UN’AGENZIA UNICA SULLE ISPEZIONI ? UN COLPO ALLA RIFORMA SANITARIA E ALLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO !


UN’AGENZIA UNICA SULLE ISPEZIONI ? UN COLPO ALLA RIFORMA SANITARIA E ALLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO !
 
 
In molti, ormai, danno per scontato che la legge di riforma sanitaria, Legge n^ 833/78, perderà un altro pezzo.
Leggiamo infatti (dal SOLE 24 ORE) che, con le dichiarazioni del 17 giugno u.s. , il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti conferma l’intenzione di voler istituire presso il Ministero stesso, una «Agenzia unica» per le ispezioni riferite a tutte le problematiche delle imprese, dalle norme lavoristiche a quelle su salute e sicurezza,oggi in capo a Inps, Inail, Min.Lav., Ausl e fisco.
 
È «una grande operazione di semplificazione, efficienza e risparmio», ha spiegato il ministro, in un videomessaggio all’assemblea della Confesercenti.
Meno complicazioni per le imprese: «Crediamo – ha aggiunto Poletti – che non si possa più andare avanti con situazioni nella quale a una impresa può accadere che nel giro di pochi giorni si susseguono ispezioni del ministero del Lavoro, Inps, Inail, magari quella della Asl e poi anche quella del fisco. In queste sistematica fila di controlli se c’è qualcuno che si arrabbia ha molte ragioni per farlo».
 
L’obiettivo sarà quello di unificare in una unica agenzia tutti quei controlli, disturbando di meno l’azione degli imprenditori. Quindi, ha chiosato il ministro, «più efficienza e meno complicazioni».
 
Da quanto si apprende la proposta di una Agenzia unica per le ispezioni verrà inserita tra le misure contenute nel disegno di legge delega sul «Jobs act» all’esame della commissione Lavoro del Senato.
Sono davvero questi i motivi di fondo di tale decisione?
 
 

 

Poletti: «Arriva Agenzia unica ispezioni imprese, andiamo a disturbare di meno l’azione dei nostri imprenditori»


Poletti: «Arriva Agenzia unica ispezioni imprese, andiamo a disturbare di meno l’azione dei nostri imprenditori»
 
LA NOTIZIA
 
Il ministro del Lavoro: «Operazione di semplificazione e risparmio»..
 
Un’operazione di semplificazione, efficienza e risparmio per dare una boccata d’ossigeno alle imprese. «Proporremo al parlamento l’istituzione di un’Agenzia unica per le ispezioni riferite a tutte le problematiche delle imprese, dalle norme lavoristiche a quelle su salute e sicurezza, di Inps, Inail, Asl e fisco». Lo ha annunciato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in un videomessaggio all’assemblea della Confesercenti.
 
CONTROLLI IN UN’UNICA AGENZIA. 
 
«Crediamo che non si possa più andare avanti con situazioni nelle quali a un’impresa può accadere che nel giro di pochi giorni sisusseguano ispezioni del ministero del Lavoro, Inps, Inail, magari quella della Asl e poi anche quella del Fisco», ha ribadito Poletti. «In questa sistematica fila di controlli, se c’è qualcuno che si arrabbia ha molte ragioni per farlo», ha detto il ministro.
Si tratta, ha aggiunto «di una grande operazione di semplificazione e di risparmio unificando in un’unica agenzia tutti quei controlli». In questo modo «andiamo adisturbare di meno l’azione dei nostri imprenditori». Quindi «più efficienza e meno complicazioni», ha concluso il ministro.
 
 
 
 
IL COMMENTO
 
Un’altra “riforma” che rischia di essere una megabufala. E’ vero che bisogna razionalizzare il sistema delle ispezioni, ma la favola dell’Agenzia Unica che sarebbe il toccasana delle attuali criticità va in qualche misura disvelata e riportata al principio di realtà.
 
1) Non è vero che c’è una fila di ispettori di tutti i tipi che si presentano alle porte delle aziende. Per anni, dato il decrescente numero d’ispettori operativi derivante dai tagli della spesa, nel 95% delle aziende, per molti anni,  non si presenta proprio nessuno, nè la Dpl, nè la ASL, nè la Finanza.
 
2) Le imprese non vogliono nè le ispezioni in ordine sparso come avviene raramente oggi nè le ispezioni strutturate dell’Agenzia centralizzata che avverrano domani. 
 
Poletti lo sa bene perchè per anni, dirigente della Lega delle Cooperative al massimo livello,  in consonanza coi suoi colleghi delle altre centrali cooperative, ha spesso tuonato contro le ispezioni delle ASL. In particolare non erano (sono) graditi quei Servizi delle ASL   che prendevano (prendono) in castagna le cooperative di costruzione e industriali  rispetto alla gestione della sicurezza…
 
Il concetto che la semplificazione derivi dal compattamento in un’unica struttura di diversi controlli specialistici è ingenua e quantomeno superficiale. Il vero rischio è che si costruisca una megastruttura ( leggi carrozzone ) che serve più al potere politico e al governo che alla mission di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, cittadini portatori del bene salute tutelato dalla costituzione.
 
A quale Ministero sarà posta in capo l’Agenzia ? Rispondere a questa domanda vuol dire rispondere al quesito ” A chi va il potere di intervenire nelle aziende, mirando le ispezioni e modulandone frequenza, intensità e rilevanza delle sanzioni ? Un comando centralizzato sugli indirizzi di funzionamento dell’Agenzia concentra un potere enorme nelle mani di pochissime persone. 
 
Quale sarà l’autonomia tecnico scientifica dell’Agenzia e la possibilità di svolgere il proprio ruolo senza “guardare in faccia a nessuno”, senza condizionamenti dei politici e delle parti sociali , in particolare le associazioni  datoriali ?
 
Se l’obiettivo prioritario è quello proclamato dal Ministro Poletti: «andiamo a disturbare di meno l’azione dei nostri imprenditori» non c’è bisogno di fare molto, si tratta di smontare  il sistema di vigilanza delle ASL in alcune  regioni nelle quali continua nonostante tutto a funzionare e che ha dato spesso fastidio a qualche cooperativa disinvolta nella gestione della sicurezza nel lavoro…. 
 
Le azioni e le competenze delle DPL in materia di SSL sono residuali e inadeguate a costituire il nucleo della futura Agenzia…
 
3) Questa scelta di concentrare il comando unico della vigilanza e ispezione a livello nazionale, sottraendo al controllo sociale del territorio è allineata alle 
scelte europee della Commissione uscente di Barroso che con il Progetto Refit prevede una drastica riduzione dei vincoli alle imprese per quanto attiene alla gestione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e con il Progetto di privatizzazione commercializzazione delle funzioni del HSE britannico. (vedi articolo UNISON ) L’Agenzia dovrà produrre anche profitto ?  
Per le Regioni del Nord e dal Centro, nei fatti, la nascita dell’Agenzia nei termini più riduttivi per risorse e personale potrebbe rappresentare una regressione a livelli primitivi del funzionamento della PA in materia di SSL…
 
In buona sostanza la volontà del Governo di costruire l’Agenzia è palese e determinata. Proprio per questo motivo non si può lasciare nelle mani e nelle competenze di pochi alti burocrati del Ministero del Lavoro e di qualche altro Ministero la elaborazione del Progetto di Agenzia, delle sue modalità di funzionamento, del peso che dovranno avere le Regioni nella programmazione e negli indirizzi di funzionamento  della stessa.Quale spazio dovrà avere il controllo sociale sulle attività dell’agenzia? Quanto peso avranno i lavoratori, tramite le loro rappresentanze, Rls, Rlst, Rsu nel fare pervenire all’Agenzia le segnalazioni delle cose che non vanno nelle aziende ?

Non si può lasciare peraltro  al buontempone emiliano ministro Poletti che ha come mission per l’Agenzia il non disturbo dei “nostri impreditori” l’onere del Progetto di una macrostruttura che ha il compito di garantire ai cittadini italiani che vivono del proprio lavoro un lavoro regolare e sicuro….
 
L’apertura di un Forum nazionale con l’apporto di tutti coloro che operano come professionisti nel campo della Prevenzione per elaborare un Progetto di Agenzia che abbia autonomia dai poteri forti  e autorevolezza tecnico scientifica e sia controllabile dal territorio è in agenda, verifichiamo quanti sono disponibili a starci.
 
Gino Rubini, editor di diario prevenzione
 
 
 
 

newsletter diario prevenzione 16 giugno 2014 – vol. n° 91


newsletter diario prevenzione

http://www.diario-prevenzione.it

16 giugno 2014 – vol.n° 91

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro e sulla responsabilità sociale d’impresa


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FASE DI TRANSIZIONE PER SALUTE & SICUREZZA LAVORO IN EUROPA E IN ITALIA.

Abbiamo atteso qualche giorno prima di redigere questa newsletter perchè sia a livello nazionale sia a livello delle istituzioni europee le tematiche della salute e della sicurezza nel lavoro e dell’ambiente più in generale sono in una fase di transizione.
Dopo le elezioni del Parlamento Europeo che hanno modificato la geografia del PE si attende per i prossimi mesi la nomina del Presidente della Commissione e dei commissari.

Nella giornata del 6 giugno la Commissione uscente ha reso pubblico dopo molti ritardi  il quadro strategico che  definisce gli obiettivi dell’UE per il periodo 2014-2020.

Sarebbero tre le sfide principali individuate dalla Commissione: migliorare l’attuazione delle norme in materia di salute e sicurezza esistenti, in particolare rafforzando la capacità delle microimprese e delle piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti; migliorare la prevenzione delle malattie professionali affrontando i rischi nuovi ed emergenti senza trascurare quelli già esistenti; tenere conto dell’invecchiamento della forza lavoro dell’Ue.

Nei fatti le cose non sono come appaiono in questo documento: la Commissione Barroso è la stessa che ha predisposto il Progetto Refit che sotto le mentite spoglie dell’obiettivo della semplificazione si propone di neutralizzare le direttive che proteggono i diritti dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Se la Commissione che subentrerà tra breve assumerà sia il documento sul quadro strategico 2014-2020 sia il Progetto Refit come riferimenti per la sua operatività non vi saranno dubbi sul significato di questo documento tardivo che definisce gli obiettivi della UE per il periodo 2014-2020.
Il quesito che si pone è il seguente: possono coesistere questi due Documenti ? Se si volesse dare credibilità agli obiettivi del quadro strategico la Commissione dovrebbe mettere in sonno il Progetto Refit.

Sarà la prossima Commissione a sciogliere questo nodo: qualora non vi fosse la scelta di accantonare il Progetto Refit sarebbe abbastanza evidente che gli obiettivi di qualità contenuti nel documento “quadro strategico” sarebbero da considerare poco più che carta straccia.

Per la realtà italiana possiamo dire che vi sono pressioni da parte delle Associazioni datoriali per realizzare un Progetto Refit all’italiana con qualche ritocco “semplificatorio” al d.lgs 81.

E’ necessario porre molta attenzione su questi aspetti e sugli impatti che la “riforma” della Pubblica Amministrazione avrà sul sistema istituzionale dedicato alla prevenzione già gravemente compromesso dai tagli.

Oltre 4000 lavoratori e lavoratrici che ogni anno in Europa muoiono per infortuni sul lavoro più del 20%
sono italiani per infortuni che avvengono in Italia. Questi sono dati non tollerabili, non lo dovrebbero essere neppure per il governo Renzi.

Gino Rubini, editor di www.diario-prevenzione.it

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NOTIZIE AMBIENTE
SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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Health and safety at work: Strategic Framework sets out EU objectives for 2014-2020 Jun 10, 2014

On 6 June the European Commission presented a new Strategic Framework on Health and Safety at Work for the period 2014-2020. It identifies key challenges and strategic objectives for occupational safety and health, presents key actions and identifies instruments to address these.

EU-OSHA’s OiRA tool will play a key part in one of the strategic objectives of the EU Strategic Framework. The OiRA web platform offers free sectoral risk assessment tools, providing practical support to small and micro enterprises to help them to better comply with health and safety rules.

Read the EU Commission press release
Learn more about OiRA
EU-OSHA Multi-annual Strategic Programme 2014-2020

https://osha.europa.eu/en/teaser/health-and-safety-at-work-strategic-framework-sets-out-eu-objectives-for-2014-2020?sourceid=rss&utm_source=home&utm_medium=rss&utm_campaign=rssfeeds

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UNIONE EUROPEA: 4000 MORTI SUL LAVORO OGNI ANNO.OLTRE 1/4 DI QUESTI MORTI AVVENGONO IN ITALIA

Il 6 Giugno 2014, praticamente una settimana fa, la Commissione Europea ha presentato il rapporto sul quadro strategico in materia di sicurezza sul lavoro per il periodo 2014-2020.
Ed è venuto fuori che ogni anno, in UE ci sono  più di 3 milioni di lavoratori sono vittime di gravi infortuni sul lavoro, 4 mila dei quali mortali:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-641_it.htm

La cosa che nessuno dice, che oltre 1/4 degli infortuni mortali sul lavoro di tutta l’Unione Europea, avvengono (purtroppo) in Italia, nonostante l’Inail ci dica che ogni anno sono in calo (quando invece so no in aumento).
Anche l’anno scorso, oltre 1300 morti sul lavoro, secondo i dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna, diretto dall’amico Carlo Soricelli, che non mi stancherò mai di dirlo, fa un lavoro eccezionale, rinunciando a buona parte del suo tempo libero, per aggiornare e denunciare sul suo blog :

http://cadutisullavoro.blogspot.it/

tutti i morti sul lavoro che ci sono ogni giorno in ogni parte d’Italia: l’hanno definita la “strage nell’indifferenza” e mai parole furono più vere, visto che nonostante ci siano tutti questi morti sul lavoro ogni anno, se ne parla raramente o quando ci sono grandi stragi sul lavoro e la cosa più grave è, che chi di dovere fa poco o nulla per cambiare tale situazione.

segue su

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4344&Itemid=2

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Podcast Notizie Salute Sicurezza Lavoro 14 giugno 2014

– in questa puntata:

Strategia salute sicurezza lavoro UE 2014 -2020, passo avanti o cavallo di troia che contiene al suo interno molte bufale come le semplificazioni del Progetto Refit ?

Fare pipì dai piani alti del Governo sulla testa  dei lavoratori della Pubblica Amministrazione  e’ cosa saggia o produrrà molti danni ?

Invecchiamento popolazione che lavora,  costi e benefici della RIforma Fornero

Frittura di alici

IL NOTIZIARIO ( 28 minuti )

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4342&Itemid=127

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Da Di Bella a Stamina. La Magistratura, occupandosi così malamente di sanità, sta perdendo autorevolezza, rispetto e credibilità. Nell’indifferenza del Consiglio Superiore della Magistratura.

La lettura delle cronache giudiziarie delle ultime settimane induce a pensare che una parte non irrilevante della Magistratura sia impegnata ad erodere l’autorevolezza e il consenso rispetto allo strumento dell’autonomia garantitole dalla Costituzione di questo Paese .

“La Procura di Trani avvierà un’indagine epidemiologica per verificare l’eventuale correlazione fra autismo e vaccini. Sarà affidata a un pool di esperti (un medico legale, un neurologo e un neuropsichiatra infantile) anche a livello internazionale.” ( La Stampa, mercoledì 21 maggio 2014) La decisione della Procura di Trani segue la sentenza del Tribunale ordinario di Rimini (2012) che aveva “accertato” che tale relazione sussiste.

segue su fonte

http://www.saluteinternazionale.info/2014/06/magistratura-e-salute-la-credibilita-perduta/

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Il difficile amore tra comunicazione e ricerca

da epicentro.iss.it

Antonella Lattanzi, Luana Penna, Giuseppe Traversa – Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps-Iss)

12 giugno 2014 – Ricerca e comunicazione possono andare d’accordo? Se ne è discusso alla riunione annuale dell’Associazione Alessandro Liberati (Network italiano Cochrane) che si è tenuta a Milano il 23 maggio scorso, presso l’Istituto Mario Negri. Tema di grande attualità, sul quale la Cochrane Collaboration si sta interrogando da tempo, è infatti l’insufficiente capacità di comunicare con efficacia i risultati della ricerca. C’è di fatto un’esigenza concreta e diffusa di saperne di più su come usare i social media, su come sfruttare la popolarità e la fruibilità del format di Wikipedia, su come lasciare che siano le immagini e le infografiche a parlare, su come interagire con un giornalista coscienzioso per metterlo nelle condizioni di raccontare al meglio la ricerca.

segue su

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4341&Itemid=2

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Ridurre lo stress: misure a livello organizzativo e individuale

Stressnostress.ch, uno strumento per la gestione dello stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di lavoro. Le misure di riduzione dello stress a livello organizzativo e a livello individuale. Il programma antistress quotidiano

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/rischio-psicosociale-stress-C-35/ridurre-lo-stress-misure-a-livello-organizzativo-individuale-AR-13923/

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Lavorare in sicurezza nel settore dell’energia eolica 03/06/2014

L’energia eolica è un settore in crescita, ma i suoi lavoratori operano in sicurezza? Le sostanze nocive e il lavoro in quota sono esempi dei rischi in questo settore che possono essere intensificati da condizioni difficili, quali condizioni meteorologiche estreme.

La nostra relazione fornisce informazioni particolareggiate sui rischi per la SSL e la loro prevenzione nel corso delle varie fasi del ciclo di vita delle turbine eoliche e prende anche in considerazione le future sfide cui deve far fronte tale settore. È integrata da un e-fact che presenta una rassegna delle problematiche e una lista di controllo che identifica i pericoli comuni nonché le misure preventive da adottare per le installazioni dei parchi eolici onshore e offshore

Leggi la pubblicazione

Relazione: Occupational safety and health in the wind energy sector (La sicurezza e la salute sul lavoro nel settore dell’energia eolica)

E-fact: Lavorare in sicurezza nel settore dell’energia eolica

Lista di controllo sull’individuazione dei pericoli: i rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro nel settore dell’energia eolica

fonte OSHA.EU

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4338&Itemid=2

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06/06/14  – LA DICHIARAZIONE DI ODENSE: IL NOSTRO ABC PER EQUITÀ, ISTRUZIONE/EDUCAZIONE E SALUTE

La 4a Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute, che si è svolta a Odense, in Danimarca, dal7 al 9 Ottobre 2013, ha prodotto la seguente dichiarazione nella quale sono incluse le voci dei giovani di quattro Paesi che hanno lavorato alla Conferenza.

la dichiarazione
http://www.dors.it/dl.php?idall=7453

la fonte
http://www.dors.it/pag.php?idcm=5305

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Dottrina per il lavoro Cassazione: sicurezza in azienda e responsabilità del datore per la formazione

Con la sentenza n. 21242 del 26 maggio 2014, la Corte di Cassazione ha affermato la responsabilità del datore di lavoro sul mancato obbligo formativo previsto dal TU sulla sicurezza (Decreto Legislativo n. 81/2008), per l’infortunio occorso al lavoratore,  indipendentemente dal fatto che quest’ultimo sia stato munito di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti per il rischio connesso e che abbia un’esperienza pluriennale con i macchinari abitualmente utilizzati al lavoro.
I giudici della Suprema Corte hanno spiegato come l’esperienza e le competenze dei lavoratori non possono sostituire in nessun modo la formazione impartita dal datore di lavoro.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4333&Itemid=2

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Podcast Notizie Prevenzione Salute e Sicurezza Lavoro 30 maggio 2014 dopo le elezione europee

– Il risultato delle elezioni europee: evitare l’autoinganno derivante dal risultato italiano, il progetto europeo soffre di una seria malattia e ….l’Italia non si sente troppo bene ;

– Il banco di prova del nuovo Parlamento Europeo: attuare il Progetto Refit o accantonarlo per un’altra strategia che valorizzi il lavoro e la qualità dell’impresa ?

– Le gaffe di Herman Van Rompuy, ex Commissario europeo che s’accorge ora dei danni prodotti dalle politiche di austerity ….

– Convention Medici Competenti e dintorni

– Due parole sulla Emeroteca Digitale di diario prevenzione

– Minimalia

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4332&Itemid=127

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Sicurezza sul lavoro: lanciato il quadro europeo

http://www.rivistaeuropae.eu/interno/sicurezza-lanciato-quadro-europeo/

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Salute e sicurezza sul lavoro, l’Europa rivede gli obiettivi

http://www.ingegneri.info/salute-e-sicurezza-sul-lavoro-l-europa-rivede-gli-obiettivi_news_x_23490.html

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Salute e sicurezza sul lavoro: il quadro strategico definisce gli obiettivi dell’UE per il periodo 2014-2020

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-641_it.htm

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Amianto killer degli stracciaioli, a Prato malati come nella fabbrica dell’Eternit

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/06/15/news/amianto_killer_a_prato_vittime_degli_stracci_come_dentro_leternit-89033920/?ref=twhr&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

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Le harcèlement est-il un risque psychosocial ?

http://www.miroirsocial.com/actualite/10141/le-harcelement-est-il-un-risque-psychosocial

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INTERNAZIONALE

Nepal workers pay terrible price in Qatar World Cup build-up
Malla’s victory against his employers was a rare silver lining in a tale tainted by tragedy

http://gulfnews.com/news/gulf/qatar/nepal-workers-pay-terrible-price-in-qatar-world-cup-build-up-1.1347056#.U52fRoyy0w0.twitter

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NANOMATERIALI

Pointant la toxicité de certains nanomatériaux, l’Anses appelle à un encadrement réglementaire renforcé

http://www.anses.fr/fr/content/pointant-la-toxicité-de-certains-nanomatériaux-l’anses-appelle-à-un-encadrement

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MOLTE NOTIZIE DA TWITTER

https://twitter.com/dprevenzione

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione
arrivederci alla prossima settimana

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it


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Podcast Notizie Prevenzione Salute e Sicurezza Lavoro 30 giugno 2014 dopo le elezioni europee


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Podcast Notizie Prevenzione Salute e Sicurezza Lavoro 30 giugno 2014 dopo le elezioni europee

– Il risultato delle elezioni europee: evitare l’autoinganno derivante dal risultato italiano, il progetto europeo soffre di una seria malattia e ….l’Italia non si sente troppo bene ;

– Il banco di prova del nuovo Parlamento Europeo: attuare il Progetto Refit o accantonarlo per un’altra strategia che valorizzi il lavoro e la qualità dell’impresa ?

– Le gaffe di Herman Van Rompuy, ex Commissario europeo che s’accorge ora dei danni prodotti dalle politiche di austerity ….

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