica estremamente anti operaia e iperliberista seguita da duetto Sacconi-Berlusconi. Sono anni che i sindacati perseguono questo obbiettivo per accompagnare la liberalizzazione del settore che altrimenti ci farebbe un salto all’indietro di oltre un secolo e ci riporterebbe ad una pericolosa giungla ferroviaria, sul piano sociale, sindacale e della sicurezza. Mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza è la condizione per agevolare i migliori e non favorire i peggiori: una norma profondamente giusta che abbiamo il dovere di far rispettare perché contiene in sé un irrinunciabile principio di equità e giustizia sociale. fonte www.inmarcia.it

COMMENTO

Il Sig.Catricalà vuol mettere in discussione contratti e stipendi dei ferrovieri. Il Garante della Concorrenza, in un ruolo che non ha concorrenti, porta a casa la cifretta di 512.900 euri all’anno. Non lo abbiamo eletto ma lo paghiamo noi con le tasse.Fa parte della casta dei manager neoliberisti “servitori del pubblico” ma prima di tutto al servizio di se stessi . editor

vedi fonte lettera43

ambiente lavoro salute democrazia ::: news diario prevenzione ::: 26 ottobre 2011 ::: vol.n° 29 :::


newsletter diario prevenzione

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26 ottobre   2011 – vol.n°29

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

Non intendiamo tediare i lettori con l’elenco delle sventure pubbliche che stanno affliggendo il nostro paese. Siamo oltre il livello di sopportabilità.

E’ interessante invece riflettere su alcuni grandi problemi che derivano dal perdurare della crisi e dai provvedimenti previdenziali e sulla spesa pubblica  che saranno posti in essere.

Il primo dato è il blocco del turn over in tutti i settori del lavoro pubblico  ed un invecchiamento prevedibile dei lavoratori del settore privato.

E’ palese che i dirigenti delle associazioni datoriali che si schierano con fervore sul prolungamento dell’età lavorativa fino ai 67 anni saranno gli stessi che proporranno il licenziamento dei lavoratori seniores perchè non in grado di soddisfare le performances competitive richieste dalle imprese.

E’ questo che non rende credibile la presidente Marcegaglia  e i suo colleghi perchè c’è una totale assenza di progetti di inclusione dei lavoratori e lavoratrici seniores che saranno gentilmente messi alla porta quando avranno ancora diversi anni prima di arrivare alla pensione…

Da una parte lavoratori e lavoratrici adulti e maturi  spaventati per le prospettive che li attendono, dall’altra giovani e ragazze che non hanno mai avuto un lavoro che vedono l’ombra lunga della recessione proiettarsi verso i prossimi anni ….

Troppi economisti e politici sono abituati a ragionare sulla base di dati tradotti da algoritmi obsoleti in  tavole e grafici e non vedono al di là della punta del naso: con lo sfaldamento sociale che queste misure producono si rischia di minare alla base i presupposti per una  ripresa economica di nuova generazione che vuol dire stare meglio consumando un pò meno e in forme diverse.

I vecchi modelli di organizzazione sociale ed economica hanno prodotto la crisi: i rimedi che vengono proposti sono altrettanto datati e distruttivi e non si basano su progetti forti, ma sono solo pratiche difensive senza idee per il futuro…

Se questo è il quadro della situazione, spero di sbagliarmi, occorre per davvero ragionare rompendo gli schemi banali di lettura della realtà basati sul ritorno ad una “normalità” che non ci sarà più …

Per l’appunto occorre partire da coloro che stanno pagando e ancora più pagheranno la crisi, i giovani e le ragazze e i lavoratori oltre i 50 e seniores. Se non si conquistano ad un progetto  concreto di futuro questi milioni di umani non vi sarà la forza sufficiente per uscire dalla crisi in democrazia e con i diritti di cittadinanza inintaccati.

Voglio ricordare un vero maestro , Ivar Oddone che ci ha lasciati una settima fa. La testimonianza di Gianni Marchetto ne rappresenta pienamente la figura e la straordinaria capacità dell’intelletuale di rapportarsi con l’operaio della Fiat degli anni ’60.  (1)

1) LA TESTIMONIANZA

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/in%20memoria%20di%20Ivar%20Oddone.pdf

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CONVEGNI, EVENTI E
SEMINARI

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FONDAZIONE CLAUDIO SABATTINI

SEMINARIO. IL DIRITTO DEL LAVORO,
LA COSTITUZIONE E LA CRISI
DELLA DEMOCRAZIA

Giovedì 27 ottobre 2011 – dalle ore 14,30 alle ore 18,30
c/o ZanHotel Europa Sala Londra – via Boldrini 11 Bologna

PROGRAMMA LAVORI

http://www.diario-prevenzione.it/interim/FONDAZIONE271011.pdf

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Convegno

ASMA E LAVORO

28 – 29 ottobre 2011

Agenzia per la Formazione AUSL 11 Empoli
Via Oberdan, 13-19 Sovigliana/Vinci (FI)

L’asma è una malattia il cui impatto sociale è rilevante ed in gran parte sottostimato per la quota di malattia legata al lavoro.
È per questo motivo che la Regione Toscana ha finanziato un progetto, condotto dalle Aziende USL 3, 5, 7 e 11, inteso a valutare i rapporti tra patologia e lavoro nella popolazione residente con diagnosi di asma.
Il convegno intende fare il punto sullo stato dell’arte nei rapporti tra asma e lavoro, inclusa la problematica clinica dei pazienti, e presentare i risultati dello studio e di altre esperienze parallele in ambito nazionale, valutando anche le possibili ricadute in ambito preventivo e clinico.

PROGRAMMA

http://www.diario-prevenzione.it/interim/Programma%20Convegno%20ASMA%20E%20LAVORO.pdf

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NOTIZIE AMBIENTE LAVORO
SALUTE

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SICUREZZA. IL MINISTERO: “UN ERRORE METTERE IN MORA L’ITALIA”. INTERVISTA ALL’AVV.FANTINI DA INAIL.IT
E COMMENTO DI DIARIO-PREVENZIONE.IT

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2896&Itemid=2

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Cicli economici e infortuni sul lavoro

autore: Denis Quarta, Scuola di Sanità Pubblica, ASL TO3

Lo studio di Asfaw et al, verifica la presenza di un’associazione fra il ciclo economico e l’incidenza di infortuni sul lavoro, per individuare i settori e le industrie ciclicamente sensibili al fenomeno e il contributo relativamente all’utilizzo di manodopera e capitali.
Attraverso tre modelli differenti di regressione lineare, gli autori hanno valutato l’associazione fra il tasso di infortuni non mortali (fonte: Bureau of Labor Statistics 1976-2007) e i diversi indicatori macroeconomici (PIL, tasso di occupazione, indice di produzione industriale, numero di permessi per nuove costruzioni private). Sono stati presi in considerazione cinque settori industriali e, successivamente all’interno di ognuno di esso, è stata misurata l’associazione tra il tasso di infortuni e l’utilizzo della forza lavoro e dei capitali nel corso del tempo.
E’ stata osservata un’associazione positiva tra la crescita economica e il tasso d’infortuni nel settore dell’estrazione mineraria, nell’edilizia e nel manifatturiero, ma non in agricoltura o nel commercio.
L’incidenza di infortuni sul lavoro è associato con il ciclo economico; tuttavia, il grado di associazione ed i meccanismi d’azione non sono uguali fra i settori. I risultati suggeriscono che le imprese del settore costruzioni, manifatturiero, e minerario dovrebbero adottare ulteriori misure di sicurezza precauzionali durante i periodi di ripresa ciclica; inoltre si ipotizzano differenti strategie di prevenzione per i diversi settori.

Scheda sintetica dello studio
Asfaw A, Pana-Cryan R, Rosa R.The business cycle and the incidence of workplace injuries: Evidence from the U.S.A.J Safety Res. 2011 Feb;42(1):1-8. Epub 2010 Dec 1.

FONTE dors.it

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2895&Itemid=2

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26/10/11 – COMPORTAMENTI DI SALUTE E DISEGUAGLIANZE SOCIALI DI MORTALITÀ
Silvia Stringhini, Istituto di Medicina Sociale e Preventiva di Losanna, Svizzera.

L’esistenza di differenze socio-economiche di morbilità e mortalità costituisce uno dei risultati  piu consistenti della ricerca epidemiologica.  Un certo numero di meccanismi che precedono il concepimento e terminano con la morte, interagiscono tra loro per dare origine alle differenze di salute tra individui e gruppi. Tra questi i comportamenti di salute, cioé il consumo di tabacco o alcol, l’alimentazione o l’attività fisica. I comportamenti dannosi per la salute, la cui prevalenza è generalmente più elevata negli strati più svantaggiati della popolazione rappresentano un potenziale meccanismo attraverso il quale lo statuto sociale ha un impatto sulla salute. segue su fonte dors.it

http://www.dors.it/pag.php?idcm=4398

Ringraziamo il sito DORS.IT.  Purtroppo non esistono,a nostra conoscenza, in Italia, studi approfonditi e attendibili sulla relazione tra ciclo economico e fenomeno infortunistico. Nei fatti i Rapporti Inail non rispondono al requisito delle   ricerche in profondità sul  tema . editor

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26/10/11 – MUORE SCHIACCIATO DA UN BRACCIO MECCANICO

L’incidente sul lavoro a Scarperia (Fi)
Un braccio meccanico in azione si è staccato, schiacciandolo. La vittima è un operaio campano di 44 anni, morto nel pomeriggio del 25 ottobre mentre scaricava un macchinario da un tir. Lo riferisce l’Ansa. L’incidente sul lavoro è avvenuto nel Mugello, a Pian di Vallico, nel Comune di Scarperia (Fi). fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2011/10/25/79458/muore-schiacciato-da-un-braccio-meccanico

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Magazine 12 – Healthy Workplaces. A European Campaign on Safe Maintenance

This Magazine is part of the resources produced to support the European Campaign on Safe Maintenance. The articles in the Magazine demonstrate the wide range of maintenance related issues that have an impact on maintenance safety and more generally on safety and health at work. These include, among others, maintenance organisation, maintenance planning, risk assessment, human behaviour, chemical safety, design, subcontracting maintenance, communication and training, and inspection of personal protective equipment.

THE MAGAZINE

http://osha.europa.eu/en/publications/magazine/magazine12

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Macchinista sviene mentre guida in galleria: soccorso da collega presente per caso

Il macchinista del treno treno 2426, Cosenza-Napoli, del 13 ottobre 2011, è svenuto durante la guida: soccorso dal capotreno e condotto fuori dalla galleria da un collega casualmente presente, fuoriservizio, sul treno.

Il pericolo reale dell’agente solo (minimizzato da FS e sindacati complici).

Il nostro collega, Giuseppe Zenno, partito da qualche minuto dalla stazione di Salerno, ha perso i sensi e battuto violentemente la testa sul banco di guida ferendosi. Il treno si era quindi fermato sotto la galleria di Santa Lucia, lunga ben 10.230 metri.

Ancora una volta le conseguenze non sono state gravi per la fortuita presenza a bordo di un altro macchinista fuori servizio. Questi ha condotto il treno fuori dalla lunga galleria sotto la quale il convoglio si era arrestato.

Al capotreno, che dopo l’anomala fermata si era portato in cabina di guida, si è presentata una scena poco rassicurante: il macchinista disteso su una pozza di sangue. Fermato il treno, con l’ausilio dell’altro macchinista presente fortunatamente sul treno, riuscivano a portare il convoglio fino alla stazione di Nocera Inferiore dove Giuseppe è stato finalmente soccorso dall’ambulanza del 118 opportunamente preallertata.

segue su

http://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/444-nocera-macchinista-sviene-in-treno

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21/10/11 – CELLULARI, UNO SU SEI OSPITA BATTERI FECALI ( ooops !)

Pochi si lavano le mani dopo essere stati al bagno: così si contaminano i telefonini.

In occasione della Giornata Mondiale per le Mani Lavate, i ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine hanno pubblicato una ricerca dai risultati un po’ disgustosi.
Dopo aver raccolto 390 cellulari e smartphone in 12 città del Regno Unito e averli analizzate, hanno scoperto che il 16% dei telefonini (in pratica uno su sei) pullula di batteri fecali.
L’ospite più assiduo è l’Escherichia Coli, ma sono stati trovati esemplari anche di Stafilococco Aureo. segue su fonte >>>  zeusnews

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=15885#axzz1bQIjIqMf

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INTERVENTI AL CONVEGNO INAIL SULLA GESTIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

Sono disponibili alcuni interventi presentati al Convegno Inail del 12 ottobre 2011 “Strumenti per la gestione e l’implementazione della valutazione dello stress lavoro correlato”

Dr.ssa Stavroula Leka – The PRIMAeT European Platform for Psychosocial Risk Management: A virtual learning environment for enterprises
Dr. Sergio Iavicoli – la Valutazione e Gestione del rischio da stress lavoro-correlato: Dallo sviluppo all’implementazione
Dr. Fulvio D’Orsi – Il ruolo della vigilanza nella valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato
Dr. ssa Antonia Ballottin – le esperienze regionali nello sviluppo e nella sperimentazione del modello valutativo

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2884&Itemid=2

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GIUSEPPE FERRARO

IL CONTRATTO COLLETTIVO OGGI DOPO L’ART. 8 DEL DECRETO N. 138/2011

WP C.S.D.L.E. “MASSIMO D’ANTONA”.IT – 129/2011

L’ARTICOLO

http://www.lex.unict.it/eurolabor/ricerca/wp/it/ferraro_n129-2011it.pdf

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9/10/11 – IL VADEMECUM DEI VIGILI DEL FUOCO ” MENO CARTE , PIU’ SICUREZZA”

La Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha prodotto un vademecum :” Le nuove procedure prevenzione incendi”

IL VADEMECUM DEI VIGILI DEL FUOCO ” MENO CARTE , PIU’ SICUREZZA”

http://www.vigilfuoco.it/aspx/download_file.aspx?id=10527

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FORUM APERTI

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Domande e risposte su problemi della gestione salute e sicurezza lavoro

– Stress Lavoro correlato, criticità delle valutazioni ..

– e molti altri

Per intervenire nei forum e ‘ necessario che ti
registri

http://www.lab-lps.org/forum/ucp.php?mode=register&sid=8cfb4e766648e9d4fca8e0be9025161c

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DA TWITTER

Molte notizie su salute e sicurezza circolano anche su Twitter. Diario prevenzione ha un account twitter che “preleva” contenuti da 230 account specializzati in Occupational health and safety.

Visita

http://twitter.com/#!/dprevenzione

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17.06 26/10/2011

Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it


[ Utenti  registrati che ricevono la newsletter:  # 23012]

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Per favore non stampare questa newsletter
per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

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… IN MEMORIA DI IVAR ODDONE TESTIMONIANZA DI GIANNI MARCHETTO AL FUNERALE DI IVAR – TORINO 24 OTTOBRE 2011


… IN MEMORIA DI IVAR ODDONE TESTIMONIANZA DI GIANNI MARCHETTO AL FUNERALE DI IVAR – TORINO 24 OTTOBRE 2011

L’impegno di lavoro

Ciao Ivar, nel mio computer c’è pieno di cose tue che aspettano di essere messe in ordine. Me ne hai dato di roba dall’inizio di Febbraio sino ai primi di Agosto. Venivo a trovarti al pomeriggio per due o tre volte la settimana, sino a quando abbiamo interrotto i nostri incontri perché tu dovevi andare ogni giorno alla clinica per le terapie.
 Gli operai e le soluzioni..

LEGGI TUTTO

SEMINARIO. IL DIRITTO DEL LAVORO, LA COSTITUZIONE E LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA


FONDAZIONE CLAUDIO SABATTINI

SEMINARIO. IL DIRITTO DEL LAVORO, LA COSTITUZIONE E LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA

Giovedì 27 ottobre 2011 – dalle ore 14,30 alle ore 18,30
c/o ZanHotel Europa Sala Londra – via Boldrini 11 Bologna

PROGRAMMA LAVORI

UN ALTRO MAESTRO DEGLI ANNI ’70, IVAR ODDONE, CI HA LASCIATO.


IN MORTE DI IVAR ODDONE – G.Marchetto

Cari amici e compagni, Ivar Oddone ci ha lasciato, Giovedì 23 ottobre, dopo una lunga lotta contro la malattia professionale contratta in gioventù da medico ospedaliero. Negli ultimi anni si era aggravata paralizzando il “trigemino” della parte destra del viso. Chi scrive ha collaborato con Ivar fino a questa estate. Dopo Ivar ha dovuto sottoporsi giornalmente a terapie in un centro specializzato e nella settimana scorsa in una clinica.

Aveva 88 anni. Nato a Imperia. Nella resistenza è stato Commissario delle Brigate Garibaldi. Il primo libro di Italo Calvino (I sentieri di nidi di ragno) ha come protagonista il comandante Kim (era Ivar Oddone). Negli anni ’60 con un gruppo di operai della 5a Lega di Mirafiori recuperando la loro esperienza crea la “Dispensa sull’Ambiente di Lavoro”: uno strumento di lavoro e d’inchiesta fondamentale per i Delegati per tutti gli anni ’70; la stessa venne tradotta in molte lingue per attività di formazione sindacale e di esperti di ambiente del lavoro. L’INAIL e CGIL CISL e UIL Regionali l’hanno fatta ripubblicare nel 2006. E’ ancora attuale.
A Torino è stato il maestro di un’intera generazione. A me mancherà moltissimo.

Gianni Marchetto

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UN ALTRO MAESTRO DEGLI ANNI ’70, IVAR ODDONE, CI HA LASCIATO.

Le essenziali e sentite parole dell’amico Gianni Marchetto ci ricordano che Ivar Oddone è stato il maestro di un’intera generazione.

Dopo Gastone Marri scompare un altro Maestro che ha elaborato assieme ai lavoratori di Torino uno strumento di analisi dei fattori di rischio che ha accompagnato e sostenuto le lotte contro le nocività in ambiente di lavoro negli anni ‘ 70. Uno strumento per molti aspetti ancora attuale. Migliaia di delegati, quadri sindacali e operatori del settore prevenzione si sono formati su quella dispensa.

Ivar Oddone introdusse nel dibattito sindacale il concetto fondamentale della “non delega” intesa come “l’assunzione fino in fondo, da parte dei lavoratori, della responsabilità della propria salute”.

Questa assunzione di responsabilità, che non è una responsabilità verso gli altri ma è verso se stessi e che significa essere coscienti di che cosa significa la propria salute, di come debba essere salvaguardata e quali siano gli strumenti utilizzabili per la sua tutela rappresentò un radicale cambiamento nei comportamenti di milioni di lavoratori che non accettarono più con passività condizioni di lavoro nocive e molto pericolose.

La lezione di Ivar Oddone e di Gastone Marri ha lasciato una traccia profonda nella cultura della prevenzione intesa come assunzione di responsabilità verso se stessi, verso la propria salute e disponibilità a lottare  per eliminare o porre sotto governo i rischi presenti negli ambienti di vita e di lavoro.
Il sistema di valori che ispiravano quella metodologia partecipata è  ancora valido oggi, in un’epoca difficile nella quale il management aziendale tende in ogni modo a negare la soggettività e il punto di vista dei lavoratori  rispetto alle loro condizioni di lavoro e ad introdurre metodologie di valutazione che si basano sugli interessi esclusivi dell’impresa. Grazie Maestro.

Gino Rubini, editor di http://www.diario-prevenzione.it

La dispensa “L’ ambiente di lavoro” di Ivar Oddone e Gastone Marri

INTERVENTI AL CONVEGNO INAIL SULLA GESTIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Sono disponibili alcuni interventi presentati al Convegno Inail del 12 ottobre 2011 “Strumenti per la gestione e l’implementazione della valutazione dello stress lavoro correlato” Dr.ssa Stavroula Leka – The PRIMAeT European Platform for Psychosocial Risk Management: A virtual learning environment for enterprises Dr. Sergio Iavicoli – la Valutazione e Gestione del rischio da stress lavoro-correlato: Dallo sviluppo all’implementazione Dr. Fulvio D’Orsi – Il ruolo della vigilanza nella valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato Dr. ssa Antonia Ballottin – le esperienze regionali nello sviluppo e nella sperimentazione del modello valutativo


INTERVENTI AL CONVEGNO INAIL SULLA GESTIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

Sono disponibili alcuni interventi presentati al Convegno Inail del 12 ottobre 2011 “Strumenti per la gestione e l’implementazione della valutazione dello stress lavoro correlato”

newsletter diario prevenzione 18 ottobre 2011 – vol.n°28


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18 ottobre   2011 – vol.n°28

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LA SETTIMANA

Il movimento di migliaia di ragazze e ragazzi che hanno manifestato la loro determinazione a non adattarsi passivamente al disastro economico sociale e politico generato  dalle attuali classi dirigenti è un forte segno di salute e vitalità di questa nuova generazione che non accetta di venire mutilata della speranza di costruire propri progetti di vita.

Questo è il fatto rilevante offuscato purtroppo dai nuovi esteti della violenza  che  nelle azioni distruttive per le vie di Roma  hanno ricercato la propria inquietante realizzazione personale e di gruppo.

Nel corso della settimana, per le materie che trattiamo, si sono celebrati due eventi importanti. Il giorno 12 si è svolto promosso da Inail un Convegno per presentare il manuale : ” Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato” (1). Un Convegno dedicato agli addetti ai lavori. Il manuale è certamente uno strumento meditato e perfezionabile. Ciò che non ci ha convinti di questa iniziativa è la distanza siderale tra la rappresentazione del problema stress lavoro correlato e la effettiva condizione che stanno vivendo, nella crisi, moltissimi lavoratori.

Molti dei determinanti dello stress lavoro correlato sono da individuarsi nelle modalità della organizzazione del lavoro scelte dall’impresa.Da sempre per affrontare e mitigare gli  aspetti stressogeni  i lavoratori hanno utilizzato la contrattazione per regolare le prestazioni lavorative e il riconoscimento del proprio lavoro.

La valutazione e la gestione del rischio stress lavoro correlato da parte dell’azienda rischia di essere un paradosso se non vi è la disponibilità a rivedere e a correggere la propria organizzazione del lavoro.

E’ lo stesso soggetto che genera stress che dovrebbe mettere in discussione le proprie scelte di organizzazione del lavoro. Solo la compresenza di un punto di vista proprio dei lavoratori e il loro essere soggetto contrattuale sono alla base di una pratica effettiva di gestione del rischio stress. Per questi motivi il Convegno Inail ci è apparso molto lontano e  dal mondo reale.

La nascita di una nuova “psico burocrazia” che certificherà a tavolino il grado di “stress lavoro correlato” presente nell’azienda senza confrontarsi con il punto di vista dei lavoratori è il rischio che abbiamo percepito partecipando al Convegno Inail….

L’altro evento si è svolto a Lecco :  “IL RAPPORTO TRA COMPORTAMENTO E SICUREZZA. Competenze non tecniche e affidabilità organizzativa”. Un Convegno molto importante, invitiamo i lettori a leggere il resoconto che ci ha inviato l’amico Attilio Pagano che ringraziamo. (2)

1) RISCHIO STRESS. LE PARTI SOCIALI: SERVE UNA CORRETTA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Prodotti/News/2011/Prevenzione_e_rischi/info24276719.jsp

2) RESOCONTO SOMMARIO DEL CONVEGNO* IL RAPPORTO TRA COMPORTAMENTO E SICUREZZA – LECCO 11 OTTOBRE 2011

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/resoconto_convegno.pdf


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NOTIZIE AMBIENTE LAVORO SALUTE
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18/10/11 – SAVONA: CONVEGNO SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE ATTIVITÀ PORTUALI

Savona. Al Porto, ai suoi specifici fattori di rischio nonché agli strumenti operativi oggi a disposizione per ridurre gli infortuni che vi si producono, è dedicato il convegno promosso, giovedì 20 ottobre, dall’Inail – Direzione Regionale Liguria e Sede di Savona – e dall’Autorità Portuale di Savona presso la sala convegni del BIC Liguria a Savona sul tema “la tutela della salute e sicurezza nelle attività portuali”.

Nell’occasione sarà, inoltre, presentato il Rapporto Regionale Inail Liguria anno 2010, il documento che analizza l’andamento infortunistico e delle malattie professionali in regione negli ultimi anni fino agli eventi del 2010. Il Convegno offrirà un momento di incontro e di confronto tra istituzioni, parti sociali e comunità scientifica su un tema, il lavoro nei Porti, di grande attualità e complessità organizzativa, gestionale e normativa, caratterizzato da un indice infortunistico pressocchè doppio rispetto a quello del complesso degli altri settori. segue su fonte IGV

http://www.ivg.it/2011/10/savona-convegno-sulla-tutela-della-salute-e-sicurezza-nelle-attivita-portuali/

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RESOCONTO SOMMARIO DEL CONVEGNO* IL RAPPORTO TRA COMPORTAMENTO E SICUREZZA – LECCO 11 OTTOBRE 2011

Competenze non tecniche e affidabilità organizzativa.

Lo scorso 11 ottobre, nella Sala Conferenze della Unione Industriali di Lecco, si è svolto il convegno “IL RAPPORTO TRA COMPORTAMENTO E SICUREZZA. Competenze non tecniche e affidabilità organizzativa”.
L’idea e il progetto per questa giornata di approfondimento sono partite dalle società ECO86 e
HIRELIA che da tempo si occupano di formazione e che hanno avuto l’interesse ed il sostegno economico prima dell’INAIL di Lecco e poi dell’INAIL Regionale.

Successivamente, anche il Dipartimento Prevenzione Medica dell’ASL di Lecco ha dimostrato interesse alla diffusione di questo diverso approccio alla formazione dei lavoratori così come le associazioni datoriali Confindustria Lecco, API Lecco e le associazioni sindacali CGIL CISL UIL di Lecco. L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecco ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa.

Al convegno hanno partecipato oltre 160 persone (70 RSPP e ASPP, 50 RLS e consulenti Medici Competenti, operatori delle ASL, rappresentanti delle associazioni delle imprese e dei lavoratori).
>>> SEGUE >>> IL RESOCONTO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/resoconto_convegno.pdf

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Marco Bazzoni: «Sicurezza, ecco perché l’Ue ha messo in mora l’Italia»

L’Italia messa in mora dall’Ue sulla sicurezza sul lavoro. Sei i punti contestati da Bruxelles, rispetto ai quali entro due mesi il nostro Paese dovrà fornire chiarimenti: Deresponsabilizzazione del datore di lavoro in caso di delega e subdelega; violazione dell’obbligo di disporre di una valutazione dei rischi durante il lavoro per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori; proroga dei termini impartiti per la redazione del documento di valutazione dei rischi per le nuove imprese; posticipazione dell’obbligo di valutazione del rischio di stress legato al lavoro; posticipazione dell’applicazione della legislazione in materia di protezione della salute e sicurezza sul lavoro per le persone appartenenti a delle cooperative sociali e a delle organizzazioni di volontariato della protezione civile; proroga del termine per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto esistenti in data del 9 Aprile 1994. A firmare il ricorso è stato Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico, assistito dall’ingegner Marco Spezia. Liberazione lo ha intervistato.

Sei soddisfatto dell’atto di Bruxelles?

>>> SEGUE  SU

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2879&Itemid=2

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Modelli organizzativi per la tutela della salute in edilizia: ruolo della bilateralità

Questo seminario internazionale, in programma a Bergamo il 27 Ottobre 2011, si pone l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte, riflettere sulle più recenti esperienze di prevenzione, sulle novità della ricerca scientifica e sulle migliori possibilità di azione. Il seminario, accreditato Ecm, focalizza l’attenzione sulle azioni degli Enti Bilaterali in ambito aziendale, di vigilanza, assicurativo e in legislativo. Per informazioni scarica la brochure (pdf 345 kb), e consulta il sito Salute in edilizia.

http://www.snop.it/attachments/article/189/brochure_seminario_internazionale.pdf

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17/10/11 – UN DOSSIER ELABORATO DA CDC USA CON PRESCRIZIONI PER CHI LAVORA IN SITUAZIONI AMBIENTALI DI FREDDO INTENSO

COLD STRESS

Overview

Workers who are exposed to extreme cold or work in cold environments may be at risk of cold stress. Extreme cold weather is a dangerous situation that can bring on health emergencies in susceptible people, such as those without shelter, outdoor workers, and those who work in an area that is poorly insulated or without heat. What constitutes cold stress and its effects can vary across different areas of the country. In regions relatively unaccustomed to winter weather, near freezing temperatures are considered factors for “cold stress.” Whenever temperatures drop decidedly below normal and as wind speed increases, heat can more rapidly leave your body. These weather-related conditions may lead to serious health problems.

IL SITO

http://www.cdc.gov/niosh/topics/coldstress/

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17/10/11 – SALUTE: STRESS DA LAVORO PER 9 MLN DI ITALIANI, 70% SONO DONNE

C’è chi fa notte in ufficio, chi resta incollato allo schermo per ore, chi lavora alla catena di montaggio quasi senza sosta, chi si sente schiacciato dalle responsabilità o lavora in ambienti ostili, dove il conflitto rende difficile comunicare. E soprattutto ci sono le donne che si dividono fra carriera e famiglia con ritmi sfiancanti. Il posto di lavoro è pieno di insidie e non sempre i dipendenti riescono a fare buon viso a cattivo gioco. Il risultato è che 9 milioni di italiani si ‘ammalano’ di stress da lavoro e 7 su 10 sono donne.

A tracciare il quadro della salute psichica dei lavoratori italiani lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. L’esperto lancia l’allarme sulla “scarsa attenzione da parte delle aziende alla salute psichica dei lavoratori, e soprattutto a quella delle dipendenti donna”. L’età più a rischio? “E’ quella in cui si mischia la fase della maternità e quella dell’attività professionale più intensa. Dunque dai 30 ai 40 anni”, spiega Mencacci. Donne che faticano a star dietro a tutti gli impegni della loro vita. Da un lato il lavoro che ‘inghiotte’ gran parte della giornata e richiede sforzi fisici e mentali crescenti; dall’altro il partner, i figli da seguire nella crescita, la casa da gestire.

SEGUE SU

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2875&Itemid=2

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17/10/11 – SICUREZZA SUL LAVORO LA UE METTE IN MORA L’ITALIA

Con una lunga e dettagliata lettera Bruxelles segnala l’apertura di un procedimento contro il nostro Paese di FABIO TONACCI
Sicurezza sul lavoro La Ue mette in mora l’Italia
L’Italia non rispetta le direttive europee in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Con una lunga e dettagliata lettera di “messa in mora”, recapitata il 30 settembre scorso al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la Commissione europea ha aperto un procedimento di infrazione contro l’Italia. Facendo a pezzi, in sei punti, il Testo Unico sulla sicurezza, proprio nella parte riformata dal decreto Sacconi il 3 agosto 2009. Si scopre così che la tanto contestata norma “salva manager”, quella che deresponsabilizza i datori di lavoro nel caso di incidente e che il ministro del Welfare Maurizio Sacconi disse pubblicamente  –  sull’onda dei processi Thyssen e Eternit – di aver stralciato, è in vigore. Mimetizzata dentro una complessa ragnatela di articoli e commi, ma ancora lì nel Testo Unico.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2874&Itemid=2

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SEMINARIO: ETICA, SALUTE E SICUREZZA LAVORO MESTRE 10 NOVEMBRE 2011

http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=97320

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14/10/11 – L’OPERAIO: STAVO MALE PER L’AMIANTO E IL MEDICO MI MENTÌ

Per il medico dello stabilimento stavo benissimo, ma non era vero. Alla prima visita in ospedale mi hanno detto la verità: i miei polmoni sono come il groviera». Non c’è rabbia nelle parole di Carlo Rossin, 75 anni, ex operaio della manutenzione dello stabilimento ex Montedison, oggi Polimeri Europa.

Ma semmai delusione, per il lavoro che anzicché ricambiare amore e dedizione, lo ha tradito sacrificando la sua salute per profitto. Il filo di voce con cui i suoi polmoni malati lo costringono a parlare è il segno di ventisei anni di attività da addetto alla manutenzione: tra le sue mansioni c’era quella di sostituire la coibentazione di tubature e impianti, rivestiti di amianto. Rossin è l’ultimo dei dipendenti ex Montedison ammesso come parte civile al processo che vede imputati dodici manager della società che gestiva lo stabilimento di via Brennero.

SEGUE SU

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/10/13/news/l-operaio-stavo-male-per-l-amianto-e-il-medico-mi-menti-1.1592425

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13/10/11 – VIDEO SUL CONVEGNO “TAV E SALUTE” POLITECNICO TORINO

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2871&Itemid=2

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13/10/11 – MODELLI ORGANIZZATIVI PER LA TUTELA DELLA SALUTE IN EDILIZIA: RUOLO DELLA BILATERALITÀ

Questo seminario internazionale, in programma a Bergamo il 27 Ottobre 2011, si pone l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte, riflettere sulle più recenti esperienze di prevenzione, sulle novità della ricerca scientifica e sulle migliori possibilità di azione. Il seminario, accreditato Ecm, focalizza l’attenzione sulle azioni degli Enti Bilaterali in ambito aziendale, di vigilanza, assicurativo e in legislativo. Per informazioni scarica la brochure (pdf 345 kb), e consulta il sito Salute in edilizia. vedi fonte SNOP.IT

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=189:modelli-organizzativi-per-la-tutela-della-salute-in-edilizia-ruolo-della-bilateralita&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

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13/10/11 – INFORTUNI SUL LAVORO E “MORTI BIANCHE”: SACCONI ROVESCIA LA FRITTATA

Come sempre accade, il rapporto annuale dell’Inail sollecita facili entusiasmi. Quest’anno non è andata diversamente. Enfaticamente Marco Fabio Sartori, presidente Inail, ha dichiarato che “per la prima volta dal dopoguerra, nel 2010, la soglia dei morti sul lavoro è scesa sotto i mille casi-anno”.

Addirittura il ministro Sacconi ha parlato di “dati incoraggianti”, dovuti al fatto che “cresce la cultura della prevenzione malgrado il pressing della competizione”. Un modo come un altro per raccontare la favola che si possono aumentare i ritmi di lavoro e ridurre i diritti dei lavoratori, senza causare danni alla loro salute e senza rischi per la loro incolumità.

Ma cosa dice, in sintesi, il rapporto annuale Inail? Mostrerebbe, dati alla mano, un calo degli infortuni sul lavoro e delle morti ipocritamente definite bianche. E’ segnalato nel 2010, rispetto all’anno precedente, un calo degli infortuni di oltre 14.000 casi (nel 2009 erano 790.112) e conta 980 morti sul lavoro (contro i 1.053 del 2009). A Sartoni e Sacconi pare sufficiente per fare intendere che la strada intrapresa contro gli infortuni è quella giusta. Vediamo se ci sono le giustificazioni.

Intanto sarà appena il caso di citare lo stesso rapporto Inail, il quale precisa che “i dati potranno considerarsi definitivi solo con l’aggiornamento al 31 ottobre dell’anno in corso” e che i 980 morti sul lavoro sono frutto di “stime previsionali”.

>>> SEGUE

http://www.agoravox.it/Infortuni-sul-lavoro-e-morti.html

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12/10/11 – IL SECONDO RAPPORTO PESCA SARÀ PRESENTATO A CIVITAVECCHIA IL PROSSIMO 18 OTTOBRE PRESSO LA CAPITANERIA DI PORTO

Il 18 ottobre alle ore 9 a Civitavecchia presso il Centro Storico Culturale della Capitaneria di Porto, Forte Michelangelo, Via delle Quattro Porte, sarà presentato il “Secondo Rapporto Pesca”.
“L’idea del Rapporto – precisa il Dottor Agatino Cariola, direttore Servizi Istituzionali Ex Ipsema – nasce sei anni fa dalla convinzione, comune ai tre Istituti (INAIL, ISPESL e IPSEMA), che il comparto della pesca, per le sue peculiari caratteristiche e specificità, sia dal punto di vista socio-economico che dal punto di vista del tipo di attività e dell’organizzazione del lavoro, presenti una serie di problemi che vanno compresi se si vuole promuovere un reale miglioramento delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza dei pescatori”.
Ai tre istituti oggi si è aggiunta la partecipazione del MIT, il Ministero delle infrastrutture e trasporti. Il Rapporto scrive nella prefazione il Direttore Generale dell’INAIL, Dottor Giuseppe Lucibello “è il risultato di una significativa attività di osservazione e studio per rinvenire possibili soluzioni alle criticità esistenti nel comparto pesca rivolgendo particolare attenzione sia allo sviluppo produttivo sia alla sicurezza dei lavoratori e delle imbarcazioni”.

SEGUE SU

http://www.ipsema.gov.it/salastampa/News/news094627

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Sicurezza low cost di Claudio Carrer

«La sicurezza dei passeggeri è probabilmente all’ultimo posto della graduatoria delle priorità delle compagnie aeree. Forse non è neppure contemplata». L’affermazione può apparire come una provocazione, un’esagerazione, tenuto conto che stiamo parlando del mezzo di trasporto universalmente riconosciuto come il più sicuro e affidabile. Purtroppo però essa non è altro che una descrizione fedele della realtà.

Una realtà sconvolgente, ben descritta e documentata in un libro inchiesta della giornalista italiana Nadia Francalacci, che per la prima volta rompe il muro di silenzio e di omertà intorno al settore del trasporto aereo e smaschera il comportamento di molti operatori che nel nome del profitto mettono a repentaglio la vita di milioni di passeggeri.
Dedicato «a tutti i familiari delle vittime dei disastri aerei», “Paura di volare” (edizioni Chiarelettere) racconta di piloti che falsificano o comprano i brevetti, di broker avionici che immettono nel mercato pezzi di ricambio non conformi, di compagnie che costringono gli equipaggi a turni di lavoro massacranti e che falsificano la relativa documentazione, di licenziamenti di comandanti che osano denunciare le carenze funzionali e di manutenzione degli aeromobili, di enti nazionali preposti al controllo dell’aviazione civile che non vedono, non sentono e non parlano, nonché di casi di incidenti (gravi e meno gravi) riconducibili a questo stato di cose.

SEGUE SU

http://www.area7.ch/dettagli.php?id_edizione=1078&id_articolo=3258&rif=03490a54ee

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11/10/11 – SEGNALAZIONE STRUMENTI DI LAVORO: P.A.F,  Portale Agenti Fisici on line

Il Portale Agenti Fisici è realizzato dal Laboratorio Agenti Fisici del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria USL 7 Siena nell’ambito del “Piano Mirato sui rischi derivanti dagli Agenti Fisici” approvato con decreto della Giunta Regionale Toscana del 2008.

Il Portale è stato sviluppato al fine di mettere a disposizione uno strumento informativo che orienti gli attori aziendali della sicurezza e gli operatori della prevenzione ad una risposta corretta ai fini della prevenzione e protezione da agenti fisici.

Ad oggi sono già presenti nella banca dati ben 2.411 macchinari e 7.545 misure.

link al P.A.F.

http://www.portaleagentifisici.it/index.php

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07/10/11 – PERICOLO AMIANTO NEL CASALESE. BONIFICHE A RISCHIO PER I TAGLI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Sono riprese ieri al Palagiustizia di Torino le udienze del Processo Eternit che hanno visto l’arringa della difesa dell’imputato Jean-Louis Cartier de Marchienne. Se il fronte principale dell’incessante opera dell’Associazione Familiari Vittime Amianto resta il processo torinese, mille altre piccole trincee quotidiane vengono predisposte per arginare un fenomeno che nella cittadina alessandrina continua a registrare cinquanta nuovi ammalati ogni anno.

Bruno Pesce, presidente del Comitato Vertenza Amianto, ha spiegato, per esempio, come il Centro per la ricerca dell’amianto non si riunisca dal 2010 facendo mancare un proficuo momento di dialogo fra le istituzioni locali, le parti sociali e le associazioni che, insieme, formano il comitato strategico che coordina le attività di bonifica e le cure sperimentali delle malattie derivanti dall’esposizione alla fibra di amianto. Il fatto che, proprio in concomitanza del processo torinese, si sia abolita questa occasione di dialogo è piuttosto paradossale: “Noi torneremo a sollecitare il ripristino di queste riunioni perché non vorremmo che le decisioni sulla nostra sicurezza venissero prese altrove”.

In questo momento la preoccupazione riguarda le bonifiche messe in discussione dai tagli del Ministero dell’Ambiente alle amministrazioni locali: “Mentre per i privati lo smantellamento viene co-finanziato al 50%, per i 130 luoghi rilevati nei 48 comuni del casalese da Arpa e Asl il contributo è pubblico al 100%. Purtroppo il Ministero dell’Ambiente ha tagliato i fondi e l’iter delle bonifiche rischia di incepparsi”. Per anni i vialetti, i tetti e i sottotetti delle abitazioni e delle scuole del casalese sono stati contaminati dalla fibra killer eccedente regalata agli abitanti: “La stessa Procura ha ammesso che queste fonti di rischio non sono effetto ma causa del disastro ambientale” continua Pesce. >>> segue su quotidianopiemontese

http://www.quotidianopiemontese.it/2011/09/27/pericolo-amianto-nel-casalese-bonifiche-a-rischio-per-i-tagli-del-ministero-dellambiente/

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FORUM LABORATORIO PREVENZIONE

Avete un quesito da porre alla community di diario prevenzione ? Avete un argomento sul quale vi interessa aprire un confronto ? Utilizzate lo spazio Laboratorio Prevenzione.

http://www.lab-lps.org/forum/

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DA TWITTER

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18 ottobre 2011
Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

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13/10/11 – MODELLI ORGANIZZATIVI PER LA TUTELA DELLA SALUTE IN EDILIZIA: RUOLO DELLA BILATERALITÀ


13/10/11 – MODELLI ORGANIZZATIVI PER LA TUTELA DELLA SALUTE IN EDILIZIA: RUOLO DELLA BILATERALITÀ

Questo seminario internazionale, in programma a Bergamo il 27 Ottobre 2011, si pone l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte, riflettere sulle più recenti esperienze di prevenzione, sulle novità della ricerca scientifica e sulle migliori possibilità di azione. Il seminario, accreditato Ecm, focalizza l’attenzione sulle azioni degli Enti Bilaterali in ambito aziendale, di vigilanza, assicurativo e in legislativo. Per informazioni scarica la brochure (pdf 345 kb), e consulta il sito Salute in edilizia. vedi fonte SNOP.IT

::: ambiente lavoro salute::: news diario prevenzione ::: 6 ottobre 2011 ::: vol.n° 27 :::


newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it
6 ottobre   2011 – vol.n°27

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa
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LA SETTIMANA

La tragedia di Barletta ove sono morte 4 operaie e la figlia quattordicenne  del proprietario del maglificio per il crollo dello stabile diviene icona e disvela  l’altra faccia della luna dell’economia italiana che sopravvive, nell’epoca della globalizzazione,  con l’informalità, con l’evitamento  delle regole e la rinuncia  dei diritti delle persone che lavorano.

Un’economia “informale” tollerata da chi governa, come male minore, come ripiego definitivo rispetto alla disoccupazione cronica,un’economia che si riproduce negli scantinati malsani, in edifici pericolanti con la complicità passiva di una comunità sofferente e silenziosa.

Questa tragedia simile a tante altre ancora una volta ci consegna un messaggio drammatico: non si può convivere con il lavoro irregolare, con l’aggiramento delle norme, con l’adattamento a condizioni di lavoro inaccettabili. L’informalità e la rinuncia alle regole e ai diritti può uccidere.

L’economia “informale” che si estende dal backstage di alcuni  alberghi della costa romagnola ove cameriere, addette alla pulizia delle camere provenienti dall’est in nero , assunte con contratti pirata e che   vengono cacciate al termine della stagione senza che gli venga pagato lo stipendio passa attraverso l’Italia fino al meridione ove sono italiani e italiane a fianco di lavoratori immigrati  che sopravvivono con paghe da 3, 4 euro ora, in nero lavorando 10 12 ore al giorno…

Il “grande fiume” sotterraneo del lavoro sommerso senza diritti,  senza contributi,  è lo specchio del paese immobile ove la filiera della produzione del valore è rappresentabile come una piramide rovesciata: 4 euro ora alle operaie di Barletta che lavoravano nell’edificio fatiscente, 120, 150 euro il prodotto finale nella boutique di lusso…

Lo stesso ragionamento vale per i prodotti agricoli e per molte altre merci. I “produttori” sono all’ultimo gradino della scala sociale: la Cina è già qui !

Solo un sussulto del mondo dei produttori, di coloro che vivono del loro lavoro, così come avvenne  nei “bastardi” (*) anni 70   può ribaltare la “piramide rovesciata” che schiaccia i lavoratori e le micro imprese e riaprire quello straordinario flusso di energie creative che sono date dalla speranza di vivere una vità dignitosa…

Il tappo terribile che impedisce il deflusso di questa situazione melmosa è dato da un governo senza progetto, la cui agonia trascina a fondo il paese.

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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06/10/11 – PIACENZA – UN TORO UCCIDE DUE ALLEVATORI E FERISCE DUE SOCCORITORI.

Due uomini sono stati uccisi da un toro infuriato in un pascolo dell’Apennino piacentino.
I due allevatori volevano riportare nelle stalle dal pascolo le mucche. Mentre l’operazione era in corso il toro ha aggredito i due allevatori verosimilmente schiacciandoli, i soccorritori accorsi sono stati a loro volta aggrediti riportando ferite.
Molti sono gli incidenti sul lavoro provocati da animali , in particolare da tori.
Nella stampa quotidiana solo giornali locali  come la Libertà hanno riportato la notizia quasi come se questo evento non fosse un incidente sul lavoro. Dalla frequenza e gravità di questi incidenti nel rapporto con animali d’allevamento emerge la necessità di sviluppare sistemi di buone pratiche per la gestione in sicurezza degli allevamenti.

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06/10/11 – EDILIZIA: E. ROMAGNA, PARTE PROGETTO SICUREZZA NEI CANTIERI

La Regione Emilia-Romagna, l’Inail e Formedil realizzeranno insieme un progetto di buone prassi per la gestione del rischio nei cantieri edili.
L’intervento prevede di sviluppare, sperimentare e mettere a disposizione ulteriori strumenti e procedure per aumentare il grado di percezione del rischio da parte dei lavoratori edili nelle varie fasi di lavorazione nei cantieri. L’iniziativa vede la luce in occasione della 61ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro – promossa in tutta Italia dall’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) di domenica 9 ottobre.

A giorni, oltre al progetto, sara’ presentato anche il nuovo sito web “Sicurezza nei luoghi di lavoro”, risultato della cooperazione istituzionale tra la Regione e l’Inail in attuazione del Protocollo di intesa siglato due anni fa con l’obiettivo di avviare iniziative comuni per la salute e la sicurezza sul lavoro.

fonte AGI

http://www.agi.it/bologna/notizie/201110051625-cro-rt10180-edilizia_e_romagna_parte_progetto_sicurezza_nei_cantieri

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06/10/11 – VICENZA. LAVORO NOTTURNO, L’ALLARME DEI SINDACATI «POLIZIA STREMATA. MANCANO 50 AGENTI»

Il sindacato Coisp ha promosso un convegno sul tema. Il segretario: «Con più uomini si risolverebbe  il problema, ma nel frattempo le soluzioni adottate dalla questura stanno dando risultati positivi»

Un controllo notturno della polizia a Campo Marzo.b«La mancanza di sonno è pericolosa quanto il consumo di bevande alcoliche». È solo uno dei dati emersi durante il convegno intitolato “Stress, il lavoro notturno nelle forze di polizia”, promosso dal Coisp e che ha visto la partecipazione, oltre che del questore Angelo Sanna, anche di due relatori d’eccellenza: Antonio Iemmolo, comandante pilota Alitalia e professore di Gestione e sicurezza del volo all’Università di Bologna e Sergio Garbarino, del Servizio sanitario di polizia di Stato e ricercatore di fama internazionale del Dipartimento Neuroscienze dell’Università di Genova. Proprio quest’ultimo ha presentato uno studio sulle ripercussioni che il lavoro notturno ha sulle forze di polizia, non solo nell’immediato ma soprattutto a lungo termine. >>>  segue su fonte  giornaledivicenza

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/294079_lavoro_notturno_lallarme_dei_sindacatipolizia_stremata_mancano_50_agenti/

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06/10/11 – I RISCHI PER LA SALUTE PORTATI DALLA TAV TORINO 6 OTTOBRE 2011

Si terrà giovedì 6 ottobre presso l’aula magna del Politecnico di Torino dalle ore 9:00 alle 13.30 un incontro pubblico su ” Tav e salute”.
Si discuterà, infatti, su quali rischi correranno l’ambiente, i lavoratori impegnati nei cantieri, i cittadini della valle di Susa e dell’intera area torinese.
Tale incontro nasce dall’esigenza di un chiarimento riguardo l’impatto che tale opera avrà non solo sull’ambiente, ma anche sulla popolazione che vive nella zona interessata dalla Tav, facendo luce su tematiche relative alla salute pubblica, ai possibili disagi psicosociali e all’infortunistica, che un progetto di queste dimensioni potrebbe comportare.
Il dibattito sarà moderato dal giornalista Giulietto Chiesa e da Rossana Beccarelli dell’ Ospedale S. Giovanni Antica Sede di Torino.

http://www.nuovasocieta.it/medicina-e-salute/29444-i-rischi-per-la-salute-portati-dalla-tav.html

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06/10/11 – STRESS DA LAVORO: È LA PRIMA CAUSA DI ASSENZA DALL’UFFICIO

Un capoufficio tiranno, le pratiche che si accumulano senza sosta sulla scrivania, il ritmo logorante della vita moderna e adesso anche la crisi economica, che pende come una “spada di Damocle” sulla testa dei lavoratori. Per la prima volta in Gran Bretagna lo stress è diventato la principale causa di assenza da lavoro per malattia, scavalcando non solo le patologie “tradizionali” come il mal di schiena, ma anche quelle gravi, come ictus, infarto e persino il cancro. Lo ha certificato una indagine del Chartered Institute of Personnel and Development svolta in collaborazione con Simplyhealth: due lavoratori su cinque dichiarano di essersi assentati dal lavoro a causa del troppo stress nell’anno precedente alla ricerca.

Il fenomeno, ricordano i ricercatori, investe in maniera maggiore i lavoratori del pubblico impiego, ma anche tra chi fa lavori manuali lo stress ha superato malanni classici come i traumi da sforzo o la cervicale e si è accentuato in concomitanza del periodo “nero” dell’economia mondiale. È la prima volta che lo stress diventa la prima causa di assenza per malattia – conferma Jill Miller, responsabile dell’istituto di ricerca britannico -, mettendo in evidenza l’aumento della pressione che molte persone sperimentano sul posto di lavoro come risultato della prolungata crisi economica”.

La prima spia che lo stress condiziona la vita dell’impiegato è il cambiamento del suo comportamento. “Maggiore irritabilità, aggressività, insieme a disturbi del sonno, tachicardia, sudorazione sono sintomi comuni”, spiega Irene Figà-Talamanca, docente di Medicina del lavoro dell’Università La Sapienza di Roma. Problemi che “si possono trasformare in vere e proprie patologie dell’apparato digerente, come ulcere gastriche, dispepsia”, ma anche in “forme di reazioni allergiche o disfuzioni del sistema immunitario” fino ad arrivare a problemi di natura più grave “al sistema cardiovascolare o nervoso”, spiega ancora Figà-Talamanca che dirige, con la collaborazione di Silvana Salerno, un gruppo di studio proprio sui rischi e i danni per la salute causati dallo stress, che riguarda in misura maggiore le donne, le più oberate fuori e dentro il posto di lavoro. segue su fonte sole240re.it

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/13599-stress-da-lavoro-e-la-prima-causa-di-assenza-dall-ufficio?refresh_ce

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La tragedia di  Barletta: Il paese dei paradossi

La morte delle operaie costringe tutti a riflettere sull’Italia del sommerso

Solo dopo la tragedia ci si interroga su chi fosse il proprietario del maglificio di Barletta che pagava le sue operaie tre euro e 95 centesimi l’ora; chi fossero quelle donne che hanno accettato di lavorare in una catena di montaggio per un misero stipendio; chi sono le istituzioni che con colpevole superficialità fino al giorno prima del crollo della palazzina hanno rassicurato tutti sulla stabilità di una struttura sfacciatamente fatiscente e pericolante.

Antonella, Giovanna, Matilde e Tina per l’Inps erano fantasmi, poiché per loro il datore di lavoro non versava un euro dei contributi previdenziali, obbligatori per legge; così come quasi del tutto sconosciuto  all’ufficio delle entrate era il maglificio per cui lavoravano le donne schiacciate sotto le macerie, che denunciava un giro di affari complessivo di diecimila euro annui: meno di quanto guadagna un operaio.

Questo è il paese dei paradossi: dove si urla allo scandalo per un’evasione fiscale di oltre 120 miliardi di euro, ma contemporaneamente si garantisce ancora una sorta di impunità ai grandi evasori, che una volta stanati, possono anche patteggiare la pena, mentre ci si accanisce sul lavoro dipendente e i pensionati che pagano le tasse per tutti; dove si registrano 3 morti sul lavoro ogni giorno, ma c’è chi, come il ministro dell’economia, considera le norme sulla sicurezza nel lavoro un lusso che non possiamo permetterci..

segue su

http://www.inca.it/News/201110051734.htm

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05/10/11 – THE EMERGENCY RESPONSE SAFETY AND HEALTH DATABASE  NIOSH – STRUMENTI DI PUBBLICA UTILITA’

Strumenti di pubblica utilità

Un esempio di scheda ben fatta dal sito del National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) USA. Anche in Italia sarebbe opportuno che fosse fatto un data base aperto a tutti sulle caratteristiche delle sostanze in uso nei processi produttivi e nelle attività ordinarie.

METHANOL :: Systemic Agent

LA SCHEDA NIOSH

http://www.cdc.gov/niosh/ershdb/EmergencyResponseCard_29750029.html

Nota bene : sarebbe compito di EX ISPESL ora Inail predisporre un database di questo tipo  ndr

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05/10/11 – NAPOLITANO: “A BARLETTA SCIAGURA INACCETTABILE ORA ACCERTARE CON RIGORE LE RESPONSABILITÀ”

Il capo dello Stato esprime solidarietà alle famiglie delle vittime del crollo e torna sulla piaga degli incidenti sul lavoro. Sollecita ancora una volta “a tenere sempre alta la guardia”. Schifani: “Fare chiarezza”. Vendola: “Non si devono accettare queste morti”.

La Regione Puglia stanzia 200 mila euro “L’inaccettabile ripetersi di terribili sciagure, laddove si vive e si lavora, impone l’accertamento rigoroso delle cause e delle responsabilità, e soprattutto l’impegno di tutti, poteri pubblici e soggetti privati, a tenere sempre alta la guardia sulle condizioni di sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro con una costante azione di prevenzione e vigilanza”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sul tema degli incidenti sul lavoro e lo fa con toni ancora una volta molto duri in un messaggio al sindaco di Barletta, dove ieri quattro operaie e la figlia dei titolari di un maglificio sono morte nel crollo di una palazzina 1.
Profondamente colpito dal tragico bilancio della sciagura, Napolitano ha espresso al sindaco Nicola Maffei, “sentimenti di commossa e affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime” e rivolto ai feriti “gli auguri di una pronta guarigione, manifestando all’intera comunità di Barletta, già duramente colpita negli anni da analoghi gravi eventi, la solidarietà di tutto il Paese”.

segue su fonte repubblica.it

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/10/04/news/napolitano_barletta-22671814/

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“MORE YEARS BETTER LIVES”, OVVERO RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO BASATO NON PIU’ SULL’ETA’ ANAGRAFICA MA SULLA EFFETTIVA CAPACITA’ DI LAVORARE DEL SOGGETTO

Il Consiglio Competitività Ue ha ricevuto l’appoggio dei commissari europei in merito alla proposta di un programma congiunto finalizzato all’adeguamento del mondo del lavoro ai cambiamenti demografici della società. L’iniziativa, intitolata “More years, better lives – The challenges and opportunities of demographic change”, prevede la promozione di politiche a sostegno dell’invecchiamento attivo.
Il progetto, nato per andare incontro alle esigenze occupazionali e alle prospettive di vita nella società tecnologica e informatizzata del ventunesimo secolo, coinvolge 16 Stati membri (dei quali, 3 Paesi in qualità di osservatori) e usufruisce del contributo finanziario della Commissione europea per il coordinamento delle diverse iniziative.
Da Bruxelles ipotizzano che i primi risultati concreti dell’iniziativa giungeranno solo dopo il 2012. Tra questi, si prevede una nuova organizzazione del sistema pensionistico, non più basato sull’età anagrafica, ma sull’effettiva capacità di lavorare del soggetto in questione.  Ovvero se siete in buona salute …in pensione a 70 e più anni  🙂
francese

http://www.jp-demographic.eu/front-page-fr-fr-fr?set_language=fr

inglese

http://www.jp-demographic.eu/front-page?set_language=en

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05/10/11 – INFETTATI DA LEGIONELLOSI  IN VENETO. NE  DISCUTE  PARLAMENTO  UE

… A lanciare l’allarme e’ il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), agenzie dell’Ue, che parla di 13 casi di contagi tra turisti che hanno alloggiato in cinque differenti strutture ricettive di Lazise. Della questione si e’ parlato in commissione Ambiente al Parlamento europeo alla presenza del Direttore ECDC Marc Sprenger.

”I casi sono cittadini di 5 Paesi Ue: Olanda (7 casi), Italia (2), Germania (2), Austria (1) e Danimarca (1). L’eta’ media dei contagiati e’ di 55 anni, 11 uomini e 2 donne”, si legge nel rapporto ECDC. I contagi si sono verificati dal 16 agosto 2011, mentre fortunatamente nessun nuovo caso e’ stato riscontrato dall’ 8 settembre.

La Legionellosi, detta anche ”Morbo del legionario”, e’ una malattia causata da un batterio chiamato ”Legionella” che colpisce l’apparato respiratorio. L’infezione da Legionella non si trasmette da persona a persona ma entrando in contatto con acqua contaminata. Le condizioni piu’ favorevoli alla proliferazione sono condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni e sedimenti. fonte asca.it

http://www.asca.it/regioni-SALUTE__13_INFETTATI_DA_LEGIONELLOSI_IN_VENETO__NE_DISCUTE_PARLAMENTO_UE-640446–.html

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05/10/11 – INCIDENTI LAVORO: FIRENZE, OPERAIO MORTO PER ASFISSIA

Si chiamava Marco Bargellini, 42 anni, di Rufina (Firenze) l’operaio morto ieri mentre lavorava nella tenuta agricola di Grignano, nel comune di Pontassieve (Firenze). L’uomo era con un collega e stava mescolando il mosto contenuto in un silos quando, probabilmente a causa delle esalazioni dovute all’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione, ha perso i sensi. Lo riporta La Nazione.

Il pm ha disposto l’autopsia. L’operaio lavorava nell’azienda agricola da circa 25 anni, era sposato e aveva una figlia di 5 anni. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno provato a rianimare l’uomo, che è morto poco dopo. fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2011/10/05/78755/incidenti-lavoro-firenze-operaio-morto-per-asfissia

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USA: RESPONSABILE AZIENDA CONDANNATO A SEI ANNI DI PRIGIONE PER  LA  VIOLAZIONE DI NORME IN MATERIA DI SCOIBENTAZIONE AMIANTO.

Dal sito OSHA, l’Agenzia Usa per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro riportiamo la notizia di questa durissima sentenza: 72 mesi di prigione per la totale elusione delle norme in materia di protezione dei lavoratori e 300 mila dollari di multa. La favoletta che la pubblica amministrazione USA sarebbe indulgente rispetto agli imprenditori che violano le norme è ampiamente smentita da sentenze come questa.

http://www.osha.gov/SLTC/formaldehyde/hazard_alert.html

http://www.justice.gov/usao/nyw/gordon.html

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03/10/11 – Manutenzione sicura in agricoltura, documento OSHA.EU sui rischi nelle attività di manutenzione

Un documento europeo sulla prevenzione dei rischi nelle attività di manutenzione nel settore agricolo. I rischi e le misure preventive specifiche riguardo a spazi confinati, lavori in quota e manutenzione di macchinari e veicoli. Esempi di buone prassi.

IL DOCUMENTO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/maintenance-in-agriculture-a-safety-and-health-guide

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Riteniamo di grande utilità i consigli che questa brochure di 11 pagine offre ai lavoratori turnisti.La brochure è stata elaborata da SECO -| Direzione del lavoro | Condizioni di lavoro Effingerstrasse 31–35 | 3003 Berna (Governo Federale Svizzero)

LAVORO NOTTURNO E LAVORO A TURNI PAUSE E NUTRIZIONE CONSIGLI PER I LAVORATORI. UNA BROCHURE DALLA SVIZZERA

P R E M E S S A
Lei è disposto a lavorare anche di notte. Questo significa vivere contro il Suo orologio biologico. Anche se fino ad un certo punto possiamo abituarci a vivere secondo un certo ritmo, nel nostro corpo ci sono meccanismi che non possiamo comandare con la nostra volontà.
Naturalmente non siamo tutti uguali: Qualcuno non fa alcuna fatica ad alzarsi presto, altri dormirebbero fino al pomeriggio se potessero; qualcuno ha bisogno di almeno otto ore di sonno, altri sono freschi e riposati
già dopo sei ore.
Il lavoro a turni ed il lavoro notturno comportano rischi per la Sua salute; rischi le cui conseguenze forse si manifesteranno soltanto dopo alcuni anni. Allora potrebbe essere troppo tardi, e la Sua salute potrebbe già essere fortemente compromessa.
Se introdurrà pause adeguate, e si nutrirà correttamente, potrà ridurre questi rischi. Solo chi concede sufficienti pause al proprio corpo ed al proprio spirito, e mangia e beve correttamente, lavora bene e mantiene la sua concentrazione;
e questo è indispensabile per evitare anche eventuali incidenti.

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/101003_Lavoro_notturno_turni_pause_nutrizione.pdf

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02/10/11 La Newsletter della Confederazione Europea dei sindacati settembre 2011

Cher(e)s lecteur(trice)s,
Après un été de tous les dangers sur le front économique européen, les mois qui s’annoncent seront à haut risque si un changement de cap n’est pas rapidement opéré. Un conseil européen extraordinaire s’est tenu le 21 juillet dernier. Il a adopté un plan d’aide à la Grèce qui tarde à se mettre en place. Le dernier Conseil des ministres des finances européens (ECOFIN) du 17 septembre a encore reporté certaines mesures urgentes, tournant ainsi le dos à la Grèce.

segue su

http://etuc.org/IMG/pdf/Newsletter_59-2011_FR.pdf

LO SPAZIO DI LAVORO E DISCUSSIONE LABORATORIO PREVENZIONE E’ ON LINE E A VOSTRA DISPOSIZIONE

E’pienamente funzionante la piattaforma che accoglie i forum di discussione su salute e sicurezza lavoro di diario prevenzione. Gli utenti si possono registrare e proporre argomenti e problemi da porre in discussione o richiedere supporto ai partecipanti al forum su problemi o interpretazione di norme… Gentili utenti di diario prevenzione, lo spazio forum laboratorio prevenzione è a vostra disposizione… fatene un buon uso… L’uso del forum è gratuito

Argomenti già “aperti”

– Sicurezza sul Lavoro, problemi e criticità – Qualità ed efficacia dei Sistemi Gestione Salute Sicurezza

– Spazio RLS – RLST . PROBLEMI E SOLUZIONI

– Bilateralità, Organismi paritetici, gestione salute sicurezza

– Area lavoratori: problemi rispetto alla gestione della sicurezza

– Stress Lavoro correlato, criticità delle valutazioni …

– Eventi e Convegni

LABORATORIO PREVENZIONE

http://www.lab-lps.org/forum/

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DA TWITTER

Molte notizie su salute e sicurezza circolano anche su Twitter. Diario prevenzione ha un account twitter che “preleva” contenuti da 230 account specializzati in Occupational health and safety.

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6 ottobre 2011



Arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

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