newsletter diario prevenzione – 29 novembre 2012 – vol.n° 60


newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it

29 novembre  2012  – vol.n°60

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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UNA SETTIMANA PESANTE

Vi sono periodi storici nei quali si assiste ad una convergenza di fattori ed eventi negativi che sovrapponendosi e incrociandosi assumono un peso ed una massa critica insopportabile.

A fronte di queste contingenze vi sono due possibilità per gli umani, ignorarle , negarle e rifuggire dalla realtà o tentare di scomporre il grumo di eventi negativi e di riprendere il governo della situazione con un forte investimento di energie e di risorse.

E’ verosimile affermare che stiamo vivendo in Italia un periodo di questo tipo ove occorre fare prevalere la ragione e trarre insegnamento dagli errori compiuti nel passato per non ripeterli.

La vicenda ILVA è un’icona di questa situazione: si sono concentrate sulla realtà ILVA, il secondo  grande complesso siderurgico d’Europa, gli effetti disastrosi della pessima gestione ambientale del passato. Questa gestione disastrosa l’hanno pagata e la stanno pagando in termini di salute i lavoratori e i cittadini di Taranto.  I lavoratori  e le loro famiglie , in sovrappiù , oltre alla salute rischiano pure di finire sul lastrico.

Anche vicende drammatiche e tragiche come quella del complesso ILVA possono essere occasione di apprendimento per non ripetere ancora gli stessi errori che hanno portato al vicolo cieco in cui si trova la città, la popolazione , i lavoratori e le loro famiglie.

Il primo insegnamento è quello che i dirigenti aziendali e le pubbliche autorità non nascondano mai  a sè e alla popolazione  le realtà di rischio per la salute e non cerchino di alterare dati scientifici. I danni ambientali e alla salute della popolazione non si possono nascondere in un armadio o sotto un tappeto. Quando emergono e divengono conclamati è troppo tardi per porvi rimedio e comincia allora l’inizio della fine. L’autoinganno e/o le tecniche per occultare o rimuovere i dati di fatto non salvano le imprese, tuttalpiù ne allungano l’agonia. La democrazia si basa anche e sovrattutto sulla condivisione delle conoscenze di cui debbono disporre sovrattutto i lavoratori e i cittadini esposti ai rischi.

Il secondo insegnamento riguarda i lavoratori: il sacrosanto principio della non delega ad altri a gestire gli aspetti dei rischi per la salute anche in questo caso è riconfermato; per troppo tempo, forse, molti lavoratori,  per timore di perdere il lavoro, non hanno assunto iniziative adeguate per tutelare la propria salute.

Per i lavoratori, a fronte della biforcazione o salute o lavoro, pare si sia innescato  da tempo il meccanismo psicologico della “negazione del problema” rispetto ai rischi per la salute. Il problema da affrontare era troppo grande e troppo grande era l’ansia di  mettere in discussione quella rassicurazione del vivere quotidiano in dignità data dal sia pure modesto stipendio e dal fatto di avere un lavoro.

Questi delicati  equilibri nella vita quotidiana  raggiunti con tanta fatica nel lavoro e con il silenziamento delle preoccupazioni per la propria salute sono ora sconvolti dal fatto che l’azienda rischia di essere chiusa.

Una massa di persone che per anni hanno sopportato con spirito sacrificale l’esposizione a gravi rischi per la salute e per la propria incolumità fisica ( non dimentichiamo i numerosi incidenti mortali ) si trovano ora nella prospettiva della emarginazione sociale e/o della migrazione.

Per questi motivi tanta ingiustizia e tanta rabbia pervadono una popolazione che ha dato al sistema produttivo molto di più di quello che ha ricevuto o riceverà.

Il terzo insegnamento riguarda la necessità di mandare a casa, in qualche caso agli arresti domiciliari, quella parte della classe dirigente inaffidabile che ha tramato per alterare dati e rappresentazioni della realtà per continuare a produrre profitti consistenti mettendo a rischio la salute dei lavoratori e della popolazione.
Per classe dirigente intediamo tutti coloro che avevano potere per decidere,controllare e  impedire  la pessima  gestione ambientale  dell’ ILVA che ha portato a questa fase.
Ciò che indigna in questa storia è la tessitura, nel tempo,  di trame e relazioni sporche  per occultare e alterare dati di fatto per continuare a produrre tagliando le spese per la gestione della sicurezza.
Per salvare ILVA occorre per davvero una discontinuità radicale con chi ha avuto responsabilità gestionali aziendali e con quella parte di classe dirigente che ha pensato che salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini fossero un optional trascurabile e secondario.

La storia ILVA è una metafora potente di quello che non deve essere e fare una classe dirigente: galleggiare nella quotidianità  con espedienti e sotterfugi per sopravvivere sacrificando la salute e la vita di lavoratori e di cittadini.

Da queste drammatiche esperienze speriamo nasca  una nuova classe dirigente che non nega nè fugge davanti ai problemi ma li affronta con la determinazione necessaria per risolverli, una nuova classe dirigente che non inganna sè stessa, i cittadini e i lavoratori raccontando balle o barzellette.

Non possiamo permetterci che la speranza di una nuova classe dirigente responsabile e in grado di governare in sicurezza il paese venga meno….

editor

P.S.

La settimana scorsa si è celebrata a Venezia la 2a Conferenza governativa amianto. Rendiamo disponibile  una prima documentazione riguardante la registrazione audio degli interventi svolti in plenaria dai ministri Fornero e Balduzzi e nelle prossime settimane pubblicheremo documenti e interviste sui risultati della Conferenza.

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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28/11/12 – LE NOVITÀ RELATIVE ALLA NORMATIVA ANTINCENDIO NELLE STRUTTURE SANITARIE

Il testo coordinato del decreto legge 158/2012 e della legge di conversione 189/2012 riporta diverse novità per le strutture sanitarie. I futuri aggiornamenti della normativa tecnica antincendio e l’adozione di modelli organizzativi.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/incendio-emergenza-primo-soccorso-C-79/normativa-C-87/le-novita-relative-alla-normativa-antincendio-nelle-strutture-sanitarie-AR-12389/

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Amianto, presentato il libro “L’attività dell’Istituto Superiore di Sanità negli anni 1980-2012”
ISS 19/11/2012

E’ a partire dal 1980 che l’Istituto Superiore di Sanità, sulla scia dei problemi sanitari correlati al largo utilizzo dell’amianto – dichiarato nel 1973 cancerogeno dall’International Agency for Research on Cancer – avvia un piano di ricerca, controllo, rilevazione epidemiologica e supporto tecnico-scientifico ad interventi normativi e legislativi. Nonché di formazione degli operatori del SSN e sensibilizzazione delle popolazioni a rischio. Un piano di attività tuttora in corso, che il volume “”L’attività dell’Istituto Superiore di Sanità negli anni 1980-2012″” (a cura di Gianfranco Donelli, Daniela Marsili e Pietro Comba, edito dall’ISS), pubblicato in occasione del ventesimo anniversario dell’entrata in vigore della legge 257/92 che ha messo al bando l’amianto in Italia, ricostruisce scrupolosamente.

Il libro – consultabile nell’allegato sottostante in versione pdf – viene presentato da Monica Bettoni, Direttore Generale dell’ISS, nel corso della II Conferenza governativa sulle Patologie Asbesto-correlate, in programma dal 22 al 24 novembre 2012 a Venezia con l’obiettivo di fare il punto su quella che, a detta degli esperti, è da considerarsi una vera emergenza nazionale e avviare perciò lo sviluppo di un Piano Nazionale sull’Amianto. Partecipano alla Conferenza i maggiori esperti della comunità scientifica, alcuni esponenti del mondo giuridico e sanitario che hanno avuto a che fare con il problema dell’amianto e i rappresentanti delle istituzioni e degli enti interessati. Nell’ambito della medesima Conferenza, si svolgerà anche un seminario coordinato dall’ISS sulla Cooperazione con i paesi dell’America Latina in materia di amianto.

Per la realizzazione dell’iniziativa il Ministero della Salute ha stipulato un accordo con l’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e si avvarrà della collaborazione del Ministero dell’Ambiente e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’attività dell’Istituto Superiore di Sanità negli anni 1980-2012

Quaderno .Le problematiche scientifico-sanitarie correlate all’amianto: l’attività dell’ISS negli anni 1980-2012

Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299 – 00161 Roma
Presidente: Enrico Garaci
www.iss.it
Istituto Superiore di Sanità

AUTORI

Gianfranco Donelli, Daniela Marsili
e Pietro Comba

IL LIBRO ( formato.pdf )

http://www.iss.it/binary/pres/cont/libro_amianto.pdf

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Quelle domeniche al centro commerciale ( fonte il BO, giornale di UNIPD )

21 novembre 2012

La completa liberalizzazione degli orari dei negozi, domeniche e festivi compresi, è un provvedimento che adegua le normative italiane a standard ormai generalizzati e semplifica la vita ai consumatori, o rappresenta una spinta al consumismo e un’ennesima violazione dei diritti dei lavoratori? In Italia, l’eliminazione dei vincoli agli orari di apertura degli esercizi commerciali, è stata introdotta dal Governo Monti con il Decreto legge 2012/2011, poi legge 214/2011. Il cambiamento è stato nettissimo e la questione, che era rimasta sottotraccia finché la materia era disciplinata dalle Regioni, nel giro di qualche mese è esplosa con il generalizzarsi delle aperture festive in particolare nella grande distribuzione. Problemi non solo di ordine pratico e di rispetto dei diritti, ma anche etici: a sollevarli è stato anzitutto un movimento nato dal basso, fra le commesse degli esercizi commerciali e i loro familiari e diffusosi grazie ai social network ”Domeniche no grazie“, che ha trovato alleati anche inaspettati – dalle associazioni del piccolo commercio alle diocesi.

>>> segue su ILBO

http://www.unipd.it/ilbo/content/quelle-domeniche-al-centro-commerciale

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MATERIALI ATTI E PRESENTAZIONI DEL CONVEGNO NAZIONALE SNOP  I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO?

Si è svolto il 14 e 15 Novembre il convegno nazionale SNOP a Bologna. Il convegno ha avuto un elevato livello di contenuti e di partecipazioni di varie realtà regionali.

SEGUE SU SNOP.IT

http://www.snop.it/

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INTERPELLO  
in materia di salute e sicurezza del lavoro

Con Decreto Direttoriale del 28 settembre 2011 è stata istituita la Commissione per gli interpelli prevista dall’articolo 12 comma 2 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81) ed è stato attivato l’indirizzo di posta elettronica interpellosicurezza@lavoro.gov.it.

I quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro possono essere inoltrati alla Commissione per gli interpelli, esclusivamente tramite posta elettronica, dagli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali e gli enti pubblici nazionali, nonché dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e dai consigli nazionali degli ordini o collegi professionali.

Le istanze di interpello trasmesse da soggetti non appartenenti alle categorie indicate o privi dei requisiti di generalità non potranno essere istruite. Non saranno pertanto istruiti i quesiti trasmessi, ad esempio, da studi professionali, associazioni territoriali dei lavoratori o dei datori di lavoro, Regioni, Province e Comuni.

Le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costituiscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza. Prima di inoltrare l’istanza si prega di verificare:
– che il quesito, concernente l’interpretazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro sia di carattere generale e non attenga a problematiche aziendali specifiche;
– che il soggetto firmatario rientri nelle categorie indicate.

segue su fonte ministerolavoro

http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro/MS/interpello/

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28/11/12 – E’ DISPONIBILE ON LINE IL LIBRO “UN TRENO CARICO DI STRESS” 

In accordo con la Rivista IN MARCIA  e con l’amico Dante De Angelis pubblichiamo come strumento di lavoro i file dei capitoli  del volume  “Un treno carico di stress” . Nel volume sono contenuti i dati della ricerca  sulle condizioni di lavoro e sullo stress sofferto dai ferrovieri.
La ricerca è stata presentata dal coordinamento dei RLS delle FFSS  il giorno 21 novembre a Roma alla Sapienza , nel corso della presentazione è stato distribuito il libro in formato cartaceo.
Per facilitare la diffusione dei risultati e l’interessante metodologia per la valutazione dello stress lavoro correlato dei macchinisti e del capitreno abbiamo chiesto a Dante il permesso di pubblicare questa versione digitale provvisoria, in attesa di un ebook che sarà distribuito dalla Rivista.
Ringraziamo il coordinamento dei Rls e la Rivista IN MARCIA per la gentile concessione.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3584&Itemid=2

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Segnaliamo questa iniziativa del sito DORS.IT sulla tragedia ThyssenKrupp.


Torino: mezzanotte e quarantacinque, stabilimento ThyssenKrupp…

A 5 anni dall’incidente che tolse la vita a 7 lavoratori, DoRS dedica un’area del sito, in collaborazione con il Servizio di Epidemiologia dell’ASLTO3, all’infortunio avvenuto alla ThyssenKrupp, con l’intento di contribuire a costruire strumenti che aiutino a comprendere in che modo e in che senso un evento così grave poteva essere evitato. I documenti inseriti in questo spazio sono il risultato della collaborazione con il Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASL TO5 e la Procura della Repubblica di Torino.

Un avvenimento, per essere ricordato, non necessita di essere semplicemente commemorato, quanto piuttosto di essere trasmesso attraverso azioni volontarie, intenzionalmente volte a edificare e strutturare una memoria basata sulla chiarezza, non soltanto comunicando gli eventi, ma integrandoli con narrazioni e testimonianze, progetti e indicazioni tecniche.

La ricostruzione dei fatti è vista come un dovere che non solo miri alla difesa del presente contro il ripresentarsi degli errori del passato, ma aspiri anche alla trasmissione, alla salvaguardia e al consolidamento dei valori lavorativi nell’ambito della comunità degli operatori della prevenzione.

Questo spazio ambisce quindi a contribuire, insieme con ricercatori, tecnici e documentalisti, allo sviluppo e alla diffusione di metodologie di trasmissione degli eventi più innovative ed efficaci, che mirino a rielaborare il passato e ad assumerlo come parte costitutiva delle conoscenze del presente.

L’Area del sito DoRS dedicata all’infortunio ThyssenKrupp si colloca in un progetto più ampio, iniziato nel 2011 e riguardante la narrazione delle storie di infortunio, sulla base dell’evidenza che l’uso delle storie raccontate si è dimostrato efficace nel migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come per le altre “storie”, l’indice dell’Area ThyssenKrupp è caratterizzato dai capitoli:

Che cosa è avvenuto

Dove è avvenuto

Perché è avvenuto

Indicazioni per la prevenzione

Per una migliore comprensione dei fatti, sono state aggiunte importanti informazioni quali il video di Gianni Neri de “La Fiorita Officina”, che ringraziamo, e le registrazioni messe a disposizione dal sito del quotidiano La Repubblica.

http://www.dors.it/thyssen_home.php

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Ringraziamo Pietro Ferrari del Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente
della  Camera del Lavoro di Brescia per questo contributo

IL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI,  INCARICO, COMPITI, RESPONSABILITA  RISPETTO ALLA VERIFICA DELL’ADEMPIMENTO DELL’ OBBLIGO FORMATIVO IN CANTIERE

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) è figura stabilita dalla legge, la quale legge, nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili, gli attribuisce compiti di coordinamento e verifica ai fini del rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
In questa prospettiva egli, pur depositario di una propria posizione di garanzia, assume un ruolo di orientamento vigile nei confronti dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi. A partire dalla valutazione di coerenza del Piano operativo di sicurezza (POS) col Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) -laddove previsto-, sino alla verifica delle prescrizioni di sicurezza per tutta la durata dei lavori.

Suo compito precipuo appare allora anche la verifica dell’adempimento degli obblighi formativi relativamente ai lavoratori operanti sul cantiere.
Né va sottaciuto che la Corte di Cassazione riconosce con frequenza la responsabilità del CSE per comportamenti omissivi rispetto al suo obbligo di vigilanza.

Si precisa che in questa breve disanima ci si limiterà a considerare gli obblighi formativi per i soli lavoratori e preposti, richiamando tuttavia specifici obblighi per i lavoratori autonomi. Si richiama inoltre la precisazione secondo la quale la formazione dei preposti non deve svolgersi obbligatoriamente secondo i contenuti dell’Accordo Stato-regioni del 21 dicembre 2011. Nel caso tuttavia venga posto in essere un percorso formativo diverso, è responsabilità del datore di lavoro dimostrare di aver fornito ai preposti la formazione “adeguata e specifica”  di cui all’art. 37, comma 7, D.Lgs. 81/08.

segue >>>>  L’ARTICOLO

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/CSE_e_verifica_formazione.doc

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27/11/12 – INCIDENTI LAVORO, OPERAIO 24ENNE MUORE NEL BARESE

Schiacciato da un camion in un frantoio
È stato travolto dall’automezzo che in retromarcia lo ha schiacciato contro un muro, vano ogni di soccorso. Un operaio di 24 anni è morto così, stamani, in un frantoio di Gravina di Puglia (Bari), investito da un camion in manovra. Ne dà notizia l’agenzia Agi.

fonte rassegna.it

http://www.rassegna.it/articoli/2012/11/27/94562/incidenti-lavoro-operaio-24enne-muore-nel-barese

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27/11/12 – LE DISEGUAGLIANZE NELLA CHIRURGIA
Gavino Maciocco

“La chirurgia è una componente essenziale del sistema sanitario, ma finora è stata negletta nell’ambito della sanità pubblica globale. E ciò nonostante le prove che dimostrano il costo-efficacia della chirurgia di base nei paesi a basso medio livello di sviluppo. Dobbiamo fare di tutto perché la morbilità e la mortalità sofferta da milioni di persone che non sono in grado di accedere all’assistenza chirurgica debba continuare a rimanere invisibile al resto del mondo” (OMS).

Le diseguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria (tra nazioni e all’interno della stessa nazione) prodotte da cause sociali (differenze di reddito, istruzione, classe sociale, etc) sono uno dei temi più frequentemente trattati da questo blog.

Ma, tra queste diseguaglianze, si parla troppo poco di “chirurgia”. Nell’ultimo mese abbiamo cercato di rimediare pubblicando due post che mettono in evidenza questo enorme problema: dei 234 interventi chirurgici maggiori che vengono effettuati annualmente nel mondo, il 76% di essi vengono fruiti dal 30% più ricco della popolazione mondiale, mentre nelle aree dove vive il 30% della popolazione più povera viene effettuato appena il 3,5% degli interventi. C’è una relazione diretta tra incidenza di interventi chirurgici e livello di spesa sanitaria: nei paesi con una spesa sanitaria pro-capite inferiore ai 100 dollari il tasso annuale è di 295 interventi per 100.000 abitanti, mentre nei paesi che spendono più di 1.000 dollari lo stesso valore è di 11.100 interventi per 100.000 abitanti.

segue su saluteinternazionale.info

http://www.saluteinternazionale.info/2012/11/le-diseguaglianze-nella-chirurgia/

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BREAST CANCER RISK IN RELATION TO OCCUPATIONS WITH EXPOSURE TO CARCINOGENS AND ENDOCRINE DISRUPTORS: A CANADIAN CASE–CONTROL STUDY

Environmental Health 2012, 11:87 doi:10.1186/1476-069X-11-87

ISSN 1476-069X
Article type Research
Submission date 23 August 2012
Acceptance date 6 November 2012
Publication date 19 November 2012
Article URL http://www.ehjournal.net/content/11/1/87

L’ARTICOLO DA EH

http://www.ehjournal.net/content/pdf/1476-069X-11-87.pdf

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26/11/12 – GLI INTERVENTI DEI MINISTRI FORNERO E BALDUZZI ALLA 2A CONFERENZA GOVERNATIVA AMIANTO

Nei giorni 22, 23, 24 novembre si è celebrata a Venezia la 2a Conferenza governativa amianto.
La Conferenza convocata dal Ministro della Salute Balduzzi all’inizio dell’estate 2012 è stata promossa anche per le pressioni delle Associazioni di rappresentanza degli ex esposti e delle loro famiglie.
Nei workshop delle sezioni parallele vi sono state importanti relazioni di esponenti dal mondo della ricerca per quanto attiene lo stato dell’arte delle conoscenze sulle pratiche mediche di diagnosi e terapia delle patologie asbesto correlate, sulla ricerca epidemiologica come supporto alle politiche di gestione sanitaria ed ambientale del tema amianto.
I lavori della terza sessione parallela, quella riguardante la rimozione e l’inertizzazione dell’amianto hanno messo in luce il grande ritardo nei processi di bonifica ( le bonifiche realizzate ammontano al 20% di quelle che sono necessarie per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati) e le criticità relative ai siti ove stivare in sicurezza i materiali contenenti amianto.
Per fare una sintesi si può dire che i lavori della Conferenza hanno consentito alle comunità di pratiche delle diverse discipline di fare confluire e comparare esperienze e ipotesi di lavoro per il futuro.

La complessità della materia e i numerosi contributi richiedono un periodo di decantazione e di selezione dei contenuti.
Sui contenuti e sulle proposte della Conferenza, come diario prevenzione, ritorneremo nelle prossime settimane.

Per ora come servizio d’informazione rendiamo disponibili le registrazioni degli interventi svolti dal Ministro del lavoro Elsa Fornero e le conclusioni del Ministro della salute Renato Balduzzi.

Registrazione audio dell’intervento del Ministro del Lavoro Elsa Fornero
( 30 minuti – formato wma )

Registrazione audio dell’intervento del Ministro della Salute Renato Balduzzi
( 30 minuti – formato wma )

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3578&Itemid=2

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29/11/2012 – Des chefs d’entreprise stressés et anxieux 

Des chefs d’entreprise stressés et anxieuxSelon le Baromètre TPE IFOP-Fiducial auprèsde 1 003 dirigeants de très petites entreprises,près d’un quart des patrons de TPE auraitconnu un problème de santé lié au travail aucours des 2 années écoulées. Le stress etl’anxiété sont les premières causes citées.44 % des dirigeants de TPE de 1 à 19 salariésdéclarent ressentir un fort niveau d’anxiété, essentiellement dû aux difficultéséconomiques de leur entreprise.

L’enquête met également en lumière la solitudedes chefs d’entreprise en cas de difficultés personnelles : moins de 12 % d’entreeux en font part dans leur entourage professionnel, 15 % préférant les garderpour eux. Par ailleurs, il est à noter que des initiatives se mettent en place pourfavoriser la prévention des risques liés à l’activité professionnelle des patrons deTPE. Parmi celles-ci on peut notamment citer le dispositif RSI-Pro mis en placepar le Régime social des indépendants.
Le 47 e baromètre des TPE
RSI Prévention Pro
Conditions

http://www.fiducial.fr/Publications/47e-Barometre-des-TPE-3eme-trim.-2012

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D.LGS. 9 APRILE 2008, N. 81

Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 – Suppl. Ordinario n. 108)
(Decreto integrativo e correttivo: Gazzetta Ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 – Suppl. Ordinario n. 142/L)

REV. NOVEMBRE 2012

IL TESTO ATTUALIZZATO (formato.pdf)

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/TU8108EdNovembre2012.pdf

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COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO
CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE COSIDDETTE “MORTI BIANCHE”

MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE 2012

114ª Seduta

Presidenza del Presidente

TOFANI

Comunicazioni del Presidente sulla proposta di istituzione dell’Agenzia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3575&Itemid=2

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Paolo Pascucci

La nuova disciplina della
sicurezza sul lavoro del
2008/2009: una rapsodia su
novità e conferme

http://olympus.uniurb.it/images/wpo/wpo1-2011.pdf

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29 novembre 2012
ore 18,00
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Cordiali saluti a tutt.*

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

°°°°°°

Per favore non stampare questa newsletter
per non sprecare risorse energetiche ed ambientali . grazie

°°°°°°

newsletter diario prevenzione :: 13 novembre 2012 :::: vol.n°59 :::::


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13 novembre  2012  – vol.n°59

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LA SETTIMANA

Sono bastate diverse ore di precipitazioni e il fango e le acque esondate hanno invaso le zone litorali di  Liguria e Toscana. Due uomini e una donna, dipendenti Enel, che rientravano da un corso di aggiornamento a Roma,a bordo di un’auto, sono caduti in una voragine che si era aperta nella notte sul ponte sull’Albegna,  a Marsiliana, nel comune di Manciano e per l’impatto sono deceduti.

Il cambio climatico ha disvelato tutta la fragilità del territorio: punte di 200 millimetri di precipitazioni hanno travolto ponti, argini e infrastrutture. ” Questi eventi impattano su un territorio inadeguato a causa dell’eccessiva cementificazione e dell’incuria dei singoli cittadini e delle istituzioni locali. Servirebbero 40 miliardi in 15 anni per mettere a posto il territorio nazionale dal punto di vista idrogeologico” ha affermato in una intervista il capo della Protezione civile Gabrielli.

E’ da alcuni anni che questi fenonemi si ripetono in forma costante e finora non vi è stata una svolta  che individui nel dissesto idrogeologico una priorità strategica sulla quale indirizzare un volume adeguato di risorse.

Dal sito regioni.it (1) leggiamo che : ” …..Il ministro  dell’Ambiente Corrado Clini ha sottolineato che è urgente il trasferimento alle  Regioni del Centro Nord dei 130 milioni di euro stanziati il 26  ottobre scorso per il finanziamento delle misure per la prevenzione  del dissesto idrogeologico. Clini ha ricordato: “il Parlamento ha l’occasione per restituire alle Regioni i pieni poteri in materia di  prevenzione, attraverso la soppressione dell’istituto commissariale introdotto da una legge del 2010”.
Infatti “a Genova, nel levante Ligure, nella Lunigiana,  Garfagnana e Versilia, Venezia (dove e’ attesa un’acqua alta record  nelle prossime ore) e nelle pianure del Veneto: ‘ritornano’ con una  frequenza estremamente ravvicinata eventi climatici estremi che  confermano un trend ormai piu’ che trentennale”
 sostiene il ministro.
“Il territorio del nostro paese, ed in particolare in alcune  Regioni, – rileva Clini – e’ esposto agli effetti di variazioni  climatiche che ‘stressano’ aree gia’ vulnerabili per le  caratteristiche idrogeologiche, o per gli usi intensivi di aree urbanizzate dove sarebbe stato necessario vietare o limitare  insediamenti abitativi e produttivi”“Eventi, che si ripetono  puntualmente nell’autunno e nella primavera, richiedendo interventi  straordinari e costi ‘imprevisti’ per tamponare i danni, di gran lunga superiori ai costi della prevenzione. Mentre la serie storica degli  eventi avrebbe dovuto orientare da tempo politiche e misure per la  protezione delle zone piu’ vulnerabili, anche sulla base dei dati  raccolti ed elaborati dal ministero dell’Ambiente: il 10% della  superficie nazionale e’ ad alta criticita’ idrogeologica, ed i comuni interessati sono 6.633”.

Non si può che concordare con il ministro Clini, ma occorrono fatti: la strategia  di tagliare tutte le spese e gli investimenti strategici in campo ambientale ha nei fatti reso impotente lo stato rispetto all’emergenza climatica. I 130 milioni per le misure per  la prevenzione del dissesto idrogeologico vanno affidati subito alle Regioni per dare avvio ai lavori , ma non sono che un ventesimo di quello che servirebbe ogni anno per una corretta gestione del rischio idrogeologico… come del resto afferma lo stesso Gabrielli.

Peraltro questi investimenti  sarebbero un atto di keynesismo ambientale che darebbe una spinta propulsiva all’occupazione nei settori della regimazione delle acque, del rispristino degli alvei violati dei fiumi, nelle opere necessarie per porre sotto governo ambientale il territorio. Da dove trarre le risorse ? Avanziamo sommessamente una proposta: dalla riduzione programmata e dilazionata  degli acquisti dei sistemi d’arma potrebbe derivare una parte delle risorse. Questa non è ideologia, è real politik, perchè il vero nemico, sempre più minaccioso e aggressivo, in quest’epoca,  è il dissesto e il malgoverno dell’ambiente. editor

(1) Clini: urgente trasferimento finanziamento dissesto idrogeologico
http://www.regioni.it/it/show-2142/newsletter.php?id=1640#art10448

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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INTERVISTA AUDIO  AL DOTT.ATTILIO PAGANO SULLA FORMAZIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL LAVORO CON L’APPROCCIO NO TECHNICAL SKILLS

Abbiamo intervistato il Dott.Attilio Pagano, Presidente della nuova  Associazione Italiana Non-Technical Skill, per conoscere l’approccio sistemico per la formazione alla valutazione e gestione dei rischi nel lavoro.
L’Associazione AiNts si propone queste finalità :

– Promuovere lo sviluppo delle NTS  (Non-Technical Skill) per la prevenzione e gestione dei rischi per salute e sicurezza sul lavoro.

– Rendere accessibili e diffondere i concetti e il linguaggio del pensiero sistemico e della teoria della complessità tra gli operatori della prevenzione.

– Qualificare i propri associati a operare come consulenti e formatori capaci di sostenere l’approccio sistemico.

– Integrare la prevenzione e la gestione dei rischi con le politiche organizzative.

– Superare i limiti dell’approccio tecnico normativo alla prevenzione dei rischi per salute e sicurezza sul lavoro.

Al Dott.Attilio Pagano abbiamo chiesto di illustrarci l’approccio e le metodologie d’intervento che si ispirano alle Non-Technical Skills  e le possibili integrazioni con altri approcci. Abbiamo inoltre chiesto al Dott.Pagano di illustrarci le prossime iniziative della Associazione in materia di formazione per salute e sicurezza nel lavoro.

L’INTERVISTA  AUDIO(formato .mp3 – durata 29,00 minuti)

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3572&Itemid=1

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SICUREZZA SUL LAVORO, COMMISSIONE PARLAMENTARE IN PREFETTURA: PORTO DI GENOVA BUON ESEMPIO, MA È ALLARME AMIANTO

Meno infortuni sul lavoro, ma più morti bianche. E’ il lato negativo della Liguria, secondo i dati presentati quest’oggi dagli assessori alla salute e al lavoro della Regione Liguria, Claudio Montaldo e Enrico Vesco nel corso dell’audizione in Prefettura davanti alla commissione del Senato in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

Il quadro evidenziato dagli assessori liguri testimonia la diminuzione degli infortuni sia in numero assoluto, da 25.000 a 20.000, tra il 2000 ed il 2010, sia in tasso percentuale pari a circa il 15%.

In Liguria si è passati da un tasso territoriale di 56,7 infortuni riconosciuti ogni 1.000 addetti, nel 2000 a 43,1 nel 2010, pari a una riduzione del 24%. Stabile invece è l’incidenza nell’ultimo periodo dal 2008 al 2010, quando si è registrata una lieve diminuzione, dal 44,1 al 43,1.

“C’è una tendenza a una riduzione degli infortuni del 13% nella media degli ultimi 5 anni – ha confermato il presidente della Commissione del Senato, Oreste Tofani – però va anche considerata la minore occupazione e le ore lavorate, basti pensare all’aumento della cassa integrazione. A questo proposito abbiamo chiesto dati più precisi all’assessore per capire meglio l’indice di riduzione”.

Secondo dato che interessa, negativamente, la Liguria: l’aumento di morti sul lavoro secondo i dati Inail. “Calcolando i primi 9 mesi del 2012 rispetto al 2011 vi sono 3 morti in più – ha detto Tofani -E’ necessario dunque un’azione più mirata e specifica, perché purtroppo in una fase di crisi non vorremmo che ci potesse andare di mezzo la sicurezza sul lavoro”. Gli infortuni mortali che a livello nazionale sono circa 800 /1.000 all’anno, in Liguria sarebbero ancora più bassi se non si prendessero in esame gi infortuni legati all’incidentalità stradale.

I settori dove prevalgono gli infortuni sono quelli delle costruzioni, dei trasporti, con al suo interno i porti, dei servizi alle imprese e, al quarto posto, della pubblica amministrazione: quattro categorie che superano il 50% del totale degli infortuni.

segue su fonte genova24.it

http://www.genova24.it/2012/11/sicurezza-sul-lavoro-commissione-parlamentare-in-prefettura-porto-di-genova-buon-esempio-ma-e-allarme-amianto-42591/

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Maltempo: inchiesta a Grosseto sui tre morti dell’Enel  

http://www.unita.it/italia/maltempo-crolla-ponte-a-grosseto-3-morti-1.464549

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12 Novembre 2012 – 14:30

E’ stato sottoscritto oggi, nella sede di Confapi Industria, il protocollo di intesa per istituire l’Organismo Paritetico Provinciale. Un accordo che riguarda 2.100 aziende e che consentira’, in una prospettiva di bilateralita’, di dare applicazione alle disposizioni normative in tema di salute e sicurezza partendo dai fabbisogni e dalle specificita’ del territorio milanese e del sistema delle pmi.

A firmare l’accordo Paolo Galassi, presidente di Confapi Industria, Onorio Rosati, segretario generale Cgil Milano, Giuseppe Saronni, segreteria della segreteria Cisl Milano e Walter Galbusera, segretario generale Uil Milano e Lombardia.

segue su ASCA.IT

http://www.asca.it/news-Sicurezza_lavoro__Confapi_Industria_sigla_accordo_con_sindacati-1216973-ECO.html

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“TURNI IRREGOLARI”, DENUNCIATA TRENITALIA.LA CORTE CONFERMA IL REINTEGRO DI DE ANGELIS

Mancati riposi settimanali o convogli senza scorta: i sindacati emiliani attaccano l’azienda contro la violazione del contratto di lavoro. Esito positivo per il dipendente che parlò dei problemi di sicurezza a bordo degli Eurostar

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3568&Itemid=2

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12/11/12 – INFORTUNI SUL LAVORO: IL D.LGS. 231 NON VIOLA LA COSTITUZIONE

Il GIP del Tribunale di Milano respinge un’eccezione di illegittimità costituzionale dell’art. 25-septies del D.Lgs. 231/01 e definisce la “responsabilità di organizzazione” in materia di sicurezza sul lavoro. Di Anna Guardavilla.

segue su fonte puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/sentenze-commentate-C-103/infortuni-sul-lavoro-il-d.lgs.-231-non-viola-la-costituzione-AR-11862/

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12/11/12- Video Edilizia Sicura 6. I rischi dell’alcool sul lavoro 

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3566&Itemid=2

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12/11/12 – ATLANTE MONDIALE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI LEGATI A QUELLI DELLA SALUTE

L’Organizzazione Mondiale della Sanità insieme all’Organizzazione Mondiale della Meteorologia ha pubblicato, il 29 ottobre, un atlante mondiale  sui cambiamenti climatici legati a quelli della salute chiamato proprio “ Atlas of Health and Climate” .

Questo interessante volume ci aggiorna circa l’evoluzione geografica di alcune malattie in base alle irregolarità del clima.

L’evidenza mostra che gli effetti avversi più gravi tendono a colpire le popolazioni più povere e vulnerabili. Inoltre gli effetti negativi sulla salute dei cambiamenti climatici sono aggravati da una rapida e non pianificata urbanizzazione, dalla contaminazione dell’aria e dell’acqua, e da altri fattori conseguenti ad uno sviluppo ecologicamente non sostenibile.

La variabilità del clima ed eventi estremi come le alluvioni possono anche innescare epidemie come diarrea, malaria, dengue e meningiti. Quest’anno ci sono stati casi di malaria in Grecia e di febbre di dengue in Portogallo, nell’isola di Madera “La prevenzione e la preparazione – spiega Margaret Chan, direttore generale dell’Oms – sono al cuore della sanità pubblica. La gestione del rischio é il nostro pane quotidiano e l’informazione sui cambiamenti climatici è uno strumento scientifico potente che ci assiste in questo compito”. Secondo Chan “il clima ha un profondo impatto sulla vita e sulla sopravvivenza delle persone. I servizi climatici possono migliorare queste vite, anche con risultati migliori per la salute”.

segue su fonte PREVENTION & RESEARCH

http://www.preventionandresearch.com/atlante-mondiale-sui-cambiamenti-climatici-legati-a-quelli-della-salute.html

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09/11/12 – INCIDENTI LAVORO: REGGIO EMILIA, MUORE SCHIACCIATO DA MISCELATORE

Grave infortunio sul lavoro questa mattina alle 9 in via Don Milani di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. Un operaio di 54 anni è morto mentre effettuava operazioni di manutenzione di un miscelatore orizzontale per alimenti all’interno dell’azienda zootecnica dove lavorava.

A un certo punto, per cause ancora al vaglio dei carabinieri di Quattro Castella, intervenuti sul posto con il personale della Medicina del Lavoro dell’Ausl di Reggio Emilia, è finito all’interno del vano di carico del miscelatore per alimenti morendo sul colpo per i gravi traumi da schiacciamento riportati.

Inutile l’intervento dei soccorsi inviati dal 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio. La salma è stata messa a disposizione della Procura reggiana, titolare dell’inchiesta che sarà aperta per fare piena luce sull’incidente.

FONTE RASSEGNA.IT

http://www.rassegna.it/articoli/2012/11/09/93927/incidenti-lavoro-reggio-emilia-muore-schiacciato-da-miscelatore

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MEMO

LOBBYING DE M. STOIBER AUPRÈS DE L’EX-COMMISSAIRE DALLI : LES GROUPES D’EXPERTS DE LA COMMISSION SONT-ILS VRAIMENT INDÉPENDANTS ?

Monsieur Stoiber, per rinfrescare la memoria,  è il “papà” dello studio della Commissione Europea che propone la “semplificazione” ovvero soppressione  di molte procedure in materia di salute e sicurezza sul lavoro come il DVR fino a 50 dipendenti…

UE : 17 milioni di euro spesi  per una ricerca per smantellare le norme per la sicurezza sul lavoro
http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1367&Itemid=2

Ora M.Stoiber pare avere scelto ancora una volta di rappresentare i poteri forti… ndr]

Selon le site d’information européenne Euractiv.com , l’ex-président du Land de Bavière, le conservateur Edmund Stoiber, aurait cherché à influencer l’ex-Commissaire européen à la Santé, le Maltais John Dalli, afin que le processus de révision d’une directive sur le tabac ne nuise pas à un producteur de tabac bavarois.

Edmund Stoiber préside le groupe de haut niveau de parties prenantes indépendantes sur les charges administratives (ci-après GHN). Ce groupe a pour mission de conseiller la Commission en matière de réduction des charges administratives imposées aux entreprises par la législation européenne.

Selon Euractiv.com, Edmund Stoiber serait intervenu au nom d’un producteur de poudre de tabac allemand lors d’une réunion du GHN avec le commissaire Dalli, le 3 mai 2012.

segue su

http://www.etui.org/fr/Actualites/Lobbying-de-M.-Stoiber-aupres-de-l-ex-commissaire-Dalli-les-groupes-d-experts-de-la-Commission-sont-ils-vraiment-independants

http://www.euractiv.com/fr/avenir-europe/edmund-stoiber-fait-pression-sur-news-515692

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INTERVISTA AUDIO A NICOLA PONDRANO SULLA II CONFERENZA GOVERNATIVA SULLE PATOLOGIE ASBESTO-CORRELATE CHE  SI TERRÀ DAL 22 AL 24 NOVEMBRE 2012 NELLA CITTÀ DI VENEZIA

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3561&Itemid=2

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da TWITTER  DPREVENZIONE 

– Clini: urgente trasferimento finanziamento dissesto idrogeologico
http://t.co/VzYx5zGB

– Les patrons de TPE sont stressés
bit.ly/TyhrmL

–  Ergonomie : norme Afnor sur l’éclairage dans les lieux de travail
bit.ly/Tyh6jX bit.ly/XAsGA0 #ergonomie

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13 novembre 2012
ore 18,00
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Cordiali saluti a tutt.*

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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INTERVISTA AUDIO AL DOTT.ATTILIO PAGANO SULLA FORMAZIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL LAVORO CON L’APPROCCIO NO TECHNICAL SKILLS


Abbiamo intervistato il Dott.Attilio Pagano, Presidente della nuova  Associazione Italiana Non-Technical Skill, per conoscere l’approccio sistemico per la formazione alla valutazione e gestione dei rischi nel lavoro.  >>> segue >>> clicca <<<

newsletter diario prevenzione 8 novembre 2012 – vol.n°58


 

 

 

newsletter diario prevenzione

www.diario-prevenzione.it

8 novembre  2012  – vol.n°58

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente, della salute
e della sicurezza nel lavoro
e sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SETTIMANA

In questa settimana concentriamo l’attenzione sulla preparazione della II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate che  si terrà dal 22 al 24 novembre 2012 nella città di Venezia. La preparazione della Conferenza è apparsa molto affrettata con rilevanti carenze rispetto ad alcune tematiche che sono necessarie per elaborare una strategia duratura ed efficace per porre sotto governo il rischio da amianto. Come contributi pubblichiamo il doumento elaborato dalla Cgil Emilia Romagna ” CONTRIBUTI E PROPOSTE PER I LAVORI DELLA CONFERENZA  GOVERNATIVA AMIANTO DI VENEZIA” (1) e l’intervista al Presidente del Fondo Vittime Amianto Nicola Pondrano (2).

Nei prossimi giorni segnaleremo  altri materiali utili a conoscere meglio i temi più difficili da risolvere che sono quelli dello smaltimento in discariche controllate e lo stato dell’arte delle tecnologie per l’inertizzazione.

In questo mese di novembre si registra una concentrazione d’iniziative in materia di salute e sicurezza inusuali e inattese rispetto alla fase di crisi che sta vivendo il paese, questo è un fatto positivo ma molte nubi si stanno addensando sul sistema di prevenzione. E’ vero che il Governo ha ritirato il Decreto semplificazione per quanto attiene salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ma nelle stanze ministeriali si sta lavorando per un DdL d’iniziativa del governo che pare riproponga gli stessi contenuti stralciati dal Decreto semplificazione.

In tal senso torniamo a segnalare l’iniziativa della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione che si celebrerà a Bologna il 14 e il 15 Novembre sul tema ” I Servizi di Prevenzione: quale futuro ? “ e l’intervista al Dott. Giorgio Di Leone (3).

Dentro questa crisi occorre ripensare l’organizzazione complessiva della gestione dei rischi negli ambienti di vita e di lavoro, occorre riprogettare le strutture e  le modalità operative puntando sull’efficacia dei servizi  e sulla partecipazione attiva dei lavoratori e dei cittadini.

Perchè questa innovazione sia resa possibile occorre combattere e sconfiggere l’ignavia intelletuale di chi pensa che la prevenzione sia un costo superfluo, un lusso che non possiamo permetterci (ricordate le esternazioni dell’ex ministro Tremonti) e l’ottusità di chi riduce la prevenzione ad una sequenza meccanica di adempimenti burocratici costosi e inutili ( vedi lo stile rapace di alcuni consulenti la cui unica competenza è quella di rigonfiare le fatture …con prestazioni inutili ).

Il passaggio verso questa trasformazione necessaria per andare oltre la crisi, senza perdere l’essenza delle pratiche di prevenzione,   è molto stretto,  ma non vi sono alternative.

(1) CGIL EMILIA-ROMAGNA CONTRIBUTI E PROPOSTE PER I LAVORI DELLA CONFERENZA  GOVERNATIVA AMIANTO DI VENEZIA

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3555&Itemid=2

(2) INTERVISTA AUDIO A NICOLA PONDRANO SULLA II CONFERENZA GOVERNATIVA SULLE PATOLOGIE ASBESTO-CORRELATE CHE  SI TERRÀ DAL 22 AL 24 NOVEMBRE 2012 NELLA CITTÀ DI VENEZIA

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3561&Itemid=1

(3) INTERVISTA AL DOTT. GIORGIO DI LEONE PRESIDENTE DELLA SNOP SUL TEMA : “I SERVIZI DI PREVENZIONE: QUALE FUTURO”

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3551&Itemid=2

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NOTIZIE AMBIENTE SALUTE
SICUREZZA LAVORO

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INTERVISTA AUDIO A NICOLA PONDRANO SULLA II CONFERENZA GOVERNATIVA SULLE PATOLOGIE ASBESTO-CORRELATE CHE  SI TERRÀ DAL 22 AL 24 NOVEMBRE 2012 NELLA CITTÀ DI VENEZIA

Nicola Pondrano,  operaio alla Eternit di Casale Monferrato in giovane età, per  anni Direttore dell’INCA di Casale Monferrato e ora Presidente del Fondo nazionale per le vittime dell’amianto è un testimone ed un protagonista per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e dei cittadini  che si sono ammalati a causa della esposizione professionale e/o ambientale alle fibre d’amianto.
Lo abbiamo intervistato per conoscere il suo punto di vista sulla II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate che  si terrà dal 22 al 24 novembre 2012 nella città di Venezia, con l’obiettivo di discutere di quella che è un’autentica emergenza nazionale e di individuare azioni cui dar seguito per la redazione di un Piano nazionale sull’Amianto.
Questa intervista rappresenta un contributo per comprendere meglio le potenzialità e i limiti che derivano dalla impostazione della Conferenza con l’intento di realizzare un percorso possibile per la costruzione di una strategia per la gestione del rischio amianto per i prossimi anni.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3561&Itemid=1

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Come migliorare ancora la sicurezza in azienda?

Cosa si può pensare di nuovo per dare un impulso concreto al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute sul lavoro? Organizzazione e consapevolezza forse possono aiutare. Di Alessandro Mazzeranghi.

l’articolo segue alla fonte >>> puntosicuro.it

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/come-migliorare-ancora-la-sicurezza-in-azienda-art-12323/

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La leadership e la sicurezza e salute sul lavoro: studi di casi ed esame della letteratura

Una nuova relazione dell’EU-OSHA esamina i fattori di leadership aziendale dai quali dipende il successo. Il documento presenta una rassegna della letteratura esistente sulla leadership in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) e analizza i risultati di 16 studi di casi relativi a società di tutta l’UE, individuando fattori di successo ed esempi di buona leadership in termini di SSL, come approcci innovativi e il ruolo delle parti interessate.

Scarica la relazione “Leadership e sicurezza e salute sul lavoro (SSL): un’analisi specialistica”

http://osha.europa.eu/en/publications/literature_reviews/leadership-and-occupational-safety-and-health-osh-an-expert-analysis/view

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Provincia di Bologna
DSP – Dipartimenti di Sanità Pubblica
AUSL di Bologna e AUSL di Imola
Direzione Territoriale del Lavoro Bologna
INAIL Sede di Bologna
CGIL-CISL-UIL di Bologna

SEMINARIO

RLS e Organo di Vigilanza Relazioni reciprocamente utili

Bologna 19 novembre 2012

Il seminario si terrà presso
SALA CONFERENZE
TERZA TORRE
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Via della Fiera 8
Bologna

PROGRAMMA LAVORI

http://www.sirsrer.it/public/form/2012_19_11_Corso_SIRS_RLS_Vigilanza.pdf

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO NEGLI ADDETTI AL CALL-CENTER: RISULTATI DI UN’INDAGINE CONDOTTA TRAMITE QUESTIONARIO ED INTERVISTA SEMI-STRUTTURATA

ABSTRACT. Psychological and physical well-being of call-centre employees may be impacted by several work-related stress factors, deriving from the way work operations are typically planned in such settings (job design) and other human resource management practices. Aim of this study is to report results of an investigation on work-related stress factors and well-being among call-centre employees of an Italian telephone service company. We conducted a cross-sectional study based on a mixed quali-quantitative approach (questionnaire and semistructured interview). Overall, 1106 call-centre operators participated in the study (response rate 98,9%). 77% were women, mean age 33.3 years (s.d. 4.3) and mean job seniority 8 years (s.d. 2.2). Most worked parttime (75,8%), on a rotating shift schedule (91,3%) and performed inbound call handling (58,8%). According to questionnaire, the most unfavourable work-related stress risk factors were poor career perspectives, inadequate employees’ performance assessment, low worktime flexibility and repetitive tasks. Such factors are consistently associated with employees’ well-being, mostly job satisfaction. Interviews revealed sources of discomfort related to high work pressures, inadequate resources for client management, heavy performance monitoring, insufficient work breaks and emotion labour. Therefore, measures should improve job content and organization context to enhance well-being among call-centre employees, especially those performing in-bound call handling.

INTRODUZIONE
L’elevata saturazione del mercato delle telecomunicazioni ha portato le aziende del settore ad operare investimenti sempre più ingenti nell’area dell’assistenza, con lo scopo di attrarre e fidelizzare la clientela. La figura dell’addetto al call-center è divenuta quindi una categoria professionale numericamente rilevante, in Italia così come nella maggioranza dei paesi del globo (Gilardi et al., 2008). Il modello organizzativo tipico dei call-center è il cosiddetto “lean system”, caratterizzato da due elementi principali: l’integrazione dei flussi lavorativi e la semplificazione dei processi. L’implementazione nel contesto operativo di questi elementi
comporta determinate scelte in termini di “job design”, le quali possono a loro volta implicare la presenza di potenziali fonti di stress lavoro-correlato, quali l’elevata pressione lavorativa, la scarsa discrezionalità su tempi e metodi di lavoro, l’alta ripetitività, l’ambiguità e i conflitti di ruolo, ecc. (Sprigg e Jackson, 2006). Nel corso delle interazioni telefoniche con i clienti, gli addetti al call-center devono inoltre confrontarsi frequentemente con situazioni ad intenso carico emotivo, rese ancora più gravose dalla necessità di reprimere le proprie reazioni spontanee anche di fronte ad utilizzatori aggressivi (“lavoro emotivo”; Zapf, 2002). Inoltre, questi lavoratori operano in ambiti in cui spesso le possibilità di crescita sono limitate, con probabili ripercussioni in termini di scarsa valorizzazione del personale. Se la presenza più o meno intensa dei fattori sopracitati può comportare, da un lato, rischi per la salute psicofisica, dall’altro può incidere sul grado di soddisfazione lavorativa del personale, ostacolandone così la motivazione ed il contributo sul piano della qualità e della quantità delle prestazioni.

SEGUE SU

http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2012/infcro201211/infcro20121105.htm

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SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DI NUOVA ASSUNZIONE

Un articolo di Pietro Ferrari del  Dipartimento Salute Sicurezza Ambiente
della Camera del Lavoro di Brescia

L’articolo

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/Formazione_neoassunti.pdf

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CONTRIBUTI E PROPOSTE PER I LAVORI DELLA CONFERENZA  GOVERNATIVA AMIANTO DI VENEZIA

A distanza di due  settimane dalla Conferenza governativa sull’amianto che si celebrerà a Venezia dal 22 al 24 novembre riteniamo opportuno rendere disponibili documenti “grigi” contenenti proposte e sollecitazioni che potranno essere utili per le sessioni tematiche previste nella Conferenza. La Conferenza è stata organizzata in modo abbastanza affrettato con il rischio che vi sia un deficit nelle proposte che possono impegnare il governo in una strategia efficace e fattibile per la gestione in Italia  del rischio amianto nei prossimi anni e per  il governo degli impatti sanitari,  sociali e ambientali  che l’esposizione all’amianto ha generato e continuerà a produrre nei prossimi anni.
Il primo documento “grigio” che rendiamo disponibile è un documento di lavoro elaborato dalla Cgil Emilia Romagna proposto come contributo per giungere ad una presa di posizione possibilmente unitaria dei sindacati all’interno della Conferenza. Nei prossimi giorni e per tutta la durata della Conferenza fino alla conclusione pubblicheremo i documenti “grigi”  che ci perverrano come contributi ai lavori della Conferenza.

UN CONTRIBUTO DELLA CGIL EMILIA-ROMAGNA PER LA CONFERENZA NAZIONALE AMIANTO DI VENEZIA. ( pdf  pagine 4 )

http://www.diario-prevenzione.it/docbiblio/amianto12_v6.pdf

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STRESS LAVORO CORRELATO:
UNA RICERCA PSICOFISIOLOGICA SU MACCHINISTI E CAPITRENO,
UN METODO A DISPOSIZIONE DI TUTTI

Roma, 21 novembre 2012, ore 8,30 – 17,30
Università ‘Sapienza’, Centro Congressi d’Ateneo, Via Salaria, 113 (*)

PROGRAMMA LAVORI

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3554&Itemid=2

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Guariniello, sicurezza scuole emergenza

Pm scrive a ministro, ‘indispensabile governo se ne renda conto’

La sicurezza nelle scuole ”e’ ormai un’emergenza nazionale” ed ‘e’ indispensabile che il governo si renda conto della situazione’. Lo scrive il pm di Torino Raffaele Guariniello in una lettera al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Nella missiva il pm sottolinea la difficolta’ a effettuare la manutenzione negli edifici scolastici. L’allarme dopo i crolli di alcuni pannelli verificatisi in alcune scuole di Torino e provincia, su cui la Procura ha aperto fascicoli di indagine.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/11/03/Guariniello-sicurezza-scuole-emergenza_7735471.html

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8 novembre 2012

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Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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CONTRIBUTI E PROPOSTE PER I LAVORI DELLA CONFERENZA GOVERNATIVA AMIANTO DI VENEZIA


CONTRIBUTI E PROPOSTE PER I LAVORI DELLA CONFERENZA  GOVERNATIVA AMIANTO DI VENEZIA

A distanza di due  settimane dalla Conferenza governativa sull’amianto che si celebrerà a Venezia dal 22 al 24 novembre riteniamo opportuno rendere disponibili documenti “grigi” contenenti proposte e sollecitazioni che potranno essere utili per le sessioni tematiche previste nella Conferenza. La Conferenza è stata organizzata in modo abbastanza affrettato con il rischio che vi sia un deficit nelle proposte che possono impegnare il governo in una strategia efficace e fattibile per la gestione in Italia  del rischio amianto nei prossimi anni e per  il governo degli impatti sanitari,  sociali e ambientali  che l’esposizione all’amianto ha generato e continuerà a produrre nei prossimi anni.
Il primo documento “grigio” che rendiamo disponibile è un documento di lavoro elaborato dalla Cgil Emilia Romagna proposto come contributo per giungere ad una presa di posizione possibilmente unitaria dei sindacati all’interno della Conferenza. Nei prossimi giorni e per tutta la durata della Conferenza fino alla conclusione pubblicheremo i documenti “grigi”  che ci perverrano come contributi ai lavori della Conferenza.

UN CONTRIBUTO DELLA CGIL EMILIA-ROMAGNA PER LA CONFERENZA NAZIONALE AMIANTO DI VENEZIA. ( pdf  pagine 4 )