newsletter diario prevenzione 20 gennaio 2016 – vol.n° 115


newsletter diario prevenzione

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20 gennaio 2016 – vol.n° 115

notizie, documenti e link sui temi del governo dell’ambiente
della salute e della sicurezza nel lavoro e
sulla responsabilità sociale d’impresa

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LA SEMPLIFICAZIONE RICHIEDE INTELLIGENZA. L’ABROGAZIONE DEL REGISTRO INFORTUNI, UNA SEMPLIFICAZIONE FATTA SENZA TESTA


Dal 23 dicembre 2015 il Registro degli infortuni è stato abrogato con il D.Lgs. 151/2015. Esultano una parte dei consulenti poco avveduti e una parte della piccola imprenditoria più pasticciona.

L’abrogazione è avvenuta in assenza del SINP, Sistema Nazionale per la Prevenzione, che non è stato istituito. La scelta dell’abrogazione in assenza del SINP, avvenuta in forma affrettata per esigenze  propagandistiche del governo,  avrebbe messo in difficoltà gli Enti di vigilanza, in particolare  Inail e Asl.

Inail si è perciò affrettata a mettere una pecetta a questa dissennata scelta del legislatore  con l’istituzione del “cruscotto telematico” che non è stato progettato per agevolare la valutazione e gestione dei rischi a livello aziendale. Il cosidetto cruscotto Inail è un database che raccoglie  le notifiche degli infortuni  per via telematica e registra gli eventi ai fini assicurativi, non serve a sviluppare le conoscenze utili per la prevenzione.

Con questo provvedimento la tracciabilità aziendale degli eventi, la verifica tramite i Rls sulla descrizione e la registrazione delle modalità dell’accadimento non sono più disponibili per la consultazione ai Rls.

Le aziende più serie, non quelle a gestione dilettantesca, continueranno a “tracciare” gli infortuni, le modalità e le cause di accadimento e a trarre da questi dati le indicazioni per migliorare la propria gestione della sicurezza. Le aziende più serie hanno protocolli e metodologie di rilevazione e memorizzazione dei dati relativi anche ai “near miss”, ai mancati incidenti e  su questa base programmano le correzioni e i miglioramenti della organizzazione del lavoro e degli strumenti e ambienti di lavoro. Purtroppo le aziende che adottano volontariamente, di propria scelta, queste pratiche positive sono grandi, ma sono  una minoranza. Per la maggioranza delle piccole imprese il messaggio che viene dall’abrogazione è il seguente: “…. finalmente ci siamo liberati da questo adempimento burocratico, del problema degli infortuni ce ne occuperemo se ce ne saranno…..”

L’atto del governo sarebbe stato positivo e utile se, in consonanza con l’abrogazione del Registro cartaceo avesse incaricato Inail di predisporre una piattaforma più evoluta rispetto all’improvvisato “cruscotto”, con programmi di software gestionali adatti a  monitorare il fenomeno e ad elaborare “profili aziendali di rischio”,  usando i dati provenienti dalle notifiche.

La “semplificazione” sarebbe stata per davvero un passo avanti nella modernizzazione della gestione dei dati per porre sotto governo il fenomeno infortunistico.
La fregola propagandistica, l’amabile indifferenza di questo governo verso la condizione di chi vive del proprio lavoro ha portato invece, anche in questo caso,  ad una scelta che fa arretrare i diritti dei lavoratori ad essere tutelati.
Si può ancora rimediare?
Si, se verrà affidato ad INAIL il compito di predisporre un sistema esperto con il quale i dati delle notifiche vengono elaborati e restituiti, in automatico alle aziende,  che debbono renderli disponibili anche ai RLS. In questo senso avremmo una vera innovazione che semplifica il lavoro delle aziende senza deprivare della conoscenza dei dati i RLS e i lavoratori interessati.

Gino Rubini, editor di Diario Prevenzione

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Notizie Salute Sicurezza Lavoro
Ambiente Gennaio 2016

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Terra dei fuochi. Nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità: l’urgenza della bonifica

fonte SNOP.IT

http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=530:terra-dei-fuochi-nuovo-report-dellistituto-superiore-di-sanita-lurgenza-della-bonifica&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

Alleghiamo le conclusioni dell’ultimo Rapporto dell’Istituto superiore di sanità su mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale nei Comuni della Terra dei Fuochi in Campania appena pubblicato. Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 Comuni che la Legge 6/2014 definisce come Terra dei Fuochi, afferenti alle Province di Napoli e Caserta, è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani. Eccessi di alcuni tumori per tutti i 3 indicatori utilizzati ( incidenza, mortalità, ricoveri ). Dati preoccupanti per eccesso di tumori ( leucemie, tumori SNC 9 anche anche per i bambini e gli adolescenti. Una considerazione finale – sottolinea l’Iss – riguarda la necessità che i risultati delle indagini sullo stato di salute dei residenti nel SIN e gli interventi di prevenzione e di promozione della salute, e di risanamento ambientale, devono essere oggetto di processi di informazione e comunicazione, obiettivi e trasparenti, al fine di stabilire un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni.
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PUNTI DI VISTA
Con questa nuova rubrica segnaliamo articoli e saggi che propongono punti di vista interessanti sui cambiamenti nel lavoro, nella organizzazione dei tempi di vita e di lavoro.

Tecnostress: il punto di vista del sindacato
di
Gianni Alioti
responsabile Ambiente-Salute e Sicurezza Fim-Cisl nazionale

Il tecnostress in azienda e nei luoghi di lavoro è, tuttora, una patologia non presa in giusta considerazione nella valutazione dei rischi e, di conseguenza, nell’adozione di misure di prevenzione e tutela dei lavoratori esposti all’uso eccessivo e simultaneo di tecnologie informatiche.

download dell’articolo

http://www.rs-ergonomia.com/app/download/12132082896/Gianni%20Alioti.pdf?t=1452412052

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LAVORO AGILE, TANTO “AGILE” DA ESSERE VOLATILE E INSICURO PER LA SALUTE E SICUREZZA

Abbondano i disegni di legge per dare una parvenza di “legalità” alle forme di lavoro “precario” con la sostituzione delle parole che lo definiscono.
Da “precario” il lavoro diviene “agile”, e in alcune accezzioni diviene addirittura “smart” dove di “smart” per il lavoratore vi è molto poco.
Tutto diviene indefinito, la cosìdetta cornice costruita per dare una parvenza di “legalità” per alcuni elementi diviene risibile rispetto, ad esempio, alle norme per la gestione della sicurezza sul lavoro.

Abbiamo tra le mani un ibrido che sta tra il regolamento aziendale tipo e  un contratto commerciale ove il lavoratore è un fornitore in una relazione di potere sbilanciata. L’aspetto della prestazione è affidato al contratto individuale tra lavoratore e impresa, in una condizione di totale subalternità del lavoratore.

Orari, tempi di lavoro, aspetti gestionali sono consegnati alla trattativa individuale tra lavoratore e impresa. Abusi, truffe e compensi non pagati in ragione di contestazione della qualità della prestazione erogata dal lavoratore saranno possibili e numerosi in quanto le clausole contro gli abusi riguardano solo gli aspetti formali del contratto. Il dominus è l’azienda committente versus il lavoratore che è monade isolata e debole. Non esiste nessun accenno che richiami l’ergonomicità delle attrezzature fornite dal committente o proprie del lavoratore. Per fare un esempio i lavoratori agili del call center potranno operare con cuffie da tre soldi, apparecchiature di bassa qualità…
Non parliamo poi della prevenzione dello stress lavoro correlato totalmente ignorata in quanto il lavoro “agile” non sarebbe stressante per definizione. 🙂

I commi 2 e 3 dell’articolo 6 sono emblematici dell’assenza di tutela della salute di questi lavoratori.
Il Parlamento dovrà discutere seriamente prima di licenziare questo pericoloso pastrocchio ove di “agile” vi è solo l’amabile disinvoltura ad evitare di affrontare la complessità dei problemi che questa tipologia di lavoro produrrà nel mercato del lavoro.
La  pericolosità sta nella diffusione di un rapporto di lavoro di natura altamente subordinata spacciato come rapporto di lavoro autonomo “leggero” e senza rischi per la salute . La sua “pericolosità sociale” è pari solo a quella generata dai Voucher.

Art. 6. Sicurezza sul lavoro.

1. Il datore di lavoro deve garantire la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore che svolge la propria prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile.

2. Al fine di dare attuazione all’obbligazione di sicurezza, e tenuto conto dell’impossibilità di
controllare i luoghi di svolgimento della prestazione lavorativa, il datore di lavoro deve
consegnare una informativa periodica, con cadenza almeno annuale, nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alle modalità di svolgimento della prestazione.

3. Il lavoratore che svolge la propria prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile, per i
periodi nei quali si trova al di fuori dei locali aziendali, deve cooperare all’attuazione delle
misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro.

LA BOZZA DEL DDL SUL LAVORO AGILE

http://www.diario-prevenzione.it/ddl/DDL-lavoro-autonomo-e-lavoro-agile-1%20(1)(1).pdf

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fonte OSHA..EU
New risks and trends in the safety and health of women at work – summary of a report

Inequality both inside and outside the workplace can have an effect on the health and safety of women at work. This summary provides a policy perspective to examining the specific challenges in terms of health and safety posed by the more extensive integration of women in the labour market. It provides a statistical overview of the trends in employment and working conditions, hazard exposure and work-related accidents and health problems for women at work. It explores combined exposures, occupational cancer, access to rehabilitation, women and informal work, “emerging” female professions such as home care and domestic work, issues faced by younger and older women, the growth of the service sector, violence and harassment, and increasingly diversified working time patterns as major risk factors.

The Summary was already published in English and is now available in the following additional languages: DE | EL  | FR | HU | MT

https://osha.europa.eu/en/tools-and-publications/publications/reports/summary-new-risks-trends-osh-women/view

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Infortuni sul lavoro : programmazione degli interventi, comunicazione

I Seminari SNOP di confronto operativo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che bisogna migliorare la conoscenza degli operatori sanitari circa il legame tra salute e lavoro e le opportunità di risolvere i problemi di salute attraverso interventi nei luoghi di lavoro (dal Piano regionale Prevenzione Regione Toscana).

SNOP (Società Nazionale Operatori della Prevenzione, vedi sito www.snop.it ) sta organizzando una serie di Seminari di confronto operativo, rivolta in particolare a operatori delle strutture pubbliche di prevenzione. Il primo evento ha avuto come tema le malattie professionali, ed è stato trattato in due edizioni, la prima il 18 settembre 2015 a Milano, la seconda il 30 settembre 2015 a Viterbo.

Nel Seminario di Milano del 4 marzo 2016 verrà affrontata la questione degli infortuni sul lavoro partendo dai risultati positivi ottenuti dai Piani Nazionali Edilizia e Agricoltura nella prevenzione degli infortuni, dando risalto all’importanza della programmazione (settori a elevato rischio di infortuni, liste
di aziende ricavabili dai Flussi informativi e da altri archivi disponibili, piani mirati).

Verrà dato rilievo anche all’importanza dell’analisi della dinamica degli infortuni, fondamentale per rendere omogenea la lettura del fenomeno , ma anche per comunicare in modo efficace le principali cause di infortunio e trovare misure adeguate per prevenire gli incidenti, valorizzando anche quanto pubblicato sui siti web delle ASL , sul sito DORS, sul nuovo sito Banca Dati delle Soluzioni.

Infortuni sul lavoro : programmazione degli interventi, comunicazione

1° appuntamento
4 marzo 2016 Milano
FAST – piazzale Morandi 2 Milano – ore 9.00-17.30

IL PROGRAMMA DEI LAVORI

http://www.diario-prevenzione.it/convegni/Seminario%20SNOP%20%20Infortuni%204%20marzo%202016(1).pdf

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TAO Digital Library News

Il ‘vero paziente’ è il lavoro

Quaderno del Programma Interdisciplinare di Ricerca “Organization and Well-being”
Bruno Maggi Università di Bologna

Download del Quaderno Il ‘vero paziente’ è il lavoro

http://nuke.taoprograms.org/TAODigitalLibrary/Contributions/Ilveropaziente%C3%A8illavoro/tabid/217/Default.aspx

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Newsletter medico-legale a cura di Marco Bottazzi della Caonsulenza Medico-Legale del Patronato Inca Cgil
Numero 2°/2016 Eurogip: denuncia delle malattie professionali in 5 paesi europei (2)

Proseguiamo la pubblicazione dello studio comparativo in tema di denuncia delle malattie professionali con la parte dedicata al tema della sotto-dichiarazione che, come ben evidenziato, riguarda i diversi paesi Italia compresa. Lotta contro la sotto-dichiarazione delle MP in Danimarca, Francia, Italia e Spagna

LA NEWSLETTER MEDICO-LEGALE INCA CGIL n.2 2016

http://www.diario-prevenzione.it/newsletter/inca_news_2_2016.doc

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DAL SITO DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DEGLI OPERATORI DELLA PREVENZIONE

SNOP.IT

INQUINAMENTO : UN TEMA COMPLESSO , IL RUOLO ANCHE DELLE PRODUZIONI

Assistiamo anche alla fine del 2015 alla consueta emergenza invernale da polveri sottili, con emissione di provvedimenti degli Enti Locali, per lo più non coordinati tra loro, tesi a imporre misure tampone non sempre efficaci; queste emergenze sono finora state destinate ad essere dimenticate alla prima pioggia fino alla nuova emergenza dell’anno successivo. E questo mentre l’ Agenzia Europea sull’ambiente diffonde, come ogni anno, preoccupanti dati sulle morti premature e gli anni di vita persi da inquinamento atmosferico e IARC che ha classificato il particolato atmosferico cancerogeno per l’uomo per cancro del polmone.
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http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4896&Itemid=2

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In tema di valore etico della Salute e Sicurezza sul lavoro

Pubblichiamo un articolo di Pietro Ferrari che affronta il tema del valore etico della salute e della sicurezza sul lavoro. In questo articolo Pietro Ferrari, tramite la “ricostruzione”di una traccia storica si propone di fare chiarezza sui fondamentali che sono alla base del vivere civile e democratico. Tra questi fondamentali vi è la prevenzione e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. La Carta costituzionale è da tempo sotto attacco: il diritto alla salute e alla sicurezza è messo in discussione da leggi come il Jobs Act che privano i lavoratori della possibilità di mettere in discussione situazioni lavorative pericolose. Chi lo fa può essere messo alla porta con un licenziamento “per ragioni economiche” o sottoposto all’umiliazione del “demansionamento”. In altre parole abbiamo un governo che sta operando per ridurre i lavoratori al silenzio, all’accettazione di condizioni di lavoro pericolose in nome di una competitività basata sul massimo ribasso dei salari e dei diritti. Ringraziamo Pietro Ferrari per questo contributo.

In tema di valore etico della Salute e Sicurezza sul lavoro

http://www.diario-prevenzione.it/articoli/valore_etico_SSL.pdf

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#Perché diario prevenzione sta con Luca Fiorini

Stiamo vivendo un’epoca di rottura o , usando un termine diffuso, di disrupting dei diritti costituzionali in nome di un pragmatismo ottuso che pone l’efficienza, gli interessi e il comando dell’impresa come unico valore di riferimento per l’agire quotidiano.Tutto il mondo circostante deve essere al servizio e piegarsi alle esigenze dell’impresa.
Un nuovo dogmatismo autoritario è alla base di questa ideologia che sta avvelenando le relazioni tra lavoratori e impresa: tutto ciò che fa bene all’impresa coincide con il bene comune.

I diritti dei lavoratori alla dignità sul lavoro rappresenterebbero , secondo questa ideologia, un ostacolo al pieno dispiegarsi degli obiettivi dell’impresa e quindi vanno ridimensionati se non annullati. Questa ideologia neo autoritaria si manifesta in modo clamoroso nei comportamenti spregiudicati dei manager che ne sono portatori. Innumerevoli sono gli episodi di licenziamenti mascherati nella fattispecie del licenziamento per ragioni economiche per eliminare i lavoratori che hanno sollevato obiezioni sulla qualità della gestione delle relazioni con i lavoratori nell’azienda.

Il caso recente più clamoroso riguarda il licenziamento di un delegato della Rsu del Petrolchimico di Ferrara, Luca Fiorini, con il pretesto di un banale alterco nel corso di una trattativa. Tante volte chi scrive è stato testimone in corso di trattative sindacali di reazioni verbali sopra le righe ( da entrambe le parti  ) che venivano archiviate con una pausa caffè .

Una multinazionale che ha avuto moltissimo dai lavoratori, dalle istituzioni elettive che governano quel territorio per risanare e rimettere in piedi gli stabilimenti, ora si pone come una potenza coloniale che , con questo licenziamento, manda il segnale a tutti i soggetti sociali e istituzionali:il sistema di relazioni è cambiato. Il messaggio che pare provenire da questo episodio suona più o meno così :

” D’ora innanzi si cambia registro, noi abbiamo il potere di decidere sia all’interno dell’azienda sia nel territorio senza che ci vengano frapposti ostacoli. Chiunque cerchi di rappresentare un altro punto di vista o altri interessi, sia pure legittimi, è fuori.”

La fitta trama di relazioni tra lavoratori, sindacato e pubbliche istituzioni con l’azienda che hanno consentito negli anni una governance dei problemi complessi, ambientali, d’innovazione industriale e occupazionali appare come polverizzata da questo atto. Il comportamento di questi manager non va letto come un ritorno al passato ma come una strategia tesa a ridisegnare le relazioni complessive tra l’azienda, i lavoratori e le istituzioni locali per redifinire i rapporti di potere e di forza sia nell’azienda sia nel territorio. Comune di Ferrara, Regione sono state avvisate: non ci saranno più mediazioni praticabili.

Per questi motivi bisogna essere più che mai con Luca Fiorini, perché venga revocato il licenziamento e vi sia un pieno rispetto dei rappresentanti  che i lavoratori si sono liberamente scelti.

Gino Rubini, editor di diario prevenzione

Intervista a Luca. Fiorini da YouTube

http://youtu.be/xiPz-1rreRQ

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LA TUTELA DELLA MALATTIA IN AMBITO INPS : ASPETTI MEDICO LEGALI

martedì 05 gennaio 2016
La newsletter medico legale dell’Inca, il Patronato della Cgil , curata da Marco Bottazzi. In questo primo numero del 2016 tratta in forma monografica il tema ” ?La tutela dell’evento malattia in ambito INPS: aspetti medico-legali ” Un vademecum da leggere e conservare da parte dei lavoratori dipendenti. LA NEWSLETTER N.1 del 2016

http://www.diario-prevenzione.it/newsletter/news_inca_1_2016.docx

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HESAMAG: MONOGRAFICO SU ” DONNE SALUTE LAVORO ”

martedì 05 gennaio 2016

N° thématique: Femmes, santé et travail

L’égalité entre les hommes et les femmes au travail est un des objectifs les plus anciens de la politique sociale européenne. Quarante ans après l’adoption d’une première directive et malgré de nombreuses initiatives prises depuis par l’Union européenne, le chemin est encore long pour parvenir à l’égalité des droits entre les hommes et les femmes sur le lieu de travail.
L’invisibilité des risques spécifiques pour la santé des femmes liés aux modes d’organisation du travail constitue un obstacle majeur sur cette route. La permanence de la ségrégation sexuelle du travail et des stéréotypes sexistes renforce le statu quo : les postes de direction sont occupés très majoritairement par des hommes, alors que le travail à temps réduit reste l’apanage des femmes.
Non seulement la pénibilité du travail dans les secteurs à prédominance féminine est bien souvent socialement niée, mais qui plus est le travail non rémunéré (soins aux enfants, tâches domestiques, etc.), principalement assuré par les femmes, est toujours considéré comme “naturellement” féminin.
Cette situation de déni est d’autant plus inacceptable qu’il est plus compliqué pour les travailleuses de faire reconnaître l’origine professionnelle de leur maladie, même si des progrès sont constatés dans plusieurs pays européens.

Accès direct aux articles sur : http://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/HesaMag

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Relazione sull’indagine sul caporalato svolta dalla Commissione del Senato in seguito alla morte della bracciante Paola Clemente

Relazione relativa all’indagine, istituita l’8 settembre 2015 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali del Senato, in merito al decesso della sig.ra Paola Clemente, il 13.07.2015 in Andria (BA).

IL RAPPORTO

http://www.diario-prevenzione.it/atti/rel_def.caporalato_2016.pdf

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Dal sito Snop.it documenti importanti

Commento ad Accordo su sistema informativo INAIL Regioni Ministero della Salute

Online: http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=523:considerazioni-snop-sullaccordo-di-collaborazione&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

Incidenti Stradali e Lavoro link con i 3 Seminari: Mantova, Bologna, Rimini

Online: http://www.snop.it/index.php?option=com_content&view=article&id=522:incidenti-e-stradali-e-lavoro–3-importanti-seminari-a-mantova-bologna-e-rimini&catid=39:notizie-prevenzione-e-lavoro

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Podcast Notizie Ambiente Lavoro Salute di Diario Prevenzione 18 dicembre 2015 Puntata n* 33

In questa puntata parliamo di Disrputing sociale, ovvero  delle azioni distruttive del “turbo capitalismo” nei confronti delle persone che vivono del proprio lavoro. Il disrputing sociale è il risultato di numerose operazioni tradizionali di delocalizzazione d’impresa  come quella che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori della Saeco di Gaggio Montano e di nuovi fenomeni emergenti come il caporalato digitale ( Uber pop ne è solo un esempio reso noto dai media e dalle lotte dei taxisti ) che sono la punta dell’iceberg del molecolare cambiamento in atto delle relazioni di lavoro favorito dalle tecnologie di rete. Da una parte l’assenza di regole che limiti il potere delle multinazionali di delocalizzare senza pagare pegno, dall’altra la dirompenza delle tecnologie di rete fissa e mobile che travolge molti lavori che hanno alla base l’intermediazione sta provocando uno sconvolgimento sociale che la politica allo stato dell’arte non è in grado di governare. Questo sarà il tema che Diario Prevenzione, nel ventesimo anno online, affronterà nel 2016, oltre ai temi tradizionali salute e sicurezza nel lavoro e ambiente. Buon Anno Nuovo, a risentirci nel 2016

IL NOTIZIARIO IN AUDIO

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4887&Itemid=127

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Se il contrasto alle morti bianche è una battaglia di civiltà

di Michela Aprea 19 gennaio 2016 ore 18.39

Il 2015 ha registrato una nuova impennata del numero degli incidenti mortali sul lavoro. Il caso della Campania, dove su impulso della Fillea è stata varata una legge per l’istituzione di un fondo a sostegno dei familiari delle vittime

Nel corso del 2015 si è registrato un nuovo aumento delle morti sul lavoro in Italia. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering (su elaborazione di fonti Inail), tra gennaio e novembre, si sono verificati nel nostro Paese 800 decessi (erano 684 i casi analizzati l’anno prima). A detenere il triste primato è ancora una volta il settore delle costruzioni (il 14,6% delle morti, 117 casi in valore assoluto). Tra le regioni, la Campania è tra quelle con il maggior numero di vittime, con 78 casi nel 2015. “Di questi – spiega Giovanni Sannino,  segretario generale della Fillea regionale – 16 riguardano il comparto edile”. Più precisamente, riporta il segretario: “Sei a Napoli, quattro a Salerno, tre a Caserta, due ad Avellino e uno nel Beneventano”.

Una vera e propria strage, che invoca una maggiore stretta sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro. Un argomento balzato al centro dell’agenda politica e mediatica, in particolare durante la prima approvazione del Testo unico sulla sicurezza (dlgs 9 aprile 2008, n. 81), spesso richiamato dalle parole dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e oggetto di numerose campagne e iniziative, oggi però nuovamente condannato all’oblio collettivo. “Il fatto è che a seguito dell’indignazione per la morte in sé – sottolinea ancora Sannino –, quello che resta è la solitudine di quanti hanno perso un caro e con esso anche quella che, spesso, rappresenta l’unica fonte di sostentamento economico”.

>>> SEGUE SU FONTE

http://www.rassegna.it/articoli/se-il-contrasto-alle-morti-bianche-e-una-battaglia-di-civilta

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Cordiali saluti a tutt.*, grazie per l’attenzione
arrivederci alla prossima newsletter

Gino Rubini, editor di www.diarioprevenzione.it

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